Esplora tutte le offerte Sky

Usa, Trump ha firmato l'ordine esecutivo: scattano i dazi su Canada, Messico e Cina

Mondo
Ansa e Ipa
Trump, timori per effetti dei dazi sui prezzi
NEWS
Trump, timori per effetti dei dazi sui prezzi
00:01:54 min

Introduzione

Donald Trump ha firmato l'ordine esecutivo per imporre dazi del 25% contro Canada e Messico e del 10% contro la Cina. L'energia canadese sarà tassata del 10%. Riferisce la Casa Bianca che  i dazi americani saranno in vigore a partire da martedi' 4 febbraio. "Le misure di oggi sono necessarie per mettere Cina, Messico e Canada davanti alla loro responsabilità di non aver fermata l'ondata di farmaci velenosi negli Stati Uniti", afferma la Casa Bianca su X riferendosi al fentanyl, la droga più potente dell'eroina che ha ucciso milioni di persone negli Usa. Ha anche accusato il Messico di avere "un'alleanza con i cartelli della droga". "Durante la campagna elettorale ho promesso agli americani che li avrei protetti dal flusso di migranti illegale e droghe. E' il mio dovere e hanno votato a valanga per questo", ha scritto Trump sui social dopo la firma. 

Ma cosa succede ora? Ecco lo scenario che si prospetta (anche per l’Unione europea e i Brics).

Quello che devi sapere

I motivi dei dazi

  • "Le misure di oggi sono necessarie per mettere Cina, Messico e Canada davanti alla loro responsabilità di non aver fermata l'ondata di farmaci velenosi negli Stati Uniti", afferma la Casa Bianca su X riferendosi al fentanyl, la droga più potente dell'eroina che ha ucciso milioni di persone negli Usa. Donald Trump ha firmato l'ordine esecutivo per imporre dazi del 25% contro Canada e Messico e del 10% contro la Cina. L'energia canadese sarà tassata del 10%. Lo riferisce la Casa Bianca
  • "Non c'è niente che Canada, Messico e Cina possano fare per evitare i dazi", ha detto dallo Studio Ovale il presidente americano Donald Trump, che aveva già annunciato l’imposizione delle tariffe in campagna elettorale, ventilando tuttavia percentuali molto più pesanti (fino al 60% per i prodotti cinesi). Ma perché sono stati imposti i dazi? Secondo la Casa Bianca, Canada e Messico sono responsabili "dell’invasione illegale di migranti e di fentanyl", la sostanza stupefacente che sta "uccidendo migliaia di americani". E proprio questa droga è anche la causa delle tariffe contro Pechino.

Per approfondire: Oro sui nuovi massimi storici spinto dalle tariffe di Trump

La questione fentanyl

  • Se la questione immigrazione è ben nota, con l’arrivo di migliaia di migranti negli Stati Uniti dai confini di Canada e Messico, meno noto è il pericolo fentanyl. Si tratta di un oppioide sintetico con proprietà analgesico narcotiche, che è circa 100 volte più potente della morfina (e anche 100 volte più tossico). Anzi, i suoi analoghi presenti al momento sul mercato nero arrivano a essere fino a mille volte più potenti della morfina: gli esempi più comuni sono il sufentanyl o il carfentanyl. Se il fentanyl può essere utilizzato come anestetico generale nelle operazioni di chirurgia o nella terapia palliativa per il dolore terminale oncologico, nel mercato delle droghe è un agente di taglio dell'eroina o un direttamente un sostituto dell'eroina stessa.

Per approfondire: Come il Fentanyl è diventato la principale causa di morte tra i giovani negli Usa

Il pericolo overdose

  • Come spiega l’Iss (Istituto superiore di sanità), il fentanyl e i suoi analoghi possono essere prodotti nei cosiddetti "kitchen laboratories", laboratori da cucina illegali, che oltre a rendere la sostanza più potente, permettono una sua diffusione a un prezzo più basso. Ed è quasi impossibile invertire l'overdose da fentanyl con il naloxone, il farmaco generalmente utilizzato per intervenire nelle overdosi da oppiacei: questo perché la sostanza, rispetto alle altre, si "lega" in modo molto più potente con i recettori cerebrali degli oppioidi

Alcuni dati

  • Il fentanyl si sta diffondendo sempre di più negli Stati Uniti, e con esso le morti. Sebbene i numeri del fenomeno non siano pienamente noti, secondo alcune ricerche negli Usa la proporzione di decessi per overdose da fentanyl combinato a stimolanti è aumentata più di 50 volte dal 2010, passando dallo 0,6% (235 decessi) nel 2010 al 32,3% (34.429 decessi) nel 2021. Nel 2025, sempre secondo le previsioni degli studiosi, il numero di decessi per overdose da oppioidi (fentanyl compreso) supererà gli 80.000, con l’80% circa di questi decessi attribuibili agli oppioidi illeciti

I prodotti colpiti

  • Torniamo ai dazi. Sebbene in queste ore siano attesi ulteriori dettagli sui beni colpiti, Trump ha fornito ieri alcune brevissime informazioni sulle merci interessate dalle tariffe. Da oggi, 1° febbraio, tocca all’acciaio e ai prodotti farmaceutici, poi sarà il turno di microchip, petrolio e gas dal 18 febbraio. Ma attenzione, sul petrolio canadese i dazi dovrebbero essere intorno al 10% (uno "sconto", dunque, rispetto al 25% sulle altre merci in arrivo dal Paese). Questo perché il petrolio rappresenta il 60% del totale delle importazioni americane della materia prima, e dà lavoro a decine di migliaia di persone impiegate in raffinerie specializzate. Trump, infine, ha anche parlato di dazi su "medicine, alluminio e rame", ma non ha tuttavia precisato i tempi

Wsj: "La guerra commerciale più stupida della storia"

  • Il Wall Street Journal attacca Trump sui dazi, parlando della "guerra commerciale più stupida della storia". In un editoriale del board del giornale economico si critica in particolare l'imposizione di tariffe più alta per i vicini degli Stati Uniti rispetto a quelle contro la Cina. "I famigerati avversari americani... Messico e Canada saranno colpiti da una tassa del 25%, mentre la Cina, un vero avversario, del 10%. Una mossa che ricorda la vecchia battuta di Bernard Lewis secondo cui è rischioso essere nemico dell'America ma può essere fatale esserne amico", si legge nell'articolo. Ma Pechino a parte, attacca l'editorial board, "la guerra commerciale di Trump non ha nessun senso e renderà l'economia degli Stati Uniti meno competitiva"

La reazione del Canada

  • Il Canada ha fatto sapere di essere stato informato da Washington di aspettarsi i dazi del 25% sulle esportazioni a partire da martedì, mentre l'energia sarà soggetta a una tariffa del 10%.
  • Il premier canadese (dimissionario) Justin Trudeau ha promesso una risposta "immediata e forte" ai dazi imposti da Trump. "Non è quello che vogliamo ma, se andrà avanti, agiremo anche noi", ha spiegato. Durante i dazi imposti dalla prima amministrazione Trump, il Canada ha risposto imponendo tariffe sul succo d'arancia della Florida, sul whiskey e sul bourbon. Ottawa potrebbe seguire la stessa strada anche ora, oppure valutare di sfoderare l'arma più pesante che ha nel suo arsenale: l'energia. Molti Stati americani sono infatti dipendenti dall'energia canadese e imporre dazi sulle esportazioni negli Stati Uniti farebbe salire i prezzi dell'energia, che Trump ha più volte promesso sarebbero scesi durante la sua amministrazione. L’ex ministra delle Finanze Chrystia Freeland, in corsa per la poltrona di Trudeau, ha detto che Ottawa dovrebbe colpire anche le auto Tesla di Elon Musk. "Trudeau farebbe meglio a parlare direttamente con Trump prima di rilasciare queste dichiarazioni ai media", ha replicato la portavoce della Casa Bianca

Il peso messicano cala dell'1%

  • E in Messico? Dopo la conferma di Trump dei dazi, il peso messicano è sceso dell'1,43% nelle contrattazioni elettroniche subito dopo la chiusura ufficiale della Banca Centrale, scambiando a 20,7196 unità per dollaro. Come spiegato da Gabriela Siller, direttrice dell'Ufficio studi di Banco Base, la mossa sul tasso di cambio è avvenuta "in risposta ai commenti del presidente degli Stati Uniti ai giornalisti" a proposito dei "dazi del 25% sulle importazioni da Canada e Messico per una serie di ragioni, tra cui il fentanyl. Il capo dello Stato ha affermato che il primo gruppo di tariffe sarà applicato sabato 1° febbraio, senza fornire ulteriori spiegazioni". Alla chiusura delle contrattazioni, il peso messicano e il dollaro canadese sono state le valute maggiormente deprezzate nei confronti del dollaro

La Cina e le sue tecnologie

  • Consapevole di poter essere ancora più penalizzata dalla scure dei dazi di Trump, la Cina segue con attenzione gli sviluppi. Il caso DeepSeek sembra aver aumentato le chance di nuove misure americane contro Pechino in termini di controlli all'export e anche tariffe nel nome dell'America First per difendere il dominio della tecnologia a stelle e strisce

Per approfondire su Insider: DeepSeek e il buco nero per la privacy

Gli scenari per Ue e Brics

  • Ma a tremare sono anche i Brics: il presidente americano è infatti tornato a "minacciarli", brandendo tariffe al 100% se creeranno una loro valuta o ne sosteranno una alternativa al dollaro. E anche all'Ue ha dato un messaggio chiaro: "Ci ha trattati male, imporrò dazi sicuramente anche a lei". Secondo il ministro degli Esteri Antonio Tajani, se il Vecchio Continente vuole evitare una guerra commerciale con Trump deve acquistare di più dagli Stati Uniti, aumentare i bilanci della difesa e deregolamentare per rafforzare l'economia europea. In un'intervista a Politico.eu, il vicepremier ha spiegato che un modo per affrontare ed evitare la minaccia dei dazi è creare "un clima virtuoso" acquistando, appunto, più beni dagli Stati Uniti

Per approfondire: Gas naturale liquefatto, quanto costa l'importazione dagli Usa?

Ue: "Difenderemo i nostri interessi"

  • E proprio in risposta alle ultime dichiarazioni di Trump, un portavoce dell'Ue ha ribadito che l'Unione "resterà fedele ai suoi principi e, se necessario, sarà pronta a difendere i propri interessi legittimi". Il portavoce ha richiamato le posizioni espresse nei giorni scorsi dalla presidente Ursula von der Leyen e dal commissario Ue al Commercio Maros Sefcovic, sottolineando la fermezza dell'Europa di fronte a possibili misure protezionistiche

Per approfondire: Brexit, il 55% dei britannici vorrebbe rientrare in Ue