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Israele-Hamas, media: "Possibile che accordo tregua-ostaggi sia firmato giovedì"

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Guerra in Medioriente: Israele colpisce scuola a Gaza, circa 90 le vittime
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Guerra in Medioriente: Israele colpisce scuola a Gaza, circa 90 le vittime
00:02:13 min

Fonti della sicurezza israeliana hanno riferito che è possibile che i negoziatori finalizzino un'intesa per il cessate il fuoco e la liberazione di ostaggi durante i colloqui del 15 agosto. Tel Aviv ha ricevuto indicazioni che Sinwar è interessato a un accordo. Media: 'Iran attaccherà Israele a breve, forse prima dei colloqui'

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Fonti della sicurezza israeliana hanno riferito che è possibile che i negoziatori finalizzino un accordo per il cessate il fuoco e la liberazione di ostaggi durante i colloqui di giovedì, al Cairo o a Doha, e che l'accordo possa essere messo in atto nei giorni successivi. Lo riporta Channel 12 aggiungendo che Hamas sarà rappresentato al vertice (da altri negoziatori) e quindi sarà possibile per i mediatori fare la spola tra le due parti. In serata Hamas, in proposito ha reso noto che non invierà suoi negoziatori diretti per il colloqui del 15 agosto. Israele ha ricevuto indicazioni che il leader di Hamas, Yahya Sinwar, è interessato a un accordo sulla tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi, secondo una fonte israeliana citata da Haaretz. "La domanda è se Netanyahu lo voglia o se aderirà all'ultimatum di Ben-Gvir, che ha promesso di ritirarsi dal governo in caso di accordo con Hamas", ha detto la fonte. Per il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, "l'accordo per la tregua a Gaza è ancora possibile".



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Chi è Yahya Sinwar, il nuovo capo politico di Hamas nascosto nei sotterranei a Gaza

Nato nel 1962 a Khan Yunis, una delle zone più disastrate della Striscia, è stato per 22 anni nelle carceri israeliane. Fu rilasciato nel 2011, in uno scambio tra detenuti palestinesi e il soldato Gilad Shalit. Dal 2017 era già leader del movimento a Gaza. Lo Stato ebraico gli dà la caccia: è una delle menti dell'attacco del 7 ottobre 2023. C'è chi lo ha definito "un astuto psicopatico" e chi lo ha soprannominato il "macellaio di Khan Yunis". IL PROFILO

Borrell, 'Israele incita a crimini di guerra, sanzioni Ue'

"Mentre il mondo spinge per un cessate il fuoco a Gaza, il ministro Ben Gvir chiede di tagliare il carburante e gli aiuti ai civili. Come le sinistre dichiarazioni del ministro Smotrich, questo è un incitamento ai crimini di guerra. Le sanzioni devono essere sulla nostra agenda Ue". Lo scrive su X l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell. "Esorto il governo israeliano a prendere inequivocabilmente le distanze da queste incitazioni a commettere crimini di guerra e lo invito a impegnarsi in buona fede nei negoziati facilitati da Stati Uniti, Qatar ed Egitto per un cessate il fuoco immediato", aggiunge.

Hamas, 'giovedì non parteciperemo ai colloqui'

Hamas ha annunciato in serata di aver respinto l'invito di Stati Uniti, Qatar ed Egitto per un ultimo round di negoziati sull'accordo di cessate il fuoco e sulla presa degli ostaggi a Gaza, previsto per giovedì. Lo scrive Axios precisando che l'annuncio di Hamas rappresenta una battuta d'arresto significativa per gli sforzi dell'amministrazione Biden. Hamas ha spiegato che alla base ci sono le nuove condizioni presentate da Netanyahu, l'assassinio da parte di Israele di Haniyeh e i recenti attacchi aerei israeliani a Gaza, in cui sono morti decine di palestinesi.

Yemen, chi sono gli Houthi e quale è il loro ruolo nel Mar Rosso

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Negli ultimi mesi sono entrati nel conflitto contro Israele accanto ad Hamas. Quasi ogni giorno, le forze yemenite hanno sparato contro navi cargo e petroliere dirette, innescando la decisione degli Usa di creare la coalizione marittima Prosperity Guardian e la missione Aspides dell'Ue per proteggere la navigazione in quel tratto di mare. L'APPROFONDIMENTO

Media: 'Iran vuole attaccare Israele con più forza che in aprile'

Secondo l'apparato di sicurezza israeliano, l'Iran è intenzionato a mantenere le promesse di punizione per gli assassini del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran attaccando con più forza di quanto ne abbia usata in aprile, quando lanciò centinaia di missili e droni, ma avvertendo prima. Lo riferisce la tv pubblica Kan. Le valutazioni del sistema di difesa israeliano prevedono che la repubblica islamica abbia pianificato un attacco più ampio, con obiettivi in alcuni punti strategici sensibili. Secondo uno scambio di messaggi e minacce tra Iran e Israele, i prossimi giorni saranno estremamente tesi, ha riportato Kan.

Israele avrebbe organizzato una campagna di persuasione online rivolta a politici USA

Lo rivela il New York Times, che cita fonti del Ministero della Diaspora di Israele. Anche OpenAI e Meta affermano di aver individuato un’operazione di disinformazione portata avanti da una società israeliana. LEGGI L'ARTICOLO

Axios: per Israele decisione Hamas di non partecipare ai colloqui è mossa tattica

Il fatto che Hamas abbia annunciato che non parteciperà ai negoziati previsti per giovedì per Israele non sarebbe altro che "una mossa tattica" in vista di un possibile attacco e nel tentativo di strappare condizioni migliori per l'accordo sul cessate il fuoco. A sostenerlo è Barak Ravid su 'Axios'. "Un alto funzionario israeliano coinvolto nei negoziati - scrive il giornalista israeliano - ha affermato che la dichiarazione di Hamas è 'una mossa tattica in vista di un possibile attacco da parte dell'Iran e di Hezbollah e nel tentativo di ottenere condizioni migliori per l'accordo'. Il funzionario ha aggiunto: 'Se Hamas non si siede al tavolo, continueremo a decimare le sue forze a Gaza'".

Media: 'Iran attaccherà Israele a breve, forse prima dei colloqui'

Secondo le ultime valutazioni di Israele, l'Iran lancerà un attacco diretto al Paese nei prossimi giorni. Le fonti affermano che la Repubblica islamica potrebbe farlo già prima dei colloqui per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi previsti per giovedì. Lo riferisce il sito Walla citando fonti di intelligence che contraddicono le notizie degli ultimi giorni secondo cui negli ultimi giorni l'Iran stava riconsiderando la sua promessa di una dura risposta all'assassinio di Haniyeh, di cui attribuisce la responsabilità a Israele, in seguito alle forti pressioni internazionali.

Israele avrebbe organizzato una campagna di persuasione online rivolta a politici USA

Lo rivela il New York Times, che cita fonti del Ministero della Diaspora di Israele. Anche OpenAI e Meta affermano di aver individuato un’operazione di disinformazione portata avanti da una società israeliana. LEGGI L'ARTICOLO

'Possibile che accordo tregua-ostaggi sia firmato giovedì'

Fonti della sicurezza israeliana hanno riferito che è possibile che i negoziatori finalizzino un accordo per il cessate il fuoco e la liberazione di ostaggi durante i colloqui di giovedì, al Cairo o a Doha, e che l'accordo possa essere messo in atto nei giorni successivi. Lo riporta Channel 12 aggiungendo che Hamas sarà rappresentato al vertice (da altri negoziatori) e quindi sarà possibile per i mediatori fare la spola tra le due parti. In serata Hamas, in proposito ha reso noto che non invierà suoi negoziatori diretti per il colloqui del 15 agosto.

Hossein Salami, chi è il comandante militare iraniano pronto a guidare l’attacco a Israele

Nato nel 1960, ha combattuto nella guerra tra Iran e Iraq degli anni '80. Lì è iniziata una carriera militare che, nel 2019, lo ha visto diventare comandante capo del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica. Nelle grazie di Khamenei, maestro nell'uso della propaganda e della "guerra psicologica", è tra le voci più dure nei confronti dello Stato ebraico e del mondo occidentale. L'APPROFONDIMENTO

Hamas: si attui il piano di Biden invece di altri colloqui

Hamas dice ai mediatori di Gaza di attuare il piano di tregua del presidente Usa Joe Biden invece di "ulteriori colloqui".

Idf, 'nessun cambiamento in linee guida, forze Israele pronte'

Il portavoce dell'Idf, le forze armate israeliane, Daniel Hagari ha scritto su X che non ci sono cambiamenti nelle linee guida dell'Home Front Command, in seguito alle segnalazioni secondo cui l'Iran ha deciso di attaccare Israele. Hagari ha scritto, "le forze dell'esercito sono distribuite e preparate, se dovesse sorgere la necessità di cambiare le linee guida, le aggiorneremo".

Stato Palestinese, i Paesi che lo riconoscono ufficialmente

Il  28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzzato il riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 sarà la volta della  Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri  Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e  Stati Uniti. QUALI SONO

Non solo Netanyahu, da Putin a Gheddafi: i leader finiti nel mirino dell'Aja

Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto di  emettere un mandato di arresto contro il premier israeliano - e contro i  numero uno Hamas Sinwar - per "crimini di guerra e crimini contro  l'umanità". Se accolta, il primo ministro dello Stato ebraico finirebbe  in un elenco in cui compaiono molte figure controverse. CHI SONO

Gallant: reazione senza precedenti se Hezbollah attacca

Il ministro  della Difesa Yoav Gallant ha dichiarato alle reclute militari che  Israele agirà in modi mai visti prima se verrà attaccato in modo senza  precedenti dall'Iran e da Hezbollah, lo riferisce il Times of Israel.  "Abbiamo capacità significative. Spero che ne tengano conto e non  scatenino una guerra su altri fronti", dice alle reclute alla base  militare di Tel Hashomer. Il ministro ha aggiunto che Israele sta lottando per la propria  esistenza in un "ambiente ostile". Alle reclute ha sottolineato che  stanno arrivando in un momento storico sia "difficile" che  "significativo".

Gaza: 'Israele ha ucciso l’1,8% della popolazione dal 7 ottobre'

Secondo i dati ufficiali, Israele ha ucciso l’1,8% della popolazione di Gaza dal 7 ottobre. Lo sostiene l’Ufficio centrale palestinese di statistica, secondo cui il 24% delle vittime nell’enclave costiera assediata sono giovani (di età compresa tra 18 e 29 anni). Circa il 70% dei feriti a Gaza sono donne e bambini, mentre circa 10.000 persone risultano disperse e due milioni sono sfollate, ha affermato l'ufficio di presidenza. L'Istituto aggiunge che nello stesso periodo 620 palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane in Cisgiordania, il 75% dei quali aveva meno di 30 anni. I dati mostrano anche che 34 persone a Gaza sono morte di malnutrizione e circa 3.500 bambini sono a rischio di morte a causa della carenza di cibo.

L'Iran rilascia su cauzione le reporter che seguirono caso Amini

I tribunali iraniani hanno ridotto le pene detentive per due giornaliste accusate di collaborazione con gli Stati Uniti. Lo hanno reso noto oggi i loro avvocati ai giornali riformisti. Elaheh Mohammadi, 37 anni, e Niloufar Hamedi, 31 anni, sono libere su cauzione dopo più di un anno nella prigione di Evin a Teheran per la loro copertura della morte in custodia nel settembre 2022 di Mahsa Amini, un decesso che aveva scatenato proteste a livello nazionale. A gennaio, la magistratura iraniana aveva dichiarato di aver avviato un nuovo procedimento contro le due donne per aver posato per delle foto senza il velo obbligatorio al momento del loro rilascio quello stesso mese. Due distinte corti d'appello di Teheran hanno deciso di assolverle dall'accusa di collaborazione con gli Stati Uniti, hanno detto gli avvocati ai quotidiani Shargh e Ham Mihan. Secondo la magistratura, in origine, Mohammadi era stata condannata a sei anni di carcere mentre Hamedi a sette anni. Le due donne sono state inoltre condannate a cinque anni ciascuno per collusione e cospirazione contro la sicurezza dello Stato e a un anno per propaganda contro la Repubblica islamica. Gli avvocati hanno affermato che queste sentenze sono state confermate dalla corte d'appello e saranno scontate contemporaneamente.

Hamas: 'Usa responsabili degli orribili massacri a Gaza'

Gli Usa sono responsabili degli orribili massacri a Gaza. Lo sostiene Hamas, spiegando che i crimini di guerra e il genocidio perpetrati da Israele nell'enclave costiera assediata "non sarebbero in corso se non ci fosse il sostegno di alcune capitali occidentali, guidate da Washington".

In un post su Telegram, Hamas ha affermato che gli Stati Uniti hanno fornito a Israele sostegno politico e militare, rendendosi in questo modo “complici diretti del massacro della scuola di al-Tabin e di altri crimini e violazioni”.

Media: la Cina sostiene l'Iran nella difesa della sua sovranità

La "Cina sostiene l'Iran nella difesa della sua sovranità, sicurezza e dignità nazionale in conformità con la legge e sostiene la parte iraniana nei suoi sforzi per mantenere la pace e la stabilità regionali". Lo ha affermato oggi il ministro degli Esteri cinese Wang Yi durante una telefonata con il ministro degli Esteri iraniano ad interim Ali Bagheri Kani, aggiungendo che la Cina è pronta a mantenere una stretta comunicazione con la parte iraniana. Lo scrive il Global Times, il tabloid nazionalista del Quotidiano del Popolo. Le due parti hanno concentrato il loro scambio di opinioni sulla situazione in Medio Oriente, secondo una nota rilasciata dal ministero degli Esteri cinese. Bagheri ha sottolineato che la parte iraniana "difenderà risolutamente la sua sovranità nazionale, sicurezza e integrità territoriale e allo stesso tempo si impegna a mantenere la sicurezza e la stabilità nella regione".

Fonte a Cnn: 'Sinwar vuole tregua ma nessuno sa cosa voglia Bibi'

Il leader di Hamas Yahya Sinwar vuole un accordo di cessate il fuoco che ponga fine alla guerra a Gaza. Questo è il messaggio che i mediatori egiziani e qatarioti hanno trasmesso ai funzionari israeliani in vista di un vertice che si terrà la prossima settimana. Lo ha riferito alla Cnn una fonte israeliana a conoscenza della questione. Ma "nessuno sa cosa voglia Bibi", ha detto, riferendosi al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, aggiungendo che i funzionari statunitensi hanno detto a Israele che si dovrebbe raggiungere immediatamente un accordo per evitare una guerra regionale.

Media: 'Due combattenti di Hezbollah uccisi nel sud del Libano'

Due combattenti dell'unità d'élite Radwan di Hezbollah sono rimasti uccisi in un attacco nel sud del Libano. Lo riporta la televisione saudita "El Hadat".

Gallant: 'Israele non vuole escalation ma si prepara a eventualità'

Israele si sta preparando all'escalation. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa Yoav Gallant ai nuovi soldati arruolati nelle brigate Kfir e Nahal. "I nostri nemici, Iran e Hezbollah, minacciano di farci del male in modi che non hanno mai tentato prima, ma coloro che ci proveranno dovranno affrontare una risposta da parte nostra come mai prima. Abbiamo capacità significative e spero che ci ripensino e non scatenino una guerra su altri fronti", ha aggiunto Gallant. 

"Spero che considerino attentamente le loro azioni ed evitino di farci fare cose che potrebbero causare danni significativi e aumentare la probabilità che scoppi una guerra su altri fronti - ha concluso Gallant -Sono cose che non vogliamo, ma dobbiamo essere preparati perché potrebbero accadere".

Abu Mazen vedrà Putin a Mosca il 13 agosto

Il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese,  Abu Mazen, sarà a Mosca dal 12 al 14 agosto e incontrerà il presidente  russo, Vladimir Putin, nella giornata del 13 agosto. Lo ha riferito  all'agenzia Tass l'ambasciatore palestinese a Mosca, Abdel Hafiz Nofal,  spiegando che il colloquio riguarderà "la situazione a Gaza" e "il ruolo  della Russia e quello che si può fare". In seguito, riferiscono fonti  ben informate a France Presse, Abu Mazen volerà in Turchia per  incontrare il presidente Recep Tayyip Erdogan.

Israele colpisce obiettivi di Hezbollah in Libano

L'esercito israeliano ha riferito di aver colpito con  aerei da combattimento alcuni edifici utilizzati da Hezbollah nel Sud  del Libano in risposta al lancio di missili contro lo Stato ebraico  effettuato la notte scorsa dai miliziani sciiti. Secondo le forze armate  israeliane, l'artiglieria ha inoltre colpito alcune piattaforme di  lancio appartenenti alla formazione filoiraniana. Secondo i media  libanesi, un drone israeliano avrebbe poi colpito due motociclisti nei  pressi della città di Taybeh, nel Sud del Paese dei cedri, ma non è  chiaro se siano sopravvissuti, alla luce delle informazioni contrastanti  pubblicate sulle diverse testate.

Biden: 'L'accordo per la tregua a Gaza è ancora possibile

Per Joe Biden l'accordo per un cessate il fuoco a Gaza "è ancora possibile". Lo ha detto Joe Biden in un'intervista alla Cbs registrata prima che fosse pubblicata, giovedì scorso, la dichiarazione congiunta con Egitto e Qatar che invitava Hamas e Israele a tornare al tavolo delle trattative. "Il piano che ho messo insieme, approvato dal G7 e dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, è ancora fattibile. Sto lavorando letteralmente ogni singolo giorno con tutta la mia squadra per fare in modo che ciò accada e per evitare l'escalation in una guerra regionale, ma ciò può facilmente accadere", ha detto ancora l'ex presidente.

Abdallah II: Giordania non diventerà campo di battaglia

Il re di Giordania, Abdallah II, ha assicurato che  non permetterà che il suo Paese si trasformi in un "campo di battaglia" e  che "la vita del suo popolo corra pericolo" nel caso di uno scontro tra  Iran e Israele. Lo riferisce una nota ufficiale di Amman. Durante un  incontro nel palazzo reale con una delegazione del Congresso degli Stati  Uniti, il monarca ha discusso "gli attuali sviluppi nella regione e le  modalità per rafforzare il partenariato strategico tra la Giordania e  gli Stati Uniti", ha fatto sapere l'agenzia di stampa ufficiale giordana  Petra.

Media: Netanyahu smentisce frizioni con esercito

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha  smentito, durante un vertice di governo a porte chiuse, le frizioni con  l'esercito riportate dai media del Paese, secondo i quali nei comandi  militari starebbe crescendo la frustrazione per una presunta mancanza di  obiettivi chiari della guerra a Gaza. "Ho sentito dai media che i  combattimenti a Gaza non hanno scopo e che gli alti ranghi politici  stanno impedendo all'esercito di fare progressi", avrebbe detto  Netanyahu secondo quanto riportato da Ynet, "non è vero". "L'obiettivo è la vittoria", avrebbe proseguito il primo ministro,  "le forze di difesa israeliane stanno distruggendo Hamas in modo  sistematico con l'obiettivo di demolire le capacità militari e  governative di Hamas, nonché di liberare gli ostaggi".

Idf: un morto in attacco contro israeliani in Cisgiordania

Un attacco contro civili israeliani è avvenuto nel pomeriggio in Cisgiordania, un uomo è rimasto ucciso. Lo riferisce l'Idf. Ingenti forze militari sono arrivate sul posto, secondo i media israeliani, dopo che due automobili sono state centrate da colpi di arma da fuoco.

Media: 'Khamenei convinto dal neopresidente a rinviare rappresaglia'

Secondo il quotidiano kuwaitiano Al-Jarida, il presidente iraniano Masoud Pezeshkian avrebbe convinto la Guida suprema, l'ayatollah Ali Khamenei, a rinviare il previsto attacco a Israele a dopo la formazione del nuovo governo. Intanto gli Stati Uniti avrebbero aperto una linea diretta con l'Iran, chiedendo a Teheran di ritardare la rappresaglia per l'assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh di almeno due settimane. L'Iran avrebbe acconsentito, come risultato dell'apertura del contatto diretto nel fine settimana.

Iran, in corso esercitazioni Guardiani Rivoluzione nell'Ovest

I Guardiani della Rivoluzione iraniani stanno tenendo  esercitazioni militari nella provincia occidentale di Kermanshah, al  confine con l'Iraq, per "rafforzare la prontezza al combattimento e la  vigilanza". Lo ha riferito un alto funzionario del corpo d'elite  all'agenzia ufficiale di Teheran, Irna, secondo la quale le manovre si  concluderanno martedì.

Israele chiude di nuovo la televisione libanese al Mayadeen

Il governo israeliano ha approvato la proposta di bloccare nuovamente le trasmissioni della televisione libanese al Mayadeen, affiliata ad Hezbollah, e i suoi siti web e di sequestrare tutti i suoi beni, così come aveva già fatto il 5 maggio chiudendo le trasmissioni dell'emittente araba al Jazeera. Al Mayadeen era già stata chiusa lo scorso novembre in base alla legge di emergenza che consente l'oscuramento dei media stranieri per possibile minaccia alla sicurezza nazionale, ma la misura era scaduta a gennaio.

Il ministro israeliano delle Comunicazioni, Shlomo Karhi, ha firmato l'ordine di confiscare tutto il materiale del canale e di bloccare l'accesso alle sue pagine Internet, secondo il quotidiano israeliano 'The Times of Israel'. Questa volta la televisione è stata chiusa dopo che "sono ricomparsi, circa due settimane fa, rappresentanti dei terroristi che si presentano come giornalisti", ha detto un portavoce di Karhi, riferendosi alla presenza di membri di Hezbollah a Majdal Shams, la città drusa sulle alture di Golan dove dodici bambini, che si trovavano su un campo di calcio, 15 giorni fa sono morti per il lancio di un razzo dal Libano.


Siria, cinque combattenti filoiraniani uccisi a confine con Iraq

Cinque combattenti filoiraniani sono stati uccisi  in un attacco nella Siria orientale, vicino al confine con l'Iraq. Lo ha  riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani. Secondo l'Ong, il  raid, al momento non rivendicato, è avvenuto nella regione di Deir  Ezzor, tramite un drone che ha colpito l'automezzo dove viaggiavano i  miliziani. L'area di Deir Ezzor è spesso obiettivo di operazioni  israeliane e, talvolta, americane in quanto ospita numerosi consiglieri  militari iraniani e combattenti a loro fedeli.

"Netanyahu commenta con il governo la frustrazione dell'Idf"

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha commentato oggi, durante la riunione del gabinetto, le affermazioni dei media secondo cui lo stato maggiore è frustrato dal fatto che il governo non stia fissando un obiettivo politico chiaro dei combattimenti nella Striscia di Gaza . "Ho sentito che i media sostengono che non vi è alcuno scopo nel combattere e che il livello politico impedisce all'Idf di avanzare: questo non è vero. Lo scopo è la vittoria", ha detto il premier.

Israele informato che "Sinwar è interessato all'accordo"

Israele ha ricevuto indicazioni che il leader di Hamas Yahya Sinwar è interessato a un accordo sulla tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi, secondo una fonte israeliana che ha parlato con Haaretz. "La domanda è se Netanyahu lo voglia o se aderirà all'ultimatum di Ben-Gvir, che ha promesso di ritirarsi dal governo in caso di accordo con Hamas. Netanyahu sarà all'altezza della situazione e porterà alla liberazione degli ostaggi oppure preferirà salvare la sua coalizione", ha detto la fonte.

Scholz sente Netanyahu: "Cessate il fuoco passo decisivo" (2)

"Il cancelliere - si legge nel comunicato - ha sottolineato che il governo federale condanna fermamente le minacce dell'Iran, di Hezbollah e di altri contro la sicurezza di Israele e dei suoi cittadini", esprimendo "grande preoccupazione per il rischio" che la situazione in Medio Oriente "deflagri". "Ora più che mai è importante spezzare la spirale distruttiva della violenza di ritorsione, ridurre le tensioni e lavorare in modo costruttivo per allentare la tensione", ha evidenziato ancora Scholz.

Israele oscura canale di notizie libanese affiliato a Hezbollah

Il governo israeliano ha approvato la proposta di oscurare nel Paese il canale di notizie libanese affiliato a Hezbollah, al Mayadeen.
Il ministro delle Comunicazioni Shlomo Karhi ha firmato un'ordinanza per confiscare le apparecchiature dell'emittente e bloccarne i siti web. Il portavoce del ministro ha dichiarato che la decisione è stata presa in seguito alla "ricomparsa di terroristi, che si spacciano per giornalisti", riferendosi al fatto che un presunto reporter di Al Mayadeen ha trasmesso dal villaggio druso di Majdal Shams un giorno dopo che un razzo lanciato dal Libano ha ucciso 12 tra bambini e adolescenti che giocavano su un campetto da calcio un mese fa. Nella sua trasmissione la reporter Hanaa Mahameed di al Mayadeen aveva affermato che i bambini erano stati colpiti da un attacco israeliano.
Lo scorso novembre, la rete era stata chiusa dopo una votazione del Gabinetto di sicurezza, in linea con le normative di emergenza che consentono al governo di chiudere le emittenti straniere che si ritiene danneggino la sicurezza nazionale.
Tuttavia, la misura era scaduta a gennaio. Permane il blocco, intanto, per al Jazeera.

Scholz sente Netanayahu: "Cessate il fuoco passo decisivo"

Un cessate il fuoco a Gaza sarebbe "un passo decisivo" verso la de-escalation in Medio Oriente. Lo ha detto cancelliere tedesco Olaf Scholz nel corso di una telefonata con il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu.
Scholz, si legge in una nota diffusa dal suo viceportavoce, "ha sottolineato che è giunto il momento di finalizzare l'accordo sulla liberazione degli ostaggi e sul cessate il fuoco". "Molti obiettivi militari nella lotta contro Hamas sono stati raggiunti e le vittime civili e le sofferenze umane nella Striscia di Gaza sono enormi", ha sottolineato Scholz, chiedendo di "spezzare la spirale distruttiva" di violenza.

"Idf ha attaccato edifici a Khan Younis evacuati stamattina"

I residenti del quartiere Hamad nel nord di Khan Yunis, nel sud di Gaza hanno riferito che Tsahal (l'esercito israeliano) ha attaccato diversi palazzi residenziali nella zona. La maggior parte delle persone era già stata evacuata e, secondo coloro che sono rimasti, l'esercito continua a compiere attacchi in tutto Khan Yunis, principalmente nelle aree settentrionali e orientali.
Questa mattina presto, l'Idf ha chiesto ai residenti del quartiere di Al-Jala, nel nord di Khan Yunis, di lasciare le loro case, anche dalle aree all'interno della zona umanitaria poiché secondo informazioni precise di intelligence Hamas ha piazzato un'infrastruttura di attacco nel quartiere.
L'agenzia di stampa palestinese Wafa intanto ha riferito che un attacco aereo israeliano ha preso di mira un'abitazione nel campo profughi di Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale, provocando la morte di una donna e il ferimento di diverse altre persone, secondo testimoni oculari.

Abu Mazen a Mosca dal 12 al 14 agosto, il 13 vedrà Putin

Il presidente dell'Anp Abu Mazen sarà a Mosca tra il 12 e il 14 agosto, dove incontrerà il leader russo Vladimir Putin il 13. Lo ha reso noto alla Tass l'ambasciatore palestinese in Russia Abdel Hafiz Nofal.
"Il presidente arriverà il 12 agosto nel pomeriggio. Martedì è previsto un incontro con il presidente Putin, e prima di ciò deporrà una corona di fiori presso la Tomba del Milite Ignoto a Mosca. Il presidente - ha concluso l'ambasciatore - sarà in Russia fino al 14".
Secondo il diplomatico, la situazione a Gaza sarà il principale argomento al centro dei colloqui. "Parleranno del ruolo della Russia e di cosa si può fare. Ci troviamo in una situazione molto difficile e la Russia è un Paese a noi molto vicino. Dobbiamo consultarci", ha concluso Nofal.

Idf, colpiti obiettivi Hezbollah nel Libano meridionale

L'esercito israeliano ha lanciato una serie di nuovi attacchi nel Libano meridionale, colpendo le infrastrutture militari di Hezbollah. Lo ha riferito l'Idf, precisando che i militari hanno localizzato un membro del movimento sciita nei pressi dell'insediamento di Tayr Harfa e hanno rilevato la presenza di lanciarazzi nelle aree degli insediamenti di Hilat al-Daba e Houla.

'Israele teme la black cloud, attacco multiplo in contemporanea'

Gli alti funzionari dell'apparato di difesa israeliano hanno messo in guardia sul cambiamento strategico in Medio Oriente, poiché Libano, Iraq, Yemen e Iran operano in coordinamento congiunto: fino a nuovo avviso il sistema di sicurezza è in allerta per affrontare quella che è stata definita la 'black cloud', la nuvola nera di un eventuale attacco multiplo in contemporanea. Lo riferisce il Jerusalem Post, aggiungendo che secondo le fonti, Teheran starebbe optando per una "battaglia di logoramento" piuttosto che un'ampia risposta militare. Gli Usa, riferisce il JP sono in continuo contatto con l'apparato di sicurezza israeliano anche su questi timori: il ministro della Difesa Yoav Gallant ha avuto oltre 100 colloqui con il suo omologo, il segretario alla Difesa Lloyd Austin, dall'inizio della guerra, e nelle ultime settimane hanno parlato al telefono anche due volte al giorno.

Abbas domani a Mosca, presidente Anp incontrerà Putin

Il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese Mahmoud Abbas sarà da domani al 14 agosto a Mosca, dove martedì ha in programma di incontrare il presidente russo Vladimir Putin. Lo ha confermato alla Tass l'ambasciatore palestinese in Russia Abdel Hafiz Nofal, precisando che "la situazione a Gaza sarà l'argomento all'ordine del giorno: si parlerà del ruolo della Russia e di cosa si può fare. Siamo in una situazione molto difficile e la Russia è un paese vicino a noi. Dobbiamo consultarci".

Idf, colpita cellula di terroristi a Rafah

L' esercito israeliano ha dichiarato che sta continuando le operazioni  militari, basate su informazioni di intelligence, nella zona di Rafah. Questa mattina è stata identificata  una cellula terroristica che usciva da un tunnel nella zona di Rafah: l'aeronautica israeliana ha colpito ed eliminato i terroristi. In un altro attacco è stato colpito un gruppo di miliziani che entrava in una struttura militare che si trovava vicino alle truppe. Inoltre, l'Idf ha effettuato un attacco nell'area da cui ieri sono stati lanciati proiettili verso il Kibbutz Kissufim, così come una struttura militare di Hamas utilizzata dall'unità missilistica della milizia. Ieri l'aeronautica ha colpito circa 30 obiettivi terroristici di Hamas in tutta la Striscia di Gaza, tra cui strutture militari, una postazione di lancio di missili anticarro e depositi di armi. 

Iran, il negoziatore sul nucleare Araghchi nuovo ministro Esteri

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha scelto il suo ministro degli Esetri. Abbas Araghchi, un diplomatico esperto che è stato capo negoziatore nei colloqui sul nucleare dal 2013 al 2021, è stato nominato a capo della diplomazia di Teheran dopo aver servito come ambasciatore in Turchia e Giappone e aver ricoperto il ruolo di vice ministro degli Esteri per l'Asia-Pacifico per due anni prima di diventare portavoce del ministero nel 2013 per un breve periodo. Lo ha annunciato il presidente del parlamento iraniano su Student News

Network. 

Iran, presentata al Parlamento lista ministri per nuovo governo

Il presidente iraniano Massoud Pezeshkian ha presentato oggi al Parlamento la lista dei ministri per il suo nuovo governo. La lista include il moderato Abbas Araghchi agli Esteri. Araghchi è stato il principale negoziatore dei colloqui sul nucleare sotto il precedente ministro degli Esteri riformista Mohammadjavad Zarif. Il riformista Abdolnasser Hemmati, a capo della Banca centrale iraniana e candidato alle presidenziali del 2021, è stato proposto al ministero dell'Economia. Farzaneh Sadegh è l'unica donna, proposta per il ministero dei Trasporti. Il Parlamento si riunirà per quattro giorni, a partire da sabato prossimo, per esaminare le proposte e l'inizio delle sessioni parlamentari per il voto di fiducia ai ministri proposti è previsto per il 21 agosto.

Iran, Israele pagherà prezzo per l'uccisione di Haniyeh

"L'Iran è determinato a far pagare al regime israeliano il prezzo dell'assassinio del capo dell'ufficio politico di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran": lo ha detto ieri sera il ministro degli Esteri ad interim, Ali Bagheri, in una conversazione telefonica con la ministra degli Esteri belga, Hadja Lahbib. "La ritorsione decisiva e legittima dell'Iran sarà in linea con la difesa della sua sicurezza nazionale, integrità e sovranità territoriale e sulla base del diritto internazionale", ha affermato Bagheri. Lahbib, da parte sua, ha invitato tutte le parti alla massima moderazione. In una conversazione telefonica separata con il suo omologo olandese Caspar Veldkamp, Bagheri ha detto che "alcuni Paesi europei sono rimasti in silenzio sugli atti terroristici del regime sionista, inclusa l'uccisione di Haniyeh a Teheran e il suo attacco alla scuola di Gaza". Veldkamp ha chiesto il cessate il fuoco a Gaza e l'invio di aiuti umanitari nella zona. 

Gaza, Idf modifica zona umanitaria: "Hamas opera da area civili"

L'esercito israeliano (Idf) ha dichiarato che sta modificando i confini della zona umanitaria a Gaza sulla base di "informazioni precise che indicano che Hamas ha incorporato sue infrastrutture terroristiche nella zona". "L'Idf sta per operare contro le organizzazioni terroristiche nella zona e pertanto invita la popolazione rimasta nel quartiere di al-Jalaa a evacuare temporaneamente nella zona umanitaria modificata", afferma l'esercito. Gli appelli ai civili vengono trasmessi attraverso volantini lanciati dagli aerei, messaggi, telefonate e trasmissioni televisive. Una fonte militare afferma che non è necessario evacuare gli ospedali della zona e che l'Idf lo ha comunicato alle autorità sanitarie palestinesi e ai rappresentanti della comunità internazionale. 

"Hezbollah rimandi risposta a Israele dopo i colloqui"

Funzionari arabi hanno chiesto a Hezbollah di rinviare la sua risposta all'assassinio del capo di stato maggiore Fuad Shukr a dopo l'inizio del vertice per i negoziati sulla liberazione degli ostaggi, che si terrà giovedì prossimo, 15 agosto. Lo riferisce Haaretz citando fonti libanesi. I funzionari hanno detto a Hezbollah che un attacco contro Israele prima del vertice potrebbe danneggiare i negoziati e che il gruppo ne sarebbe responsabile. Hezbollah non ha risposto alla richiesta. 

Iran: "Attacco a scuola Gaza è nuovo crimine regime sionista"

"L'Iran deplora il nuovo crimine del regime sionista, l'attacco alla scuola Tabeen a Gaza, e cerca seriamente di condannare questo atto a livello regionale e internazionale": lo ha detto oggi il ministro degli Esteri ad interim, Ali Bagheri, in una conversazione telefonica con il vice capo dell'ufficio politico di Hamas, Khalil al-Hayya. Lo riporta l'Irna. Bagheri ha elogiato l'elezione di Yahya Sinwar a capo dell'ufficio politico di Hamas affermando che essa "è motivo di orgoglio, poiché (Sinwar) è un instancabile Mujahid, che guida abilmente il campo di battaglia contro i sionisti".  Al-Hayya, da parte sua, ha chiesto la condanna internazionale dell'attacco alla scuola e ha sottolineato la necessità di proseguire le consultazioni tra Hamas e Teheran. 

Ben Gvir, nessun negoziato con Hamas, schiacciamoli

Il ministro della sicurezza nazionale di Israele, l'esponente di estrema destra Itamar Ben Gvir, critica colloqui per raggiungere un accordo sugli ostaggi e il cessate il fuoco con Hamas a Gaza, affermando che equivarrebbe ad arrendersi al gruppo terroristico. In un'intervista con Radio 103 FM, Ben Gvir chiede anche di interrompere gli aiuti alla Striscia. "Stiamo schiacciando Hamas", afferma "Quindi, ora dovremmo andare a una conferenza e arrenderci? Sarebbe un grave errore da parte del primo ministro". Ben Gvir ribadisce i suoi appelli per interrompere la fornitura di carburante e gli aiuti a Gaza. "Se tagliassimo loro il carburante, entro una settimana sarebbero in ginocchio. E se fermiamo i camion degli aiuti, entro due settimane saranno in ginocchio. Allora perché dovremmo fare un accordo, soprattutto un accordo così irresponsabile?" dice, "Che assurdità che terribile errore, un disastro enorme. Possiamo ottenere una vittoria totale". 

Grida "Palestina libera" e accoltella ebreo a New York

Un giovane ebreo é stato accoltellato la notte scorsa al quartier generale del movimento Chabad a New York da un uomo che urlava "Palestina libera". Secondo quanto riferito su X da un rabbino locale che dice di conoscere la vittima, erano le due del mattino quando un afroamericano sulla ventina ha avvicinato un gruppo di giovani che usciva dal centro a Crown Heights, a Brooklyn, ha urlato "Palestina libera" e, dopo uno scambio di parole con la vittima, avrebbe chiesto "Vuoi morire?" prima di accoltellarlo. Il giovane ebreo ferito è stato portato in ospedale e non è in gravi condizioni. L'aggressore, inseguito e fermato dai membri della comunità, è stato arrestato.


Idf ordina di evacuare un quartiere di Khan Younis

L'Idf ha ordinato l'evacuazione dei palestinesi nell'area di Khan Younis e ha ulteriormente modificato i confini della zona umanitaria designata da Israele. Il quartiere di al-Jalaa non sarà più considerato parte della zona umanitaria, riporta il Times of Israel, poiché l'esercito ha fatto sapere di voler colpire lì le attività di Hamas. "A causa di molti atti di terrorismo, dello sfruttamento della zona umanitaria per attività terroristiche e del lancio di razzi contro lo Stato di Israele dal quartiere di al-Jalaa, rimanere in questa zona è diventato pericoloso", afferma l'Idf, "precise fonti di intelligence indicano che Hamas ha incorporato infrastrutture terroristiche nell'area".


Venezuela condanna attacco Israele in scuola Gaza

Il governo del Venezuela ha condannato l'attacco israeliano contro una scuola di Gaza che ha provocato un "orribile massacro" con piu' di 100 morti - tra cui 19 miliziani di Hamas, secondo Israele - e decine di feriti. In un comunicato, Caracas ha ripudiato "questo atroce crimine di guerra" che, a suo avviso, "dimostra ancora una volta l'orribile piano di sterminio e di pulizia etnica di Israele contro il popolo palestinese". "Questo atto costituisce un nuovo episodio nei crimini contro l'umanità che la tirannia (di Israele) commette sistematicamente da piu' di 10 mesi consecutivi, aumentando i rischi di destabilizzazione del Medio Oriente con pericolose implicazioni di portata globale", si legge nella nota.


Harris, ancora una volta troppi civili sono stati uccisi

La vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris ha condannato l'attacco dell'Idf contro un centro di comando di Hamas situato nella scuola di Al-Taabin a Gaza, affermando che Israele deve fare di più per evitare vittime tra i civili. "Ancora una volta troppi civili sono stati uccisi", ha detto Harris durante una tappa della campagna elettorale a Phoenix, rispondendo a una domanda sull'attacco. "Israele ha il diritto di perseguire i terroristi di Hamas, ma ha la responsabilità di evitare di danneggiare i civili. Il Presidente Biden e io stiamo lavorando 24 ore su 24 per un accordo che liberi gli ostaggi e porti a un cessate il fuoco". Harris ha ribadito ai giornalisti le richieste degli Stati Uniti: "Abbiamo bisogno di un accordo sugli ostaggi e di un cessate il fuoco". 

Media, Egitto negozia ruolo Anp nel dopoguerra a Gaza

E' in corso un "dialogo significativo" tra l'Egitto e l'Autorità Nazionale Palestinese affinché quest'ultima assuma la responsabilità del valico di Rafah tra la Striscia di Gaza e la Penisola del Sinai, riferisce l'emittente pubblica Kan, citando fonti anonime a conoscenza dei dettagli dei colloqui. Secondo l'emittente gli egiziani mirano a far sì che questo sia il primo elemento di un piano perché l'Anp prenda gradualmente il controllo di altri luoghi strategici a Gaza nel dopoguerra, nonostante la leadership israeliana rifiuti costantemente l'ideadi affidare un ruolo al governo oggi guidato da Abu Mazen.

Chi è Yahya Sinwar, il nuovo capo politico di Hamas nascosto nei sotterranei a Gaza

Nato nel 1962 a Khan Yunis, una delle zone più disastrate della Striscia, è stato per 22 anni nelle carceri israeliane. Fu rilasciato nel 2011, in uno scambio tra detenuti palestinesi e il soldato Gilad Shalit. Dal 2017 era già leader del movimento a Gaza. Lo Stato ebraico gli dà la caccia: è una delle menti dell'attacco del 7 ottobre 2023. C'è chi lo ha definito "un astuto psicopatico" e chi lo ha soprannominato il "macellaio di Khan Yunis". IL PROFILO

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