Consiglio europeo, nuove sanzioni a Mosca. Asset congelati fino a risarcimento da Russia

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È arrivato l'ok, senza obiezioni, alla 19esima tranche di misure contro Mosca: scatta il divieto graduale di importazione di Gnl. Impegno su fondi a Kiev ma rinvio su asset russi. Su Green Deal opinioni molto distanti. Leader: inserire clausola revisione a target clima 2040, avanti riesame norme su stop a benzina e diesel. Fissato per il 12 febbraio vertice Ue straordinario su competitività

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L'Ue dà il via a un nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca, soprattutto per colpire il gas russo. Così si è aperto il Consiglio europeo odierno, per cui è volato a Bruxelles anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: "Sanzioni? Fondamentali. Abbiamo bisogno di più pressione sulla Russia. Con l'Europa, con gli Usa, insieme. Mosca non dimostra di voler fermare questa guerra, attaccano mirando ai civili". In serata i leader hanno adottato la parte delle conclusioni del summit sull'Ucraina a 26, senza l'Ungheria. Nelle conclusioni, concordate dai 26 (sempre senza Budapest) si scrive che "i beni della Russia dovrebbero rimanere immobilizzati fino a quando Mosca non cesserà la sua guerra di aggressione contro l'Ucraina e non risarcirà i danni causati dalla sua guerra."

Impegno su fondi a Kiev, rinvio su asset russi

Frenata nelle conclusioni del vertice Ue sull'uso degli asset russi. La bozza preparata prima del summit prevedeva che il Consiglio europeo chiedesse alla Commissione di "presentare prima possibile proposte concrete che prevedono un graduale e possibile uso" dei beni russi. Nel testo approvato dai 26, compare un più generico "opzioni di sostegno finanziario" all'Ucraina, e di prevede che il Consiglio europeo "torni sulla questione". Resta invece il punto in cui si concorda di "tenere congelati" gli asset russi fino al risarcimento da parte di Mosca dei danni della guerra. 

Zelensky: "Mosca teme la decisione dell'Ue sugli asset"

"La Russia ha molta paura che l'Ue prenda una decisione sull'uso degli asset congelati, può darci la possibilità di vincere e non solo difenderci", ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa a Bruxelles. "Oggi siamo più vicini a usare questi asset, in un modo o nell'altro, spero che prendano oggi questa decisione politica, è una decisione grossa", ha detto sottolineando di prevedere tre tranche per la spesa dei fondi, in Ucraina, in Europea e negli Usa. Zelensky ha detto di aver anche avuto "una riunione con Giorgia Meloni. Abbiamo discusso di come proteggere il nostro settore energetico dagli attacchi russi e renderlo più resiliente: l'Italia dispone delle competenze e delle attrezzature necessarie a tal fine. Ci siamo concentrati sui progetti di difesa congiunti nell'ambito dello strumento Safe. Abbiamo anche affrontato la questione cruciale dell'utilizzo dei beni russi congelati: questi fondi siano destinati a sostenere e difendere il nostro Paese".

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Le nuove sanzioni contro la Russia: colpiti gas e petrolio

Le sanzioni Ue contro Mosca arrivano subito dopo le nuove misure prese dagli Usa contro i giganti energetici russi Rosneft e Lukoil, "causate dal rifiuto di Vladimir Putin di mettere fine a una guerra senza senso". La procedura per il via libera alle sanzioni europee, a quanto si apprende dalla presidenza danese, si è conclusa senza alcuna obiezione. Dal primo gennaio 2027 scatterà lo stop totale al gnl russo, con sei mesi di transizione per i contratti a breve termine: una mossa che anticipa di un anno il piano RePowerEu. L'Ue affonda il colpo anche sull'oro nero: 118 nuove navi della flotta ombra russa finiscono nella blacklist, portando il totale a 560 petroliere. Niente più scappatoie neppure per Rosneft e Gazpromneft, colpite da un divieto totale di transazioni. Nel pacchetto anche nuove sanzioni contro raffinerie e società cinesi che comprano greggio russo sotto banco.

Le sanzioni finanziarie e diplomatiche

La stretta si sposta poi sui circuiti finanziari: 5 banche russe (Istina, Zemsky, Absolut, Mts e Alfa-Bank) e 4 istituti di Bielorussia e Kazakistan vengono tagliati fuori da ogni scambio, insieme a 8 banche e trader di petrolio attivi in Asia e Medio Oriente. Nel mirino inoltre i due pilastri del sistema russo di pagamenti: Mir - con oltre 400 milioni di carte - e Sbp, che nel secondo trimestre 2025 ha gestito 4,6 miliardi di operazioni per 25 trilioni di rubli. Stop pure alle criptovalute - vietati scambi e servizi destinati a cittadini o imprese russe -, soprattutto alla stablecoin A7A5. Sul fronte commerciale, 45 nuove aziende - tra Cina, India e Thailandia - finiscono nella lista nera per aver aiutato la Russia a eludere le restrizioni sull'export di tecnologie che si estenderà anche a componenti elettronici, sostanze chimiche, metalli e materiali industriali, oltre che agli idrocarburi aciclici e al principale produttore di oro russo. Colpite anche industrie militari e operatori di Cina, Emirati e Corea del Nord che forniscono a Mosca materiali dual-use. Stretta anti-spionaggio infine per i diplomatici del Cremlino: per muoversi dentro Schengen dovranno informare in anticipo i Paesi membri e ottenere il via libera.

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Meloni a von der Leyen: "Urgente intervenire sulle auto e ridurre prezzo elettricità"

Sul fronte competitività e ambiente, Meloni ha incontrato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, prima dell'inizio del vertice. Come spiega Palazzo Chigi, "ha ribadito la necessità di urgenti provvedimenti a sostegno del settore automobilistico e delle industrie ad alto consumo energetico, in particolare sul fronte della riduzione dei prezzi dell'elettricità".

Leader Ue: inserire clausola revisione a target clima 2040

I leader europei sottolineano la necessità di introdurre una "clausola di revisione" all'obiettivo climatico al 2040, si legge nelle conclusioni relative alla competitività adottate dal Consiglio europeo a Bruxelles. I Ventisette invitano la Commissione Ue a "sviluppare ulteriormente le condizioni necessarie per sostenere l'industria e i cittadini europei nel raggiungimento dell'obiettivo" climatico intermedio. E "si aspettano che la Commissione e i co-legislatori portino avanti tempestivamente i lavori" sul dossier. Nella definizione del "target climatico al 2040", la Commissione europea dovrebbe tener conto inoltre "del contributo della rimozione del carbonio allo sforzo complessivo di riduzione delle emissioni" e dei "crediti internazionali del carbonio alta qualità". I capi di Stato e di governo europei sottolineano infine "l'importanza di contribuire allo sforzo globale di riduzione delle emissioni in modo ambizioso ed efficiente in termini di costi, in particolare definendo un livello adeguato di crediti internazionali di alta qualità".

"Avanti riesame norme su stop a benzina e diesel"

I leader Ue accolgono "con favore l'intenzione della Commissione europea di portare avanti" già entro la fine di quest'anno "la revisione" del regolamento sulle emissioni di CO2 per l'automotive - che prevede lo stop nel 2035 alle vendita di nuovi veicoli a benzina e diesel - e chiedono "la rapida presentazione della proposta tenendo conto della neutralità tecnologica". Nella lettera inviata ai leader lunedì, in preparazione al vertice, Ursula von der Leyen ha evidenziato l'intenzione di "accelerare la revisione del regolamento entro la fine di quest'anno", sottolineando che Bruxelles sta "valutando il ruolo dei carburanti a zero e basse emissioni nella transizione verso un trasporto su strada a zero emissioni oltre il 2030". Oltre agli e-fuel sostenuti dalla Germania, la presidente dell'esecutivo comunitario ha per la prima volta citato anche "i biocarburanti avanzati", invocati dall'Italia, tra le opzioni in esame. I leader Ue invitano anche la Commissione europea a "presentare una revisione del quadro di attuazione dell'Ets2 (il nuovo mercato europeo di scambio delle quote di emissioni di CO2, che dal 2027 si applicherà anche ai settori di trasporti su strada ed edifici, ndr), compresi tutti gli aspetti pertinenti". 

Il 12 febbraio vertice Ue straordinario su competitività

Si terrà il 12 febbraio il vertice informale dei 27 sulla competitività, hanno reso noto fonti Ue spiegando che il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa lo ha annunciato ai leader dei 27. Lo schema, a quanto si apprende, sarà molto simile a quello utilizzato per il vertice e straordinario sulla Difesa lo scorso febbraio: una sorta di "ritiro" dove i leader, lontano dai riflettori, potranno fare il punto in maniera sostanziale su un tema cardine dell'agenda europea.

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