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Dazi, qual è e come funziona la strategia Ue nei confronti degli Stati Uniti

Economia
©IPA/Fotogramma
Meloni a Washington: troveremo un accordo sui dazi
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Meloni a Washington: troveremo un accordo sui dazi
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Introduzione

Dopo gli incontri della premier italiana Giorgia Meloni con il presidente americano Donald Trump e con il vicepresidente J. D. Vance, a Bruxelles si mette a punto la strategia sui dazi da tenere nei confronti di Washington, che non vede di buon occhio soprattutto le barriere commerciali non tariffarie presenti nell’Unione europea.

 

Dai punti di un possibile accordo alle contromisure che il Vecchio Continente si prepara ad adottare, ecco cosa sapere

Quello che devi sapere

Zero dazi da entrambe le sponde dell’Atlantico

  • A Bruxelles la definiscono zero su zero, in Italia il termine è più calcistico: zero a zero. Il senso non cambia: il pilastro della strategia negoziale dell'Unione europea con gli Stati Uniti è avere zero dazi da entrambe le sponde dell'Atlantico sui beni industriali, che comprendono auto e farmaci

 

Per approfondire: Glossario finanziario, le parole chiave per capire andamento Borse e dazi di Trump

Le barriere europee per gli americani

  • La proposta è stata messa sul tavolo americano dal commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, già lo scorso febbraio. Ma per ora non sembra riscuotere l'interesse atteso. Gli americani guardano in particolare alle cosiddette barriere commerciali non tariffarie e in questo elenco inseriscono l'Iva, gli standard di qualità Ue sull'agroalimentare e la regolamentazione delle aziende dei servizi digitali. Tutti elementi molto sensibili per la Commissione europea

 

Per approfondire: Dazi Trump, Usa: no a Ue per tariffe zero su industria. Borsa Milano chiude a +2,3%

Gill: “Gli standard Ue sono sacrosanti”

  • "Gli standard dell'Ue, in particolare quelli relativi ad alimentazione, salute e sicurezza, sono sacrosanti. Non fanno parte del negoziato e non lo faranno mai, né con gli Stati Uniti, né con nessun altro", ha garantito il portavoce dell'Ue per il Commercio, Olof Gill

Podestà: “La salute degli europei non è sul tavolo della trattativa”

  • "Sull'Iva non vogliamo entrare nei dettagli, ma ci teniamo a rassicurare i cittadini europei che la loro salute non è sul tavolo della trattativa", ha confermato la portavoce della Commissione, Arianna Podestà

La strategia di Von der Leyen

  • La presidente della Commissione Ursula von der Leyen aveva già chiarito al Financial Times che l'Iva non dipendeva dall'Ue. La strategia dell'Ue si basa su quattro punti e a raccontarli è la stessa Von der Leyen, in una lunga intervista con il settimanale tedesco Die Zeit: "Il primo è che stiamo cercando di negoziare una soluzione. Parallelamente ai negoziati, stiamo sviluppando contromisure che si concentrano sul commercio sia di beni che di servizi. Tutte le opzioni sono sul tavolo. Il secondo punto è che dobbiamo essere molto vigili affinché le merci cinesi non inondino il nostro mercato ora a causa della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Pertanto, abbiamo misure di protezione in atto. Il terzo punto è che dobbiamo costruire nuove partnership e stabilire relazioni commerciali più ampie. Il quarto punto è che dobbiamo eliminare le barriere nel mercato unico, approfondirlo e armonizzarlo"

I punti del confronto tra Ue e Usa

  • Il confronto di lunedì a Washington tra Sefcovic e i suoi omologhi americani, tra cui il segretario al Commercio, Howard Lutnick, e il rappresentante per il Commercio, Jamieson Greer, si è concentrato su tre punti: la proposta di lavorare verso dazi reciproci zero su zero su tutti i beni industriali, comprese le automobili; l'eccesso di capacità produttiva a livello globale nei settori dell'acciaio e dell'alluminio; e la resilienza delle catene di approvvigionamento Ue-Usa nei settori dei semiconduttori e dei prodotti farmaceutici 

McGrath: “Faremo tutto il possibile per giungere ad un accordo”

  • "Abbiamo sospeso le contromisure sui dazi commerciali ingiustificati degli Stati Uniti per dare tempo e spazio ai negoziati tra l'Ue e gli Stati Uniti, e faremo tutto il possibile per garantire che si giunga a un accordo negoziato e a un esito positivo al termine di questo processo. Ma abbiamo anche chiarito che, mentre questi colloqui proseguono parallelamente, continueremo a prepararci per il potenziale scenario, che speriamo non si materializzi, di una situazione di "no deal", perché, mentre parliamo oggi, le esportazioni dell'Ue verso gli Stati Uniti sono, ovviamente, soggette a dazi del 10% e, in alcuni casi, come acciaio, alluminio e automobili, del 25%. Vogliamo quindi che questi negoziati procedano rapidamente, che giunga a una conclusione positiva, e faremo tutto il possibile per garantire un esito positivo. Ma parallelamente, dobbiamo prepararci per lo scenario di un "no deal", ha chiarito il commissario alla Giustizia, Michael McGrath

 

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