
Guerra in Medio Oriente, l’Iran è davvero vicino a fabbricare la bomba atomica?
L'Idf ha aperto un nuovo fronte di conflitto mediorientale, attaccando Teheran nel tentativo di bloccare la possibilità che fabbrichi le proprie bombe nucleari. Secondo il premier israeliano Netanyahu sarebbe potuto succedere "entro un anno"

ISRAELE-IRAN, LA GUERRA IN MEDIORIENTE SI ALLARGA
- Un’operazione "preliminare" per far sì che l'Iran non possa arrivare a disporre della bomba atomica. Così Israele ha giustificato l'attacco lanciato nella notte tra il 12 e il 13 sul territorio della Repubblica islamica. Si è quindi aperto un altro fronte di guerra in Medioriente, che di fatto si è già allargato: contro Israele non solo ha già risposto Teheran, ma ha lanciato dei missili anche lo Yemen, alleato dell'Iran

ISRAELE-IRAN, L'INIZIO DI UN NUOVO FRONTE DI GUERRA
- Tutto è iniziato intorno alle 2 di notte del 13 giugno: circa 200 velivoli israeliani in un’ora coprono lo spazio aereo che li separa dall'Iran. Non trovano ostacoli: nei mesi scorsi il Mossad aveva infiltrato i suoi 007 così da nascondere droni antimissili per neutralizzare la contraerea durante l’attacco

OPERATION RISING LION: GLI OBIETTIVI
- Inizia dunque in quel momento l'Operation Rising Lion. Gli obiettivi: centri di comando e controllo, basi militari con lanciatori missilistici e siti di arricchimento dell’uranio

I SITI DI ARRICCHIMENTO DI NATANZ E FARDOW
- Israele va dritto al punto e colpisce il sito di arricchimento più grande del Paese, Natanz, che si estende per tre piani sottoterra, così come il secondo, Fardow, più difficile da raggiungere perché si trova in una valle all’interno di una montagna. Decapitati i vertici militari e politici degli Ayatollah

L'ATTACCO CON F-35 USA
- Per l’operazione sono stati impiegati velivoli americani F-35 modificati per aumentare il raggio di azione, soprattutto la capacitò di armamento, con bombe guidate da una tonnellata

L'IRAN E LA BOMBA ATOMICA
- Ma l'Iran era davvero così vicino ad avere la sua bomba atomica? Nell’ultimo rapporto dell’amministrazione Usa, del marzo scorso, si rimarcava come Teheran non stesse costruendo un'arma nucleare. Poi però è cambiato qualcosa: l’AIEA ha notato come da febbraio a maggio fosse aumentata da 275 kg a 409 kg la quota di uranio arricchito al 60% in Iran. È il penultimo passo per costruire la nucleare

LE STIME DEGLI USA
- Lo scorso anno, l'ex segretario di Stato Usa Antony Blinken stimava che l'Iran sarebbe stato capace di "produrre il materiale fissile necessario" per avere l'atomica in appena "una-due settimane"

L'ALLARME DI NETANYAHU
- Nel giorno dell'inizio della nuova operazione, il premier israeliano Benyamin Netanyahu parlava della possibilità che l'Iran riuscisse a fabbricare nove bombe "entro un anno"

IL PROGRAMMA NUCLEARE IRANIANO
- Secondo varie stime, tra il tempo di portare l'uranio arricchito dal 60% al 90% (quello necessario per l'atomica), assemblare le bombe e poi lanciarle ci sarebbero circa due anni

CHI POSSIEDE L'ATOMICA
- Non si sa adesso cosa potrebbe succedere, principalmente per il fatto che bisogna ancora quantificare con esattezza i danni subiti dai siti iraniani di Natanz e Fordow (che però sono già stati definiti rilevanti). Solo capendo con precisione cosa è successo si vedrà se l'Iran potrebbe entrare tra gli Stati che possiedono l'atomica (in foto) oppure no

PETROLIO E COMMERCIO
- Intanto sale il prezzo del petrolio: l'Iran, insieme ad Arabia Saudita, Iraq, Kuwait ed Emirati, produce 20-25 milioni di barili al giono, un quarto del totale. E adesso l'attenzione è altissima su quello che potrebbe succedere allo Stretto di Hormuz, che divide l'Iran dalla penisola arabica, e da cui transita il 30% del petrolio (e il 20% del gas). Si temono anche attacchi come quelli lanciati dagli Houthi nello Stretto di Bab-El Mandeb, che hanno già messo a dura prova le tradizionali rotte commerciali mondiali