Jean-Marie Le Pen, storia e carriera politica del fondatore del Front national
Poche settimane fa il ricovero e poi oggi, 7 gennaio, la morte. La sua carriera ha segnato la storia dell’estrema destra francese: la prima elezione all’Assemblea nazionale nel 1956, la fondazione del partito Front National (ora Rasseblement National, guidato dalla figlia Marine) e la successiva espulsione a causa del suo antisemitismo. Le tappe
- È morto a 96 anni Jean-Marie Le Pen, figura storica dell'estrema destra francese. È deceduto in una struttura in cui era stato ricoverato diverse settimane fa nella regione parigina. Nel corso della sua lunga carriera ha segnato in modo indelebile la politica del Paese
- Nato a La Trinité-sur-Mer nel 1928, viene eletto per la prima volta deputato all’Assemblea nazionale nel 1956, quando non ha neanche trent’anni. È stato veterano dell’esercito francese, e ha partecipato alle azioni militari in Indocina e in Algeria
- Nel 1972 fonda il Front national (FN), un partito nettamente nazionalista in seguito ereditato dalla figlia, Marine Le Pen (dal 2018 si chiama Rassemblement National e dal 2022 ne è presidente Jordan Bardella). Nel tempo, il programma politico di questo schieramento ha sostenuto rigide restrizioni sull'immigrazione da Paesi extraeuropei, una maggiore indipendenza della Francia dall'Unione Europea e la reintroduzione della pena di morte
- Jean-Marie Le Pen si è presentato più volte alle elezioni presidenziali. L’apice della popolarità arriva nelle consultazioni del 2002, quando si confronta al secondo turno con Jacques Chirac. Vince quest’ultimo
- Nel maggio del 2015 viene prima sospeso e in seguito espulso dal suo stesso partito, a causa di ripetute dichiarazioni antisemite. È stato più volte condannato per incitamento all’odio razziale e per aver negato la Shoah: definì le camere a gas naziste un "dettaglio" della storia della Seconda guerra mondiale
- Dopo la sospensione del 2015, Le Pen aveva presentato una denuncia contro la decisione del partito, e il tribunale di Nanterre nel novembre 2016 aveva imposto al Front National di mantenere Jean-Marie Le Pen come presidente onorario, ma di escluderlo come membro. Le Pen a quel punto aveva presentato un nuovo ricorso, ma era stato respinto
- I rapporti con la figlia Marine, sua "erede" politica, sono stati burrascosi, soprattutto nell'ultimo decennio, e soprattutto da quando Jean-Marie Le Pen si era dovuto allontanare dal partito. "Le ho detto: sposati, così potrai cambiare cognome e alleggerire la mia coscienza", diceva, in un'intervista a Europe 1, il fondatore del FN, parlando della figlia, nel 2015
- Molti gli attacchi agli altri leader politici. Come quando ha accusato l'avversario Chirac di essere "a libro paga degli ebrei". Mentre Nicolas Sarkozy era stato definito "lo straniero", per via delle sue origini ungheresi
- Jean-Marie Le Pen ha giocato "un ruolo nella vita pubblica" della Francia, "ora sottoposto al giudizio della Storia", ha affermato l'Eliseo dopo la morte del fondatore del Front National
- In un lungo articolo, la France Presse lo descrive come "eterno provocatore e pioniere dell'estrema destra europea", "tribuno senza pari, provocatore ossessionato dall'immigrazione e dagli ebrei, patriarca ostacolato dai suoi", evidenziando come Le Pen abbia "fatto uscire l'estrema destra francese dalla sua marginalità durante una carriera politica che ha segnato la Quinta Repubblica", durante la quale "non ha mai espresso alcun rammarico per i suoi eccessi" che gli sono valsi diverse condanne