Trump Organization, cripto e resort: l’azienda di famiglia tra affari privati e politica
Il principe saudita Mohammed bin Salman ha promesso di portare da 600 a mille miliardi di dollari gli investimenti negli Usa, mentre il tycoon punta a costruire una Trump Tower a Riad e una a Jeddah. In realtà guarda un po' a tutta la Penisola araba, puntando sul mercato delle valute digitali (da cui arrivano i tre quarti dei guadagni della sua azienda di famiglia) e resort alle Maldive. Anche di questo si è parlato nella puntata di "Numeri" del 18 novembre
GLI INTERESSI DI TRUMP NELLA PENISOLA ARABA
- Prosegue l’intesa tra Stati Uniti e Arabia Saudita: il principe ereditario Mohammed bin Salman ha promesso a Donald Trump, durante la sua visita alla Casa Bianca, che da Riad arriveranno mille miliardi di dollari di investimenti (in salita dai 600 assicurati a maggio). Ed è anche qui che si mischiano gli interessi nazionali di Washington con quelli privati della famiglia del tycoon. Anche di questo si è parlato nella puntata di Numeri andata in onda il 18 novembre.
DALLE TRUMP TOWER AI CAMPI DA GOLF
- Attualmente c’è ad esempio un progetto per costruire una Trump Tower a Riad e una a Jeddah, entrambe in Arabia Saudita. Ma le mire del presidente si allargano anche ai Paesi vicini: un’altra Trump Tower dovrebbe nascere a Dubai, mentre in Qatar si parla di un campo da golf. L’emiro qatariota Tamīm bin Ḥamad Āl Thānī ha anche regalato a Trump un aereo privato da 400 milioni di dollari.
GLI UTILI DELLA TRUMP ORGANIZATION CRESCONO DI 17 VOLTE
- Tutto questo ha fatto esplodere i guadagni della Trump Organization, la multinazionale famigliare che racchiude tutti gli interessi del presidente (che però, formalmente, al momento non ha nessun ruolo al suo interno). Nella prima metà del 2025 i suoi utili sono saliti di 17 volte, passando da 51 a 864 milioni di dollari.
I GUADAGNI DELLA TRUMP ORGANIZATION: IL PRIMO BUSINESS SONO LE CRIPTOVALUTE
- La gallina dalle uova d’oro della Trump Organization è il business delle criptovalute (su cui sono aperti nuovi affari anche con una società di Abu Dhabi), per guadagni da 802 milioni nei primi sei mesi dell’anno. Poi ci sono le licenze con cui il presidente sponsorizza vari prodotti, dai profumi agli orologi, ai resort.
LA WORLD LIBERTY FINANCIAL
- I tre quarti dei proventi della Trump Organization provengono nello specifico dalla società di criptovalute World Liberty Financial, gestita dai figli di Trump e dalla famiglia di Steve Witkoff, inviato speciale degli Stati Uniti in Medio Oriente. È questa società che ha emesso una stable coin su cui hanno investito gli Emirati Arabi Uniti. Ed è sempre da qui che arriva un’altra valuta digitale che, sulla carta, vale 5 miliardi di dollari.
LA MEME COIN DA 300 MILIONI DI DOLLARI
- Trecento milioni sono arrivati anche dal meme coin che fu lanciato da Trump pochi giorni prima dell’inaugurazione del suo mandato. Molti lo presero come uno scherzo, ma si è rivelato un’altra fonte di guadagno non indifferente.
3 MLD DI DOLLARI IN MENO DI UN ANNO
- In meno di un anno la famiglia di Trump ha così visto il suo patrimonio salire di tre miliardi di dollari.
IL RESORT ALLE MALDIVE
- Per mettere insieme i pezzi, basta pensare che poche ore prima della visita di bin Salman alla Casa Bianca, la Trump Organization ha annunciato che costruirà un resort con 80 ville di lusso alle Maldive con lo sviluppatore saudita quotato a Londra Dar Global. Il finanziamento non è solo bancario: si chiede agli investitori di farlo in criptovalute. Si gioca quindi ancora con il nome della Trump Organization, ma non mancano le critiche. L’operazione è aperta a tutti e quindi ogni Stato, per farsi benvolere dalla Casa Bianca, può partecipare.
I PROGETTI DISPERSI: LO SMARTPHONE DI TRUMP
- Ci sono invece altri progetti di Trump, questa volta più personali e slegati dalla società di famiglia, di cui si sono perse le tracce. A giugno il tycoon mise in vendita uno smartphone, il T1™ Phone, che avrebbe dovuto essere prodotto negli Usa dalla Trump Mobile, venduto a 499 dollari. Adesso sul sito non si legge più che verrà assemblato sul suolo statunitense – cosa impossibile, dato il prezzo, ma che sarà costruito “tenendo a mente i valori americani”.
L'USCITA ERA PREVISTA PER AGOSTO
- Lo smartphone doveva arrivare inizialmente ad agosto (l’ultimo post su X della Trump Mobile è del 28 agosto). L'uscita era poi stata rimandata a ottobre, ma ancora oggi non ha mai visto la luce. Sul sito ufficiale si parla di un periodo non meglio specificato "più avanti nell'anno".