Il cancelliere tedesco ha ottenuto 207 voti a favore e 394 contrari, un esito atteso a seguito della fuoriuscita dalla coalizione dei liberali del ministro delle Finanze Christian Lindner, licenziato dal Kanzler dopo mesi di attrito. I cittadini potrebbero tornare alle urne il 23 febbraio, data che ha già avuto l'approvazione del presidente della Repubblica Steinmeier
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz non ha ottenuto la fiducia al Bundestag: 207 i voti a favore, 394 quelli contrari. Un esito ritenuto da molti scontato dopo la fuoriuscita dalla coalizione dei liberali del ministro delle Finanze Christian Lindner, licenziato dal Kanzler dopo mesi di attrito. Si apre così la strada alle elezioni anticipate del 23 febbraio, per le quali Scholz si è già ricandidato. Dopo la sfiducia, il Kanzler si è diretto dal presidente della Repubblica, Frank-Walter Steinmeier, per chiedere lo scioglimento della Camera. L'inquilino di Bellevue, il "Quirinale" tedesco, dovrà decidere adesso entro 21 giorni se si voterà nei prossimi due mesi, ma il suo assenso è dato per certo.
Scholz: "La fiducia per aprire la strada al voto"
"È la sesta volta che un cancelliere chiede la fiducia in Parlamento", aveva detto Scholz stamattina prendendo la parola al Bundestage ricordand che in tre casi Willy Brandt, Helmut Kohl e Gerhard Schröder lo hanno fatto per andare alla elezioni anticipate, "e questo è anche il mio obiettivo". "Fare politica non è un gioco e bisogna avere la necessaria maturità morale per farlo", ha aggiunto, sottolineando di aver licenziato il ministro delle Finanze Christian Lindner e che la "recita" dei liberali non ha danneggiato soltanto la reputazione del governo ma anche quella della democrazia.
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Scholz: "Noi maggiori sostenitori Kiev ma non manderò soldati"
"La Germania è il maggiore sostenitore in Europa dell'Ucraina. Se la Russia vince la nostra sicurezza in Germania sarà in pericolo nel lungo periodo", ha dettoancora Scholz parlando al Bundestag. Poi ha ribadito che la Germania non consegnerà armi a lungo raggio in grado di colpire la Russia in profondità come i Taurus: "E certamente con me cancelliere non saranno mandati soldati tedeschi in Ucraina".
Scholz: "Mi batterò per portare il salario minimo a 15 euro"
Il cancelliere tedesco ha poi proseguito: "Mi batterò nella prossima campagna elettorale per alzare il salario minimo da 15 euro l'ora". "Rispetto significa anche poter vivere del proprio lavoro. Nella scorsa legislatura avevo promesso di portare il salari minimo a 12 euro. Ho mantenuto questo impegno", ha spiegato, aggiungendo che nella situazione attuale servirebbe che aumentasse almeno al 14.
Lo scontro sui temi economici
Con il cancelliere gli avversari non ci sono andati leggeri: "Lei ha avuto la sua chance e non merita la fiducia, signor Scholz", ha dichiarato il leader della Cdu Friedrich Merz, che ha liquidato come "mera spudoratezza" le dichiarazioni di intenti del suo avversario, ricordandogli di aver fatto parte anche dei precedenti governi e addossandogli l'intera responsabilità della crisi in cui versa il Paese. "Lei non sa cosa dicono in Europa in sua assenza", ha incalzato il leader conservatore, che stando ai sondaggi ha molte più probabilità di diventare cancelliere (per l'istituto Forsa la Cdu è data al 31%, l'Spd al 17%) . Lo scontro in aula, un assaggio della campagna elettorale dei prossimi due mesi, è stato completamente assorbito dalla crisi. "Una delle peggiori", secondo Merz, che vorrebbe cambiare marcia e insiste sul fatto che i tedeschi lavorino troppo poco. Ma Scholz vuole riformare il freno al debito e ha attaccato senza mezzi termini la linea dell'austerity: "Tutti consigliano di fare investimenti pubblici. Sbagliano tutti? Se c'è un Paese al mondo che può permettersi di investire nel futuro, quello siamo noi. Gli altri Paesi dei G7 hanno un debito di oltre il 100% del Pil, noi siamo al 60%. Questa leva va girata e adesso". Una questione su cui gli ha replicato Lindner, per il quale la Germania deve fare da modello in Ue: "Se violerà le regole di bilancio nel resto dell'Unione si apriranno gli argini ai debiti" mentre "la stabilità della moneta comune deve avere priorità nella nostra politica".