
Incoronazioni, guerre e summit: le notizie che hanno segnato il mondo nel 2024. FOTO
I conflitti in Ucraina e in Medio Oriente, la morte di Aleksej Navalny e la vittoria di Donald Trump alle elezioni americane. Ma anche le elezioni europee, la crisi politica in Francia e l'alluvione a Valencia. L'anno che si sta per chiudere è stato segnato, a livello internazionale, da eventi di portata storica: ecco quelli più importanti

IL MONDO NEL 2024
- Ricorrenze, meeting, ma anche conflitti, tensioni e disastri ambientali. Il 2024, a livello globale, è stato un anno segnato da eventi spesso dirompenti che hanno messo alla prova la pace e la tenuta degli assetti mondiali. Ecco una selezione dei più importanti

LA GUERRA IN UCRAINA
- Nel 2024 è proseguito il conflitto tra Russia e Ucraina. "Se vogliamo porre fine alla fase calda della guerra, dobbiamo prendere sotto l'ombrello della Nato il territorio dell'Ucraina che abbiamo sotto il nostro controllo", ha detto il presidente ucraino Zelensky poche settimane fa. Mosca però ha intensificato i suoi attacchi, come quello alle infrastrutture energetiche ucraine che ha lasciato senza elettricità un milione di persone a novembre. E la pace, così, sembra ancora molto lontana

LA MORTE DI NAVALNY
- Il 16 febbraio 2024, nella colonia penale IK-3, oltre il circolo polare artico russo, è morto Aleksej Navalny, tra i più celebri oppositori di Vladimir Putin (che pochi giorni dopo veniva rieletto presidente della Federazione Russa alle presidenziali 2024, ndr). Mosca ha archiviato il caso spiegando che il decesso del 47enne è stato dovuto a complicazioni per un mix di malattie

IL PRIMO ANNIVERSARIO DEL 7 OTTOBRE
- Il 7 ottobre 2024 ha segnato l’anniversario del terribile attacco di Hamas contro il Sud di Israele, avvenuto 365 giorni prima. Da allora il conflitto non è mai cessato. Gaza è stretta in una morsa senza precedenti, e si contano oltre 45mila vittime. Ma Israele ha aperto anche altri fronti, tra cui quello con il Libano, dove si è arrivati a un cessate il fuoco, dopo mesi di combattimenti, il 27 novembre

L’IRAN
- Nell’anno che si sta per concludere abbiamo assistito anche alle tensioni tra lo Stato ebraico e l’Iran, sostenitore di Hezbollah in Libano. Il 13 aprile 2024 Teheran ha attaccato Israele varcando di fatto una nuova soglia, con il lancio di oltre 300 fra missili e droni, senza però provocare molti danni. Poi, l’1 ottobre Teheran ha lanciato altri missili verso Israele, come vendetta per l’uccisione di vari esponenti di spicco dell'"Asse della resistenza". Non ci sono state vittime, ma l'Idf ha ammesso che alcuni missili hanno centrato alcune basi nel Paese

LA GUERRA IN SIRIA
- A fine novembre 2024 la guerra è riesplosa in Siria. Ribelli jihadisti filo-turchi sono entrate prima ad Aleppo, poi hanno proseguito conquistando Hama e Homs, per poi arrivare a Damasco. Il 7 dicembre il regime di Bashar al-Assad è caduto dopo un quarto di secolo e il presidente siriano è fuggito. Mohammed al-Bashir è stato nominato premier ad interim del "governo di transizione" siriano che "avrà una durata di tre mesi", fino al prossimo marzo

LA SVOLTA STORICA SULLE ALTURE DEL GOLAN
- L'8 dicembre le forze di terra israeliane hanno attraversato la zona cuscinetto demilitarizzata che si trova al confine tra Israele e Siria e sono entrate nel Paese per la prima volta dalla guerra dello Yom Kippur del 1973 e dei seguenti accordi del 1974. Il dispiegamento è avvenuto nel mezzo dell'avanzata dei ribelli jihadisti. Netanyahu è stato molto chiaro: "La parte del Golan israeliano appartiene a Israele per l'eternità"

LA LEGGE MARZIALE IN COREA DEL SUD
- Instabilità sul finire dell'anno anche in Corea del Sud dove il presidente Yoon Suk Yeol ha dichiarato, il 3 dicembre, la legge marziale di emergenza, affermando che la misura era necessaria per proteggere il Paese dalle "forze comuniste". Poi però ha fatto marcia indietro di fronte alle proteste di piazza e all'opposizione unanime del Parlamento

LA VITTORIA DI TRUMP ALLE ELEZIONI USA
- Intanto, a livello internazionale, si attende di vedere quali saranno le scelte e l'approccio del nuovo presidente americano: Donald Trump. Il tycoon torna (da gennaio 2025) alla Casa Bianca, per il suo secondo mandato, dopo aver sconfitto, con ampio margine, alle elezioni di novembre la candidata democratica - e vicepresidente di Joe Biden - Kamala Harris. Trump ha promesso di portare una nuova "età dell'oro" negli Usa e di fermare le guerre

IL RITIRO DI BIDEN DALLA CORSA PRESIDENZIALE
- Trump prenderà il posto di Joe Biden, che nel 2024 ha dovuto fare scelte difficili. La prima è stata quella di ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca. L'annuncio, dopo indiscrezioni che circolavano già da tempo, era arrivato il 21 luglio per "una decisione nell'interesse della nazione e del partito", come ha spiegato lo stesso presidente 81enne. Quattro mesi dopo, Biden però assisteva alla sconfitta della sua vice, Harris, che non ha saputo imporsi contro Trump

LE ULTIME MOSSE DI BIDEN
- Nei suoi ultimi mesi alla Casa Bianca, Biden ha fatto le ultime mosse da presidente, attirando critiche. In Ucraina ha dato l'ok ai missili Atacms a lungo raggio su suolo russo. Kiev potrà usarli solo a scopo difensivo.
- Poi ha concesso la grazia al figlio Hunter, in attesa di sentenza in due processi per possesso illegale di un'arma e evasione fiscale. "Avevo detto che non avrei interferito con le decisioni del dipartimento di Giustizia e ho mantenuto la parola - ha spiegato - ma Hunter è stato perseguito in modo iniquo per colpire me"

L'ATTENTATO A ROBERT FICO
- Il 15 maggio attentato nel cuore dell'Europa: il premier slovacco Robert Fico è stato ferito da alcuni colpi di arma da fuoco ed è stato portato in elicottero in gravi condizioni in ospedale, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico. L'aggressore, arrestato, è stato identificato come Juraj Cintula, 71 anni: "L'ho fatto perché sono in disaccordo con le politiche del governo". Fico è sopravvissuto

ELEZIONI EUROPEE
- Spostandosi in Europa, alle elezioni europee di giugno 2024 in Italia ha stravinto il partito della premier Meloni, Fratelli d'Italia. Bene anche il Pd, mentre Lega e Movimento 5 Stelle perdono terreno. Fuori dai giochi Azione e Stati Uniti d'Europa
- Il 27 novembre, la plenaria del Parlamento europeo ha poi approvato con voto palese la squadra della nuova Commissione europea presieduta per un secondo mandato da Ursula von der Leyen

- A luglio in pochi giorni in Europa ci sono state due importanti elezioni: domenica 7 luglio si è tenuto il secondo turno delle elezioni legislative in Francia, mentre giovedì 4 luglio si è votato nel Regno Unito. Nel Regno Unito il partito dei Laburisti ha ottenuto un’ampia maggioranza per governare, con Keir Starmer nuovo Primo ministro

ELEZIONI E CRISI DI GOVERNO IN FRANCIA
- In Francia invece la situazione è stata molto più complessa, con il Nouveau Front populaire come prima forza dell’Assemblea Nazionale, ma con la formazione di un governo che è stata subito molto complicata. Poi, a inizio dicembre, si è aperta una crisi con la caduta del governo Barnier e la nomina a nuovo premier di Francois Bayrou, 73 anni, presidente del MoDem, principale partito di centro e storico sostenitore del presidente Macron

LA RIAPERTURA DI NOTRE DAME
- Rimanendo in Francia, il 7 dicembre la cattedrale gotica simbolo di Parigi ha riaperto le sue porte, 5 anni dopo l'incendio divampato nel 2019 che l'aveva devastata. Alla cerimonia hanno presenziato molti leader mondiali, tra cui Giorgia Meloni e Sergio Mattarella

KATE MIDDLETON E LA MALATTIA
- Sul fronte "royals", a marzo il Regno Unito, e il mondo interno, hanno appreso che la principessa Kate aveva il cancro. Ad annunciarlo è stata lei stessa, in un video, in cui spiegava che avrebbe iniziato la chemioterapia preventiva. La principessa era stata operata all'addome a gennaio e da lì era poi arrivata la diagnosi. La moglie di William, dopo mesi lontana dalle scene pubbliche, ha partecipato agli eventi clou del Trooping the Colour a giungo, facendo sapere che sta facendo "buoni progressi" nelle cure contro la malattia

LA MALATTIA DI RE CALRO III
- Un mese prima che venisse diffusa la notizia della malattia di Kate, era stato annunciato che re Carlo III aveva una forma di cancro. Buckingham Palace si è limitato a sottolineare che il tumore è considerato trattabile e che il sovrano ha iniziato un ciclo di "trattamenti regolari". Il re è attualmente ancora in cura, pur continuando a svolgere molti dei suoi impegni, anche pubblici

L'ABDICAZIONE DELLA REGINA MARGRETHE
- Sempre rimanendo in tema di "royal news", la sovrana più longeva d'Europa, Margrethe II di Danimarca, 83 anni, ha deciso abdicare nel gennaio del 2024, dopo 52 anni, a favore del figlio maggiore, che è quindi salito al trono come re Fredrik X assieme alla moglie regina Mary

L'INCORONAZIONE DELLA SECONDA REGINA MAORI
- Per quanto riguarda le incoronazioni, a settembre la 27enne Nga Wai Hono i te po Paki è stata incoronata come seconda regina Maori, in Nuova Zelanda. Ha ereditato il trono del padre in una solenne cerimonia

ASSANGE LIBERO
- Il 2024 è stato anche l'anno della liberazione di Julian Assange, co-fondatore di Wikileaks che era in carcere in Inghilterra da 5 anni, dopo i 7 trascorsi nell'ambasciata dell'Ecuador nel Regno Unito dove si era rifugiato dalle accuse di violenza sessuale ricevute in Svezia. Si è dichiarato colpevole di un reato per non essere estradato negli Stati Uniti, e dal 24 giugno di quest'anno è tornato in Australia con la moglie Stella Moris

ALLUVIONE A VALENCIA
- Uno degli eventi più catastrofici dell'anno che si sta concludendo è stata l'alluvione che ha colpito la Spagna, nella zona di Valencia, e che ha causato oltre 220 morti, a inizio novembre. Interi quartieri sommersi, voli deviati e collegamenti ferroviari interrotti. Il premier spagnolo Pedro Sánchez, il re Felipe e la regina Letizia, in visita a Paiporta, una delle cittadine più colpite dal maltempo, sono stati contestati dalla popolazione al grido di "Assassini"

LA COP29
- A fine novembre, l'assemblea plenaria della Cop29 di Baku ha approvato il nuovo obiettivo di finanza climatica dell'Accordo di Parigi. Dopo due settimane di negoziati, è passata l'intesa sull'aumento degli aiuti climatici ai Paesi in via di sviluppo. Dai 100 miliardi di dollari all'anno attuali si arriverà gradualmente a 300 miliardi all'anno nel 2035. A Baku è stato approvato anche il mercato internazionale del carbonio, che permetterà agli stati di investire in progetti di decarbonizzazione all'estero