Le guerre complicano la trattativa per un documento conclusivo che possa essere firmato da tutti. Secondo Bloomberg, il linguaggio su Kiev sarebbe stato addolcito e si parlerebbe di “iniziative per pace durevole”. Ma ci sarebbero ancora negoziati per una condanna più dura di Mosca. Biden: “Usa sostengono sovranità e integrità territoriale Kiev. Israele ha diritto di difendersi ma è importante come”. Von der Leyen: escalation russa aumenta tensione in Medio Oriente. Lula lancia Alleanza globale contro fame e povertà
A Rio de Janeiro sta andando in scena il G20. Le due guerre in Medio Oriente (GLI AGGIORNAMENTI LIVE) e in Ucraina, soprattutto quest'ultima alla luce dei pesanti raid russi sulle infrastrutture civili (GLI AGGIORNAMENTI LIVE), pare stiano complicando la trattativa per arrivare a una dichiarazione finale che possa essere sottoscritta da tutti. Secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg, sarebbe stata trovata un'intesa: nel comunicato finale sarebbe stato addolcito il linguaggio sull'Ucraina. Secondo le fonti, si metterà in evidenza la "sofferenza umana e gli impatti negativi" del conflitto sulla sicurezza alimentare ed energetica globale, ma anche sull'inflazione e sulla crescita. Nel comunicato - prosegue Bloomberg - si dà inoltre il benvenuto "a tutte le iniziative rilevanti e costruttive a sostegno di una pace durevole", basata sulla Carta delle Nazioni Unite. Tuttavia, altre fonti sostengono che i Paesi europei del G20 hanno chiesto di riaprire i negoziati sulla dichiarazione finale per inserire una posizione più risoluta e una più dura condanna a Mosca. Intanto, il presidente brasiliano Lula ha lanciato ufficialmente l'Alleanza globale contro la fame e la povertà.
Le parole di Biden su Ucraina e Medio Oriente
Riguardo alla guerra russa, durante la prima sessione del G20 il presidente Usa Joe Biden ha ribadito: “Gli Stati Uniti sostengono la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina e così dovrebbero fare anche tutti quelli seduti a questo tavolo". Sulla situazione in Medio Oriente, invece, ha detto che bisogna "aumentare la pressione su Hamas per raggiungere un cessate il fuoco a Gaza". E ha aggiunto: "Israele ha il diritto di difendersi dopo il peggior massacro di ebrei dall'Olocausto. Ma il modo in cui si difende è molto importante".
Von der Leyen contro escalation Mosca
Alla prima sessione dei lavori del G20 è intervenuta anche Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. "Purtroppo la Russia, membro di questo stesso G20, sta intensificando la guerra in Ucraina con l'aiuto di droni e missili iraniani e di soldati nordcoreani. Chi crede che i droni e i missili iraniani o i soldati nordcoreani porteranno mai la pace in Europa? Non solo ritarderà una pace giusta e duratura in Ucraina, ma aumenterà le tensioni in Asia orientale e in Medio Oriente", ha detto. "In Medio Oriente abbiamo già assistito a tante tragedie e spargimenti di sangue. Dobbiamo proteggere meglio i civili ed espandere l'assistenza umanitaria su larga scala. L'unico modo per raggiungere questo obiettivo è un cessate il fuoco con l'immediato rilascio degli ostaggi e porre fine alle sofferenze del popolo palestinese", ha aggiunto.
vedi anche
Biden aiuta l'Ucraina in vista dell'inverno (e di Trump)
Le guerre
Dovrebbe essere scongiurata, comunque, la spaccatura che si temeva sulla dichiarazione finale. L'obiettivo, hanno spiegato fonti italiane, è quello di "cercare di mantenere un equilibrio" sulla falsariga del G20 indiano dello scorso anno, sempre difficile nel contesto dei 20 che vede la presenza dei diretti interessati - per Mosca a Rio c’è il ministro degli Esteri Sergej Lavrov. Lavrov al vertice è rimasto in ascolto. Prima dell'inizio dei lavori ha avuto una bilaterale col capo di Stato turco Recep Tayyip Erdogan, che continua a promuovere il suo ruolo di mediatore senza però presentare piani concreti.
L'Alleanza globale contro la fame e la povertà
In apertura dei lavori del G20 di Rio, intanto, il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha lanciato ufficialmente l'Alleanza globale contro la fame e la povertà. Questa iniziativa, ha detto Lula, inizia a Rio "ma ha un destino globale". L'iniziativa conta già 148 adesioni, inclusi 82 Paesi. Dopo il rifiuto iniziale, anche l'Argentina di Javier Milei ha sottoscritto il documento di adesione all'Alleanza. Buenos Aires, comunque, ha chiarito che l'adesione "non implicherà l'adozione di programmi e politiche specifiche" e che seguirà "un approccio guidato dal mercato". Di diverso tenore il commento di von der Leyen. "La fame e la povertà sono problemi che possono essere risolti. Per questo l'Ue è orgogliosa di sostenere pienamente l'Alleanza come membro fondatore. E siamo pronti ad assumere impegni in tutti e tre i pilastri".
Meloni: “Italia aderisce convinta all’Alleanza”
All'Alleanza globale contro la fame e la povertà "l'Italia aderisce convintamente", ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La "cooperazione tra G7 e G20", ha sostenuto la premier, può essere "decisiva" per trovare "soluzioni concrete ed efficaci alla complessità delle sfide del nostro tempo". Sfide sempre più "interconnesse" e che dicono che "i problemi del Sud sono anche i problemi del Nord del mondo e viceversa". Lo sradicamento della povertà e della fame nel mondo, ha aggiunto, è certamente una delle sfide "più ambiziose e complesse che affrontiamo" ma il mondo è "lontano" dal risolvere questo problema, che invece "si aggrava con scenari di crisi che si moltiplicano". Meloni ha poi ricordato come in Ucraina la "guerra di aggressione russa contro uno Stato sovrano" abbia portato all'uso del grano come strumento di guerra, "colpendo soprattutto le nazioni più deboli". Anche in Medio Oriente, ha sottolineato la premier, l'Italia, mentre lavora per un immediato cessate il fuoco e la liberazione di tutti gli ostaggi, è "in prima linea" nell'aiutare le popolazioni civili e "con l'iniziativa Food for Gaza abbiamo consegnato 47 tonnellate di prodotti di prima necessità".
vedi anche
Papa: indagare se a Gaza genocidio. Ambasciata Israele: diritto difesa
Le parole del Papa
Al G20 è arrivato anche il messaggio di Papa Francesco. "Una visione e una strategia a lungo termine sono necessarie per combattere efficacemente la malnutrizione", ha scritto il Pontefice, auspicando che "la Global Alliance Against Hunger and Poverty possa avere un impatto significativo sugli sforzi globali per combattere la fame e la povertà. L'Alleanza potrebbe iniziare attuando la proposta di lunga data della Santa Sede, che chiede di riorientare i fondi attualmente assegnati alle armi e ad altre spese militari verso un fondo globale progettato per affrontare la fame e promuovere lo sviluppo nei paesi più poveri". Per il Papa "è motivo di grande preoccupazione che la società non abbia ancora trovato un modo per affrontare la tragica situazione di coloro che affrontano la fame. L'accettazione silenziosa della carestia da parte della società umana è una scandalosa ingiustizia e un grave reato". Il Papa, poi, ha chiesto, che siano "intraprese azioni immediate e decisive per sradicare il flagello della fame e della povertà”. E ha aggiunto: “Affrontare lo spreco alimentare è una sfida che richiede un'azione collettiva. In questo modo, le risorse possono essere reindirizzate verso investimenti che aiutano i poveri e gli affamati a soddisfare i loro bisogni di base". Francesco ha poi ribadito che "il cibo è un diritto inalienabile". Infine, ha sottolineato le sue preoccupazioni per "l'intensificazione di guerre e conflitti, di attività terroristiche", "atti di aggressione, nonché la persistenza di ingiustizie. È quindi della massima importanza che il Gruppo dei 20 individui nuove strade per raggiungere una pace stabile e duratura in tutte le aree" colpite da conflitti "con l'obiettivo di ripristinare la dignità delle persone".
vedi anche
Fame nel mondo, che impatto hanno guerre e cambiamento climatico?
Presidente Cop29: "Leadership G20 essenziale per raggiungere obiettivi"
Al G20 è arrivato anche il monito della Cop29: "I Paesi del G20 rappresentano l'85% del Pil mondiale e l'80% delle emissioni globali. La loro leadership è essenziale per fare progressi su ogni aspetto dell'Accordo di Parigi, dalla finanza alla mitigazione
all'adattamento. Non possiamo riuscire senza di loro. Il G20 deve lanciare un segnale positivo sul suo impegno immediato ad affrontare la crisi climatica. Vogliamo che fornisca un chiaro mandato da portare alla Cop29. Ha la possibilità di mostrare la
sua leadership", ha detto il presidente della Cop29, Mukhtar Babayev, in conferenza stampa a Baku.
I bilaterali di Meloni
Per Meloni la prima giornata a Rio, ieri, è stata segnata dall'incontro bilaterale con Lula, con cui l'Italia punta ad aggiornare il Piano d'azione del partenariato strategico Italia-Brasile. Con la delegazione italiana e la figlia Ginevra, per Meloni la giornata si è poi conclusa al Cristo Redentore, simbolo della città brasiliana. Oggi, sempre a margine del vertice, Meloni, ha incontrato il principe ereditario dell'Emirato di Abu Dhabi, Sheikh Khaled bin Mohamed bin Zayed Al Nahyan. L'incontro, si legge in una nota di Palazzo Chigi, "ha costituito l'occasione per fare il punto sulle relazioni bilaterali con particolare riferimento alle opportunità di investimento e alla cooperazione economica tra le due nazioni nei settori dell'energia, delle grandi infrastrutture di connessione e dell'intelligenza artificiale". Meloni e il principe ereditario "hanno inoltre espresso apprezzamento per l'eccellente collaborazione avviata tra Italia ed Emirati Arabi Uniti nel promuovere partenariati paritari con le nazioni africane nel quadro del Piano Mattei. In tale quadro, è stata confermata la comune volontà di organizzare presto un business forum che riunisca le imprese italiane ed emiratine attive in Africa per approfondire ulteriormente le sinergie esistenti e svilupparne di nuove".