
Almeno 20 vittime per lo scoppio di walkie talkie in Libano e oltre 450 feriti. Ieri 12 morti e 500 miliziani di Hezbollah accecati per gli scoppi di cercapersone. Hezbollah: "la vendetta sarà unica e sanguinosa". "Il centro di gravità si sta spostando verso nord attraverso il trasferimento di risorse e forze. Siamo all'inizio di una nuova fase del conflitto" ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant. Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu terrà una riunione di emergenza venerdì alle 21 italiane
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Dopo i cercapersone, che ieri hanno fatto oltre 20 morti e 4mila feriti, oggi sono scoppiati i walkie talkie e le radio nella roccaforte di Hezbollah a Beirut. Il bilancio è di almeno 20 morti e 450 feriti. "Israele pagherà", dice l'Iran. Mosca e Erdogan condannano. Attesa per il discorso di domani di Nasrallah. L'Idf sposta le truppe dal sud di Gaza al confine con il Libano. Gallant: "La guerra si sposta a nord, inizia una nuova fase". Blinken al Cairo: "GlI Usa non coinvolti". Venerdì riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Uniti. L'operazione ha decimato i miliziani sciiti tra cecità, amputazioni e ferite gravi. Da Taiwan a Budapest, scarico di responsabilità tra le imprese coinvolte nella produzione dei meccanismi esplosi.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Chi sono gli Houthi che attaccano le navi nel Mar Rosso
- Il piano di Netanyahu per il dopoguerra
- Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato
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Berlino, nessuna moratoria nell'esportazione di armi a Israele
Il governo tedesco ha smentito le indiscrezioni diffuse dai media secondo cui la Germania non rilascerebbe più autorizzazioni per l'esportazione di armi verso Israele. "Non esiste alcuna moratoria sulle esportazioni di armi verso Israele e non ci sarà alcuna moratoria", ha dichiarato alla dpa a Berlino un portavoce del Ministero degli Affari economici, come riporta Haaretz.
Iran, "ci riserviamo diritto di rispondere" dopo ferimento ambasciatore a Beirut
"Ci riserviamo il diritto di prendere le misure che riterremo necessarie per rispondere sulla base del diritto internazionale a questo crimine e violazione orribile". Lo fa sapere la rappresentanza iraniana all'Onu, in una lettera inviata al Consiglio di Sicurezza, dopo che il suo ambasciatore a Beirut, Mojtaba Amani, è rimasto ferito ieri nelle esplosioni dei cercapersone attribuite a Israele e ha perso un occhio.
Ministero Beirut, 20 morti per lo scoppio dei walkie talkie
Il ministero della Salute libanese ha annunciato che il numero dei morti per le esplosioni dei walkie talkie di oggi è salito 20. I feriti sono oltre 450. Lo riporta il Guardian.
Attacco a Hezbollah, Libano, Iran e Hamas accusano Israele. Usa: "Noi non informati"
L'esplosione dei cercapersone utilizzati dai membri del gruppo ha causato diversi morti e migliaia di feriti. Hezbollah: "Totale responsabilità" di Israele. Libano: "Aggressione criminale israeliana". Iran: "Atto terroristico del regime israeliano che ha preso di mira civili libanesi". Washington nega ogni coinvolgimento, l’Onu: sviluppi "estremamente preoccupanti"
Usa, non convolti in esplosioni in Libano
Gli Stati Uniti ribadiscono anche oggi di non essere coinvolti nelle esplosioni di ordigni appartenenti a uomini di Hezbollah in Libano. "Non siamo stati in alcun modo coinvolti negli incidenti di ieri o di oggi", ha affermato il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, durante una conferenza stampa, rifiutandosi ripetutamente di commentare ulteriormente la questione. Kirby ha anche annunciato che il Presidente degli Emirati Arabi Uniti Mohammad bin Zayed visitera' la Casa Bianca lunedi prossimo, dove incontrera' il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e la vicepresidente Kamala Harris. I loro incontri includeranno discussioni sulla guerra a Gaza.
Usa, non vogliamo nessuna escalation in Medio Oriente
"Non vogliamo escalation di nessun tipo in Medio Oriente". Lo ha detto John Kirby in un briefing con la stampa. "Non crediamo che il modo per risolvere la crisi sia un'escalation, ma la diplomazia", ha aggiunto il funzionario.
Guterres: "Non trasformare oggetti civili in armi"
"Non trasformare gli oggetti civili in armi". Lo ha chiesto il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, dopo la seconda ondata di esplosioni di cercapersone e altri dispositivi elettronici in Libano e Siria, che hanno fatto altri morti e feriti. "Penso che sia molto importante che ci sia un controllo effettivo degli oggetti civili, che non vengano armati. Questa dovrebbe essere una regola che i governi di tutto il mondo dovrebbero essere in grado di attuare”, ha detto durante una conferenza stampa a New York. Secondo il segretario generale, "la logica di far esplodere tutti questi ordigni" sembra essere quella di "un attacco preventivo prima di una grande operazione militare”, motivo per cui questo incidente, attribuito a Israele, dimostra che esiste un “serio rischio” di escalation regionale. Infine Guterres si è detto "profondamente allarmato" per la situazione nella regione e ha invitato le parti coinvolte a “esercitare la massima moderazione per evitare un'ulteriore escalation” in Medio Oriente.
Beirut, bilancio vittime esplosioni sale a 14; 450 feriti
Il bilancio delle vittime delle esplosioni di dispositivi di comunicazione di Hezbollah di oggi è salito a 14. Più di 450 persone sono rimaste ferite. Lo fa sapere il ministero della Sanità libanese secondo i media israeliani.
Wafa, scontri in campo profughi a Gerusalemme Est, ucciso 16enne
Un ragazzo di 16 anni è stato ucciso durante gli scontri con i soldati israeliani nel campo profughi di Shufat, a Gerusalemme Est. Lo riferisce l'agenzia di stampa Wafa mentre Times of Israel, che cita la polizia, scrive che due palestinesi sono stati "neutralizzati" durante gli scontri senza fornire dettagli sulle loro condizioni. La polizia afferma che durante un raid di agenti sotto copertura nel campo di Shuafat, decine di persone mascherate hanno iniziato a lanciare sassi e a sparare fuochi d'artificio contro i poliziotti che hanno aperto il fuoco contro una persona e un'altra che ha lanciato un ordigno esplosivo, scrive Times of Israel. I soldati hanno anche arrestato cinque giovani, tra cui un giornalista, scrive la Wafa mentre Times of Israel parla di tre arresti.
Hamas accusa Israele per i walkie talkie esplosi in Libano
Hamas accusa Israele per le nuove esplosioni di walkie talkie oggi in Libano, affermando che "minaccia" la stabilità della regione.
Israele, Nasrallah accetti proposta Usa o pronti alla guerra
Un alto funzionario israeliano ha riferito al sito Ynet che il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, può fermare l'escalation verso una guerra totale accettando una proposta di mediazione sostenuta dagli Stati Uniti. Il funzionario ha precisato che, qualora Nasrallah non accettasse il piano proposto dagli americani, Israele è pronta a proseguire con tutte le sue forze. Gli Stati Uniti stanno cercando una soluzione diplomatica per ristabilire la calma lungo il confine tra Israele e Libano. Lo riferisce il Times of Israel.
Fonti Israele, "Nasrallah può fermare escalation se accetta proposta Usa"
Il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah può evitare l'escalation se accetterà la proposta americana sui confini tra Israele e Libano. Lo ha detto una fonte israeliana citata da Ynet News, secondo cui "chi può fermare l'escalation è Nasrallah se annuncia che è disposto ad accettare il piano americano, altrimenti siamo pronti ad andare fino in fondo".
Beirut, 14 i morti e 450 i feriti in esplosioni di oggi
"Il bilancio delle vittime delle esplosioni di oggi di dispositivi di telecomunicazione radio è salito a 14 morti e 450 feriti”. Lo rende noto il ministero della Salute libanese.
Onu vota fine occupazione Palestina; Italia astenuta
Gli Stati membri dell'ONU hanno votato oggi una risoluzione con la richiesta di porre fine all'occupazione israeliana dei territori palestinesi entro 12 mesi. I voti favorevoli sono stati 124, i contrari 14, gli astenuti (tra cui l'Italia) 43. Gli Usa e Israele hanno votato contro. Spagna e Francia a favore. Italia, Germania, Regno Unito e Polonia si sono astenuti.
Iran condanna esplosioni walkie talkie, "terrorismo Israele disgustoso"
L'Iran ha condannato anche gli attacchi di oggi pomeriggio in Libano che hanno visto l'esplosione di numerosi dispositivi di comunicazione, in particolare i walkie talkie utilizzati da Hezbollah, e che hanno provocato almeno nove morti e oltre 300 feriti. "Il terrorismo del regime sionista provoca avversione e disgusto. L'Iran condanna fermamente l'esplosione criminale di dispositivi di comunicazione di ieri e l'esplosione criminale di walkie talkie di oggi che hanno causato la morte e il ferimento di centinaia di civili libanesi", ha affermato la portavoce del governo, Fatemeh Mohajerani, in un post sul social.
Halevi, "Hezbollah pagherà un prezzo altissimo"
Il capo di stato maggiore israeliano, Herzi Halevi ha approvato i piani di attacco e difesa per la regione settentrionale. Halevi ha dichiarato che Israele è pronto a utilizzare capacità militari non ancora impiegate e che Hezbollah dovrà pagare un prezzo elevato se continuerà il conflitto. Lo riferisce Ynet.
Hezbollah, cosa può essere successo con i cercapersone esplosi. Il parere dell'esperto
Sono stati al centro di un attacco coordinato che ha causato morte e devastazione in Libano e Siria, esplodendo fra le mani dei miliziani del gruppo radicale libanese sostenuto dall’Iran. Lo stesso gruppo se ne serve a discapito degli smartphone per inoltrare le comunicazioni ai propri membri, anche per eludere la geolocalizzazione. Ma cosa può esser successo davvero? A cercar di far luce sull'accaduto ecco l'opinione di Riccardo Meggiato, consulente in cybersecurity e informatica forense. LEGGI QUI
Media, "Mossad ha piazzato esplosivo dentro walkie talkie"
"Sono stati piazzati dal Mossad" gli esplosivi all'interno dei walkie talkie saltati in aria oggi pomeriggio in diverse zone del Libano, tra cui Beirut. Lo ha riferito il canale saudita all news al-Sharq, citando una fonte di alto profilo della sicurezza libanese.
Gaza, ucciso soldato italo-israeliano pronipote di Toaff
David Maimon Toaff, pronipote del rabbino capo di Roma Elio Toaff, soldato israeliano con cittadinanza italiana, è stato ucciso a Gaza da una trappola esplosiva di Hamas. E' caduto insieme ad altri tre commilitoni, gli ultimi nella guerra scatenata da Hamas il 7 ottobre scorso. Ventitré anni, il capitano Toaff è morto a Tel al-Sultan, nel sud della Striscia, dove Israele sta combattendo da tempo la fazione islamica. Nello stesso attacco sono stati colpiti Agam Naim, 20 anni, Amit Bakri, 21 anni, Dotan Shimon, 21 anni. Naim è la prima soldatessa dell'Idf caduta sul campo di battaglia nell'enclave palestinese. Tutti facevano parte della Brigata Givati, una di quelle maggiormente impiegate contro Hamas. Il giovane ufficiale era vicecomandante del Battaglione Shaked della Brigata ed era di Moreshet, un insediamento agricolo religioso del nord di Israele, non molto distante in linea d'aria da Haifa e dal confine con il Libano.
Premier Libano: "Ci prepariamo a possibili scenari di guerra con Israele"
Il Libano si prepara a "possibili scenari" di guerra con Israele. Lo ha detto il premier ad interim libanese, Najib Mikati, dopo una riunione della Commissione la gestione delle crisi e dei disastri, mentre in tutto il Paese continuano le esplosioni di cercapersone e altri dispositivi elettronici. A capo della Commissione, il ministro dell'Ambiente Nasser Yassin ha affermato che in vista di un attacco di Israele stanno approntando rifugi per la popolazione e che ci sono un centinaio di scuole a disposizione. Quanto alle scorte di cibo, secondo Yassin "sono sufficienti per oltre tre mesi e una nave con 40mila tonnellate di cereali e farina sta per arrivare in Libano".
Libano,da inchiesta preliminare c'erano trappole esplosive
I cercapersone appartenenti ai membri di Hezbollah che sono esplosi a centinaia in Libano ieri erano dotati di trappole esplosive e pre-programmate per esplodere: lo ha dichiarato all'Afp un funzionario della sicurezza libanese. I risultati preliminari di un'indagine condotta dalle autorità libanesi hanno dimostrato che "i dispositivi erano pre-programmati per esplodere e contenevano materiali esplosivi collocati accanto alla batteria", ha dichiarato il funzionario, che ha richiesto l'anonimato a causa della natura sensibile del caso.
Tajani: "Italia lavora per impedire guerra regionale Medio Oriente"
"La situazione in Medio Oriente è preoccupante, l'Italia lavora per cercare di impedire il rischio di una guerra regionale, abbiamo parlato con tutti gli interlocutori, domani sarò a Parigi a incontrare il segretario di Stato americano, i ministri degli Esteri britannico, francese e probabilmente anche quello tedesco per fare il punto della situazione". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine di un incontro pubblico a Genova commenta le nuove esplosioni simultanee dei walkie talkie oggi a Beirut e in diverse località del sud del Libano. "Il G7 si riunirà a New York la prossima settimana per valutare eventuali iniziative diplomatiche finalizzate a una de-escalation", aggiunge.
Media, Germania sospende nuove esportazioni armi verso Israele
La Germania ha sospeso le nuove esportazioni di armi da guerra verso Israele in attesa di risolvere controversie legali. Lo scrive Reuters sul suo sito. L'anno scorso la Germania ha approvato esportazioni di armi in Israele per un valore di 326,5 milioni di euro (363,5 milioni di dollari), tra cui equipaggiamento militare e armi da guerra, ovvero un aumento di 10 volte rispetto al 2022, secondo i dati del Ministero dell'Economia, che approva le licenze di esportazione.
Netanyahu: "Faremo tornare abitanti del nord nelle loro case"
"Ho sempre detto che avremmo fatto tornare gli abitanti del nord nelle loro case. E così faremo". Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in un breve video pubblicato sul suo account sul social X.
Tajani domani sera a Parigi, con ministri Usa-Francia-Gran Bretagna
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani sarà domani sera a Parigi per una cena con i colleghi di Stati Uniti, Francia e Regno Unito con all'ordine del giorno l'Ucraina, ma soprattutto la situazione in Medio Oriente. Lo riferiscono fonti della Farnesina, che parlano di "grande preoccupazione per una possibile accelerazione della crisi in Libano", dove anche oggi si sono registrate nuove esplosioni di dispositivi elettronici con morti e feriti. Alla riunione è stata invitata anche la Germania, che non sarà però presente a livello di ministro degli Esteri. Il segretario di Stato americano Antony Blinken arriva a Parigi dopo la missione al Cairo, mentre Tajani partirà per la Francia dopo l'incontro con il leader del Partito popolare spagnolo Alberto Nunez Feijoo.
Media, in walkie talkie batterie trappola arrivate 15 giorni fa
Le esplosioni dei walkie talkie oggi in diverse località del Libano sarebbero state causate da "batterie trappola" dotate di esplosivo, importate da Hezbollah due settimane fa. Lo riferiscono fonti al media saudita Al-Hadath. Le batterie erano integrate nei dispositivi Icom-V82.
Esplosioni simultanee anche a Mosul in quartier generale milizie sciite
Esplosioni sono state registrate anche al quartier generale delle milizie sciite di al-Hashd al-Shaabi a Mosul, in Iraq, nello stesso momento di quelle dei walkie talkie in dotazione a esponenti di Hezbollah in Libano, rende noto l'emittente saudita al-Hadith.
Gallant: "Focus spostato su fronte nord"
L'attenzione di Israele si sta spostando da Gaza verso il fronte settentrionale ed il confine con il Libano dal momento che sta iniziando una "nuova fase" della guerra. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, rivolgendosi al personale dell'aeronautica militare israeliana presso la base aerea Ramat David, situata non lontano da Haifa. "Il centro di gravità si sta spostando verso nord. Stiamo dirottando forze, risorse ed energie verso nord", ha affermato il ministro, secondo quanto riferito dal suo ufficio. "Credo che siamo all'inizio di una nuova fase di questa guerra e dobbiamo adattarci", ha aggiunto Gallant, ribadendo che gli obiettivi di Israele nel nord sono "chiari e semplici: riportare gli abitanti nelle loro case in sicurezza".
Gallant: "Ora inizia una nuova fase del conflitto"
"Il centro di gravità si sta spostando verso nord attraverso il trasferimento di risorse e forze. Siamo all'inizio di una nuova fase del conflitto, questo richiede da noi coraggio, determinazione". Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant alla base dell'aeronautica militare Ramat David, come riferiscono i media israeliani.
Comunità ebraica Milano, "grande dolore per morte a Gaza 4 giovani vite di Israele"
''Abbiamo appreso con grande dolore della morte in battaglia di quattro giovani vite di Israele. Quattro eroi che non dimenticheremo. Uno di loro, Agam Naim paramedico di 20 anni, è la prima vittima donna nell’inferno di Gaza. Gli altri nomi: Daniel Maimon Toaff di soli 23 anni, pronipote del fratello del grande Rav Toaff, Amit Bakri di 21 anni e Dotan Shimon di 21 anni''. Lo ha dichiarato Davide Blei, Delegato alla comunicazione dal Consiglio della Comunità Ebraica di Milano. ''Sono caduti nei pressi di Rafah, nel sud di Gaza. Quattro giovani vite spezzate dalla guerra crudele in difesa del popolo israeliano e di tutti gli ebrei del mondo. Senza lo Stato ebraico, per gli ebrei della diaspora non ci sarebbe piú nulla a difenderli dall’antisemitismo imperante. Ognuno preghi per il loro grandissimo sacrificio''
Libano, esplosioni sono il presagio di guerra più ampia
Il ministro degli Esteri libanese Abdallah Bou Habib ha affermato che l'esplosione di centinaia di cercapersone e walkie talkie potrebbe essere il presagio di un conflitto più ampio in Medio Oriente. Secondo l'agenzia di stampa nazionale libanese, ripresa da Al Jazeera, il ministro degli Esteri ha messo in guardia sulla gravità dell'incidente "perché arriva dopo le minacce israeliane di ampliare il raggio d'azione della guerra con il Libano, il che farebbe precipitare la regione in un ciclo di violenza più ampio e darebbe il segnale di una guerra più ampia".
Venerdì riunione emergenza Consiglio Onu su attacchi Libano
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite convochera' una riunione di emergenza venerdì pomeriggio per discutere dell'ondata di attacchi di Israele in Libano. Lo fa sapere la Slovenia, presidente di turno del Consiglio. La riunione è stata richiesta dall'Algeria, l'unico paese arabo nel Consiglio.
Riad, niente relazioni con Israele senza Stato palestinese
"Nessuna relazione diplomatica con Israele prima della creazione di uno Stato palestinese". Lo ha sottolineato il principe ereditario saudita Mohammad bin Salman.
Cnn, "Israele ha avvisato Usa di operazione in Libano senza dare dettagli"
Israele ha informato gli Stati Uniti che stava per condurre un'operazione martedì in Libano ma non aveva fornito nessun dettaglio sul piano. E' quanto riporta la Cnn citando tre fonti informate dei contatti tra Tel Aviv e Washington, compresa una telefonata, avvenuta la mattina presto di ieri, tra i ministri Difesa Yoav Gallant e Lloyd Austin.
Proezione Civile Libano, incendi in case, auto e negozi
Una serie di incendi sono scoppiati in case, auto e negozi in diverse parti del Libano, tra cui la valle della Bekaa, un'area rurale al confine orientale con la Siria, e nella periferia meridionale di Beirut. Lo ha affermato l'organizzazione di soccorso d'emergenza della Protezione civile libanese secondo quanto riporta il New York Times.
Hezbollah, "la vendetta sarà unica e sanguinosa"
Il capo del Consiglio esecutivo di Hezbollah Hashem Safieddine ha minacciato pubblicamente la vendetta per il secondo giorno di esplosioni in Libano di dispositivi in dotazione ai membri del gruppo sciita filoiraniano. "Questi attacchi saranno sicuramente puniti in modo unico, ci sarà una vendetta sanguinosa", ha detto, citato dal Times of Israel. Safieddine è cugino e stretto collaboratore del leader Hasan Nasrallah. "Il nemico dovrebbe sapere che non siamo sconfitti, che non ci piegheremo, che non ci ritireremo e che non saremo influenzati da ciò che sta facendo", ha detto.
Cnn, Israele aveva avvertito Usa di operazione in Libano
Israele aveva avvertito gli Usa di un'operazione in Libano martedì ma non aveva fornito dettagli. Lo riferiscono fonti ufficiali alla Cnn.
Ministero Beirut, 9 i morti nelle esplosioni walkie talkie
Nove persone sono morte ed oltre 300 sono rimaste ferite a causa delle esplosioni di walkie talkie presumibilmente in dotazione ai membri di Hezbollah, avvenuta in Libano all'indomani delle esplosioni di massa di cercapersone. Lo ha reso noto il ministero della Sanità libanese.
Non solo Netanyahu, da Putin a Gheddafi: chi sono i leader finiti nel mirino dell'Aja
Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto di emettere un mandato di arresto contro il premier israeliano - e contro i numero uno Hamas Sinwar - per "crimini di guerra e crimini contro l'umanità". Se accolta, il primo ministro dello Stato ebraico finirebbe in un elenco in cui compaiono molte figure controverse. CHI SONO
Yemen, chi sono gli Houthi e quale è il loro ruolo nel Mar Rosso
Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Negli ultimi mesi sono entrati nel conflitto contro Israele accanto ad Hamas. Quasi ogni giorno, le forze yemenite hanno sparato contro navi cargo e petroliere dirette, innescando la decisione degli Usa di creare la coalizione marittima Prosperity Guardian e la missione Aspides dell'Ue per proteggere la navigazione in quel tratto di mare. LEGGI
Hossein Salami, chi è il comandante militare iraniano pronto a guidare l’attacco a Israele
Nato nel 1960, ha combattuto nella guerra tra Iran e Iraq degli anni '80. Lì è iniziata una carriera militare che, nel 2019, lo ha visto diventare comandante capo del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica. Nelle grazie di Khamenei, maestro nell'uso della propaganda e della "guerra psicologica", è tra le voci più dure nei confronti dello Stato ebraico e del mondo occidentale. LEGGI
Walkie talkie esplosi oggi acquistati stesso periodo cercapersone
I dispositivi di comunicazione esplosi oggi pomeriggio in diverse zone del Libano erano stati acquistati da Hezbollah circa cinque mesi fa, nello stesso periodo dunque in cui erano state comprate le migliaia di cercapersone esplose ieri. Lo hanno indicato fonti della sicurezza libanese citate dal Times of Israel.
Guterres: "Incontro con Bibi all'Onu? Bisogna chiedere a lui"
"Sono pronto a ricevere i leader mondiali la settimana prossima, per il resto bisogna chiedere a Netanyahu". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres rispondendo a chi gli chiedeva se sia in programma un bilaterale con il premier israeliano a margine dell'Assemblea Generale
Ue: "Hezbollah è nella nostra lista nera per terrorismo"
"L'ala militare di Hezbollah è presente sulla lista delle organizzazioni terroristiche, ed è esclusa qualunque cooperazione. Ma tocca alle società e alle autorità nazionali degli Stati membri sorvegliare e assicurarsi che materiali eventualmente sotto sanzioni non finiscano nelle mani di chi non dovrebbe riceverli". Lo ha detto il portavoce del Servizio di Azione Esterna dell'Ue Peter Stano. "Ma lasciatemi chiarire una cosa: la classificazione come organizzazione terroristica implica sia il congelamento dei beni, quindi l'impossibilità di fornire supporto finanziario, sia il divieto d'ingresso nell'Ue, le sanzioni economiche sono altro".
Libano, esplodono anche pannelli solari a Sidone e nel sud
In Libano, nella città di Sidone e in altre località meridionali, si registrano esplosioni di sistemi collegati ai pannelli solari e di macchine per le impronte digitali. Lo riferiscono media locali a Beirut.
Libano, centinaia di feriti oltre i tre morti
Ci sono centinaia di feriti oltre agli almeno tre morti per le esplosioni di walkie-talkie registratesi oggi a Beirut e nella valle della Bekaa. Lo riferiscono media libanesi. Alcune strumenti radio sono esplosi durante funerali di persone uccise nell'attacco hacker di ieri. Sui social circolano video di persone a terra, ferite o morte, a Beirut e nella Bekaa.
Almeno tre morti per lo scoppio di walkie talkie in Libano
E' di tre morti il primo bilancio dell'esplosione di apparecchi walkie talkie in Libano. Lo rende noto l'agenzia ufficiale libanese.
Nuove esplosioni di dispostivi in diverse zone del Libano
I media libanesi hanno segnalato nuove esplosioni simultanee di dispositivi in diverse zone del Libano, oltre a Beirut.
Blinken: accordo su 15 dei 18 punti dell'intesa per Gaza
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha "sottolineato che è stato trovato un accordo su 15 dei 18 punti dell'accordo per il cessate il fuoco proposto" per Gaza, "ma le questioni rimanenti richiedono una soluzione": lo scrive il sito Al-Hurra dando conto della conferenza stampa congiunta al Cairo del capo della diplomazia americana con il ministro degli Esteri egiziano Badr Abelatty. Blinken ha affermato che "risolvere le questioni rimanenti nell'accordo di cessate il fuoco proposto a Gaza è prima di tutto una questione di volontà politica", riporta inoltre il sito.
Ankara: "I cercapersone in Turchia sono sicuri"
Il ministro delle Infrastrutture turco Abdulkadir Uraologlu rassicura la Turchia, dove da ieri il timore di una possibile esplosione dei cercapersone si sono moltiplicati in seguito all'attacco sferrato da Israele agli Hezbollah libanesi, i cui apparecchi sono stati fatti esplodere. Una circostanza che ha creato preoccupazione e panico soprattutto sul web. "Abbiamo subito monitorato la diffusione dei cercapersone e possiamo smentire l'ipotesi che vi siano dei rischi collegati. Era noto che Hezbollah utilizzasse questo tipo di apparecchi ed è possibile che siano stati manomessi o che sia stato inserito esplosivo durante la manutenzione o degli aggiornamenti. Un'altra ipotesi è che alcuni segnali possano interferire con le batterie riscaldandole fino a farle esplodere. La prima è l'ipotesi più probabile, tuttavia abbiamo effettuato dei controlli e posso dire che non ci sono rischi", ha detto Uraologlu.
Media: udite esplosioni in roccaforte Hezbollah a Beirut
Sono state udite esplosioni a Dahiyeh, sobborgo meridionale di Beirut e roccaforte Hezbollah. Lo riferiscono i media arabi. L'emittente Sky News Arabia indica che nel sobborgo era in corso il funerale del figlio del deputato di Hezbollah, Ali Ammar, morto ieri nell'attacco che ha fatto esplodere i cercapersone in dotazione a migliaia di presunti membri dell'organizzazione libanese.
Onu: "Responsabili attacco con cercapersone dovranno risponderne"
I responsabili dell'attacco con cercapersone contro i membri del movimento filo-iraniano Hezbollah in Libano, avvenuto ieri, "dovranno risponderne", ha detto Volker Türk, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. "L'aver preso di mira simultaneamente migliaia di persone, siano esse civili o membri di gruppi armati, senza sapere chi fosse in possesso dei dispositivi mirati, dove si trovassero e in quale ambiente si trovassero al momento dell'attacco, costituisce una violazione del diritto internazionale dei diritti umani e, nella misura in cui è applicabile, del diritto internazionale umanitario", ha sottolineato Türk in un comunicato.
Onu: 'Attacco in Libano è violazione diritto internazionale'
I responsabili dell'attacco in Libano che ha falcidiato Hezbollah "devono essere chiamati a risponderne". Lo ha dichiarato l'Alto commissario dell'Onu per i diritti umani, Volker Turk, in una nota. "L'attacco simultaneo a migliaia di individui, siano essi civili o membri di gruppi armati, senza sapere chi fosse in possesso dei dispositivi presi di mira, la loro ubicazione e l'ambiente circostante al momento dell'attacco, viola il diritto internazionale dei diritti umani e, nella misura in cui è applicabile, il diritto internazionale umanitario", ha affermato Turk.
Media: 'I cercapersone hanno ucciso 19 pasdaran in Siria'
L'emittente saudita al Hadath ha affermato che le esplosioni dei cercapersone in Libano e Siria hanno ucciso anche 19 membri del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica iraniane (Irgc) in Siria. Secondo il report, i decessi si sono verificati nella regione di Deir Ezzor, nella Siria orientale. Altri 150 membri dell'Irgc sono rimasti feriti.
Iran smentisce notizia uccisione pasdaran in attacco con i cercapersone
Il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica dell'Iran nega che alcuni dei suoi membri siano rimasti uccisi nell'attacco con cercapersone che ha colpito Hezbollah. "Alcuni media hanno riferito che membri delle Guardie rivoluzionarie sarebbero stati martirizzati nell'attacco terroristico con i cercapersone in Libano, ma è falso", ha dichiarato un portavoce del Corpo delle guardie rivoluzionarie iraniane all'agenzia di stampa iraniana Mizan.
Giordania: 'Israele sta spingendo intera regione verso il baratro'
"Israele sta spingendo l'intera regione verso il baratro". Lo ha affermato il ministro degli Esteri giordano, Ayman Safadi, ribadendo la necessità di giungere a un cessate il fuoco nell'offensiva militare israeliana nella Striscia di Gaza, scatenata dopo gli attacchi compiuti il 7 ottobre 2023 da Hamas. Safadi ha messo in guardia dal "pericolo di continuare a permettere al governo israeliano, il più estremista della storia di Israele, di spingere la regione verso il baratro", invitando la comunità internazionale "a misure pratiche per dimostrare che c'è un prezzo da pagare per azioni che sfidano le decisioni della Corte internazionale di giustizia".
"Il nostro messaggio è che si sta permettendo al governo estremista di Israele di violare il diritto internazionale e il diritto umanitario, di violare i diritti del popolo palestinese, di violare i suoi luoghi sacri e di spingere la regione verso l'abisso", ha ribadito il ministro, prima di affermare che "la priorità è fermare l'aggressione contro Gaza, l'escalation in Cisgiordania e l'escalation contro il Libano".
Salva di 10 razzi lanciata contro Israele dal Libano
Una salva di 10 razzi è stata lanciata poco fa contro Israele dal Libano, all'indomani dell'attacco a Hezbollah che ha causato almeno 12 morti e migliaia di feriti. Lo hanno reso noto le Forze di difesa israeliane (Idf), precisando che i razzi sono caduti in aree disabitate senza causare danni.
Iran: "Esplosioni in Libano mostrano ipocrisia occidentale"
"L'incidente ha mostrato ancora una volta che nonostante i Paesi occidentali e gli americani affermino di cercare un cessate il fuoco, in pratica sostengono pienamente i crimini, le uccisioni e i barbari omicidi del regime sionista". Lo ha affermato il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, come riferisce Mehr, commentando l'esplosione coordinata di cercapersone in dotazione a esponenti di Hezbollah in Libano e Siria che ha portato alla morte una ventina di persone e circa 4mila feriti, tra cui l'ambasciatore iraniano a Beirut, Mojtaba Amani.
Idf: "Pronti a cambiare situazione al confine con Libano"
Il capo del Comando settentrionale delle forze di difesa israeliane, generale Ori Gordin, ha dichiarato che l'esercito è determinato a cambiare la situazione della sicurezza al confine con il Libano il prima possibile, nel contesto di crescenti tensioni con Hezbollah. Lo riferisce l'Idf. "La missione è chiara: siamo determinati a cambiare la realtà della sicurezza il prima possibile. L'impegno dei comandanti e delle truppe qui è completo, con la massima prontezza per qualsiasi compito che sarà richiesto", ha detto Gordin.
Idf, raid contro terroristi che operavano in ex scuola a Gaza
Un aereo dell'aviazione israeliana ha colpito membri di Hamas che stavano conducendo attacchi terroristici contro le forze dell'Idf da una struttura di comando e controllo situata in un edificio precedentemente utilizzato come scuola "Ibn Al-Haytham", nell'area di Gaza City. Lo ha affermato un portavoce dell'Idf
M.O.: società ungherese Bac, cercapersone non prodotti da noi
La società ungherese Bac Consulting ha smentito di essere la produttrice dei cercapersone in dotazione a Hezbollah che sono esplosi ieri in Libano e Siria in un'operazione che viene imputata a Israele e che ha provocato 12 morti e quasi 3 mila feriti. L'amministratore delegato di Bac Consulting, Cristiana Barsony-Arcidiacono, ha dichiarato a Sky News: "Io non faccio i cercapersone, sono solo una intermedia. Penso che abbiate sbagliato". A segnalare la Bac come produttrice è stata l'azienda di Taiwan Gold Apollo, inizialmente indicata come fonte dei dispositivi.
Blinken, Usa non coinvolti nelle esplosioni cercapersone
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha negato che gli Stati Uniti fossero a conoscenza o coinvolti nelle esplosioni dei cercapersone in Libano. Durante la sua visita in Egitto, il capo della diplomazia Usa ha sottolineato che il cessate il fuoco a Gaza è il modo migliore per garantire la stabilità della regione.
Ue: cercapersone da Ungheria? C'è embargo su Hezbollah
"Non sappiamo le ragioni e i motivi di cosa sia successo in Libano, ma ci sono sanzioni sull'export verso Hezbollah, l'ala militare di Hezbollah è un'organizzazione terroristica per l'Unione europea, sono conclusi da qualsiasi cooperazione, ma è compito delle aziende stesse e delle autorità degli Stati membri di sorvegliare e assicurarsi che materiale che potrebbe essere sotto sanzioni non raggiunga chi non dovrebbe riceverlo". Lo ha dichiarato Peter Stano, portavoce della Commissione europea per gli Affari esteri, in merito alla notizia secondo cui i cercapersone esplosi nella giornata di ieri in Libano provengano da un'azienda ungherese. "Voglio chiarire una cosa: la classificazione come organizzazione terroristica implica sia il congelamento dei beni, e quindi l'impossibilità di fornire supporto finanziario, sia un divieto di viaggio", ha aggiunto.
In Turchia condannati 35 agenti Mossad, 19 assolti
Scattano le condanne in Turchia per gli agenti del Mossad arrestati negli scorsi mesi dalle forze di sicurezza di Ankara. Questa mattina 35 sospetti agenti dei servizi segreti israeliani sono stati condannati a 6 anni e 8 mesi di reclusione da scontare in carcere, mentre per altri 19 è stata decisa l'assoluzione in primo grado. L'accusa per gli imputati in questo processo aveva chiesto pene fino a 20 anni. Un separato filone di indagine ha invece portato al recente
rinvio a giudizio di altri 20 imputati, che rischiano pene più
pesanti, comprese tra i 18 e i 49 anni di carcere. L'accusa
contenuta nei dossier degli inquirenti e' di spionaggio politico
e militare, una rete di spie connesse tra di loro e operative
attraverso spyware e applicazioni collegate con lo Stato
ebraico.
Erdogan chiama premier Libano, "attacco pericolosissimo"
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto un colloquio telefonico con il premier libanese Najib Mikati in seguito alla simultanea esplosione dei cercapersone utilizzati dal gruppo sciita Hezbollah, avvenuta ieri e causata da Israele, definita "un atto pericolosissimo". In base a quanto reso noto da un comunicato della presidenza turca, Erdogan ha espresso la solidarieta' e la vicinanza del popolo turco al Libano e accusato Israele di agire per allargare il conflitto all'intera regione. "Siamo dinanzi ad atti di guerra pericolosissimi, sferrati con il fine preciso di espandere il conflitto. La Turchia continua e continuerà a mettere in campo tutti gli sforzi possibili per fermare gli attacchi di Israele", ha dichiarato il leader turco.
Società ungherese nega di aver prodotto i cercapersone
La Bac Consulting non ha prodotto i cercapersone esplosi ma ha svolto solo una funzione di mediazione. Questa l'indicazione data da Cristiana Barsony-Arcidiacono, Ad della società ungherese, al giornale online ungherese telex.hu L'amministratrice ha confermato di aver collaborato con la società di Taiwan Gold Apollo, ma ha negato di aver prodotto i dispositivi esplosi ieri in Libano e Siria. "Non sono stata io a fabbricare i cercapersone -ha detto al giornalista del sito ungherese- sono solo una mediatrice. Credo abbiate frainteso questa cosa", ha poi aggiunto riferendosi alle informazioni fornite a Taiwan dalla Gold Apollo.
Ucciso a Gaza pro-nipote italo-israeliano rabbino Toaff
Un soldato italo-israeliano pronipte dell'ex rabbino capo di Roma, Elio Toaff, è morto in combattimento nella Striscia di Gaza: lo ha confermato la comunità ebraica a Roma. Il 23enne capitano Daniel Maimon Toaff, vice comandante di Compagnia del Corpo Ghivati, era il bisnipote del fratello del rabbino che per 50 anni era stato la massima autorità religiosa degli ebrei romani, morto nel 2015. Il funerale è in programma per oggi. Daniel Toaff, che aveva la cittadinanza italiana, e' morto nell'esplosione di una bomba a Tel al-Sultan insieme a due sergenti di 20 e 21 anni e alla 21enne Agam Naim, la prima soldatessa uccisa nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra.
Borell, condanno attacchi Libano, sono preoccupanti
"In seguito alla serie di esplosioni di ieri in Libano, ho chiamato il ministro degli Esteri libanese Abdallah Bou Habib. Mi ha informato dell'esplosione di un elevato numero di dispositivi elettronici in molte aree del Paese. Migliaia di persone sono rimaste ferite, centinaia sono in condizioni critiche, gli ospedali sono al collasso. Anche se gli attacchi sembrano essere stati mirati, hanno avuto gravi danni collaterali indiscriminati tra i civili, compresi i bambini tra le vittime". Lo afferma in una dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell. "Considero questa situazione estremamente preoccupante. Non posso che condannare questi attacchi che mettono a repentaglio
la sicurezza e la stabilita' del Libano e aumentano il rischio
di escalation nella regione. L'Unione europea invita tutte le
parti interessate a scongiurare una guerra totale, che avrebbe pesanti conseguenze per l'intera regione e non solo", aggiunge.
Erdogan sul Libano, Israele tenta di espandere la guerra
I tentativi da parte di Israele per allargare i conflitti nella regione sono pericolosi. Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, durante una telefonata con il premier libanese, Najib Miqati, dove ha espresso tristezza per le vittime dell'esplosione coordinata di cercapersone in dotazione a esponenti di Hezbollah in Libano e Siria che ha portato ieri alla morte di una ventina di persone e circa 4mila feriti. I tentativi per fermare Israele continueranno, ha aggiunto il leader turco, come riferisce Anadolu.
Sarah Netanyahu: "Massacro Nova non è responsabilità governo"
Secondo registrazioni audio pubblicate dall'emittente tv Channel 12, la moglie del premier israeliano Sarah Netanyahu avrebbe detto ad alcuni familiari degli ostaggi che il governo non era informato riguardo al festival musicale Supernova del 7 ottobre, escludendo quindi una colpa diretta del governo nel massacro compiuto da Hamas. "Ti manderei ad aprire un dizionario per capire il significato della parola responsabilità, ma mi limiterò a una dichiarazione chiara: finché tutti gli ostaggi non saranno tornati, tu sarai pienamente responsabile del più grande fallimento nella storia di Israele. Non abbiamo nulla di cui parlare con te e tuo marito", le ha risposto Ayala Metzger, il cui suocero, Yoram Metzger, è stato assassinato durante la prigionia. Durante l'incontro con i parenti degli ostaggi, alcune settimane fa, il premier ha parlato di difficoltà legate alla firma di un accordo per il rilascio, soprattutto riguardo al numero di rapiti israeliani che sarebbero stati liberati nella prima fase. In risposta alla diffusione delle registrazioni, l'ufficio di Sarah Netanyahu ha definito la pubblicazione una manipolazione di alcune frasi decontestualizzate da un lungo incontro, ribadendo che la moglie del premier ha sempre sostenuto le famiglie. Tuttavia, molti parenti degli ostaggi hanno espresso malcontento, criticando la sua vicinanza alle decisioni del governo e soprannominandola "Mrs. Abbandono".
Assemblea Generale Onu vota su fine occupazione israeliana
L'Assemblea Generale è chiamata al voto su una risoluzione che chiede formalmente la fine dell'occupazione israeliana dei Territori palestinesi entro 12 mesi. Il testo non vincolante, che secondo lo Stato ebraico alimenterà la violenza se adottato, si basa su un parere consultivo della Corte internazionale di giustizia che definisce "illegale" l'occupazione di Israele dal 1967. "Israele ha l'obbligo di porre fine alla sua presenza illecita nei Territori palestinesi occupati il più rapidamente possibile", si legge nel parere, richiesto dall'Assemblea generale. Da qui, l'iniziativa dei Paesi arabi che hanno chiesto una sessione speciale dell'Assemblea pochi giorni prima della riunione generale. La bozza, che verrà messa ai voti alle 11 ora locale (le 17 in Italia), "chiede che Israele ponga fine senza indugio alla sua presenza illegale nel Territorio palestinese occupato" e che ciò avvenga "entro e non oltre 12 mesi dall'adozione", una modifica rispetto ai sei mesi previsti nella prima bozza.
al-Sisi, no a tentativi escalation, sosteniamo Libano
Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, ha espresso ferma opposizione a qualsiasi tentativo di escalation nella regione mediorientale, ribadendo il sostegno al Libano dopo l'attacco di ieri. L'esplosione dei cercapersone in dotazione ai membri di Hezbollah, imputata a Israele, ha fatto 12 morti e quasi 3 mila feriti.
al-Sisi vede Blinken, intensificare sforzi per tregua
Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, in un incontro al Cairo con il segretario di Stato Usa Antony Blinken, ha promesso che verranno intensificati gli sforzi per mettere fine alla guerra a Gaza. Sisi "ha avuto uno scambio di opinioni sulle modalità per intensificare gli sforzi congiunti tra Egitto, Stati Uniti e Qatar per fare progressi nei negoziati sul cessate il fuoco e sullo scambio di ostaggi e detenuti", si legge in una dichiarazione diffusa dal suo ufficio.
Ucciso a Gaza soldato israeliano con cittadinanza italiana
La Comunità ebraica italiana in Israele "annuncia con dolore la perdita del capitano Daniel Maimon Toaff, 23 anni, vice comandante di Compagnia del Corpo Ghivati, caduto in combattimento nella striscia di Gaza". Daniel aveva la cittadinanza italiana, come conferma l'ambasciata italiana in Israele, ed era il pronipote del rabbino Toaff. Il funerale si terrà oggi. Insieme con Toaff, a Tel al-Sultan nell'esplosione di un ordigno sono rimasti uccisi altri tre sergenti maggiori, Agam Naim, 20 anni, Amit Bakri, 21 anni, Dotan Shimon, 21 anni. Agam Naim è la prima soldatessa ad essere uccisa nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra.
Iran invia chirurghi oculisti in Libano dopo esplosioni
La Mezzaluna Rossa iraniana ha annunciato di aver inviato "squadre di soccorso e chirurghi oculisti" in Libano per curare i feriti, dopo l'esplosione dei cercapersone utilizzati da Hezbollah. Almeno nove persone sono state uccise e migliaia sono rimaste ferite, molti al volto e agli occhi. Tra i colpiti, anche l'ambasciatore iraniano in Libano, Mojtaba Amani, che secondo il New York Times ha perso un occhio e il secondo è gravemente ferito. I cercapersone hanno emesso un segnale acustico per alcuni secondi prima di esplodere, il che significa che gli utenti li hanno sollevati verso il viso per leggere il messaggio prima che esplodessero.
Ministero della Sanità di Hamas, vittime a Gaza salite a 41.272
Il Ministero della Sanità del governo di Hamas ha annunciato un nuovo bilancio di 41.272 morti nel territorio palestinese dall'inizio della guerra con Israele, giunta al dodicesimo mese. Almeno 20 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore, ha dichiarato in un comunicato, aggiungendo che 95.551 persone sono state ferite nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra il 7 ottobre.
Presidente Egitto Sisi a Blinken, aiuti umanitari entrino a Gaza
Ricevendo al Cairo il Segretario di Stato americano Antony Blinken, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi "ha voluto sottolineare la priorità di un intervento deciso per rimuovere gli ostacoli all'ingresso di ingenti quantità di aiuti per il popolo di Gaza, che patisce una catastrofe umanitaria e sanitaria, oltre alla necessità sia di fermare le violazioni israeliane in Cisgiordania sia di non continuare con politiche di escalation contro i palestinesi". Lo riferisce su Facebook la presidenza egiziana aggiungendo che "in questo contesto, le due parti hanno sottolineato che la soluzione a due Stati rimane il percorso per raggiungere una pace e una sicurezza sostenibili". Sisi e Blinken "hanno scambiato opinioni su come potenziare gli sforzi congiunti tra Egitto, Stati Uniti e Qatar per promuovere i negoziati sul cessate il fuoco, lo scambio di ostaggi e detenuti, e facilitare la consegna di aiuti umanitari" a Gaza", premette la nota precisando che l'incontro è avvenuto "alla presenza del Ministro degli Affari Esteri" egiziano Badr Abdel Aty (Abdelatty). "L'incontro ha anche toccato gli sviluppi nello scenario regionale" al cui proposito "il Presidente ha sottolineato il rifiuto dell'Egitto dei tentativi di escalation del conflitto e di espanderlo a livello regionale", viene aggiunto. Sisi "ha ribadito il sostegno dell'Egitto al Libano di fronte all'attacco informatico, sottolineando l'impegno" del Cairo "per la sicurezza, la stabilità e la sovranità" del Paese dei cedri, informa ancora la presidenza. Nell'incontro è stato "concordato di intensificare gli sforzi congiunti tra Egitto e Stati Uniti per calmare (...) la situazione, in modo da garantire il ripristino della pace e della sicurezza regionale".
Idf, lanciato da Iraq il drone abbattuto su lago di Tiberiade
Il drone abbattuto nelle prime ore del mattino sopra la zona del lago di Tiberiade è stato lanciato dall'Iraq. Lo riferisce l'esercito israeliano.
Cremlino, pericolo escalation regione per attacchi Libano
Gli attacchi con le esplosioni di cercapersone in Libano portano a una "escalation delle tensioni nella regione" e potrebbero scatenare una "situazione fuori controllo". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass. "Quello che è successo, qualunque cosa sia, porta sicuramente a un'escalation della tensione - ha affermato Peskov - e la regione stessa è in uno stato esplosivo. Ovviamente, un incidente del genere, ognuno di essi, può diventare un fattore scatenante per far andare la situazione fuori controllo".
M.O.: Al-Hadath, 500 militanti Hezbollah hanno perso vista
Circa 500 membri di Hezbollah hanno perso la vista nell'esplosione dei cercapersone in Libano. Lo hanno riferito fonti dell'emittente saudita Al-Hadath.
Idf sposta truppe da Gaza al nord, dopo attacco in Libano
La 98ma divisione dell'esercito israeliano si sta spostando da Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, verso nord nell'ambito delle tensioni con Hezbollah in Libano, in seguito anche all'attacco di ieri ai cercapersone di migliaia di miliziani. La divisione passerà dalla responsabilità del Comando sud al Comando nord. Lo riferisce la tv pubblica Kan.
M.O.: 17enne palestinese ucciso da soldati in Cisgiordania
Un 17enne palestinese, Hassan Yousef Hassan Al-Shaer, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dalle forze dell'esercito israeliano nei pressi della città di Ni'lin, in Cisgiordania, a ovest di Ramallah. Lo riportano le autorità dell'Anp citate da Haaretz.
Tajani, impedire l'escalation in Medio Oriente
"Siamo per cercare di trovare una soluzione che impedisca l'escalation regionale. Abbiamo parlato con tutte le parti in causa, invitiamo israele a raggiungere un accordo per il cessate il fuoco a Gaza, la chiave è quella" per "disinnescare la guerra regionale. L'Iran deve fare la sua parte con i proxy degli Houthi ed hezbollah, tutti devono fare la loro parte. Bisogna fare di tutto per arrivare a un cessate il fuoco". Lo ha detto il ministro degli Esteri e segretario Fi Antonio Tajani a Ping Pong su Radio1.
Russia condanna attacco in Libano, serve moderazione
La Russia ha "condannato fermamente" l'esplosione simultanea in Libano dei cercapersone utilizzati da Hezbollah e ha invitato "tutte le parti interessate" alla "moderazione", per non "destabilizzare ulteriormente" la regione. "Condanniamo fermamente l'attacco senza precedenti contro il Libano amico e i suoi cittadini, che costituisce una flagrante violazione della sua sovranita'", ha detto la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, commentando l'attacco avvenuto ieri che ha provocato almeno 11 morti e quasi 3 mila feriti.
Libano, Damasco condanna 'l'attentato terroristico israeliano'
La Siria ha condannato "fermamente il nuovo sanguinoso crimine commesso dall'entità sionista contro i civili in Libano", esprimendo la sua "forte solidarietà al fraterno popolo libanese". Il ministero degli esteri di Damasco ha dichiarato, tramite l'agenzia governativa Sana, che "l'entità razzista sionista ha commesso una sanguinosa aggressione contro il nostro popolo nel fraterno Libano... utilizzando la tecnologia come mezzo per spargere sangue, in un episodio senza precedenti". Il ministero ha aggiunto: "la Siria condanna fermamente questa aggressione terroristica e questo nuovo crimine sanguinoso commesso da Israele contro i civili in Libano e che riflette il desiderio israeliano di espandere la portata della guerra".
Wafa, l'Idf ha ucciso un 17enne palestinese in Cisgiordania
Un palestinese di 17 anni è stato ucciso all'alba di mercoledì dalle forze israeliane nei pressi della città di Ni'lin, a ovest di Ramallah, in Cisgiordania. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa.
Mosca condanna attacchi con cercapersone: guerra ibrida
La Russia "condanna" gli attacchi condotti ieri in Libano e Siria con le esplosioni simultanee di migliaia di cercapersone, definendole una "guerra ibrida" e avvertendo che potrebbero avere "conseguenze estremamente negative" nello scenario delle tensioni tra Libano e Israele. Lo afferma il ministero degli Esteri di Mosca. La Russia chiede quindi a "tutte le parti coinvolte" di esercitare la "moderazione", secondo quanto riferisce l'agenzia Ria Novosti.
Hezbollah riconosce l'uccisione di 8 miliziani in attacco hacker
Hezbollah ha reso noti i nomi degli otto miliziani uccisi nell'attacco hacker attribuito a Israele. Si tratta, secondo il partito armato libanese, degli unici otto uccisi, mentre la maggior parte delle migliaia di combattenti e operativi colpiti sono rimasti feriti. Secondo i comunicato di Hezbollah, sono stati uccisi Hussein Mantash, classe 1994 e originario di Kfar Sir, nel sud del Libano; Mohammad Abbas, nato nel 1986 e originario di Jiye, pochi chilometri a sud della capitale; Abbas Menhem, classe 1996 e originario di Sohmor, nella Bekaa; Mohammad Mahdi Ammar, nato nel 1985, figlio del deputato Ali Ammar, e originario di Burj Barajne, nella periferia sud di Beirut; Hussein Faqih, classe 1988 e originario di Burj Shemali, vicino a Tiro, nel sud del paese; Hassan Yassine, classe 1986 e originario di Majdel Selm, nel sud del Libano; Mahdi Samhat, classe 1995 e originario di Tiri, località minore nel sud del Libano; Abbas Yassine, nato nel 1993 e originario di Zuqaq al Blat, nel centro di Beirut.
Libano, 2 bambini e una donna uccisi in attacco hacker
Il governo libanese ha diffuso poco fa le generalità dei tre civili uccisi, di cui due minori e una donna, nell'attacco hacker contro miliziani di Hezbollah e attribuito a Israele. Secondo il ministero della salute libanese, si tratta di Fatima Abdallah, 10 anni, della regione di Baalbeck, e di Muhammad Bilal, della periferia sud di Beirut. L'infermiera Atta Dirani è stata colpita mentre lavorava in un ospedale nella regione di Baalbeck. In tutto si registrano migliaia di feriti, centinaia dei quali in condizioni gravi. Ma non ci sono al momento cifre definitive delle vittime dell'attacco.
Iran, da Israele "omicidio di massa" in Libano
L'Iran ha accusato Israele di "omicidio di massa" dopo l'esplosione dei cercapersone in dotazione a Hezbollah, di cui è stato incolpato lo Stato ebraico.
Turchia, nessun rischio relativo ai cercapersone nel Paese
"Posso chiaramente dire che non c'è alcun rischio specifico riguardo ai cercapersone in Turchia". Lo ha affermato il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture turco, Abdulkadir Uraloglu, in riferimento all'esplosione coordinata di cercapersone in dotazione a esponenti di Hezbollah in Libano e Siria che ieri ha portato alla morte una ventina di persone e circa 4mila feriti. "I cercapersone non vengono quasi mai utilizzati in Turchia", ha detto Uraloglu durante un'intervista con Anadolu, aggiungendo che Ankara "impedisce oltre 400 cyber attacchi al giorno" e la Turchia è "tra i primi dieci Paesi al mondo in termini di cyber sicurezza".
Mosca: "Sulle esplosioni dei cercapersone serve un'inchiesta"
La Russia chiede "un'inchiesta" sulle esplosioni simultanee di cercapersone avvenute ieri in Libano e Siria che hanno provocato almeno 18 morti e migliaia di feriti, tra i quali l'ambasciatore iraniano a Beirut. "Quello che è accaduto ieri richiede un'inchiesta, una attenzione internazionale", ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, citata dall'agenzia Tass. Un giudizio su quanto avvenuto deve essere dato da "specialisti", ha aggiunto la portavoce.
Media, 500 miliziani di Hezbollah accecati da esplosioni
Secondo fonti della tv saudita al Hadath, circa 500 miliziani di Hezbollah sono rimasti accecati in seguito all'esplosione dei loro cercapersone ieri in Libano e a Damasco.
Media, Mossad ha piazzato esplosivi in 5mila cercapersone'
Secondo fonti della sicurezza libanese, il Mossad, l'agenzia di spionaggio israeliana, ha piazzato esplosivi dentro 5.000 cercapersone importati da Hezbollah mesi prima delle detonazioni di ieri. Lo riferisce il Times of Israel citando Reuters.
Hezbollah, operazione cercapersone un duro colpo, il peggiore
Un portavoce di Hezbollah ha riferito al quotidiano libanese al Akhbar che l'operazione dei cercapersone esplosi è stato "un duro colpo". "Nel giro di un minuto il nemico è riuscito a infliggere uno dei suoi peggiori colpi a Hezbollah dall'inizio del conflitto", ha detto. E ha aggiunto che l'attacco ha dimostrato una straordinaria capacità di danneggiare le comunicazioni del gruppo sciita e una dimostrazione della sua superiorità tecnologica e di intelligence: "Il nemico ci ha spinto fuori dai confini delle tradizionali regole di ingaggio che esistono".
Iran, le cure del nostro ambasciatore in Libano procedono bene
L'ambasciata iraniana a Beirut ha annunciato che procedono bene le cure mediche per Mojtaba Amani, l'ambasciatore della Repubblica islamica a Beirut, rimasto ferito ieri in seguito all'esplosione coordinata di cercapersone in dotazione a esponenti di Hezbollah in Libano e Siria che ha portato alla morte una ventina di persone e circa 4mila feriti. La missione diplomatica ha aggiunto che le voci secondo cui Amani avrebbe perso un occhio e sarebbe rimasto ferito gravemente all'altro sono false, riferisce Mehr.
Iran: "Da Israele un cyber attacco terroristico da punire"
L'Iran ha condannato Israele dopo l'esplosione coordinata di cercapersone in dotazione a esponenti di Hezbollah in Libano e Siria che ha portato alla morte una ventina di persone e circa 4mila feriti, tra cui l'ambasciatore iraniano a Beirut, Mojtaba Amani. Il rappresentante della Repubblica islamica all'Onu, Saeed Iravani, ha definito la detonazione coordinata dei cercapersone un "cyber attacco terroristico" durante una sessione speciale dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, aggiungendo che "il regime di Israele deve essere ritenuto responsabile di tale aggressione e di tale crimine efferato". Il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Nasser Kanani, ha duramente condannato l'esplosione coordinata dei cercapersone, affermando che "l'azione terrorista di Israele" merita un procedimento penale, un processo e una punizione a livello internazionale.
Idf, attacco aereo su strutture di Hezbollah in sud Libano
La scorsa notte le forze militari israeliane hanno identificato terroristi dell' organizzazione Hezbollah che operavano in una struttura militare nella zona di Majdal Salem nel sud del Libano. Aerei dell'aeronautica militare hanno attaccato gli edifici eliminando i terroristi. Lo riferisce l'Idf affermando inoltre che i caccia hanno colpito anche edifici utilizzati dal gruppo terroristico a Odaisseh, Markaba, Blida, Maroun al-Ras e Chihine, nel Libano meridionale.
Gold Apollo: cercapersone Hezbollah fatti da ungherese Bac
Gold Apollo ha riferito che i cercapersone utilizzati dai militanti di Hezbollah che ieri sono esplosi in modo simultaneo in Libano e in Siria sono stati realizzati dal partner unghere Bac Consulting Kft. È quanto riferisce la società di Taiwan in una nota.
Domani discorso di Nasrallah dopo esplosioni cercapersone
Il capo di Hezbollah Hassan Nasrallah terrà un discorso giovedì dopo che centinaia di cercapersone utilizzati dai membri del suo movimento sono esplosi in tutto il Libano. Lo ha annunciato lo stesso gruppo sostenuto dall'Iran. Nasrallah parlerà alle 17:00 locali (le ore 16 in Italia) di giovedì in un discorso che affronterà "gli ultimi sviluppi", ha affermato Hezbollah.
Media: Israele ha informato Usa a fine operazione cercapersone
Israele ha informato gli Stati Uniti sull'operazione in cui sono stati fatti esplodere i cercapersone in dotazione ai miliziani di Hezbollah in Libano e Siria, dopo la sua conclusione. Lo scrive l'Associated Press sul suo sito citando un funzionario statunitense che ha parlato a condizione di anonimato. Hezbollah ha incolpato Israele per le esplosioni, mentre l'esercito israeliano ha rifiutato di commentare, scrive l'Ap.
Ecco come i cercapersone possono diventare delle micro-bombe
È avvolto nel mistero l'attacco che ha trasformato i cercapersone degli uomini di Hezbollah in micro-bombe. Esplosi contemporaneamente, hanno causato almeno 18 morti e 4mila feriti fra Libano e Siria. Ecco tutte le ipotesi, dalla manomissione manuale, all'hackeraggio. L'APPROFONDIMENTO
NyT: ambasciatore Iran in Libano ha perso occhio nelle esplosioni
L'ambasciatore iraniano in Libano, Mojtaba Amani, ha perso un occhio ed è rimasto ferito gravemente all'altro quando un cercapersone che portava con sé è esploso nell'ondata simultanea di esplosioni che hanno preso di mira dispositivi elettronici nel Paese. Lo scrive il New York Times citando due membri del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie dell'Iran informati sull'attacco. I membri delle Guardie, che hanno parlato a condizione di anonimato, hanno affermato che le ferite di Amani erano più gravi di quanto inizialmente riportato dall'Iran, e che sarebbe stato trasportato in elicottero a Teheran per le cure, scrive il Nyt.
Azienda Taiwan: cercapersone non prodotti da noi
L'azienda di Taiwan Gold Apollo ha negato di aver prodotto i cercapersone destinati a Hezbollah che Israele sarebbe riuscito a manomettere, secondo la ricostruzione del New York Times, causando le esplosioni in Libano. "Non sono nostri prodotti", ha assicurato il capo dell'azienda, Hsu Chin-kuang, parlando con i giornalisti a Taipei.
Hezbollah: "Israele pagherà, continuiamo sostegno a Gaza"
"Continueremo come in tutti i giorni passati con le nostre benedette operazioni a sostegno" della Striscia di Gaza, hanno dichiarato oggi i miliziani libanesi di Hezbollah dopo la mortale raffica di esplosioni di cercapersone che il gruppo sciita sostenuto dall'Iran ha attribuito a Israele. "Questo percorso è in atto e separato dalla dura resa dei conti che il nemico criminale deve attendere per il suo massacro" di ieri, ha affermato Hezbollah in una dichiarazione rilasciata su Telegram.
Morti 4 militari Israele a Gaza, anche prima soldatessa
Quattro soldati israeliani sono stati uccisi e diversi altri sono rimasti feriti durante i combattimenti di ieri a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo hanno annunciato stamattina le Forze di difesa israeliane (Idf). Tra le vittime risulta anche la 20enne Agam Naim, sergente paramedico. Le Idf specificano che si stratta della prima soldatessa a morire nell'offensiva di terra contro Hamas, il cui bilancio sale a 348 vittime.
Ci sono centinaia di feriti oltre agli almeno 14 morti e 450 feriti per le esplosioni di walkie-talkie registratesi oggi a Beirut e nella valle della Bekaa. Alcuni strumenti radio sono esplosi durante funerali di persone uccise nell'attacco hacker di ieri.
L'esplosivo sarebbe stato piazzato dal Mossad nei dispositivi prima che venissero consegnati. Lufthansa, Air France e British Airways fermano i voli su Israele. "Continueremo come in tutti i giorni passati con le nostre benedette operazioni a sostegno" della Striscia di Gaza, hanno dichiarato oggi i miliziani libanesi di Hezbollah. Quattro soldati israeliani sono stati uccisi e diversi altri sono rimasti feriti durante i combattimenti di ieri a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo hanno annunciato stamattina le Forze di difesa israeliane (Idf). Tra le vittime risulta anche la 20enne Agam Naim, sergente paramedico. Le Idf specificano che si stratta della prima soldatessa a morire nell'offensiva di terra contro Hamas, il cui bilancio sale a 348 vittime.
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