Hawaii, erutta il vulcano Kilauea: lava fino a nove metri, ma "nessun pericolo imminente"

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Uno dei siti vulcanici più attivi al mondo è tornato ad accendersi nell’arcipelago americano. Tre giorni di lava e gas che hanno portato un gruppo di geologi a sorvolare l’area del Parco Nazionale delle Hawaii, riportando la formazione di fessure e colate laviche. Nessun allarme per le case che circondano l’area: le strade più vicine si trovano a dieci chilometri dal Kilauea 

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Fontane di lava e gas vulcanici tornano a scatenarsi alle Hawaii. Il Kilauea, uno dei vulcani più attivi al mondo, ha ricominciato a eruttare nella notte di domenica 15 settembre. In una zona lontana dieci chilometri dalla strada più vicina, nel Parco Nazionale dell’arcipelago americano, le attività del Kilauea sono proseguite per diverse ore, fino a intensificarsi nella giornata di martedì 17. Un gruppo di scienziati è accorso sul posto per raccogliere la lava, che ha raggiunto i nove metri d’altezza, e analizzarla in laboratorio. I geologi hanno anche registrato diverse immagini dall’elicottero con cui hanno sorvolato la zona. Dopo la ricognizione, è stata segnalata la formazione di alcune fessure e colate di magma liquido sul fondo del cratere Napau.

Nessun pericolo imminente

Secondo l'Hawaiian Volcano Observatory dell'U.S. Geological Survey non ci dovrebbero essere pericoli imminenti per le case e le infrastrutture che circondano l’area del Rift nel Medio Oriente. Nel 2019, a causa di una serie di terremoti ed eruzioni, i danni causati dal Kilauea furono più notevoli, fino a portare alla distruzione di centinaia di case e attività commerciali. 

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