Fonti della sicurezza israeliana hanno riferito che è possibile che i negoziatori finalizzino un'intesa per il cessate il fuoco e la liberazione di ostaggi durante i colloqui del 15 agosto. Tel Aviv ha ricevuto indicazioni che Sinwar è interessato a un accordo. Media: 'Iran attaccherà Israele a breve, forse prima dei colloqui'
Fonti della sicurezza israeliana hanno riferito che è possibile che i negoziatori finalizzino un accordo per il cessate il fuoco e la liberazione di ostaggi durante i colloqui di giovedì, al Cairo o a Doha, e che l'accordo possa essere messo in atto nei giorni successivi. Lo riporta Channel 12 aggiungendo che Hamas sarà rappresentato al vertice (da altri negoziatori) e quindi sarà possibile per i mediatori fare la spola tra le due parti. In serata Hamas, in proposito ha reso noto che non invierà suoi negoziatori diretti per il colloqui del 15 agosto. Israele ha ricevuto indicazioni che il leader di Hamas, Yahya Sinwar, è interessato a un accordo sulla tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi, secondo una fonte israeliana citata da Haaretz. "La domanda è se Netanyahu lo voglia o se aderirà all'ultimatum di Ben-Gvir, che ha promesso di ritirarsi dal governo in caso di accordo con Hamas", ha detto la fonte. Per il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, "l'accordo per la tregua a Gaza è ancora possibile".
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Chi sono gli Houthi che attaccano le navi nel Mar Rosso
- Il piano di Netanyahu per il dopoguerra
- Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato
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Chi è Yahya Sinwar, il nuovo capo politico di Hamas nascosto nei sotterranei a Gaza
Nato nel 1962 a Khan Yunis, una delle zone più disastrate della Striscia, è stato per 22 anni nelle carceri israeliane. Fu rilasciato nel 2011, in uno scambio tra detenuti palestinesi e il soldato Gilad Shalit. Dal 2017 era già leader del movimento a Gaza. Lo Stato ebraico gli dà la caccia: è una delle menti dell'attacco del 7 ottobre 2023. C'è chi lo ha definito "un astuto psicopatico" e chi lo ha soprannominato il "macellaio di Khan Yunis". IL PROFILO
Borrell, 'Israele incita a crimini di guerra, sanzioni Ue'
"Mentre il mondo spinge per un cessate il fuoco a Gaza, il ministro Ben Gvir chiede di tagliare il carburante e gli aiuti ai civili. Come le sinistre dichiarazioni del ministro Smotrich, questo è un incitamento ai crimini di guerra. Le sanzioni devono essere sulla nostra agenda Ue". Lo scrive su X l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell. "Esorto il governo israeliano a prendere inequivocabilmente le distanze da queste incitazioni a commettere crimini di guerra e lo invito a impegnarsi in buona fede nei negoziati facilitati da Stati Uniti, Qatar ed Egitto per un cessate il fuoco immediato", aggiunge.
Hamas, 'giovedì non parteciperemo ai colloqui'
Hamas ha annunciato in serata di aver respinto l'invito di Stati Uniti, Qatar ed Egitto per un ultimo round di negoziati sull'accordo di cessate il fuoco e sulla presa degli ostaggi a Gaza, previsto per giovedì. Lo scrive Axios precisando che l'annuncio di Hamas rappresenta una battuta d'arresto significativa per gli sforzi dell'amministrazione Biden. Hamas ha spiegato che alla base ci sono le nuove condizioni presentate da Netanyahu, l'assassinio da parte di Israele di Haniyeh e i recenti attacchi aerei israeliani a Gaza, in cui sono morti decine di palestinesi.
Yemen, chi sono gli Houthi e quale è il loro ruolo nel Mar Rosso
Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Negli ultimi mesi sono entrati nel conflitto contro Israele accanto ad Hamas. Quasi ogni giorno, le forze yemenite hanno sparato contro navi cargo e petroliere dirette, innescando la decisione degli Usa di creare la coalizione marittima Prosperity Guardian e la missione Aspides dell'Ue per proteggere la navigazione in quel tratto di mare. L'APPROFONDIMENTO
Media: 'Iran vuole attaccare Israele con più forza che in aprile'
Secondo l'apparato di sicurezza israeliano, l'Iran è intenzionato a mantenere le promesse di punizione per gli assassini del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran attaccando con più forza di quanto ne abbia usata in aprile, quando lanciò centinaia di missili e droni, ma avvertendo prima. Lo riferisce la tv pubblica Kan. Le valutazioni del sistema di difesa israeliano prevedono che la repubblica islamica abbia pianificato un attacco più ampio, con obiettivi in alcuni punti strategici sensibili. Secondo uno scambio di messaggi e minacce tra Iran e Israele, i prossimi giorni saranno estremamente tesi, ha riportato Kan.
Israele avrebbe organizzato una campagna di persuasione online rivolta a politici USA
Lo rivela il New York Times, che cita fonti del Ministero della Diaspora di Israele. Anche OpenAI e Meta affermano di aver individuato un’operazione di disinformazione portata avanti da una società israeliana. LEGGI L'ARTICOLO
Axios: per Israele decisione Hamas di non partecipare ai colloqui è mossa tattica
Il fatto che Hamas abbia annunciato che non parteciperà ai negoziati previsti per giovedì per Israele non sarebbe altro che "una mossa tattica" in vista di un possibile attacco e nel tentativo di strappare condizioni migliori per l'accordo sul cessate il fuoco. A sostenerlo è Barak Ravid su 'Axios'. "Un alto funzionario israeliano coinvolto nei negoziati - scrive il giornalista israeliano - ha affermato che la dichiarazione di Hamas è 'una mossa tattica in vista di un possibile attacco da parte dell'Iran e di Hezbollah e nel tentativo di ottenere condizioni migliori per l'accordo'. Il funzionario ha aggiunto: 'Se Hamas non si siede al tavolo, continueremo a decimare le sue forze a Gaza'".
Media: 'Iran attaccherà Israele a breve, forse prima dei colloqui'
Secondo le ultime valutazioni di Israele, l'Iran lancerà un attacco diretto al Paese nei prossimi giorni. Le fonti affermano che la Repubblica islamica potrebbe farlo già prima dei colloqui per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi previsti per giovedì. Lo riferisce il sito Walla citando fonti di intelligence che contraddicono le notizie degli ultimi giorni secondo cui negli ultimi giorni l'Iran stava riconsiderando la sua promessa di una dura risposta all'assassinio di Haniyeh, di cui attribuisce la responsabilità a Israele, in seguito alle forti pressioni internazionali.
Israele avrebbe organizzato una campagna di persuasione online rivolta a politici USA
Lo rivela il New York Times, che cita fonti del Ministero della Diaspora di Israele. Anche OpenAI e Meta affermano di aver individuato un’operazione di disinformazione portata avanti da una società israeliana. LEGGI L'ARTICOLO
'Possibile che accordo tregua-ostaggi sia firmato giovedì'
Fonti della sicurezza israeliana hanno riferito che è possibile che i negoziatori finalizzino un accordo per il cessate il fuoco e la liberazione di ostaggi durante i colloqui di giovedì, al Cairo o a Doha, e che l'accordo possa essere messo in atto nei giorni successivi. Lo riporta Channel 12 aggiungendo che Hamas sarà rappresentato al vertice (da altri negoziatori) e quindi sarà possibile per i mediatori fare la spola tra le due parti. In serata Hamas, in proposito ha reso noto che non invierà suoi negoziatori diretti per il colloqui del 15 agosto.
Hossein Salami, chi è il comandante militare iraniano pronto a guidare l’attacco a Israele
Nato nel 1960, ha combattuto nella guerra tra Iran e Iraq degli anni '80. Lì è iniziata una carriera militare che, nel 2019, lo ha visto diventare comandante capo del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica. Nelle grazie di Khamenei, maestro nell'uso della propaganda e della "guerra psicologica", è tra le voci più dure nei confronti dello Stato ebraico e del mondo occidentale. L'APPROFONDIMENTO
Hamas: si attui il piano di Biden invece di altri colloqui
Hamas dice ai mediatori di Gaza di attuare il piano di tregua del presidente Usa Joe Biden invece di "ulteriori colloqui".
Idf, 'nessun cambiamento in linee guida, forze Israele pronte'
Il portavoce dell'Idf, le forze armate israeliane, Daniel Hagari ha scritto su X che non ci sono cambiamenti nelle linee guida dell'Home Front Command, in seguito alle segnalazioni secondo cui l'Iran ha deciso di attaccare Israele. Hagari ha scritto, "le forze dell'esercito sono distribuite e preparate, se dovesse sorgere la necessità di cambiare le linee guida, le aggiorneremo".
Stato Palestinese, i Paesi che lo riconoscono ufficialmente
Il 28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzzato il riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 sarà la volta della Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. QUALI SONO
Non solo Netanyahu, da Putin a Gheddafi: i leader finiti nel mirino dell'Aja
Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto di emettere un mandato di arresto contro il premier israeliano - e contro i numero uno Hamas Sinwar - per "crimini di guerra e crimini contro l'umanità". Se accolta, il primo ministro dello Stato ebraico finirebbe in un elenco in cui compaiono molte figure controverse. CHI SONO
Gallant: reazione senza precedenti se Hezbollah attacca
Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha dichiarato alle reclute militari che Israele agirà in modi mai visti prima se verrà attaccato in modo senza precedenti dall'Iran e da Hezbollah, lo riferisce il Times of Israel. "Abbiamo capacità significative. Spero che ne tengano conto e non scatenino una guerra su altri fronti", dice alle reclute alla base militare di Tel Hashomer. Il ministro ha aggiunto che Israele sta lottando per la propria esistenza in un "ambiente ostile". Alle reclute ha sottolineato che stanno arrivando in un momento storico sia "difficile" che "significativo".
Gaza: 'Israele ha ucciso l’1,8% della popolazione dal 7 ottobre'
Secondo i dati ufficiali, Israele ha ucciso l’1,8% della popolazione di Gaza dal 7 ottobre. Lo sostiene l’Ufficio centrale palestinese di statistica, secondo cui il 24% delle vittime nell’enclave costiera assediata sono giovani (di età compresa tra 18 e 29 anni). Circa il 70% dei feriti a Gaza sono donne e bambini, mentre circa 10.000 persone risultano disperse e due milioni sono sfollate, ha affermato l'ufficio di presidenza. L'Istituto aggiunge che nello stesso periodo 620 palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane in Cisgiordania, il 75% dei quali aveva meno di 30 anni. I dati mostrano anche che 34 persone a Gaza sono morte di malnutrizione e circa 3.500 bambini sono a rischio di morte a causa della carenza di cibo.
L'Iran rilascia su cauzione le reporter che seguirono caso Amini
I tribunali iraniani hanno ridotto le pene detentive per due giornaliste accusate di collaborazione con gli Stati Uniti. Lo hanno reso noto oggi i loro avvocati ai giornali riformisti. Elaheh Mohammadi, 37 anni, e Niloufar Hamedi, 31 anni, sono libere su cauzione dopo più di un anno nella prigione di Evin a Teheran per la loro copertura della morte in custodia nel settembre 2022 di Mahsa Amini, un decesso che aveva scatenato proteste a livello nazionale. A gennaio, la magistratura iraniana aveva dichiarato di aver avviato un nuovo procedimento contro le due donne per aver posato per delle foto senza il velo obbligatorio al momento del loro rilascio quello stesso mese. Due distinte corti d'appello di Teheran hanno deciso di assolverle dall'accusa di collaborazione con gli Stati Uniti, hanno detto gli avvocati ai quotidiani Shargh e Ham Mihan. Secondo la magistratura, in origine, Mohammadi era stata condannata a sei anni di carcere mentre Hamedi a sette anni. Le due donne sono state inoltre condannate a cinque anni ciascuno per collusione e cospirazione contro la sicurezza dello Stato e a un anno per propaganda contro la Repubblica islamica. Gli avvocati hanno affermato che queste sentenze sono state confermate dalla corte d'appello e saranno scontate contemporaneamente.