Incontro Putin Zelensky, il precedente del 2019: che cosa accadde e come andò

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Introduzione

Dopo il vertice di Anchorage in Alaska tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e quello russo Vladimir Putin, e il seguente incontro a Washington tra il tycoon e Volodymyr Zelenksy, sembra iniziare a delinearsi la possibilità di arrivare alla fine della guerra in Ucraina. E dopo i due summit, al centro delle discussioni c’è ora il possibile bilaterale tra Zelensky e Putin.

 

Lo stesso presidente Donald Trump, in un’intervista a Fox, ha detto: “Lasciamo" che Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky si incontrino per primi: sono loro che devono prendere le decisioni. L’attuale inquilino della Casa Bianca ha aggiunto di sperare che “Putin sia bravo, altrimenti la situazione sarà dura. Anche Zelensky deve mostrare flessibilità"

Quello che devi sapere

Putin propone Mosca, Zelensky rifiuta

Le trattative per il possibile vertice sembrano in effetti in corso: secondo fonti citate da Afp, infatti, Vladimir Putin avrebbe suggerito Mosca per ospitare un suo incontro con Volodymyr Zelensky. L’idea sarebbe stata ventilata dallo zar nel corso della telefonata con Donald Trump dell’altro ieri: "Putin ha menzionato Mosca" durante la loro chiamata di lunedì, ha riferito una delle fonti, aggiungendo che Zelensky ha risposto "no".

 

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Il precedente del 2019

Se alla fine si riuscisse ad arrivare a un vertice tra i due, non sarebbe comunque una prima volta. Come ricordato da Sky News, infatti, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky si sono già incontrati nel dicembre del 2019 a Parigi: al centro del summit c’era il tentativo di fermare i combattimenti allora in corso nel Donbas tra le truppe ucraine e i separatisti filorussi, scontri che duravano dal 2014. 

Il precedente del 2019
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Il “formato Normandia”

L’incontro avvenne nel cosiddetto “formato Normandia”: si trattava di un gruppo informale composto, oltre che da Russia e Ucraina, anche da Francia e Germania. Lo scopo del gruppo era proprio quello di trovare un accordo per chiudere il conflitto nel Donbas. E il vertice del dicembre 2019 avvenne pochi mesi dopo l’elezione a presidente di Volodymyr Zelensky, che fino ad allora non aveva mai occupato alcuna carica pubblica: alle urne Zelensky sconfisse Petro Poroshenko, presidente uscente che si era già incontrato diverse volte con Putin senza però riuscire a fermare le violenze nell’Est del Paese.

Presenti anche Macron e Merkel

Tornando al 2019, in quel vertice Putin e Zelensky non erano da soli: al loro fianco infatti erano seduti l’allora cancelliera tedesca Angela Merkel - la più influente leader europea in quel momento - e il presidente francese Emmanuel Macron, che già occupava l’Eliseo. Nel corso dell’incontro si arrivò a qualche accordo, senza che però questo impedisse meno di 3 anni dopo lo scoppio dell’attuale conflitto su larga scala tra Russia e Ucraina.

Presenti anche Macron e Merkel
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Come andò quel vertice

Nel dettaglio, ricorda ancora Sky News, Kiev e Mosca trovano un’intesa sull’implementare “tutte le misure necessarie a supporto di un cessate il fuoco” prima della fine del 2019, e il rilascio di tutti i prigionieri di guerra. Inoltre gli accordi prevedevano di ritirare le truppe da tre aree del Donbas entro la fine di marzo 2020, dopo che l’esercito ucraino e quello dei ribelli filo-russi si erano già ritirati da tre zone di frontiera nei mesi precedenti. Infine - oltre all’impegno di implementare le misure previste dagli accordi di Minsk del 2014 e 2015 per arrivare a un cessate il fuoco - l’accordo siglato nel 2019 prevedeva una roadmap per arrivare a elezioni nei territori occupati degli oblast di Luhansk e Donetsk, e un piano per reintegrare i territori nell’Ucraina.

Come fu accolto il vertice

In quel periodo, il vertice di fine 2019 fu accolto come un importante passo avanti verso la risoluzione del conflitto iniziato nel 2014. Tuttavia, nei fatti gli accordi non portarono a nessun cambiamento significativo della situazione: Russia e Ucraina infatti hanno continuato a non trovare un punto d’intesa su punti critici come il ritiro delle truppe sostenute dalla Russia e le elezioni nelle zone dell’Ucraina in quel momento in mano ai ribelli separatisti. 

Come fu accolto il vertice
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La guerra tra Russia e Ucraina

Nessuno degli sforzi diplomatici messi in campo in quel periodo impedirono lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina. Un ulteriore vertice del “formato Normandia” si svolse nuovamente a Parigi nel gennaio del 2022, ma questa volta a partecipare non furono i leader politici ma rappresentati dei quattro Paesi. E il mese successivo diplomatici di Russia, Ucraina, Francia e Germania si incontrano ancora a Berlino, provando a tracciare una via d’uscita dal conflitto. Che nell’agosto 2025 non è però ancora stata trovata. 

 

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