Leone XIV e l’appartamento papale a Palazzo Apostolico, ecco dov'è e com’è fatto

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Ansa/Getty Images

Introduzione

Ieri mattina, al termine della recita del Regina Caeli dalla Loggia delle Benedizioni, il nuovo Papa Leone XIV ha riaperto l'appartamento papale del Palazzo Apostolico, rimuovendo i sigilli apposti nel pomeriggio del 21 aprile 2025 in seguito alla morte del predecessore Papa Francesco. L’operazione è avvenuta alla presenza del Camerlengo di Santa Romana Chiesa, cardinal Kevin Joseph Farrell, del segretario di Stato Pietro Parolin, del sostituto per gli Affari Generali, monsignor Edgar Peña Parra, del segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali, monsignot Paul Richard Gallagher, e del reggente della Casa Pontificia monsignor Leonardo Sapienza.

Quello che devi sapere

La storia dell’appartamento

  • L’appartamento papale del Palazzo Apostolico è storicamente il luogo dove risiedono i Pontefici, anche se in base a quanto trapelato nei giorni scorsi Leone XIV avrebbe deciso di restare per il momento al Palazzo del Sant'Uffizio. Robert Francis Prevost infatti avrebbe scelto di alloggiare nello stesso palazzo in cui risiede da ancora prima del conclave, da quando cioè è stato nominato Prefetto del Dicastero dei Vescovi: il nuovo Papa attenderà il termine dei lavori di ristrutturazione al Palazzo Apostolico. Solo dopo questo passaggio il Pontefice prenderà una decisione definitiva su quale alloggio utilizzare.

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Il Palazzo Apostolico

  • L’appartamento papale è situato all’interno del Palazzo Apostolico, storico edificio del Bramante. Si tratta del palazzo da dove, ogni domenica, si affaccia il Papa per il tradizionale Angelus. È l'unica residenza papale dalla presa di Roma del 1870, anno prima del quale esistevano diversi palazzi dei Papi, dal Quirinale al Laterano. Il Palazzo, che si trova nell'area di sinistra guardando la basilica di San Pietro, è molto complesso e comprende anche i Musei vaticani, la Biblioteca, numerose cappelle e un migliaio di stanze che ospitato molti uffici, compresi quelli non direttamente collegati al Papa.

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Papa Francesco e il Palazzo Apostolico

  • Il predecessore di Leone XIV, Papa Francesco, era solito utilizzare il Palazzo Apostolico solamente per le attività formali, come i vertici o gli incontri con i capi di Stato che si tengono tradizionalmente al secondo piano. Si tratta, peraltro, della stessa stanza dove Benedetto XVI annunciò le sue dimissioni. Jorge Mario Bergoglio, in ogni caso, decise di non vivere nell’appartamento papale.

Com’è fatto l’appartamento papale

  • L'appartamento papale, come riportato dal Corriere della Sera, è composto da dieci grandi stanze. Tra queste figurano uno studio privato, una camera da letto e una cappella. Inoltre, a partire dal pontificato di Giovanni Paolo II, all’interno della struttura è presente anche una sorta di suite medica con le attrezzature necessarie per eventuali interventi d'urgenza. Inoltre l’appartamento comprende anche un ampio giardino pensile e gli alloggi per le suore benedettine che gestiscono la Prefettura della Casa Pontificia.

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Perché la scelta è importante

  • In ogni caso, come detto, non si sa ancora se Leone XIV deciderà di vivere o meno nell’appartamento papale all’interno del Palazzo Apostolico. Il suo predecessore Francesco del resto ha vissuto per tutta la durata del suo pontificato in un più semplice appartamento a casa Santa Marta. La scelta dell’immobile da utilizzare potrebbe anche contribuire a dare un'idea dell'immagine che il nuovo Papa vorrà dare di sé al mondo.

L’alternativa di Santa Marta

  • La scelta, comunque, dipende anche da alcune variabili logistiche: come detto al momento è necessario attendere il termine dei lavori di ristrutturazione al Palazzo Apostolico. Santa Marta, l’alternativa scelta da Francesco, è l'edificio alberghiero che ospita i cardinali per i loro viaggi a Roma. Inoltre è qui che i porporati alloggiano durante il conclave. La struttura, che è costruita con il classico prospetto ad H, si trova a due passi dalla basilica di San Pietro ed affaccia su piazza Santa Marta. 

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La storia della struttura

  • Santa Marta ha l’attuale forma per volontà di Papa Giovanni Paolo II. In precedenza sul sito sorgeva il Pontificium Hospitium Sanctae Marthae, ma i lavori svolti dal 1992 al 1996 lo hanno trasformato in un albergo composto da 105 suite, 26 stanze singole e un appartamento di rappresentanza disposti su cinque piani. Ogni stanza ha camera da letto, studio privato, salottino e bagno, tutto ciò che possa essere funzionale ad un cardinale. 

La scelta di Papa Francesco

  • Durante il Conclave Santa Marta è il luogo di convivenza e incontro dei cardinali, all'interno del quale prestano il loro servizio decine di suore e inservienti. Ed è qui che nel 2013, subito dopo la sua elezione, decise di vivere Papa Francesco, con un'inedita modifica del protocollo. Si trasferì nella suite 201 ma, per ovvie ragioni, gli venne poi riservato l'intero piano, prima per staff e assistenti, poi anche per sanitari e strutture mediche. "Sono abituato a vivere in comunità, ho bisogno di stare insieme agli altri", sono sempre state le parole di Bergoglio che, con la sua decisione, tracciò il primo passo del suo Pontificato.

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