Nepal, chi erano gli alpinisti italiani morti sul Panbari e al campo base dello Yalung Ri
Due distinti incidenti in pochi giorni. Alessandro Caputo e Stefano Farronato sono morti nel corso della scalata al monte Panbari, alto 6.887 metri, il 31 ottobre. Mentre altri connazionali, tra cui Paolo Cocco e Marco di Marcello, sono rimasti vittime della valanga al campo base del picco Yalung Ri, alto 5.630 metri. Ecco chi erano
COS’È SUCCESSO
- Violente bufere di neve e una valanga sulle montagne dell’Himalaya, in Nepal, hanno provocato la morte di alcuni alpinisti italiani, secondo quanto riferito dalle autorità locali. Durante la salita al monte Panbari lo scorso 31 ottobre hanno perso la vita Alessandro Caputo e Stefano Farronato. Il 3 novembre una violenta valanga ha travolto un gruppo di 12 escursionisti nel campo base dello Yalung Ri. Sette le vittime, tra cui anche Paolo Cocco e Marco Di Marcello
CHI ERA FARRONATO
- Stefano Farronato, 45 anni, professione arboricoltore, era titolare e ideatore di Aforest, azienda specializzata in arboricoltura con sede in provincia di Vicenza. Veterano della montagna, aveva portato a termine molte spedizioni, anche nei luoghi più inospitali della terra, non solo in Nepal ma in Patagonia, Ecuador, Alaska, Islanda, Groenlandia, Svalbard, Pamir e Mongolia. In foto, da sinistra a destra Alessandro Caputo, Vincenzo Perlino e Stefano Farronato
IL DIARIO DI VIAGGIO SU INSTAGRAM
- Farronato era partito con Alessandro Caputo e Valter Perlino, alpinista originario di Pinerolo, il 7 ottobre per il progetto "Panbari Q7": insieme avevano affidato a Instagram il loro diario di viaggio. "Tutto bene - si legge nell'ultimo post - Arrivati a 6.000 e poi discesa al Base Camp per 2-3 giorni di riposo. Un percorso duro, solitario e affascinante, dove ogni metro guadagnato è frutto di forza, esperienza e rispetto per la montagna. Il Panbari si fa sentire, ma il team risponde con determinazione e spirito di squadra".
CHI ERA CAPUTO
- Alessandro Caputo, 28 anni, era uno studente di giurisprudenza alla Statale di Milano e maestro di sci a Sankt Moritz, in Svizzera.
IL POST SU INSTAGRAM
- Su Instagram Caputo aveva dedicato un post alla vista delle vette nepalesi: “E poi lui, il Manaslu, “la montagna dello spirito”, appare, maestoso, protettivo, silenzioso. Domani lo raggiungeremo al Base Camp, per acclimatarci e prepararci al passo del Larkya. Il cuore è pieno: di meraviglia, di stanchezza, e di quella voglia inesauribile di andare ancora un po’ più in là”.
CHI ERA PAOLO COCCO
- È stato ritrovato dai soccorritori il corpo di Paolo Cocco, il fotografo abruzzese che stava tentando la scalata al Dolma Khang. Ad annunciarlo è stato Antonio Tavani, il sindaco di Fara San Martino, il comune dove Cocco era stato anche vicesindaco. La notizia è già stata comunicata anche ai familiari del ragazzo.
CHI ERA DI MARCELLO
- Insieme a Cocco c’erano Marco Di Marcello, biologo 37enne di Teramo (in foto), e Markus Kirchler. A dare l'annuncio della morte di Di Marcello è stato il governatore dell'Abruzzo Marsilio che ha espresso "profondo cordoglio e vicinanza a nome suo e dell'intera giunta regionale ai familiari".