Guerra Israele-Hamas, nuove esplosioni di dispositivi in diverse zone del Libano

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Almeno 20 vittime per lo scoppio di walkie talkie in Libano e oltre 450 feriti. Ieri 12 morti e 500 miliziani di Hezbollah accecati per gli scoppi di cercapersone. Hezbollah: "la vendetta sarà unica e sanguinosa". "Il centro di gravità si sta spostando verso nord attraverso il trasferimento di risorse e forze. Siamo all'inizio di una nuova fase del conflitto" ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant. Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu terrà una riunione di emergenza venerdì alle 21 italiane 

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Dopo i cercapersone, che ieri hanno fatto oltre 20 morti e 4mila feriti, oggi sono scoppiati i walkie talkie e le radio nella roccaforte di Hezbollah a Beirut. Il bilancio è di almeno 20 morti e 450 feriti. "Israele pagherà", dice l'Iran. Mosca e Erdogan condannano. Attesa per il discorso di domani di Nasrallah. L'Idf sposta le truppe dal sud di Gaza al confine con il Libano.  Gallant: "La guerra si sposta a nord, inizia una nuova fase". Blinken al Cairo: "GlI Usa non coinvolti". Venerdì riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Uniti. L'operazione ha decimato i miliziani sciiti tra cecità, amputazioni e ferite gravi. Da Taiwan a Budapest, scarico di responsabilità tra le imprese coinvolte nella produzione dei meccanismi esplosi.


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Berlino, nessuna moratoria nell'esportazione di armi a Israele

Il governo tedesco ha smentito le indiscrezioni diffuse dai media secondo cui la Germania non rilascerebbe più autorizzazioni per l'esportazione di armi verso Israele.   "Non esiste alcuna moratoria sulle esportazioni di armi verso Israele e non ci sarà alcuna moratoria", ha dichiarato alla dpa a Berlino un portavoce del Ministero degli Affari economici, come riporta Haaretz. 

Iran, "ci riserviamo diritto di rispondere" dopo ferimento ambasciatore a Beirut

"Ci riserviamo il diritto di prendere le misure che riterremo necessarie per rispondere sulla base del diritto internazionale a questo crimine e violazione orribile". Lo fa sapere la rappresentanza iraniana all'Onu, in una lettera inviata al Consiglio di Sicurezza, dopo che il suo ambasciatore a Beirut, Mojtaba Amani, è rimasto ferito ieri nelle esplosioni dei cercapersone attribuite a Israele e ha perso un occhio.

Ministero Beirut, 20 morti per lo scoppio dei walkie talkie

Il ministero della Salute libanese ha annunciato che il numero dei morti per le esplosioni dei walkie talkie di oggi è salito 20. I feriti sono oltre 450. Lo riporta il Guardian. 

Attacco a Hezbollah, Libano, Iran e Hamas accusano Israele. Usa: "Noi non informati"

L'esplosione dei cercapersone utilizzati dai membri del gruppo ha causato diversi morti e migliaia di feriti. Hezbollah: "Totale responsabilità" di Israele. Libano: "Aggressione criminale israeliana". Iran: "Atto terroristico del regime israeliano che ha preso di mira  civili libanesi". Washington nega ogni coinvolgimento, l’Onu: sviluppi  "estremamente preoccupanti"

Usa, non convolti in esplosioni in Libano

Gli Stati Uniti ribadiscono anche oggi di non essere coinvolti nelle esplosioni di ordigni appartenenti a uomini di Hezbollah in Libano. "Non siamo stati in alcun modo coinvolti negli incidenti di ieri o di oggi", ha affermato il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, durante una conferenza stampa, rifiutandosi ripetutamente di commentare ulteriormente la questione. Kirby ha anche annunciato che il Presidente degli Emirati Arabi Uniti Mohammad bin Zayed visitera' la Casa Bianca lunedi prossimo, dove incontrera' il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e la vicepresidente Kamala Harris. I loro incontri includeranno discussioni sulla guerra a Gaza.

Usa, non vogliamo nessuna escalation in Medio Oriente

"Non vogliamo escalation di nessun tipo in Medio Oriente". Lo ha detto John Kirby in un briefing con la stampa. "Non crediamo che il modo per risolvere la crisi sia un'escalation, ma la diplomazia", ha aggiunto il funzionario. 

Guterres: "Non trasformare oggetti civili in armi"

"Non trasformare gli oggetti civili in armi". Lo ha chiesto il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, dopo la seconda ondata di esplosioni di cercapersone e altri dispositivi elettronici in Libano e Siria, che hanno fatto altri morti e feriti. "Penso che sia molto importante che ci sia un controllo effettivo degli oggetti civili, che non vengano armati. Questa dovrebbe essere una regola che i governi di tutto il mondo dovrebbero essere in grado di attuare”, ha detto durante una conferenza stampa a New York. Secondo il segretario generale, "la logica di far esplodere tutti questi ordigni" sembra essere quella di "un attacco preventivo prima di una grande operazione militare”, motivo per cui questo incidente, attribuito a Israele, dimostra che esiste un “serio rischio” di escalation regionale. Infine Guterres si è detto "profondamente allarmato" per la situazione nella regione e ha invitato le parti coinvolte a “esercitare la massima moderazione per evitare un'ulteriore escalation” in Medio Oriente.

Beirut, bilancio vittime esplosioni sale a 14; 450 feriti

Il bilancio delle vittime delle esplosioni di dispositivi di comunicazione di Hezbollah di oggi è salito a 14. Più di 450 persone sono rimaste ferite. Lo fa sapere il ministero della Sanità libanese secondo i media israeliani. 

Wafa, scontri in campo profughi a Gerusalemme Est, ucciso 16enne

Un ragazzo di 16 anni è stato ucciso durante gli scontri con i soldati israeliani nel campo profughi di Shufat, a Gerusalemme Est. Lo riferisce l'agenzia di stampa Wafa mentre Times of Israel, che cita la polizia, scrive che due palestinesi sono stati "neutralizzati" durante gli scontri senza fornire dettagli sulle loro condizioni. La polizia afferma che durante un raid di agenti sotto copertura nel campo di Shuafat, decine di persone mascherate hanno iniziato a lanciare sassi e a sparare fuochi d'artificio contro i poliziotti che hanno aperto il fuoco contro una persona e un'altra che ha lanciato un ordigno esplosivo, scrive Times of Israel. I soldati hanno anche arrestato cinque giovani, tra cui un giornalista, scrive la Wafa mentre Times of Israel parla di tre arresti. 

Hamas accusa Israele per i walkie talkie esplosi in Libano

Hamas accusa Israele per le nuove esplosioni di walkie talkie oggi in Libano, affermando che "minaccia" la stabilità della regione.

Israele, Nasrallah accetti proposta Usa o pronti alla guerra

Un alto funzionario israeliano ha riferito al sito Ynet che il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, può fermare l'escalation verso una guerra totale accettando una proposta di mediazione sostenuta dagli Stati Uniti. Il funzionario ha precisato che, qualora Nasrallah non accettasse il piano proposto dagli americani, Israele è pronta a proseguire con tutte le sue forze.   Gli Stati Uniti stanno cercando una soluzione diplomatica per ristabilire la calma lungo il confine tra Israele e Libano. Lo riferisce il Times of Israel. 

Fonti Israele, "Nasrallah può fermare escalation se accetta proposta Usa"

Il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah può evitare l'escalation se accetterà la proposta americana sui confini tra Israele e Libano. Lo ha detto una fonte israeliana citata da Ynet News, secondo cui "chi può fermare l'escalation è Nasrallah se annuncia che è disposto ad accettare il piano americano, altrimenti siamo pronti ad andare fino in fondo". 

Beirut, 14 i morti e 450 i feriti in esplosioni di oggi

"Il bilancio delle vittime delle esplosioni di oggi di dispositivi di telecomunicazione radio è salito a 14 morti e 450 feriti”. Lo rende noto il ministero della Salute libanese.


Onu vota fine occupazione Palestina; Italia astenuta

Gli Stati membri dell'ONU hanno votato oggi una risoluzione con la richiesta di porre fine all'occupazione israeliana dei territori palestinesi entro 12 mesi. I voti favorevoli sono stati 124, i contrari 14, gli astenuti (tra cui l'Italia) 43. Gli Usa e Israele hanno votato contro. Spagna e Francia a favore. Italia, Germania, Regno Unito e Polonia si sono astenuti.

Iran condanna esplosioni walkie talkie, "terrorismo Israele disgustoso"

L'Iran ha condannato anche gli attacchi di oggi pomeriggio in Libano che hanno visto l'esplosione di numerosi dispositivi di comunicazione, in particolare i walkie talkie utilizzati da Hezbollah, e che hanno provocato almeno nove morti e oltre 300 feriti. "Il terrorismo del regime sionista provoca avversione e disgusto. L'Iran condanna fermamente l'esplosione criminale di dispositivi di comunicazione di ieri e l'esplosione criminale di walkie talkie di oggi che hanno causato la morte e il ferimento di centinaia di civili libanesi", ha affermato la portavoce del governo, Fatemeh Mohajerani, in un post sul social. 

Halevi, "Hezbollah pagherà un prezzo altissimo"

Il capo di stato maggiore israeliano, Herzi Halevi ha approvato i piani di attacco e difesa per la regione settentrionale. Halevi ha dichiarato che Israele è pronto a utilizzare capacità militari non ancora impiegate e che Hezbollah dovrà pagare un prezzo elevato se continuerà il conflitto. Lo riferisce Ynet.

Hezbollah, cosa può essere successo con i cercapersone esplosi. Il parere dell'esperto

Sono stati al centro di un attacco coordinato che ha causato morte e devastazione in Libano e Siria, esplodendo fra le mani dei miliziani del gruppo radicale libanese sostenuto dall’Iran. Lo stesso gruppo se ne serve a discapito degli smartphone per inoltrare le comunicazioni ai propri membri, anche per eludere la geolocalizzazione. Ma cosa può esser successo davvero? A cercar di far luce sull'accaduto ecco l'opinione di Riccardo Meggiato, consulente in cybersecurity e informatica forense. LEGGI QUI

Media, "Mossad ha piazzato esplosivo dentro walkie talkie"

"Sono stati piazzati dal Mossad" gli esplosivi all'interno dei walkie talkie saltati in aria oggi pomeriggio in diverse zone del Libano, tra cui Beirut. Lo ha riferito il canale saudita all news al-Sharq, citando una fonte di alto profilo della sicurezza libanese.

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