Guerra Ucraina, chi ci sarà al vertice Trump-Putin in Alaska: le delegazioni dei due Paesi
MondoIntroduzione
Previsto per oggi l'incontro in Alaska tra la Russia e gli Stati Uniti. Come ha annunciato Mosca, si dovrebbe svolgere secondo la formula “5 a 5”: questo significa che, oltre ai due presidenti, Vladimir Putin e Donald Trump, al tavolo delle negoziazioni ci dovrebbero essere cinque membri delle delegazioni. Ad accompagnare il tycoon saranno presenti tra gli altri il segretario di Stato Marco Rubio e l'inviato speciale Steve Witkoff, mentre i russi hanno reso nota l'identitià di tutti e 5 i presenti: ecco chi sono.
Quello che devi sapere
Il programma del vertice
Il programma del vertice di oggi in Alaska tra il presidente russo Vladimir Putin e l'americano Donald Trump prevede l'inizio alle 11.30 ora di Anchorage (le 21.30 ora italiana) presso la Joint Base Elmendorf-Richardson. L'incontro si aprirà con un faccia a faccia fra i due leader a porte chiuse: soli in una stanza ad eccezione della presenza degli interpreti, come accaduto in un incontro del 2018 a Helsinki, in Finlandia, durato ben due ore. Il bilaterale sarà seguito da un pranzo di lavoro e da scambi tra le due delegazioni. Al termine una conferenza stampa che dovrebbe essere congiunta, a meno che il dialogo non si complichi
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La composizione della delegazione russa
Il Cremlino ha annunciato la composizione della delegazione russa presente oggi al vertice: oltre a Putin saranno presenti il ministro degli Esteri Serghei Lavrov, il consigliere diplomatico del presidente Yuri Ushakov, il ministro della Difesa Andrei Belousov, il ministro delle Finanze Anton Siluanov e il rappresentante speciale del presidente per gli investimenti e la cooperazione economica con l'estero Kirill Dmitriev. Come ha fatto sapere il Cremlino, non mancheranno ovviamente anche gli interpreti mentre non sarà presente l'assistente presidenziale di Putin, Vladimir Medinskij, che ha guidato il team russo nei colloqui diretti con l'Ucraina a Istanbul. "La composizione dei partecipanti è già stata definita. Considerando che verranno discussi argomenti molto importanti e delicati, la cerchia dei partecipanti ai negoziati della delegazione russa non è ampia", ha fatto sapere alla stampa Ushakov
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Presenti Rubio e Witkoff nella delegazione americana
La delegazione americana sarà composta, oltre che dal presidente Trump, anche dal segretario di Stato Marco Rubio e dall'inviato speciale Steve Witkoff. I negoziati tra Putin e Trump nel formato allargato con le delegazioni dovrebbe svolgersi secondo la formula "5 a 5", ha aggiunto il Cremlino, spiegando che "oltre ai presidenti, cinque membri delle delegazioni" siederanno al tavolo. "Naturalmente, gruppi di esperti saranno da qualche parte nelle vicinanze", ha concluso Ushakov
Nessun documento congiunto
Non è in programma una dichiarazione scritta congiunta di Donald Trump e Vladimir Putin al termine del vertice, ma ci sarà soltanto la conferenza stampa, come ha ribadito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Tass. "Non è atteso un documento, niente è stato preparato", ha sottolineato Peskov. "Ma poiché ci sarà una conferenza stampa congiunta, il presidente (Putin) illustrerà naturalmente la portata degli accordi che potrà raggiungere", ha sottolineato ancora il portavoce
La riunione
Il presidente Vladimir Putin ha riunito nella giornata di ieri i massimi esponenti della dirigenza russa per consultazioni in vista del vertice di oggi. Il leader del Cremlino "ha tenuto una riunione con i membri della massima dirigenza della Russia, nonché con rappresentanti del governo e dell'amministrazione presidenziale", ha detto il portavoce, Dmitry Peskov
I temi al centro del dibattito
L'Ucraina sarà un tema centrale dell'incontro: nella giornata di ieri Trump ha ribadito come sia necessario un nuovo incontro, allargato anche al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, per raggiungere un accordo di pace, ed è tornato a parlare della possibilità di uno scambio di territori. L'incontro, però, sarà l’occasione per i due presidenti per parlare anche di altro. Vladimir Putin spera che quest’incontro sia un vero e proprio reset: tra i primi argomenti c’è sicuramente il nucleare e la speranza di Mosca è che i prossimi contatti tra Usa e Russia, dopo il vertice di domani, potranno essere dedicati a nuovi accordi sul controllo delle armi strategiche nucleari, per garantire "la pace in tutto il mondo". Tale obiettivo, ha insistito Putin, potrà essere raggiunto "se raggiungiamo accordi nella sfera degli armamenti offensivi strategici nei prossimi stadi" dei negoziati, come ha riferito l'agenzia Tass. Il New Start, l'ultimo trattato ancora in vigore sul controllo degli armamenti tra Mosca e Washington, scadrà il prossimo febbraio. Oltre al nucleare, si potrebbe parlare anche di potenziali intese con gli Stati Uniti sulle infrastrutture e l'energia nell'Artico. Trump stesso non ha escluso un ritorno alla normalità degli scambi commerciali con la Russia: "Ha un territorio di grande valore se Putin si dedicasse agli affari invece che alla guerra", ha dichiarato il tycoon
Perché è stata scelta l’Alaska
Ma perché è stata scelta l'Alaska? A contribuire su questa scelta come luogo del vertice è il mandato d’arresto spiccato contro Putin della Corte Penale Internazionale, che esclude quindi di compiere missioni in Paesi membri della Corte dell’Aja e sorvolare i loro spazi aerei. Gli Usa non sono membri e l’Alaska dista circa 100 km dalle coste russe, quindi, è il territorio più prossimo dal punto di vista geografico. Il territorio, inoltre, è stato russo fino a quando non venne acquistato dagli Usa, nel 1867, per 7,2 milioni di dollari. Vladimir Putin è il primo leader russo dall'epoca zarista a visitare questo territorio: in passato si è recato in altri Stati americani per diverse visite, l'ultima delle quali nel 2015. Anche i presidenti Boris Yeltsin e Dmitry Medvedev hanno visitato diverse volte gli Stati Uniti, così come i leader sovietici Nikita Khrusciov, Leonid Brezhnev e Mikhail Gorbaciov
Anchorage blindata per il summit, chiuso lo spazio aereo
Lo spazio aereo chiuso ai voli civili sopra Anchorage e misure di sicurezza intensificate. Il dispositivo di sicurezza per il summit tra Donald Trump e Vladimir Putin resta coperto da segreto ma alcune notizie, anche per l'ovvio effetto sulla popolazione, iniziano a filtrare. Il sito della Federal Aviation Administration specifica che lo spazio aereo entro un raggio di 48,3 km da Anchorage, fino a un’altitudine di 5.500 metri, sarà soggetto a restrizioni. È toccato al Ted Stevens Airport, lo scalo internazionale della città, avvisare i passeggeri in transito che per le "previste attività Vip" le restrizioni "potrebbero interessare lo spazio aereo per tutto venerdì 15 agosto" e "causare ritardi o modifiche agli orari per i voli di aviazione generale e commerciali". Anche la sede dell'incontro, la Joint Base Elmendorf-Richardson, è stata scelta per motivi di sicurezza. La base congiunta di Aeronautica ed Esercito è situata all'estremità settentrionale della città e ospita oltre 5.500 tra militari e civili. È stata scelta perché soddisfa i requisiti di sicurezza ma anche perché, nel pieno della stagione estiva, c'erano poche altre alternative per una riunione organizzata in pochi giorni. Curiosamente la base storicamente è stata usata per contrastare l'Unione Sovietica e lanciare intercettazioni di aerei russi e cinesi, ora si appresta ad accoglierne uno russo, quello su cui viaggerà Putin
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