
Introduzione
Il Progetto 2025 è un controverso documento elaborato da Heritage Foundation, think tank ultraconservatore, per indirizzare le amministrazioni americane verso una radicale riforma del governo. Sebbene Donald Trump abbia affermato di "non averlo letto" e che "alcuni punti del testo sono ridicoli e abominevoli", ci sono analogie importanti con il programma che il tycoon sta portando avanti su temi come energia, immigrazione, inclusione, economia e smantellamento della burocrazia. E alcuni degli autori del Progetto 2025 occupano (o hanno occupato) ruoli di rilievo nelle due amministrazioni Trump.
Quello che devi sapere
Le mosse controverse di Trump
- L'incremento della produzione di combustibili fossili, lo smantellamento delle norme su inclusione e diversità, l'imposizione dei dazi e non solo. Le politiche attuate dal presidente americano Donald Trump hanno fatto storcere il naso a più di qualche analista internazionale. Tra le mosse più controverse c'è il famoso Allegato F, che stando all'agenzia di stampa Axios potrebbe essere usato per licenziare i dipendenti pubblici. L'ordine esecutivo emesso dal tycoon nell'ottobre 2020 mirava a rimuovere le tutele occupazionali che impediscono di sostituire i lavoratori del settore pubblico per motivi politici. Revocato dall’ex inquilino della Casa Bianca Joe Biden dopo il suo insediamento nel gennaio 2021, Trump sarebbe pronto a ripristinarlo.
Per approfondire: Trump contro Harvard, cosa c’è dietro l’attacco alle università
Il Progetto 2025
- Secondo analisti ed esperti internazionali, Trump starebbe ricalcando il Progetto 2025, un piano di riforma del governo messo a punto dall'ultraconservatrice Heritage Foundation. Si tratta di uno dei più importanti think tank di destra che ha elaborato piani politici per le future amministrazioni repubblicane nel 1981, quando Ronald Reagan stava per entrare alla Casa Bianca. Ha prodotto documenti simili anche durante le successive elezioni presidenziali, inclusa quella del 2016 che ha visto vittorioso Trump.
Per approfondire: I dazi americani cambiano i rapporti tra Italia e Cina: ecco come
Le somiglianze col piano di governo
- La stesura del Progetto 2025, che vede 900 pagine di testo, è costata 22 milioni di dollari e include strategie come la creazione di un database di fedelissimi conservatori per ricoprire posizioni governative e un programma per formare nuovi dipendenti. "Non so nulla del Progetto 2025", aveva scritto Trump sul suo social Truth, spiegando di "non essere d'accordo con alcune delle cose che dicono" e che alcuni punti "sono assolutamente ridicoli e abominevoli". Tuttavia, le sue iniziative politiche sembrano ispirarsi al Progetto 2025. Vediamo ora le somiglianze su questioni come energia, immigrazione, inclusione, burocrazia ed economia.
Per approfondire: Dazi, qual è la strategia Ue nei confronti degli Stati Uniti
L'esame degli ordini esecutivi
- La Cnn ha analizzato i primi 53 ordini esecutivi di Trump rilevando che più di due terzi evocano le proposte delineate da Heritage per smantellare la burocrazia federale e le iniziative su diversità, equità e inclusione, reprimere l'immigrazione illegale e revocare le restrizioni ambientali sull'esplorazione di petrolio e gas. Non solo: secondo la Kettering Foundation, storica istituzione apartitica, l'Allegato F rientra a pieno titolo nel Progetto 2025 perché "amplierebbe enormemente i poteri presidenziali e cambierebbe radicalmente la natura del governo federale".
Per approfondire: Glossario finanziario, le parole chiave dell'economia di Trump
I quattro obiettivi principali
- Andiamo ora nello specifico. Il Progetto 2025 vede quattro obiettivi politici principali: ripristinare la famiglia come fulcro della vita americana; smantellare la burocrazia; difendere la sovranità e i confini della nazione; garantire il diritto individuale "concesso da Dio" di vivere liberamente.
La burocrazia
- Il Progetto 2025 propone che l'intera burocrazia federale, comprese le agenzie indipendenti come il dipartimento di Giustizia, sia posta sotto il diretto controllo presidenziale. Questo, almeno nelle intenzioni di Heritage, snellirebbe il processo decisionale, consentendo al presidente di attuare direttamente le politiche in diversi settori. Il documento, tra le altre cose, prevede l'eliminazione del dipartimento dell'Istruzione (appena portata a termine da Trump) e definisce l'Fbi, l'agenzia di intelligence interna, una "organizzazione sovradimensionata, arrogante e sempre più illegale", chiedendone la drastica revisione.
I programmi Dei e l'aborto
- Come noto, sin dal suo insediamento Trump ha promosso iniziative per "picconare" i programmi di diversità, equità e inclusione, decretando anche il riconoscimento di due soli generi. Una posizione simile a quella del Progetto 2025, che rifugge la Dei e la terminologia di genere del movimento woke. Il documento di Heritage chiede inoltre una maggiore scelta scolastica, sovvenzionando scuole religiose e private con fondi pubblici: una mossa adottata in uno degli ordini esecutivi di Trump. Infine, il testo redatto dalla destra radicale contiene anche centinaia di riferimenti all'aborto e propone di ritirare dal mercato la pillola. L'obiettivo è "mantenere una definizione di matrimonio e famiglia basata sulla Bibbia".
L'immigrazione
- In tema di immigrazione, il Progetto 2025 invoca un aumento dei finanziamenti per la costruzione di un muro al confine tra Stati Uniti e Messico, una delle proposte più importanti di Trump del 2016. Il documento non contiene tuttavia un esplicito riferimento all'espulsione di massa degli immigrati irregolari, cosa su cui il presidente americano sta puntando molto. Ma è anche vero che il testo elaborato dalla destra radicale include un invito a "far rispettare rigorosamente le leggi sull'immigrazione".
La politica energetica
- Arriviamo ora alla politica energetica, che vede contiguità tra l'agenda di Trump e le proposte del Progetto 2025. La nuova amministrazione americana vuole infatti incrementare la produzione di combustibili fossili e ha ritirato gli Stati Uniti dall'Accordo di Parigi sul clima. Il documento della destra radicale propone di tagliare i fondi federali per la ricerca e gli investimenti nelle energie rinnovabili. Non solo: invita Washington a "fermare la guerra al petrolio e al gas naturale", idee che la campagna di Trump ha sempre accolto con entusiasmo.
Per approfondire: Il prezzo della benzina cala, ma quello del petrolio molto di più: perché?
I dazi e le imposte sul reddito
- Sui dazi, invece, il Progetto 2025 propone due visioni: una che suggerisce di promuovere il libero scambio e un'altra a favore della tassazione doganale. Trump si è ovviamente schierato con quest'ultima. Sul fronte economico il documento suggerisce altre contiguità con l'agenda Trump, come il taglio delle imposte sulle società e sul reddito. Heritage si spinge ancora più in là, prefiggendosi di abolire la Federal Reserve e di considerare un ritorno a una valuta basata sull'oro.
Per approfondire: Cosa sono i dazi e quali novità ha introdotto Trump
Gli ideologi alla Casa Bianca
- In ultimo, anche se ha affermato di non considerare il Progetto 2025, Trump ha comunque nominato diversi dei suoi autori in posizioni chiave delle sue amministrazioni. Qualche nome? Paul Dans, ex capo dello staff dell'ufficio del personale durante la prima presidenza Trump; il nazionalista cristiano Russell Vought, confermato dal Senato alla guida dell'Ufficio di Bilancio; Brendan Carr, che supervisiona la Federal Communications Commission; Tom Homan, lo "zar dei confini"; Paul Atkins, capo della Sec; il consigliere commerciale Peter Navarro (protagonista di uno scontro con il capo del Doge Elon Musk); John Ratcliffe, il direttore della Cia.
Per approfondire: Cultura Woke, cosa significa e perché Trump ha detto di averla uccisa