Ad annunciare le accuse penali in relazione al massacro del 7 ottobre 2023 in Israele è stato il Dipartimento di Giustizia americano. Se entro due settimane non sarà raggiunto un accordo per il cessate il fuoco a Gaza e sullo scambio di prigionieri, gli Stati Uniti si ritireranno dai colloqui. Lo ha fatto sapere il ministero degli Esteri turco. L'Idf attacca Tulkarem e impone coprifuoco al campo profughi. Per i media palestinesi, prima di effettuare il raid, sarebbero stati condotti attacchi con i droni
Ucciso terrorista che guardò vittima morire bevendo Coca
Per tutti era il freddo assassino che il 7 ottobre aprì il frigo di un'abitazione del Kibbutz Netiv Ha'asara, prese una lattina di Coca Cola e ne sorseggiò un po' mentre guardava il padrone di casa morire sotto gli occhi dei figli piccoli. Diversi organi di stampa israeliani riferiscono, senza citare fonti, che ieri alla famiglia della vittima israeliana è stato detto che l'IDF e lo Shin Bet hanno eliminato Ahmad Wadia in un attacco aereo costato la vita a otto membri di Hamas vicino all'ospedale Al-Ahli di Gaza City.
Consiglio Onu discuterà domani della crisi degli ostaggi a Gaza
Il rappresentante israeliano alle Nazioni Unite, Danny Danon, ha annunciato che il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si riunirà domani su sua richiesta urgente per discutere ufficialmente della situazione degli ostaggi detenuti a Gaza. In un tweet, Danon ha precisato che si tratta della prima volta che l'esecutivo Onu affronta questa discussione dal 7 ottobre scorso. "E' triste pensare che ci siano voluti al Consiglio 11 mesi per fare questo, e solo dopo la barbara uccisione a sangue freddo di sei ostaggi per mano dei terroristi di Hamas", ha scritto, ringraziando i rappresentanti di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia per aver facilitato lo svolgimento della riunione. "Il Consiglio di Sicurezza deve condannare questo gruppo terroristico nazista e chiedere l'immediato rilascio di tutti gli ostaggi", ha aggiunto Danon, citato dal Times of Israel
Shas boccia decisione di restare in Corridoio Filadelfia
Il leader del partito Shas, Aryeh Deri, uno dei piu' stretti alleati politici di Benjamin Netanyahu, ha criticato il voto del gabinetto di sicurezza promosso dal premier per il mantenimento del controllo militare del Corridoio di Filadelfia a prescindere da quale accordo sara' raggiunto con Hamas. Lo afferma l'emittente pubblica Kan, chi cita le parole che Deri avrebbe detto al primo ministro nel corso di una recente riunione a porte chiuse: "il voto e' stato un grosso errore che ci ha legato le mani, Ma dal momento in cui abbiamo votato e quello che e' successo e' successo, non dobbiamo cambiare la decisione", un riferimenti all'uccisione di sei ostaggi da parte di Hamas i cui corpi sono stati poi recuperati dall'IDF.
Notte di manifestazioni e violenze davanti casa Netanyahu
Migliaia di israeliani si sono radunati in tutto il paese ieri sera al termine del secondo giorno consecutivo di proteste a favore di un accordo di cessate il fuoco per il rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas. A Gerusalemme, i dimostranti sono stati affrontati con notevole violenza dalla polizia, riporta il Times of Israel che ha arresttao una decina di persone. I dimostranti hanno suonato i clacson in tutto il quartiere di Rehavia e sulle strade vicine alla residenza di Benjamin Netanyahu, trasportando barelle e cartelli con i ritratti degli ostaggi, accendendo falo' e scandendo lo slogan "Possa il loro ricordo essere una rivoluzione".
Sirene allarme razzi in zone vicine a confine con Libano
Le sirene di allarme razzi risuonano nelle comunità vicine al confine con il Libano. Le sirene vengono attivate in diverse località del nord di Israele, tra cui Rosh HaNikra e Shlomi. Lo riporta 'The Times of Israel'.
Biden: Stiamo negoziando con Qatar e Egitto, non con Netanyahu"
"Siamo nel mezzo delle trattative. Continuiamo a trattare, non con lui ma con i miei colleghi del Qatar e dell'Egitto". Lo ha detto Joe Biden rispondendo a chi gli chiedeva del premier Benjamin Netanyahu dopo la sua conferenza stampa.
Gaza, corridoi Netzarim e Filadelfia: perché continuano a bloccare colloqui di pace
Tra le questioni più spinose nella trattativa per una tregua tra Israele e Hamas c'è ancora quella sul controllo delle due lingue di terra più strategiche per le operazioni militari. Da un lato c'è il corridoio di Filadelfia, che al suo interno ha il valico di Rafah. Dall'altro c'è la strada di Netzarim, che separa in due - da nord a sud - la Striscia. COSA SAPERE
Il piano di Netanyahu per il dopoguerra: a Gaza funzionari locali e chiusura dell'Unrwa
Il primo ministro israeliano ha presentato per la prima volta formalmente al gabinetto di sicurezza un documento di principi sulla gestione della Striscia dopo il conflitto. Dopo la distruzione della capacità militari e delle strutture di governo di Hamas, la sicurezza sarà garantita da Israele. L’Agenzia per i rifugiati Onu verrà chiusa. I DETTAGLI
Guerra Israele-Hamas. Cosa sapere sul conflitto in corso
Con la situazione sul campo che è in costante evoluzione, Sky TG24 ha deciso di raccogliere qui di seguito alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio in cui gli eventi di queste settimane si inseriscono. L'APPROFONDIMENTO
Stato Palestinese, i Paesi che lo riconoscono ufficialmente
Il 28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzato il riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 sarà la volta della Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. QUALI SONO