Almeno 20 vittime per lo scoppio di walkie talkie in Libano e oltre 450 feriti. Ieri 12 morti e 500 miliziani di Hezbollah accecati per gli scoppi di cercapersone. Hezbollah: "la vendetta sarà unica e sanguinosa". "Il centro di gravità si sta spostando verso nord attraverso il trasferimento di risorse e forze. Siamo all'inizio di una nuova fase del conflitto" ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant. Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu terrà una riunione di emergenza venerdì alle 21 italiane
Ministero Beirut, 9 i morti nelle esplosioni walkie talkie
Nove persone sono morte ed oltre 300 sono rimaste ferite a causa delle esplosioni di walkie talkie presumibilmente in dotazione ai membri di Hezbollah, avvenuta in Libano all'indomani delle esplosioni di massa di cercapersone. Lo ha reso noto il ministero della Sanità libanese.
Non solo Netanyahu, da Putin a Gheddafi: chi sono i leader finiti nel mirino dell'Aja
Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto di emettere un mandato di arresto contro il premier israeliano - e contro i numero uno Hamas Sinwar - per "crimini di guerra e crimini contro l'umanità". Se accolta, il primo ministro dello Stato ebraico finirebbe in un elenco in cui compaiono molte figure controverse. CHI SONO
Yemen, chi sono gli Houthi e quale è il loro ruolo nel Mar Rosso
Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Negli ultimi mesi sono entrati nel conflitto contro Israele accanto ad Hamas. Quasi ogni giorno, le forze yemenite hanno sparato contro navi cargo e petroliere dirette, innescando la decisione degli Usa di creare la coalizione marittima Prosperity Guardian e la missione Aspides dell'Ue per proteggere la navigazione in quel tratto di mare. LEGGI
Hossein Salami, chi è il comandante militare iraniano pronto a guidare l’attacco a Israele
Nato nel 1960, ha combattuto nella guerra tra Iran e Iraq degli anni '80. Lì è iniziata una carriera militare che, nel 2019, lo ha visto diventare comandante capo del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica. Nelle grazie di Khamenei, maestro nell'uso della propaganda e della "guerra psicologica", è tra le voci più dure nei confronti dello Stato ebraico e del mondo occidentale. LEGGI
Walkie talkie esplosi oggi acquistati stesso periodo cercapersone
I dispositivi di comunicazione esplosi oggi pomeriggio in diverse zone del Libano erano stati acquistati da Hezbollah circa cinque mesi fa, nello stesso periodo dunque in cui erano state comprate le migliaia di cercapersone esplose ieri. Lo hanno indicato fonti della sicurezza libanese citate dal Times of Israel.
Guterres: "Incontro con Bibi all'Onu? Bisogna chiedere a lui"
"Sono pronto a ricevere i leader mondiali la settimana prossima, per il resto bisogna chiedere a Netanyahu". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres rispondendo a chi gli chiedeva se sia in programma un bilaterale con il premier israeliano a margine dell'Assemblea Generale
Ue: "Hezbollah è nella nostra lista nera per terrorismo"
"L'ala militare di Hezbollah è presente sulla lista delle organizzazioni terroristiche, ed è esclusa qualunque cooperazione. Ma tocca alle società e alle autorità nazionali degli Stati membri sorvegliare e assicurarsi che materiali eventualmente sotto sanzioni non finiscano nelle mani di chi non dovrebbe riceverli". Lo ha detto il portavoce del Servizio di Azione Esterna dell'Ue Peter Stano. "Ma lasciatemi chiarire una cosa: la classificazione come organizzazione terroristica implica sia il congelamento dei beni, quindi l'impossibilità di fornire supporto finanziario, sia il divieto d'ingresso nell'Ue, le sanzioni economiche sono altro".
Libano, esplodono anche pannelli solari a Sidone e nel sud
In Libano, nella città di Sidone e in altre località meridionali, si registrano esplosioni di sistemi collegati ai pannelli solari e di macchine per le impronte digitali. Lo riferiscono media locali a Beirut.
Libano, centinaia di feriti oltre i tre morti
Ci sono centinaia di feriti oltre agli almeno tre morti per le esplosioni di walkie-talkie registratesi oggi a Beirut e nella valle della Bekaa. Lo riferiscono media libanesi. Alcune strumenti radio sono esplosi durante funerali di persone uccise nell'attacco hacker di ieri. Sui social circolano video di persone a terra, ferite o morte, a Beirut e nella Bekaa.
Almeno tre morti per lo scoppio di walkie talkie in Libano
E' di tre morti il primo bilancio dell'esplosione di apparecchi walkie talkie in Libano. Lo rende noto l'agenzia ufficiale libanese.
Nuove esplosioni di dispostivi in diverse zone del Libano
I media libanesi hanno segnalato nuove esplosioni simultanee di dispositivi in diverse zone del Libano, oltre a Beirut.
Blinken: accordo su 15 dei 18 punti dell'intesa per Gaza
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha "sottolineato che è stato trovato un accordo su 15 dei 18 punti dell'accordo per il cessate il fuoco proposto" per Gaza, "ma le questioni rimanenti richiedono una soluzione": lo scrive il sito Al-Hurra dando conto della conferenza stampa congiunta al Cairo del capo della diplomazia americana con il ministro degli Esteri egiziano Badr Abelatty. Blinken ha affermato che "risolvere le questioni rimanenti nell'accordo di cessate il fuoco proposto a Gaza è prima di tutto una questione di volontà politica", riporta inoltre il sito.
Ankara: "I cercapersone in Turchia sono sicuri"
Il ministro delle Infrastrutture turco Abdulkadir Uraologlu rassicura la Turchia, dove da ieri il timore di una possibile esplosione dei cercapersone si sono moltiplicati in seguito all'attacco sferrato da Israele agli Hezbollah libanesi, i cui apparecchi sono stati fatti esplodere. Una circostanza che ha creato preoccupazione e panico soprattutto sul web. "Abbiamo subito monitorato la diffusione dei cercapersone e possiamo smentire l'ipotesi che vi siano dei rischi collegati. Era noto che Hezbollah utilizzasse questo tipo di apparecchi ed è possibile che siano stati manomessi o che sia stato inserito esplosivo durante la manutenzione o degli aggiornamenti. Un'altra ipotesi è che alcuni segnali possano interferire con le batterie riscaldandole fino a farle esplodere. La prima è l'ipotesi più probabile, tuttavia abbiamo effettuato dei controlli e posso dire che non ci sono rischi", ha detto Uraologlu.
Media: udite esplosioni in roccaforte Hezbollah a Beirut
Sono state udite esplosioni a Dahiyeh, sobborgo meridionale di Beirut e roccaforte Hezbollah. Lo riferiscono i media arabi. L'emittente Sky News Arabia indica che nel sobborgo era in corso il funerale del figlio del deputato di Hezbollah, Ali Ammar, morto ieri nell'attacco che ha fatto esplodere i cercapersone in dotazione a migliaia di presunti membri dell'organizzazione libanese.
Onu: "Responsabili attacco con cercapersone dovranno risponderne"
I responsabili dell'attacco con cercapersone contro i membri del movimento filo-iraniano Hezbollah in Libano, avvenuto ieri, "dovranno risponderne", ha detto Volker Türk, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. "L'aver preso di mira simultaneamente migliaia di persone, siano esse civili o membri di gruppi armati, senza sapere chi fosse in possesso dei dispositivi mirati, dove si trovassero e in quale ambiente si trovassero al momento dell'attacco, costituisce una violazione del diritto internazionale dei diritti umani e, nella misura in cui è applicabile, del diritto internazionale umanitario", ha sottolineato Türk in un comunicato.
Onu: 'Attacco in Libano è violazione diritto internazionale'
I responsabili dell'attacco in Libano che ha falcidiato Hezbollah "devono essere chiamati a risponderne". Lo ha dichiarato l'Alto commissario dell'Onu per i diritti umani, Volker Turk, in una nota. "L'attacco simultaneo a migliaia di individui, siano essi civili o membri di gruppi armati, senza sapere chi fosse in possesso dei dispositivi presi di mira, la loro ubicazione e l'ambiente circostante al momento dell'attacco, viola il diritto internazionale dei diritti umani e, nella misura in cui è applicabile, il diritto internazionale umanitario", ha affermato Turk.
Media: 'I cercapersone hanno ucciso 19 pasdaran in Siria'
L'emittente saudita al Hadath ha affermato che le esplosioni dei cercapersone in Libano e Siria hanno ucciso anche 19 membri del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica iraniane (Irgc) in Siria. Secondo il report, i decessi si sono verificati nella regione di Deir Ezzor, nella Siria orientale. Altri 150 membri dell'Irgc sono rimasti feriti.
Iran smentisce notizia uccisione pasdaran in attacco con i cercapersone
Il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica dell'Iran nega che alcuni dei suoi membri siano rimasti uccisi nell'attacco con cercapersone che ha colpito Hezbollah. "Alcuni media hanno riferito che membri delle Guardie rivoluzionarie sarebbero stati martirizzati nell'attacco terroristico con i cercapersone in Libano, ma è falso", ha dichiarato un portavoce del Corpo delle guardie rivoluzionarie iraniane all'agenzia di stampa iraniana Mizan.
Giordania: 'Israele sta spingendo intera regione verso il baratro'
"Israele sta spingendo l'intera regione verso il baratro". Lo ha affermato il ministro degli Esteri giordano, Ayman Safadi, ribadendo la necessità di giungere a un cessate il fuoco nell'offensiva militare israeliana nella Striscia di Gaza, scatenata dopo gli attacchi compiuti il 7 ottobre 2023 da Hamas. Safadi ha messo in guardia dal "pericolo di continuare a permettere al governo israeliano, il più estremista della storia di Israele, di spingere la regione verso il baratro", invitando la comunità internazionale "a misure pratiche per dimostrare che c'è un prezzo da pagare per azioni che sfidano le decisioni della Corte internazionale di giustizia".
"Il nostro messaggio è che si sta permettendo al governo estremista di Israele di violare il diritto internazionale e il diritto umanitario, di violare i diritti del popolo palestinese, di violare i suoi luoghi sacri e di spingere la regione verso l'abisso", ha ribadito il ministro, prima di affermare che "la priorità è fermare l'aggressione contro Gaza, l'escalation in Cisgiordania e l'escalation contro il Libano".
Salva di 10 razzi lanciata contro Israele dal Libano
Una salva di 10 razzi è stata lanciata poco fa contro Israele dal Libano, all'indomani dell'attacco a Hezbollah che ha causato almeno 12 morti e migliaia di feriti. Lo hanno reso noto le Forze di difesa israeliane (Idf), precisando che i razzi sono caduti in aree disabitate senza causare danni.