Elezioni USA 2024
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Elezioni Usa, Trump stravince. Biden: "Persa questa battaglia ma non molliamo"

©Ansa

Il neo presidente americano conquista oltre 300 grandi elettori e il 51% del voto popolare. Colloquio telefonico tra la premier italiana e il fondatore di Tesla e Space X, che avrà un ruolo chiave del nuovo governo e promette di impegnarsi anche per le elezioni future: "Sono convinta che il suo impegno potranno rappresentare un'importante risorsa per gli Stati Uniti e per l'Italia". "Accetto la sconfitta ma non la fine della lotta", commenta Kamala Harris. Il presidente uscente: "Non molliamo"

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Cottarelli: in arrivo nuovi dazi, brutte notizie per l'Ue

"L'elezione di Trump non è una buona notizia per l'Europa. E non lo è, più in generale. Trump farà gli interessi di breve periodo o quelli più immediati per gli Stati Uniti". Ne è convito Carlo Cottarelli, economista ed ex commissario alla spending review, intervistato dal QN. "È vero che c'è sempre una differenza tra quello che si dice in campagna elettorale e quello che si fa davvero, però non dimentichiamo che nella storia ci sono stati anche coloro che hanno realizzato anche troppe delle loro promesse - afferma -. Credo, dunque, che ci sarà un aumento dei dazi come linea generale". "Non penso che Trump sarà tenero nei confronti dell'Europa o che voglia tenere un comportamento differente verso l'Europa. Quando ha introdotto i dazi per l'acciaio o sull'alluminio lo ha fatto anche per le produzioni europee", conclude Cottarelli.

Vescovi Usa: ora passare dalla campagna elettorale al governo

"Mi congratulo con il Presidente Trump e con i funzionari nazionali, statali e locali che hanno fatto la campagna elettorale per rappresentare il popolo. Ora passiamo dalla campagna elettorale al governo". Lo dice il presidente della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, l'arcivescovo Timothy Broglio, ai media vaticani. Monsignor Broglio sottolinea come elemento positivo "la nostra capacità di passare pacificamente da un governo all'altro. La Chiesa cattolica non è allineata con nessun partito politico, e nemmeno la Conferenza episcopale. Non importa chi occupa la Casa Bianca o detiene la maggioranza a Capitol Hill, gli insegnamenti della Chiesa rimangono immutati". Ora si apre l'era di Donald Trump: "Noi vescovi non vediamo l'ora di lavorare con i rappresentanti eletti del popolo per promuovere il bene comune di tutti. Come cristiani e come americani, abbiamo il dovere di trattarci a vicenda con carità, rispetto e civiltà, anche se potremmo non essere d'accordo su come gestire questioni di politica pubblica". Per il capo dei vescovi Usa, "come nazione benedetta da molti doni, dobbiamo anche preoccuparci per coloro che sono fuori dai nostri confini e desiderosi di offrire assistenza a tutti. Preghiamo per il presidente eletto Trump, così come per tutti i leader della vita pubblica, affinché possano essere all'altezza delle responsabilità loro affidate mentre servono il nostro paese e coloro che rappresentano".

Parolin: ‘Santa Sede ha un interesse ecclesiale al di là di reazioni anche da Usa’

Con Pechino "abbiamo  rinnovato l'accordo per altri quattro anni,  il dialogo continua". Lo sottolinea il segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin commentando la possibilità di pressioni Usa sul Vaticano per quanto riguarda i rapporti con la Cina con la futura Amministrazione Trump. E' un dialogo che procede "a piccoli passi ma continua, quindi noi confermiamo questa linea ecco al di là delle reazioni che possano venire anche dall'America". "Sappiamo sempre che il nostro interesse per la Cina è essenzialmente un interesse ecclesiale e quindi dobbiamo uscire da una dimensione politica, forse presente in molte valutazioni, anche diciamo di governi" ricordando "che la Santa Sede in base a questa a questa bussola cerca di andare avanti”.



Rama: Trump? Con lui la Nato è diventata più forte

"Quello  che ho capito è che c'è stata molta eccitazione. Forse non nel modo  giusto riguardo al suo possibile ritorno. E la mia esperienza mi dice  che quando era presidente e tutti dicevano che la Nato sarebbe stata più  debole, la Nato è diventata più forte. Quindi vediamo. Non diventiamo  isterici prima di avere verificato la realtà". Lo ha dichiarato il  premier albanese, Edi Rama, al suo arrivo al vertice della Comunità  politica europea, rispondendo a una domanda sul ritorno di Donald Trump  alla Casa Bianca.

Cardinale Parolin a Trump: su difesa della vita allarghi consenso

"Sì, è vero ci sono questi temi" come quello della difesa della vita, "che ci accomunano, ecco però io credo che questo dovrebbe essere come dire una politica comune, dovrebbe cercare di riunire consensi attorno a questo e non diventare una politica ancora una volta di polarizzazione e di divisione". Lo dice il segretario di Stato vaticano il cardinale Pietro Parolin nelle prime dichiarazioni dopo la vittoria di Donald Trump negli Usa. "Dovremmo sentirci tutti accomunati nella difesa della vita - ha aggiunto - spero che anche questa difesa della vita che Trump ha assicurato durante il suo mandato possa allargare il consenso in questo senso". Il segretario di stato vaticano ha anche spiegato di non credere che i rapporti tra Vaticano e Stati Uniti cambieranno con la nuova amministrazione: "Non credo - ha detto - abbiamo mantenuto rapporti con Trump anche in occasione del suo precedente mandato quindi più o meno ecco continueremo come sempre, ci sono elementi che ci avvicinano, altri che ci differenziano, che ci distanziano, e sarà questa l'occasione per esercitare il dialogo e per cercare di trovare insieme maggiori punti di consenso sempre in beneficio del bene del bene comune e della pace nel mondo". 

Finlandia: messaggio a Trump è fare di più per difesa

"Penso  che oggi dobbiamo dare un messaggio chiaro agli Stati Uniti e alla nuova  amministrazione: sosteniamo l'Ucraina finché e quanto necessario, il  messaggio deve essere chiaro e forte, e il secondo è che è chiaro che  l'Europa deve fare di più per la propria difesa, per rafforzarla e per  la propria sicurezza. Questo è un messaggio importante per Trump". Lo ha  dichiarato il premier finlandese, Petteri Orpo, al suo arrivo al  vertice della Comunità politica europea.

Parolin: ‘Speriamo che Trump faccia terminare guerre, ci vuole umiltà e umanità ‘

“Speriamo, speriamo, speriamo” che il 47esimo presidente americano Trump faccia finire le guerre. E’ l’auspicio espresso dal segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin, ai margini di un evento alla Gregoriana.  “Io credo che neppure lui ha la bacchetta magica, ecco. Per far terminare la guerra ci vuole tanta umiltà, ci vuole tanta disponibilità, ci vuole davvero la ricerca degli interessi generali della, diciamo dell'umanità ecco, piuttosto che concentrarsi su interessi particolari. Io me lo auguro”, ha osservato.  Commentando i timori di ucraini e palestinesi sulla possibilità che la pace possa essere fatta a loro spese "adesso vedremo, - ha detto il porporato -  è difficile pronunciarci su questi aspetti. Vediamo che proposte farà". Parolin ha sottolineato come "molti sono rimasti incerti" dinanzi agli impegni pre-elettorali: "Ad esempio  quella famosa frase ‘il giorno dopo terminerà la guerra’ ma nessuno ha saputo mai dire e neppure lui ha dato delle indicazioni concrete su come. Vediamo adesso che cosa proporrà dopo che si sarà insediato”.


Crosetto: Musk ha monopolio satelliti, non possiamo non parlarci

"Oggi c'è solo Starlink sui satelliti in bassa quota per la comunicazione. Per raggiungere il livello di Starlink serve una capacità di lanciarli che oggi nessuno ha e nessuno ha ai costi di Starlink. Nessun altro è in grado di far tornare un lanciatore così. Abbiamo quindi un privato, Elon Musk, che ha un monopolio sostanziale. Ti puoi permettere di non parlare con quel privato? Puoi mettere in campo un sistema tuo, e l'Europa ci sta pensando, ma arriverà tra 10-15 anni". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in audizione alla commissione Affari esteri e Difesa del Senato.

Tajani: Trump amico Italia. Evitare scontro su dazi

"Gli Usa sono  una grande democrazia. Sono contento che il popolo degli Stati Uniti  abbia deciso con chiarezza a chi affidarsi per i prossimi 4 anni. Sono  contento che la decisione sia stata presa in maniera pacifica, serena,  al momento senza scontri. Il nuovo presidente è stato eletto con una  chiara maggioranza di elettori votanti e di grandi elettori: non c’è  incertezza su cosa hanno scelto gli americani". Lo dice il vicepremier,  ministro degli Esteri e leader di Forza Italia Antonio Tajani,  commentando l'elezione di Donald Trump in un'intervista al Corriere  della sera. Trump "è un amico sicuro dell’Italia" e "sono sicuro che il  governo italiano e la nuova amministrazione americana sapranno lavorare  insieme per proteggere i nostri popoli", aggiunge. Dunque non cambierà  "nulla" nei rapporti tra Italia e Usa "perché sono talmente profondi,  complessi e importanti che nulla potrebbe indebolirli. Ma è chiaro che  Trump ha vinto la sua sfida con messaggi che promettono un cambiamento  radicale. Il primo che lui vorrebbe costruire non è ideologico o  puramente politico, ma nei rapporti commerciali con paesi come la Cina, e  anche con alleati come i paesi Ue", osserva Tajani. Trump imporrà dazi:  "Da mesi è chiara la sua posizione: utilizzare i dazi commerciali per  ridurre il deficit commerciale degli Usa con l’estero, di fatto alzando i  dazi del 10% o 20%. Con la Cina si è parlato anche di dazi del 60% su  tutti i loro prodotti. Ma anche per paesi europei esportatori netti  verso gli Usa (Germania, Francia, Italia, Olanda) la nuova  amministrazione vorrebbe queste penalizzazioni dal 10% fino al 20%".  L’Italia e l’Europa dovrebbero mettere dazi sulle merci americane?  "Dovremo evitare uno scontro sui dazi, parlando e negoziando:  l’interscambio Ue-Usa nel 2023 ha sfiorato gli 850 miliardi di euro, con  un saldo commerciale a favore dell’Europa di 156 miliardi di euro. La  sola Italia ha avuto nel 2023 un saldo positivo di 40 miliardi di euro,  gli Usa sono il nostro secondo mercato dopo la Germania. L’export è la  vita stessa dell’Italia. Trump ha sempre dimostrato di guardare con  occhio attento all’Italia, già in passato ha fatto scelte diverse per  noi rispetto ad altri Paesi", sottolinea il vicepremier. Quanto alle  guerre, "mi auguro che si possa arrivare a una conferenza di pace per  l’Ucraina, coinvolgendo Russia e Cina, oltre che i partner europei e  americani. Con gli Usa si potrà lavorare, come abbiamo sempre fatto,  mano nella mano, per difendere il diritto di Israele a esistere e del  popolo palestinese ad avere uno Stato". Infine, sulle spese militari e  la Nato, Tajani spiega: "Lavoriamo per aumentare le spese militari ma il  nuovo patto di stabilità europeo ci impone dei vincoli. Ecco perché  chiediamo a livello europeo di scorporare gli impegni per la difesa dal  patto di stabilità".

Parolin: ‘Trump non arrivi a posizioni estreme, ci vuole saggezza e umanità ‘

In campagna elettorale Trump ha parlato di deportazioni di massa di immigrati latinoamericani negli Stati Uniti. Qual è la vostra reazione? “Mi  pare che la posizione del Papa e della Santa Sede è molto chiara in questo senso - ha osservato il segretario di Stato vaticano , card. Pietro Parolin ai margini di un evento alla Gregoriana -Ecco , noi siamo per una politica saggia nei confronti de i migranti e quindi che non arrivi a questi estremi ecco. Il Papa ha dato indicazioni anche molto precise, molto chiare su questo tema. Credo che questa è l'unica maniera per affrontare il problema e per risolverlo in maniera umana”.

Cardinale Parolin: auguri a Trump, superi polarizzazioni

"Facciamo gli auguri" al nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, "gli auguriamo tanta saggezza perché questa è la virtù principale dei governanti secondo la Bibbia. Io credo che deve lavorare soprattutto per essere Presidente di tutto il paese quindi superare la polarizzazione, ecco che si è verificata, che si è avvertita in maniera molto molto netta in questo tempo e poi ci auguriamo che possa davvero essere un elemento di distensione e di pacificazione negli attuali conflitti che stanno sanguinando il mondo. Ha detto che farà terminare le guerre. Speriamo, speriamo. Certo, neppure lui ha la bacchetta magica". Così il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin rivolgendosi al nuovo presidente Usa.

Xi Jinping chiama Trump dopo la vittoria alle elezioni: "Nuova era nei rapporti Cina-Usa"

Lo riferisce l'agenzia di stampa cinese Xinhua secondo cui Xi avrebbe  chiamato il neo eletto presidente congratulandosi per la vittoria. Il  presidente della Cina avrebbe inoltre auspicato a "una relazione  stabile, sana e sostenibile in linea con gli interessi comuni di  entrambi i Paesi". LEGGI L'ARTICOLO

Cremlino smentisce congratulazioni informali di Putin a Trump

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha smentito notizie circolate ieri su alcuni media russi secondo le quali il presidente Vladimir Putin si sarebbe congratulato in via informale con il presidente eletto americano Donald Trump. Si tratta di informazioni "inaffidabili", ha detto Peskov in un'intervista al canale televisivo Rtvi, ripresa dall'agenzia Tass. Ieri il sito di notizie russo Vertska aveva affermato di avere saputo da una fonte parlamentare "di alto livello" e da un'altra "vicina al Cremlino" che Putin aveva inviato ufficiosamente un messaggio di congratulazioni attraverso il ministero degli Esteri.

Borse europee: aprono in cauto rialzo dopo voto Usa

Apertura in  cauto rialzo per le Borse europee dopo la chiusura negativa di ieri a  poche ore dalla vittoria di Donald Trump. Gli investitori stanno ancora  valutando le possibili ricadute dell'elezione di Trump sull'economia  globale, anche alla luce delle sue dichiarazioni in materia di dazi. A Francoforte il Dax segna +0,82%, a 19.192,45 punti. Parigi segna un  lieve calo, a -0,13%, con 7.358,55 punti. Piatto il Ftse 100 di Londra a  +0,08%. Milano apre in rialzo a +0,52%.

Stone: Trump è un candidato di pace, perciò ha vinto

"Gli americani vogliono il ritorno alle politiche che funzionavano per il Paese". Lo dice, intervistato dalla Stampa, l'ex consigliere alla Casa Bianca Roger Stone, parlando della vittoria di Donald Trump. "Con Donald - aggiunge - abbiamo avuto prosperità e pace, è stato il primo presidente nei tempi moderni a non iniziare nessun conflitto. E ha riportato a casa migliaia di soldati dall'estero senza che quei Paesi collassassero". Il ritorno di Trump, secondo Stone, significa per il mondo "una maggiore stabilità. Siamo sull'orlo di due grandi guerre e sull'Ucraina nemmeno c'è uno straccio di negoziato. Trump è un candidato di pace e questa è una delle ragioni che l'ha portato al successo, gli americani non vogliono le guerre". Quanto a Kamala Harris afferma: "Non era qualificata per essere presidente. Non aveva un programma suo, se non ricorrere alla piattaforma della attuale Amministrazione che non è stata proprio un successo".

Usa 2024, Meloni chiama Trump: "Solida alleanza". Poi sente Musk

La premier si è messa subito in contatto con il presidente  eletto. Una nota di Palazzo Chigi spiega che "la conversazione ha  costituito l'occasione per confermare il partenariato strategico e la  profonda e storica amicizia che da sempre legano Roma e Washington".  Colloquio anche con il patron di Tesla, definito come "amico" dalla  Presidente del Consiglio, per ribadire lo "spirito di collaborazione  volto ad affrontare le sfide future". LEGGI L'ARTICOLO

Cina: surplus con gli Usa a 291 miliardi nei primi 10 mesi

La Cina segna a ottobre un surplus commerciale con gli Usa in leggero rialzo a 33,50 miliardi di dollari, a fronte dei 33,33 miliardi di settembre: nei primi 10 mesi del 2024, il saldo si è portato a 291,38 miliardi. La vittoria di Donald Trump alle presidenziali Usa ha alimentato i timori di nuove tensioni commerciali tra Washington e Pechino: se il tycoon dovesse restare fedele alle promesse elettorali, l'imposizione di dazi del 60% su tutti i beni cinesi diretti verso gli Usa potrebbe ridurre del 2,5% il Pil della Cina, secondo un'analisi fatta da Ubs.

Salvini: Trump ha statura morale per fermare le guerre

Matteo  Salvini trumpiano della prima ora, tra i primi a congratularsi per la  vittoria di Donald Trump, "non per tifoseria ma innanzitutto per  vicinanza culturale delle idee, ma poi anche per interesse: perchè a un  italiano dovrebbe cambiare la vita l'elezione di Trump? Innanzitutto per  la fine delle guerre che, oltre all'alto valore morale del salvare la  vita delle persone, sono convinto che Trump può farcela a mettere tutti  attorno a un tavolo, e poi la fine delle guerre ha delle conseguenze  economiche e sui mercati assolutamente vantaggiose. Penso che Trump  abbia la statura morale per riuscire a mettere d'accordo Putin e  Zelensky e Israele e i suoi oppositori. Biden non è riuscito a portarli  al tavolo, io credo che sarà il primo grande risultato di Trump, da  Nobel per la pace". Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega  Matteo Salvini a Radio anch'io.

Tajani: Trump amico dell'Italia, evitare lo scontro sui dazi

"Gli Usa sono una grande democrazia. Sono contento che il popolo degli Stati Uniti abbia deciso con chiarezza a chi affidarsi per i prossimi 4 anni". E' quanto afferma, intervistato dal Corriere della Sera, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Sono contento che la decisione sia stata presa in maniera pacifica, serena, al momento senza scontri - aggiunge - Il nuovo presidente è stato eletto con una chiara maggioranza di elettori votanti e di grandi elettori: non c'è incertezza su cosa hanno scelto gli americani". Quanto a Trump dice: "È un amico sicuro dell'Italia, e gli italo-americani sono un legame potente fra la nostra nazione e il nuovo presidente. Sono sicuro che il governo italiano e la nuova amministrazione americana sapranno lavorare insieme per proteggere i nostri popoli". E in merito all'ipotesi dei dazi sottolinea: "Da mesi è chiara la sua posizione: utilizzare i dazi per ridurre il deficit commerciale degli Usa con l'estero, di fatto alzando i dazi del 10% o 20%. Con la Cina si è parlato anche di dazi del 60% su tutti i loro prodotti. Ma anche per Paesi europei esportatori netti verso gli Usa (Germania, Francia, Italia, Olanda) la nuova amministrazione vorrebbe queste penalizzazioni dal 10% fino al 20%". E aggiunge: "Dovremo evitare uno scontro sui dazi - risponde parlando e negoziando: l'interscambio Ue-Usa nel 2023 ha sfiorato gli 850 miliardi di euro, con un saldo commerciale a favore dell'Europa di 156 miliardi di euro".

Elezioni Usa, come cambiano i rapporti con l'Ue dopo la vittoria di Trump

Il candidato repubblicano ha vinto in maniera nettissima le elezioni  americane del 5 novembre. Ma cosa significa questo per l’Unione europea? L'ANALISI

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