M.O., ucciso leader di Hamas Haniyeh. Nyt: "Khamenei ha ordinato di colpire Israele"

Il New York Times cita tre funzionari iraniani a conoscenza dell'ordine. Il leader islamista era a Teheran per l'insediamento del Presidente Pezeshkian. Abu Mazen parla di "atto vigliacco" e invita i palestinesi a "resistere all'occupazione israeliana".. "Il regime sionista affronterà una dura punizione", ha affermato la guida suprema iraniana, ayatollah Ali Khamenei. Gallant dichiara: "Non vogliamo guerra ma pronti a ogni possibilità". Blinken conferma: "Gli Usa non informati né coinvolti su Haniyeh"

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L'ayatollah Ali Khamanei ha dato ordine all'Iran di colpire direttamente Israele in risposta all'uccisione a Teheran del leader di Hamas Ismail Haniyeh. Lo riporta il New York Times citando tre funzionari iraniani a conoscenza dell'ordine.  Haniyeh era capo dell'ufficio politico di Hamas dal 2017. Inoltre è stato primo ministro dell'Autorità nazionale palestinese dal 2006 al 2007 e capo dell'amministrazione della Striscia di Gaza dal 2014 al 2017. Con lui è stata uccisa anche una guardia del corpo. "L'assassinio del comandante Ismail Haniyeh è un atto codardo e non passerà sotto silenzio" ha detto Musa Abou Marzouk, uno dei maggiori dirigenti di Hamas. Le Guardie rivoluzionarie iraniane hanno dichiarato che "stanno indagando sull'incidente della morte del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh. A tre giorni dal massacro di bambini drusi a Majdal Shams, nel Golan settentrionale, la rappresaglia israeliana contro Hezbollah è arrivata. 



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Yemen, chi sono gli Houthi e quale è il loro ruolo nel Mar Rosso

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Negli ultimi mesi sono entrati nel conflitto contro Israele accanto ad Hamas. Quasi ogni giorno, le forze yemenite hanno sparato contro navi cargo e petroliere dirette, innescando la decisione degli Usa di creare la coalizione marittima Prosperity Guardian e la missione Aspides dell'Ue per proteggere la navigazione in quel tratto di mare. L'APPROFONDIMENTO

Ostaggi liberati da Israele, cosa è successo: dal blitz alle proteste di Turchia e Iran


La liberazione delle quattro persone nelle mani di Hamas ha lasciato una lunga scia di polemiche. Ankara e Teheran denunciano il "barbaro massacro di 210 palestinesi" nell'operazione sul campo profughi di Nuseirat, al centro della Striscia, che ha preceduto il salvataggio. E anche nello Stato ebraico sono scattate manifestazioni per chiedere a Netanyahu accordi per portare a casa altri ostaggi. COSA È SUCCESSO

Nyt, Khamenei ha ordinato di colpire direttamente Israele

L'ayatollah Ali Khamanei ha dato ordine all'Iran di colpire direttamente Israele in risposta all'uccisione a Teheran del leader di Hamas Ismail Haniyeh. Lo riporta il New York Times citando tre funzionari iraniani a conoscenza dell'ordine. 

'Nel raid su Beirut ucciso anche consigliere dei Pasdaran'

Nell'attacco su Beirut che ieri ha ucciso il comandante militare di Hezbollah Fuad Shukr è morto anche il consigliere militare iraniano Milad Bedi. Lo scrive l'agenzia di stampa ufficiale iraniana Fars News citata dai media israeliani, tra cui il Times of Israel e Haaretz. Secondo quanto riferito, Bedi era un consigliere delle Guardie rivoluzionarie (pasdaran) e si trovava nell'edificio in cui Israele ha colpito Shukr, e il suo corpo è stato identificato poche ore fa. 

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Olimpiadi 2024, l'allerta per i possibili attacchi agli atleti israeliani

L'avvertimento in una lettera del ministro degli Esteri Katz: "Complotto sostenuto dall'Iran contro la nostra delegazione". La capitale francese si blinda per la cerimonia d'apertura: mobilitati 45mila agenti di polizia, 18mila soldati, 2mila agenti di sicurezza privata, mille agenti di polizia più polizia di 40 Paesi diversi COSA È SUCCESSO

Hezbollah, 'Shukr è stato ucciso, domani parla Nasrallah'

Hezbollah ha confermato che il suo comandante militare Fuad Shukr è stato ucciso nell'attacco israeliano in un sobborgo meridionale di Beirut. In una dichiarazione, Hezbollah ha affermato che il suo leader Hassan Nasrallah parlerà domani. Lo riporta il Guardian. 

Usa, c'è ancora un percorso praticabile per un accordo a Gaza

"Noi pensiamo ci sia ancora una processo praticabile per i negoziati sul cessate il fuoco a Gaza": lo ha detto il portavoce del consiglio di sicurezza nazionale Usa John Kirby nel briefing con i reporter. 

Netanyahu ora punta sugli omicidi mirati e umilia l'Iran

La vita di lusso a Doha, i sussurrati incontri con donne bellissime, l'edonismo smodato: il fianco scoperto di Ismail Hanyeh avrebbe potuto essere preso di mira in Qatar, proprio in virtù della sua vita scarsamente ritirata. O in Turchia, al Cairo. Invece no, chi ne ha decretato la fine ha scelto un luogo addirittura simbolico, Teheran. Perché? Perché la testa della piovra è in Iran: da lì partono le direttive che da decenni avvelenano l'intero Medio Oriente, Israele in testa. Insomma, sembrerebbe che il luogo scelto per eliminare il capo politico di Hamas abbia voluto infliggere un pubblico schiaffo in faccia all'Iran. Spingendo in sostanza la Repubblica islamica a smetterla con il gioco feroce del lancia il sasso e nascondi la mano, laddove il sasso sono le bombe e la mano è quella dei gruppi sciiti tenuti in vita dai soldi iraniani: Hezbollah, Houthi, jihadisti siriani e iracheni. Fino naturalmente a Hamas, foraggiato da decenni con un immane sostegno finanziario e militare. Teheran stamattina ha accusato il colpo: al di là delle dichiarazioni ufficiali che puntano il dito contro Israele, le indiscrezioni trapelate dalla riunione del Consiglio supremo di sicurezza, tenuto eccezionalmente nella residenza di Khamenei, hanno descritto i funzionari sciiti "in stato di shock totale" per l'assassinio di Haniyeh proprio a casa loro. Un "duro colpo alla reputazione dell'Iran", ha commentato il New York Times, in un momento in cui il Paese sta brigando alacremente per espandere il suo potere nella regione. 

Fonte di Hezbollah, ritrovato il corpo di Shukr

Una fonte vicina a Hezbollah ha annunciato che è stato ritrovato il corpo del leader militare del movimento sciita, Fuad Shukr, ucciso ieri da un attacco israeliano a Beirut. Il cadavere si trovava tra le macerie dell'edificio colpito dal raid.

Media, attesa per una dichiarazione pubblica di Netanyahu

Si è conclusa dopo due ore e mezza la riunione del gabinetto di sicurezza politica al ministero della Difesa a Tel Aviv. In serata il primo ministro Benyamin Netanyahu dovrebbe rilasciare una dichiarazione pubblica, sullo sfondo degli omicidi del leader politico di Hamas Ismail Hanyeh e del numero 2 di Hezbollah Fuad Shukr. Lo riferiscono le tv iraeliane.

Ue, 'chiediamo la massima moderazione in Medio Oriente'

"L'Ue ha una posizione di principio di rifiuto delle esecuzioni extragiudiziali e di sostegno allo Stato di diritto, anche nella giustizia penale internazionale. Ricordiamo che l'Ue e altri partner hanno inserito Hamas nell'elenco delle organizzazioni terroristiche e che il procuratore della Corte penale internazionale ha chiesto un mandato di arresto contro Ismail Haniyeh con varie accuse di crimini di guerra". Lo dichiara il portavoce del Servizio di Azione Esterna dell'Ue Peter Stano. "Chiediamo a tutte le parti di esercitare la massima moderazione e di evitare qualsiasi ulteriore escalation", aggiunge.

Al Jazeera, 2 nostri giornalisti uccisi in un raid a Gaza

Due giornalisti di Al Jazeera sono stati uccisi in un attacco israeliano a Gaza. Lo ha riferito l'emittente. Le vittime sono il reporter Ismail al-Ghoul e il suo cameraman, Rami al-Rifee. Al Jazeera ricorda che il Committee to Protect Journalists, con sede a New York, ha stimato che 108 operatori dei media siano rimasti uccisi dall'inizio della guerra. 


Ue: “Chiediamo la massima moderazione in Medio Oriente”

"L'Ue ha una posizione di principio di rifiuto delle esecuzioni extragiudiziali e di sostegno allo Stato di diritto, anche nella giustizia penale internazionale. Ricordiamo che l'Ue e altri partner hanno inserito Hamas nell'elenco delle organizzazioni terroristiche e che il procuratore della Corte penale internazionale ha chiesto un mandato di arresto contro Ismail Haniyeh con varie accuse di crimini di guerra". Lo ha dichiarato il portavoce del Servizio di Azione Esterna dell'Ue Peter Stano. "Chiediamo a tutte le parti di esercitare la massima moderazione e di evitare qualsiasi ulteriore escalation", ha aggiunto.

Blinken a vicepremier Giordania: “Prevenire ulteriore escalation”

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha parlato oggi con il vicepremier e ministro degli Esteri della Giordania Ayman Safadi per discutere delle tensioni e degli sviluppi in corso in Medio Oriente. Blinken, riferisce il dipartimento di stato, "ha discusso l'urgenza degli sforzi per raggiungere un cessate il fuoco nel conflitto a Gaza che garantirebbe il rilascio degli ostaggi, consentirebbe un'ondata di assistenza umanitaria e creerebbe le condizioni per una maggiore stabilità" e ha "ribadito l'importanza di prevenire un'ulteriore escalation del conflitto". Il segretario di Stato "ha anche ringraziato la Giordania per la sua leadership nel fornire aiuti umanitari salvavita ai civili palestinesi".

Associazione rifugiati iraniani: “Colpire ora, Teheran non può fare guerra”

"È il momento migliore per colpire la testa del serpente senza il timore di un eventuale allargamento della guerra. Solo ambienti pro regime intimoriscono l'Occidente su un'eventuale ipotesi. Il regime iraniano non è capace di entrare in una guerra su vasta scala, dato che nemmeno a Teheran riesce a salvaguardare i suoi sicari". Ad affermarlo è Davood Karimi, presidente dell'Associazione rifugiati politici iraniani in Italia, in merito all'uccisione di Ismail Haniyeh. "Hamas ed Hezbollah sono frazioni extraterritoriali dei pasdaran per cui vanno visti come esercito di Teheran. La reazione dei mullah dipende molto dalla fermezza e dal supporto dell'Occidente a Israele”, ha aggiunto. 

Sanzioni Usa a “facilitatori” dei missili e dei droni iraniani

Gli Stati Uniti hanno sanzionato cinque individui e sette entità con sede in Iran e in Cina, tra cui Hong Kong, accusate di aver facilitato gli acquisti di componenti essenziali per i programmi di missili balistici e veicoli aerei senza pilota (Uav) dell'Iran. Questi individui ed entità, spiega il dipartimento di stato, assistono il ministero della difesa e della logistica delle forze armate dell'Iran (Modafl) e suoi subordinati come Aerospace Industries Organization e Iran Electronic Industries, tutte entità nella blacklist Usa, "nell'acquisto di componenti elettronici, ottici ed altri prodotti applicabili ai missili richiesti dal programma di missili balistici dell'Iran per scopi di guida, navigazione e controllo". "Gli Stati Uniti continueranno a interrompere la capacità dell'Iran di acquistare componenti essenziali per la sua produzione di missili balistici e Uav, che Teheran impiega nei suoi sforzi per destabilizzare il Medio Oriente e oltre, e imporre costi a tutti gli intermediari che supportano l'Iran nelle sue attività di proliferazione", assicura il dipartimento di stato.

Raduno nel centro di Teheran per onorare Haniyeh

Un raduno organizzato dal regime iraniano si è tenuto in piazza Felestin nel centro di Teheran, dove si trova l'ambasciata palestinese, per condannare l'assassinio del capo dell'ufficio politico di Hamas Ismail Haniyeh. Durante la manifestazione i partecipanti hanno criticato "i doppi standard e il silenzio degli stati occidentali, che affermano di essere sostenitori dei diritti umani". E hanno urlato slogan come "Abbasso Israele", "abbasso gli Stati Uniti", chiedendo vendetta per la morte di Haniyeh.

Ministri Gb volano in Qatar: “Priorità ridurre l'escalation in Medio Oriente”

Il ministro degli Esteri britannico David Lammy e quello della Difesa John Healey sono in Qatar per guidare gli sforzi per porre fine al conflitto nella Striscia di Gaza. Il titolare della Difesa ha sottolineato come la priorità sia quella di ridurre l'escalation in Medio Oriente: "Deve essere il nostro obiettivo principale poiché questa regione si trova a un bivio e la perdita di vite innocenti nelle ultime settimane non è più sopportabile". "Tutte le parti devono fare un passo indietro rispetto al conflitto e intensificare la diplomazia", ha aggiunto Healey. L'iniziativa diplomatica del governo britannico guidato dal neo premier laburista Keir Starmer arriva in un contesto di altissima tensione nella regione in seguito all'uccisione a Teheran del leader politico di Hamas all'estero, Ismail Haniyeh.

Ministro esteri Iran: “Diritto a rispondere a grave provocazione”

"L'Iran condanna con la massima fermezza l'esecrabile assassinio criminale dell'alto leader della resistenza palestinese Ismail Haniyeh e ribadisce il suo diritto di rispondere a questo atto aggressivo e provocatorio nel suo territorio, in qualsiasi modo ritenga opportuno”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ad interim Ali Bagheri. "Questo atto terroristico è una grossolana violazione dei principi e delle regole del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite, ed è una palese mancanza di rispetto per la sicurezza nazionale e l'integrità territoriale dell'Iran", ha aggiunto in un messaggio sul suo account X. Bagheri ha anche invitato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite "ad adempiere al suo dovere di affrontare la continua aggressione del regime israeliano e le minacce alla pace e alla sicurezza internazionale".

Ascari (M5s): “Fermare escalation, fermare Netanyahu”

"In Medio Oriente la situazione è ormai apocalittica. Bisogna assolutamente fermare l'escalation, bisogna fermare Netanyahu, la cui strategia è ormai chiara: allargare la guerra per mantenere il proprio potere massacrando innocenti, distruggendo Gaza, occupando la Cisgiordania, mirando al Libano, calpestando il diritto internazionale e i diritti umani e allontanando ogni possibilità di Pace. L'Italia deve far sentire la propria voce per impedire l'escalation, porre fine all'occupazione illegale e criminale di Israele, riconoscere lo Stato di Palestina e garantire la sicurezza in Medio oriente. Nessuno Stato è al di sopra del diritto". Lo ha scritto su Facebook la deputata M5S Stefania Ascari.

Ministri Gb volano in Qatar: “La guerra a Gaza deve finire”

Il ministro degli Esteri britannico David Lammy e quello della Difesa John Healey sono in Qatar per guidare gli sforzi per porre fine al conflitto nella Striscia di Gaza. “È assolutamente vitale impegnarsi a stretto contatto con partner come il Qatar, che svolgono un ruolo chiave nella mediazione del conflitto a Gaza, in modo da poter porre fine a questa guerra devastante", ha dichiarato Lammy.

Missione Iran all'Onu, azione speciale sarà risposta per Haniyeh

"La risposta a un assassinio sarà sicuramente quella delle operazioni speciali, più dure e mirate a instillare un profondo rammarico nel responsabile". Lo afferma, in un messaggio su X, la missione dell'Iran presso le Nazioni Unite, dopo l'uccisione a Teheran del capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, che la Repubblica islamica attribuisce a Israele. 

Meshal forse il nuovo capo politico di Hamas dopo Haniyeh

Riunioni febbrili tra i funzionari di Hamas fin dal primo mattino, subito dopo la notizia dell'uccisione di Ismail Haniyeh a Teheran, per stabilire il suo successore alla guida politica del movimento. Secondo fonti palestinesi citate dalla tv pubblica israeliana Kan, a prendere il suo posto potrebbe essere Khaled Meshal, uno dei leader del gruppo islamico all'estero e già presidente dell'ufficio politico di Hamas fino al 2017

Tajani, condivido Blinken: cessate fuoco a Gaza imperativo

Certo". Così il ministro degli Esteri Anonio Tajani risponde a chi chiede se la posizione dell'Italia fosse coincidente con quella espressa dal segretario di Stato Usa Antony Blinken, il quale ha affermato che il cessate il fuoco a Gaza è "imperativo" dopo l'uccisione del capo di Hamas Ismail Haniyeh. Tajani ha sottolineato che "dal 7 ottobre siamo impegnati a sostenere descalation a tutti i livelli, continuiamo a intervenire sulle parti in questo senso. Israele ha diritto a difendersi ma non puo' cadere nelle provocazioni di Hezbollah". Sul piano pratico, l'Italia e' impegnata con l'evacuazione di 150 palestinese "perlopiu' bambini" per motivi sanitari e nell'"attuazione di Food for Gaza. Per questo programma il contributo e' di 12 milioni di euro. I primi cargo con gli aiuti sono gia' in Giordania". Quanto alla situazione in Libano, "i nostri contingenti Unifil sono adesso in sicurezza ma continueremo a monitorare la situazione. Cosi' come continueremo a fare di tutto per un cessate il fuoco e per arrivare a due popoli due stati.

Mo: colloquio tra Austin e Gallant, focus su minacce di Hezbollah per Israele

Il capo del Pentagono Lloyd Austin ha avuto un colloquio telefonico con il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant sulla ''minaccia che i gruppi legati all'Iran, tra cui Hezbollah, rappresentano per Israele''. Lo rende noto il Pentagono spiegando che il colloquio si è concentrato sulle conseguenze dell'attacco di Hezbollah al villaggio druso di Majdal Shams nel Golan nel quale hanno perso la vita 12 bambini. Il Pentagono non ha fatto alcun riferimento all'attacco della notte in cui è rimasto ucciso il leader politico di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran.

"Il Segretario Austin ha ribadito il suo incrollabile impegno per la sicurezza di Israele e il diritto all'autodifesa. Hanno anche discusso degli sforzi in corso per raggiungere una soluzione diplomatica che consenta ai cittadini su entrambi i lati del confine tra Israele e Libano di tornare a casa in sicurezza", si legge nella nota del Pentagono.  A fine colloqio il  Ministro della Gallant ha espresso il suo profondo apprezzamento in un neic confronti di Austin per il suo impegno personale a favore della sicurezza di Israele, compreso il suo pubblico sostegno al diritto di Israele all'autodifesa. Ha ringraziato inoltre il segretario per la sua leadership e il ruolo personale nel mantenere i forti legami tra Israele e gli Stati Uniti. Gallant poi ha sottolineato l'importanza della comunicazione reciproca continua e costante dall'inizio della guerra fino ad oggi. Il ministro ha anche sottolineato che, soprattutto in questo periodo, lo Stato di Israele sta lavorando per ottenere un quadro per il rilascio degli ostaggi. 



Israele, 'solo ritiro di Hezbollah a nord eviterà guerra totale'

Il ministro degli Esteri Israel Katz ha inviato questo pomeriggio una lettera a decine di suoi omologhi nel mondo, nella quale facendo riferimento all'assassinio del capo di stato maggiore di Hezbollah Fuad Shukr a Beirut - ma non all'omicidio di Ismail Haniyeh - ha avvertito che, sebbene Israele non desideri una guerra su vasta scala, solo l'attuazione della risoluzione Onu sul ritiro della milizia sciita a nord del fiume Litani potranno prevenirla.   "Israele ha trasmesso ieri un messaggio chiaro: chi ci attacca sarà colpito con grande forza", ha scritto Katz . Secondo lui, "il mondo deve ora sostenere Israele e chiedere l'immediata cessazione del fuoco da parte di Hezbollah, il suo ritiro a nord del fiume Litani e il disarmo. Decine di migliaia di residenti israeliani del nord devono poter tornare a casa in sicurezza". 

Palestinesi alla Cnn: 'Haniyeh era figlio di Gaza'

I palestinesi di Gaza hanno espresso dolore e rabbia per l'assassinio del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh in Iran. "Ismail Haniyeh era il figlio di Gaza. Rappresenta tutto il mio popolo", ha detto Ahmad Al Nims, in un'intervista con un corrispondente della Cnn a Deir el-Balah nella striscia di Gaza. Un altro palestinese, Abu Yasser Hassoun, ha affermato che l'assassinio ha colpito "come un fulmine" e ha descritto Haniyeh come un leader che ha unito i palestinesi. Saleh Al Shunnar, sfollato da Jabalya, nel nord di Gaza, ha detto tra le lacrime: "Non diciamo che è di Hamas o Fatah, ma piuttosto che è un leader palestinese, figlio di un padre palestinese e di una madre palestinese. È stata una notizia straziante per tutti noi nella Striscia di Gaza, in tutta la Palestina, fuori dalla Palestina e nella diaspora".

Erdogan chiama la famiglia di Haniyeh dopo l'uccisione

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha espresso "profonda tristezza" per l'uccisione a Teheran del capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, durante una telefonata con la moglie del leader palestinese e i suoi figli. Lo riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara, facendo sapere che Erdogan ha definito l'uccisione di Haniyeh "un perfido assassinio". 

Iran promette: i colpevoli si pentiranno

L'Iran ha promesso, attraverso la sua missione presso le Nazioni Unite, che l'assassinio di Ismael Haniyeh sara' affrontato con una risposta "che farà sì che l'autore" della sua morte "se ne penta profondamente", in una pubblicazione postata sul suo account X. 

Tv israeliana trasmette ultime dichiarazioni di Haniyeh

Il canale 12 della televisione israeliana ha trasmesso quelle che ritiene essere state alcune delle ultime dichiarazioni pubbliche del capo di Hamas Ismail Haniyeh, poche ore prima della sua uccisione. In un estratto di un'intervista televisiva rilasciata ieri a Teheran, Haniyeh fa riferimento agli incontri che ha avuto con la leadership iraniana e accoglie con favore quella che definisce la reiterazione da parte del nuovo primo ministro iraniano della "posizione permanente della Repubblica islamica sulla questione palestinese, sulla resistenza, su Gerusalemme". Nell'intervista, Haniyeh aggiunge con tono di approvazione: "Abbiamo anche ascoltato la sua posizione sul mancato diritto di Israele a un solo centimetro di terra palestinese".



Oms: 'Infezioni poliomielite in bambini di Gaza solo questione di tempo'

Il direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che a Gaza è stata individuata la poliomielite e ha avvertito che i bambini dell'enclave devastata dalla guerra saranno presto contagiati dalla malattia se non verranno prese rapidamente misure preventive. Il giorno dopo che l'Oms aveva dichiarato che c'erano casi "molto probabili" di poliomielite tra la popolazione di Gaza, il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus ha espresso preoccupazione per il costo umano del conflitto tra Israele e Hamas. “La scoperta della poliomielite a Gaza è un altro promemoria delle terribili condizioni che la popolazione sta affrontando”, ha scritto Tedros su X. “La persistenza del conflitto ostacola gli sforzi per identificare e rispondere a minacce prevenibili come la poliomielite”. Tedros ha collegato il suo post a un articolo da lui scritto sul quotidiano francese Le Monde, in cui affermava che il poliovirus era stato rilevato in campioni di acque reflue a Gaza. Sebbene non siano stati ancora registrati casi di poliomielite, “se non si interviene immediatamente, è solo questione di tempo prima che la malattia raggiunga migliaia di bambini non protetti”, ha affermato.

Francia segue 'con massima attenzione sviluppi in Medio Oriente'

"La Francia segue la situazione" in Medio Oriente "con la massima attenzione" e "lancia un appello affinché sia fatto tutto il possibile per evitare una nuova escalation militare. E continuerà ad agire a questo scopo presso tutte le parti": lo si è appreso a Parigi da una fonte diplomatica. "La Francia - continua la fonte - ricorda che resta imperativamente raccomandato ai cittadini francesi di non recarsi in Libano, in Israele o nei Territori palestinesi".

Iran: Usa responsabili assassinio di Haniyeh

L'Iran  sostiene che gli Stati Uniti sono responsabili dell'assassinio del  leader di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran a causa del loro sostegno a  Israele, lo scrie il Times of Israel citando la Reuters.

La Turchia invita Abu Mazen a tenere un discorso ad Ankara

Il presidente palestinese Abu Mazen (Mahmud Abbas) è stato invitato a tenere un discorso presso il Parlamento di Ankara nei prossimi giorni. Lo ha annunciato il presidente dell'Assemblea parlamentare turca, Numan Kurtulmus, come riferisce Anadolu. Solo pochi giorni fa il capo di Stato turco Recep Tayyip Erdogan aveva affermato che Abu Mazen era già stato invitato a venire ad Ankara ma non aveva risposto all'invito e si aspettava delle scuse dal leader palestinese. Successivamente, il portavoce del partito Akp di Erdogan, Omer Celik, aveva fatto sapere che Abu Mazen non era venuto in Turchia per problemi di salute.

Iran issa bandiera rossa della vendetta dopo la morte di Haniyeh

La tv di Stato iraniana ha fatto sapere che "la bandiera rossa della vendetta è stata issata sulla cupola della moschea di Jamkaran nella città iraniana di Qom in seguito all'uccisione da parte di Israele del leader di Hamas Ismail Haniyeh", a Teheran. Il colore rosso della bandiera fa riferimento al "sangue dei martiri" e viene issata anche durante tradizionali cerimonie religiose. La stessa bandiera è stata issata sulla moschea di Qom anche nel 2020, dopo la morte dell'importante comandante delle Guardie della Rivoluzione, Qassem Soleimani, ucciso in un raid degli Usa in Iraq.

Ue: no esecuzioni extragiudiziali ma Hamas terrorista

In linea di principio, l'Unione Europea "respinge" le esecuzioni extragiudiziali, anche se Hamas è considerata a Bruxelles un'organizzazione "terroristica". Lo dice il portavoce dell'Ue per gli Affari Esteri Peter Stano, a proposito dell'uccisione a Teheran di Ismail Haniyeh, leader politico del Movimento della Resistenza Islamica. “Stiamo seguendo con attenzione - afferma Stano - le notizie sull’assassinio del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh, avvenuto a Teheran ieri sera. L’Ue ha una posizione di principio che consiste nel respingere le esecuzioni extragiudiziali e nel sostenere lo Stato di diritto, anche nell’ambito del diritto penale internazionale".

"Ricordiamo - continua - che l'Ue e altri partner hanno classificato Hamas come organizzazione terroristica e che il procuratore della Corte Penale Internazionale stava richiedendo un mandato di arresto contro Ismail Haniyeh, con varie accuse di crimini di guerra. Invitiamo tutte le parti a esercitare la massima moderazione e ad evitare qualsiasi ulteriore escalation. Nessun Paese e nessuna nazione trarrà vantaggio da un’ulteriore escalation in Medio Oriente”, conclude. 


Oms, evacuati 85 malati e feriti da Gaza ad Abu Dhabi

Ottantacinque pazienti malati e gravemente feriti di Gaza sono stati evacuati ieri ad Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti (EAU), per cure specialistiche. Questa evacuazione congiunta estremamente complessa è stata supportata dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in collaborazione con il governo degli Emirati e altri partner: lo ha annunciato l'Oms. Si tratta della "più grande evacuazione medica  fuori Gaza dall'ottobre 2023".   I pazienti includono 35 bambini e 50 adulti, che sono stati trasferiti da Gaza, passando da Kerem Shalom, all'aeroporto di Ramon in Israele, con il supporto dell'Oms. "Siamo grati agli Emirati Arabi Uniti per aver supportato l'evacuazione di questi pazienti affinché ricevano le cure urgenti di cui hanno bisogno", ha commentato il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus. "Ci auguriamo che ciò apra la strada all'istituzione di corridoi di evacuazione attraverso tutte le possibili rotte", ha aggiunto. Da ottobre 2023 - precisa la nota dell'Oms -  circa 5000 persone sono state evacuate per cure fuori Gaza, con oltre l'80% per ricevere cure in Egitto, Qatar ed Emirati Arabi Uniti. Altre 10.000 hanno bisogno di evacuazione medica. L'Oms continua a chiedere alla comunità internazionale di intensificare gli sforzi per garantire "evacuazioni mediche sicure, durature, tempestive e organizzate". 

Turk (Onu): La storia dimostra che si può porre fine a guerra"

La storia dimostra che porre fine alla guerra è possibile". Lo afferma  il capo dei diritti umani delle Nazioni Unite Volker Turk che lancia un appello. "Dobbiamo lavorare - dice -per riassumere la responsabilità collettiva e rafforzare la cooperazione globale, investire nei diritti umani come massima priorità e proteggere invece di disumanizzare". "Una pace sostenibile fondata sui diritti umani va a beneficio di tutti" conclude Turk

Pakistan, preoccupati dal crescente avventurismo israeliano

Il Pakistan ha condannato l'assassinio di Ismail Haniyeh, capo dell'ufficio politico di Hamas a Teheran. "Esprimiamo le nostre condoglianze alla sua famiglia e al popolo palestinese", si legge in una dichiarazione del Foreign Office, in cui si aggiunge: "Il Pakistan condanna il terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni, comprese le uccisioni extragiudiziali ed extraterritoriali, indipendentemente dai motivi". Nella nota si sottolinea che il Pakistan è profondamente scioccato dalla tempistica di questo atto sconsiderato, che coincide con l'insediamento del presidente dell'Iran, un evento a cui hanno partecipato diversi dignitari stranieri, tra cui il vice primo ministro del Pakistan. "Il Pakistan guarda con seria preoccupazione al crescente avventurismo israeliano nella sua regione", si legge nella dichiarazione e si aggiunge che gli ultimi atti costituiscono una pericolosa escalation in una regione già instabile e compromettono gli sforzi per la pace

Blinken, su morte Haniyeh né informati né coinvolti

Gli Stati Uniti "non sono stati informati" né sono stati "coinvolti" nell'uccisione a Teheran del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh. Lo ha affermato il segretario di Stato Usa, Antony Blinken.

Abu Mazen annuncia una giornata di lutto per Haniyeh

Il presidente dell'Autorità Palestinese Abu Mazen ha annunciato una giornata di lutto nazionale per la morte del leader di Hamas Ismail Haniyeh e ha disposto che le bandiere palestinesi sventolino mezz'asta in Cisgiordania. Lo riferisce l'agenzia di stampa ufficiale palestinese 

Cairo, Israele non ha volonà politica di de-escalation

L'escalation israeliana indica la mancanza di volontà politica per una de-escalation da parte dello Stato ebraico. Lo ha affermato l'Egitto dopo l'uccisione a

Teheran del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh. In una dichiarazione, il ministero degli Esteri del Cairo ha affermato che questa escalation, insieme alla mancanza di progressi nei colloqui di cessate il fuoco a Gaza, sta complicando la situazione.

Vicepresidente Iran: "Teheran non vuole inasprire il conflitto"

'Iran non ha intenzione di inasprire il conflitto in Medio Oriente:lo ha affermato il suo primo vicepresidente Mohammad Reza Aref in una dichiarazione rilasciata dopo l'uccisione del leader di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran, secondo quanto riportato mercoledì dai media statali iraniani, ripresa dal Guardian.   Il commento è in netto contrasto con le parole del leader supremo iraniano Ayatollah Ali Khamenei che ha affermato che vendicare l'assassinio di Haniyeh è "dovere di Teheran

Tajani: "Seguiamo situazione missioni contingenti italiani"

 "Col ministro Crosetto seguiamo anche la situazione" delle missioni che coinvolgono contingenti italiani. Lo ha detto il ministro degli Esteri Tajani a margine della visita al carcere di Paliano. Il ministro ha ricordato che "sono due i contingenti italiani, uno Unifil tra il Libano meridionale e Israele e un altro contingente è a Beirut" e ha anche sottolineato come Crosetto nei giorni scorsi ha richiesto alle Nazioni Unite "di verificare la situazione anche nel cambio delle regole d'ingaggio". 



Segretario di Stato Usa Blinken: "Ora il cessate il fuoco a Gaza è imperativo'"

 Il Antony Blinken ha affermato che il cessate il fuoco a Gaza è "imperativo" dopo l'uccisione del capo di Hamas Ismail Haniyeh

L'Ue eroga prima tranche di aiuti a Autorità palestinese

L'Unione europea ha erogato la prima tranche di sostegno finanziario di emergenza a breve termine all’Autorità nazionale palestinese. Si tratta di 150 milioni di euro che fanno parte di un sostegno finanziario totale di 400 milioni di euro. "Un'Autorità nazionale palestinese forte e riformata e' fondamentale per il nostro obiettivo comune di una soluzione a due stati. Questo è l'unico modo per portare una pace sostenibile sia per gli israeliani che per i palestinesi. L'Ue è pienamente impegnata a sostenere l’Autorità nazionale palestinese in questi tempi difficili. La nostra assistenza di emergenza da 400 milioni di euro sostiene un programma di riforme sostanziale e apre la strada alla ripresa e alla ricostruzione di Gaza", ha commentato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Come annunciato il 19 luglio, l'assistenza dell'Ue aiuta a soddisfare le esigenze finanziarie piu' urgenti dell'Anp e sostiene il suo programma di riforme sostanziale e credibile. L'erogazione segue la firma di una lettera di intenti da parte della Commissione europea e dell'Anp, che definisce una strategia per affrontare la situazione critica di bilancio e fiscale dell’Autorità nazionale palestinese. Nel dettaglio, nei 150 milioni di euro sono compresi 58 milioni in sovvenzioni tramite il meccanismo Pegase per pagare stipendi e pensioni dei dipendenti pubblici in Cisgiordania e sostenere le famiglie vulnerabili. La Banca europea per gli investimenti fornisce inoltre 92 milioni di euro tramite una linea di credito all’Autorità monetaria palestinese. I prossimi pagamenti di questo sostegno finanziario di emergenza a breve termine dovrebbero seguire ad agosto e settembre, subordinatamente ai progressi nell'attuazione del programma di riforme dell’Autorità palestinese

Berlino, logica rappresaglie è la strada sbagliata

La "logica delle rappresaglie" in Medio Oriente è  la "strada sbagliata" da seguire. Lo ha affermato la Germania, alla luce degli attacchi che si sono usseguiti negli ultimi giorni, con l'uccisione di dodici bambini drusi nel Golan per un razzo di Hezbollah, l'assassinio di un alto comandante del gruppo sciita a Beirut da parte di Israele e l'omicidio a Teheran del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh. 








Iraq, uccisione Haniyeh minaccia a stabilità regione

L'Iraq ha condannato l'uccisione a Teheran del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh, avvertendo che sara' una minaccia per la stabilità della regione. Il ministero degli Esteri iracheno in una dichiarazione ha descritto l'uccisione come una "flagrante violazione del diritto internazionale e una minaccia alla sicurezza e alla stabilità nella regione".

A Istanbul marcia per commemorare il leader di Hamas Haniyeh

-È in programma questa sera a Istanbul una marcia per commemorare il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ucciso a Teheran nella notte. La dimostrazione è stata organizzata da IHH, un'organizzazione non governativa turca, di orientamento islamista, che si occupa di aiuti umanitari ma è ritenuta vicina al terrorismo da alcuni partiti politici nei Paesi occidentali mentre secondo Israele, che la ritiene un'organizzazione terroristica, IHH agirebbe come uno dei principali centri di raccolta di fondi per Hamas. "Ci incontreremo questa sera alla moschea di Fatih per Ismail Haniyeh e tutti i martiri della Palestina", si legge in un comunicato dell'organizzazione riguardo all'iniziativa di oggi

La scrittrice Paola Cariddi: " Raid pugno su tavoli negoziali"

Nel raid aereo della notte a Teheran non è stato solo ucciso il leader di Hamas, ma è stato sferrato un pugno violento su molteplici tavoli negoziali che ora rischiano di saltare: da quello sulla liberazione degli ostaggi israeliani a Gaza a quello sul nucleare iraniano. Ne è convinta Paola Caridi, esperta del movimento islamico e autrice per Feltrinelli del volume 'Hamas - dalla resistenza al regime'. L'eliminazione di Ismail Haniyeh, dice Caridi all'Agi, non è un problema per Hamas quanto per la regione: "per dove è avvenuta e per quando è stata compiuta: all'indomani dell'insediamento di Masoud Pezeshkian, un presidente iraniano riformista pronto a riaprire il dialogo con l'Occidente e il negoziato sul nucleare". Da non sottovalutare, mette in evidenza la studiosa di relazioni internazionali, il valore simbolico che ha per la cultura orientale l'uccisione di un ospite in un Paese che si era fatto garante della sua sicurezza. "Teheran non può non rispondere" dice Caridi, "questo è stato un durissimo colpo all'immagine di un presidente appena insediato. Non e' come l'attacco sul consolato iraniano a Damasco al quale il regime rispose con una rappresaglia moderata cui seguì una controrisposta altrettanto moderata di Israele. Qui siamo di fronte a un chiaro tentativo da parte di Netanyahu di gettare la regione nel caso. Di certo ora non sentiremo più parlare delle torture dei prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane né della prospettiva dell'apertura di un fronte nord con Hezbollah e con il Libano".

Guardie della Rivoluzione: "Ci sarà risposta dura e dolorosa"

 "Il regime sionista dovrà senza dubbio affrontare una risposta dura e dolorosa da parte del potente e vasto fronte della resistenza, in particolare dell'Iran": lo hanno dichiarato le Guardie Rivoluzionarie in un nuovo comunicato, in reazione all'assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh. "Questo crimine indica che la banda criminale, assassina e terrorista dei sionisti non ha alcun rispetto per le norme internazionali e non esita a commettere qualsiasi atto criminale, al fine di coprire il suo umiliante fallimento nella guerra di Gaza", ha aggiunto la dichiarazione, citata dall'Irna. 

: Hamas, sepoltura Haniyeh a Doha dopo funerale a Teheran

Il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, verrà sepolto a Doha venerdì, all'indomani della cerimonia funebre che si terrà a Teheran. Lo ha affermato Hamas, precisando che una cerimonia "ufficiale e pubblica" si terrà nella capitale iraniana domani prima che il corpo del "leader martire del movimento" venga trasportato a Doha per la sepoltura venerdì

L eader Jihad Islamica in stesso edificio di Haniyeh ma illeso

Il segretario generale della Jihad islamica palestinese Ziad Nakhaleh alloggiava nello stesso edificio del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, a Teheran al momento della sua uccisione ma su un piano diverso, ed è rimasto illeso. E' quanto riferisce l'emittente israeliana Channel 12, sottolineando che Nakhaleh non era un obiettivo dell'attacco e non è stato ucciso


Gallant: "Non vogliamo guerra ma ci prepariamo a tutto"

"Non vogliamo una guerra ma ci prepariamo a tutte le possibilità": lo ha affermato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant dopo l'uccisione a Teheran del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh.


Brigate al-Qassam su uccisione Haniyeh: "Scontro a nuovi livelli, nemico pagherà"

L'uccisione "nel cuore di Teheran" di Ismail Haniyeh, capo politico di Hamas, è un "evento significativo e pericoloso" che "spinge la battaglia" a "nuove dimensioni". Così le Brigate Ezzedin al-Qassam, braccio armato di Hamas, che accusano il "nemico" di aver "sbagliato ad allargare il cerchio delle ostilità, a uccidere i leader della resistenza in vari luoghi e a violare la sovranità dei Paesi della regione". "Il nemico pagherà il prezzo della sua aggressione con il suo sangue a Gaza, in Cisgiordania e all'interno" di Israele "e in ogni luogo raggiungibile dai mujahiddin del nostro popolo", prosegue un comunicato rilanciato dalla tv satellitare al-Jazeera.

Morte Haniyeh, governo Iran annuncia 3 giorni di lutto

Tre giorni di lutto nazionale sono stati annunciati dal governo iraniano a seguito dell'uccisione a Teheran, in un raid attribuito a Israele, del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh. Lo riferiscono i media ufficiali della Repubblica islamica.

Morte Haniyeh, Pasdaran promettono risposta severa e dolorosa

Nel loro secondo comunicato i Guardiani della Rivoluzione dell'Iran hanno di nuovo minacciato Israele per l'uccisione a Teheran del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh. Secondo i media iraniani, i pasdaran hanno promesso allo Stato ebraico "una risposta severa e dolorosa" da parte del cosiddetto "Asse della Resistenza" e in particolare dall'Iran.

Morte Haniyeh, decine suoi familiari uccisi da 7 ottobre a Gaza

Ismail Haniyeh è stato ucciso a Teheran in un raid attribuito a Israele, ma il leader politico di Hamas - che viveva in autoesilio a Doha - aveva già dovuto piangere la perdita di decine di suoi familiari nella Striscia di Gaza dall'inizio dell'operazione israeliana in risposta al massacro del 7 ottobre. Come evidenzia Al Jazeera, lo scorso aprile erano stati uccisi tre figli di Haniyeh - Hazem, Amir e Mohammad - in un bombardamento che colpì l'auto sulla quale viaggiavano nel campo di Shati, nel nord della Striscia. In quell'attacco morirono anche quattro nipoti - tre ragazze e un ragazzo - dell'esponente di Hamas, il quale ammise all'emittente del Qatar che 60 membri della sua famiglia erano stati uccisi dall'inizio della guerra. Sempre nel campo di Shati il 25 giugno Haniyeh perse una sorella.

Media, venerdì in Qatar l'ultimo saluto a Haniyeh

I funerali di Ismail Haniyeh, il capo politico di Hamas ucciso nelle scorse ore a Teheran, si terranno venerdì a Doha, in Qatar. Lo riferisce il canale saudita Al Hadath dopo che l'agenzia iraniana Tasnim ha riferito che probabilmente domani si terrà a Teheran una cerimonia per l'ultimo saluto a Haniyeh, che viveva in esilio in Qatar ma era arrivato nella capitale iraniana per l'insediamento del presidente iraniano Masoud Pezeshkian.

L'ala militare di Hamas: "Ci saranno enormi conseguenze"

L'ala militare di Hamas a Gaza ha dichiarato che l'uccisione del capo politico della fazione Ismail Haniyeh a Teheran "porterà la battaglia a nuove dimensioni" e avrà "enormi conseguenze in tutta la regione". 

Morte Haniyeh, Damasco condanna "grave violazione sovranità Iran"

La Siria ha condannato l'uccisione a Teheran del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, parlando di "una palese aggressione sionista" e di "una violazione della sovranità della Repubblica islamica" e del "diritto internazionale". Una nota del ministero degli Esteri di Damasco citata dall'agenzia ufficiale Sana riporta come l' "entità sionista" abbia commesso "un nuovo crimine all'alba quando ha compiuto un attacco terroristico nella capitale iraniana, Teheran, che ha portato al martirio" di Haniyeh. Questo atto "spregevole", ha proseguito Damasco, è stato condotto nel solco degli "attacchi" effettuati dallo Stato ebraico contro "il Golan siriano occupato, il Libano e l'Iraq" e dei "genocidi contro il popolo palestinese nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania".

Il ministero degli Esteri, si conclude la nota, ritiene che "il continuo disprezzo dell'entità israeliana per il diritto internazionale, il suo mancato rispetto delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza e dell'Assemblea Generale dell'Onu, e degli appelli della maggior parte dei paesi del mondo a fermare i suoi massacri potrebbero incendiare l'intera area".

Media: "Haniyeh sarà sepolto in Qatar"

Ismail Haniyeh, dopo il funerale domani a Teheran, sarà sepolto a Doha, in Qatar. Lo sostiene Iran International citando fonti del Qatar. 

Erdogan condanna l'uccisione di Haniyeh: "Barbarie sionista"

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha condannato "il perfido assassinio" del capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, a Teheran, "atto a distruggere la causa palestinese". In un messaggio su X, il leader turco ha affermato che "con una posizione più forte del mondo islamico e dell'alleanza dell'umanità, il terrore inflitto da Israele alla nostra geografia, in particolare l'oppressione e il genocidio a Gaza, giungeranno sicuramente alla fine e la nostra regione e il nostro mondo troveranno pace". Secondo Erdogan, "la barbarie sionista non sarà in grado di raggiungere i suoi obiettivi come ha fatto finora".

Khamenei: "Israele affronterà una punizione severa"

"Il regime sionista affronterà una dura punizione per l'assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh": lo ha affermato la guida suprema iraniana, ayatollah Ali Khamenei. 

I funerali di Haniyeh domani a Teheran

I funerali del leader di Hamas Ismail Haniyeh, ucciso nella notte a Teheran con un missile guidato, si terranno domani nella capitale iraniana. Lo riferisce l'agenzia Tasnim. 

Cina condanna 'assassinio' Haniyeh, 'rischio ulteriore instabilità regione'

La Cina ha condannato l'"assassinio" del leader politico di Hamas, Ismaïl Haniyeh, ucciso in un raid contro la sua residenza a Teheran, avvertendo che potrebbe portare ulteriore instabilità nella regione. "Siamo molto preoccupati per questo evento, ci opponiamo con forza e condanniamo questo assassinio", ha dichiarato il portavoce della diplomazia cinese, Lin Jian, durante una conferenza stampa, sottolineando il rischio che quanto accaduto "possa portare ulteriore instabilità nella situazione regionale. La Cina ha sempre sostenuto la risoluzione delle controversie regionali attraverso negoziati e dialogo", ha aggiunto il portavoce, auspicando che a Gaza si raggiunga "un cessate il fuoco completo e permanente il prima possibile per evitare un'ulteriore escalation di conflitti e scontri".

Talebani: "Morte Haniyeh preannuncia scomparsa sionisti"

Per il governo talebano in Afghanistan, "il martirio di Ismail Haniyeh lascia un grande dolore per la Ummah, ma preannuncia anche la scomparsa dei sionisti usurpatori". Nel loro messaggio, rilanciato dai media iraniani, i talebani esprimono cordoglio alla famiglia di Haniyeh e all'intera comunità islamica. Ieri il ministro degli Esteri talebano Amir Khan Muttaqi ha incontrato Haniyeh durante l'insediamento del presidente iraniano Masoud Pezeshkian a Teheran.

Israele aumenta attenzione su sicurezza nelle missioni estere

Israele sta aumentando l'attenzione sulla sicurezza in tutte le missioni israeliane all'estero, comprese le istituzioni e comunità ebraiche. Lo riferisce Ynet. 

I palestinesi, sciopero generale e marce nei Territori

Le fazioni palestinesi invocano uno sciopero generale e manifestazioni di protesta nei Territori dopo l'assassinio del leader di Hamas Haniyeh. 

Qatar, l'uccisione di Haniyeh è una pericolosa escalation

Il Qatar ha condannato fermamente l'uccisione del capo di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran: lo ha affermato il ministero degli Esteri del Qatar in una nota, come riportano i media internazionali. Il ministero ha affermato che l'uccisione di Haniyeh rappresenta "una pericolosa escalation". 

Iran, riunione Parlamento dopo uccisione Haniyeh

L'uccisione a Teheran di Ismail Haniyeh, capo politico di Hamas, è "un atto vile". Lo ha detto un portavoce della Commissione per la sicurezza nazionale e la politica estera del Parlamento iraniano, che terrà oggi una riunione d'emergenza, come riporta l'agenzia iraniana Mehr.

Onu, palestinesi detenuti da Israele sottoposti a tortura

I palestinesi detenuti da Israele durante la guerra di Gaza sono stati in gran parte tenuti in segreto e in alcuni casi sottoposti a trattamenti che possono equivalere a tortura: lo afferma l'Onu. "Le testimonianze raccolte dal mio ufficio e da altre entità indicano una serie di atti spaventosi, come il waterboarding e il rilascio di cani sui detenuti, in flagrante violazione del diritto internazionale umanitario", ha denunciato il capo dei diritti umani delle Nazioni Unite Volker Turk. 

Estesa la custodia per 8 dei 10 soldati israeliani arrestati

Il tribunale militare israeliano ha esteso fino a domenica la custodia cautelare per otto dei nove riservisti arrestati per presunti abusi a un comandante di Hamas detenuto. Nella decisione, i giudici hanno affermato che le prove presentate "stabiliscono un ragionevole sospetto" che gli otto soldati abbiano aggredito il detenuto palestinese. In totale sono stati arrestati 10 soldati nell'ambito del caso, sebbene i pubblici ministeri non abbiano chiesto di estendere la detenzione di due di loro, in seguito a nuove prove. 

Iran, ci sarà rappresaglia di gruppi sostenuti da Teheran

La tv di Stato iraniana riferisce che l'uccisione di Ismail Haniyeh ritarderà di diversi mesi l'accordo di cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi a Gaza e provocherà una rappresaglia da parte dei gruppi sostenuti dall'Iran nella regione. Lo riportano i media israeliani. Funzionari iraniani sottolineano che le dichiarazioni della televisione di Stato riflettono le opinioni del leader supremo Khamenei e del governo. 

Houthi su Haniyeh: "Crimine terroristico ripugnante"

L'assassinio a Teheran del leader di Hamas Ismail Haniyeh è "un crimine terroristico ripugnante e una flagrante violazione della legge". Lo ha scritto su X Mohammed Ali al-Houthi, membro dell'ufficio politico di Ansar Allah, il movimento politico dei ribelli Houthi che controllano Sanaa e gran parte dello Yemen settentrionale

Media, Israele chiude spazio aereo su parte del nord, regolare attività Ben Gurion

In Israele è stato deciso di chiudere lo spazio aereo da Hadera verso nord a causa delle "tensioni". Lo riferisce il Jerusalem Post, che rilancia notizie di Maariv. E' regolare, invece, al momento l'operatività dell'aeroporto internazionale di Tel Aviv, il Ben Gurion. Lo sottolineano le autorità dello stesso scalo in un banner proposto sul sito ufficiale: al momento non risultano cancellazioni e partenze ed arrivi si succedono in orario o con ritardi limitati.

Uccisione Haniyeh, Idf,: "Non cambiano linee guida per civili israeliani"

Non cambiano le linee guida per i civili israeliani dopo il raid della notte a Tehara in cui è stato ucciso il leader di Hamas Ismail Hainyeh e quello di ieri sera a Beirut nel quale è morto un importate leader di Hezbollah, Fuad Shukru. Lo fanno sapere le Idf attraverso un post su X del portavoce Daniel Hagari: "Al momento, le Forze di difesa israeliane stanno conducendo una valutazione, se ci dovessero essere dei cambiamenti, avvertiremo la  popolazione immediatamente".

Abu Marzouk (Hamas): "Uccisione Haniyeh atto vile, non resterà impunito"

L'uccisione a Teheran di Ismail Haniyeh, leader politico di Hamas, è "un atto vile che non resterà impunito". E' quanto ha affermato l'esponente di Hamas, Musa Abu Marzouk, in dichiarazioni rilanciate da al-Jazeera.

Padre ostaggio, morte Haniyeh non fermi ricerca accordo

"Per i leader di Hamas il posto giusto è l'inferno, e noi tutti siamo favorevoli a che paghino per le loro azioni. Ma non possiamo permettere che l'assassinio di Haniyeh ponga fine alla ricerca di un accordo e condanni a morte i nostri cari tenuti in ostaggio. Lo afferma, citato da 'Haaretz', Einav Zangauker, padre di Matan, trattenuto a Gaza da Hamas dal 7 ottobre. Rivolto a Netanyahu il padre dell'ostaggio ha ribadito come "la sua responsabilità è innanzitutto quella di restituire" gli ostaggi alle famiglie "raggiungendo un accordo, senza nuove condizioni o inutili ostacoli”.

Tv, appelli a sciopero generale e proteste in Cisgiordania dopo uccisione Haniyeh

Appelli a uno "sciopero generale" e a proteste di massa in Cisgiordania, anche a Ramallah e Nablus, dopo la notizia dell'uccisione a Teheran di Ismail Haniyeh, leader politico di Hamas. La tv satellitare al-Jazeera rilancia notizie di media locali che riferiscono di appelli alla mobilitazione da parte di "gruppi della resistenza palestinese".

Il figlio di Haniyeh: "La rivoluzione non si ferma"

"Il desiderio di mio padre è stato esaudito", quello di morire da "martire". "Siamo in una rivoluzione e in una battaglia continua contro il nemico, e la resistenza non finisce con l'assassinio dei leader". Lo dice Abdul Salam, figlio del leader di Hamas Ismail Haniyeh, in una dichiarazione riferita dall'agenzia iraniana Irna. 

Iran: "Il sangue di Haniyeh non andrà sprecato"

"Il sangue del leader di Hamas assassinato Ismail Haniyeh non sarà sprecato": lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanaani, citato dalle agenzie iraniane. 

Hezbollah, "Shukr era nel sito colpito". Ma non conferma la morte

Il gruppo sciita filo-Iran Hezbollah ha rilasciato la sua prima dichiarazione sull'assassinio di ieri sera del comandante Fuad Shukr, rivendicato da Israele, affermando che "era presente nell'edificio di Beirut quando è stato colpito", ma non confermando la sua morte. Le squadre di protezione civile stanno lavorando "diligentemente ma lentamente" per rimuovere le macerie: "Stiamo ancora aspettando il risultato delle operazioni per conoscere il destino del grande comandante e di altri civili", ha aggiunto Hezbollah.

Jihad, "vergognoso assassinio Haniyeh, uniti ad Hamas nella resistenza"

La Jihad islamica denuncia "il vergognoso assassinio" di Ismail Haniyeh a Tehera. In una nota. il gruppo assicura che la morte del "simbolo della resistenza" non scoraggerà la nazione palestinese dal rimanere sulla via della resistenza e dal continuare a impegnarsi per porre fine ai crimini del regime che hanno “superato ogni limite”. “Affermiamo la nostra coesione con i nostri fratelli del movimento di Hamas nel resistere all'entità usurpatrice”, dice la Jihad.


Turchia, "governo Netanyahu non intende arrivare alla pace, mondo fermi Israele"

"Il governo Netanyahu non intende raggiungere la pace". Così in una nota il ministero degli Esteri turco, dopo l'uccisione a Teheran di Ismail Haniyeh, capo politico di Hamas. Per la diplomazia di Ankara, l'uccisione di Haniyeh "punta ad allargare la guerra a Gaza su scala regionale". "Se la comunità internazionale non interverrà per fermare Israele, la regione dovrà affrontare conflitti molto più gravi", si legge.

Russia, "Assassinio politico assolutamente inaccettabile"

La Russia ha denunciato l'"inaccettabile assassinio politico" del leader politico del movimento islamista palestinese Hamas, Ismail Haniyeh, ucciso in un attacco a Teheran. "Si tratta di un assassinio politico assolutamente inaccettabile, che portera' a un'ulteriore escalation delle tensioni", ha dichiarato il viceministro degli Esteri russo Mikhail Bogdanov all'agenzia di stampa statale Ria Novosti.


Prima reazione di un ministro israeliano: "Mondo migliore con morte Haniyeh"

Il ministro Amichay Eliyahu è il primo esponente del governo israeliano a intervenire dopo l'uccisione a Teheran di Ismail Haniyeh, capo politico di Hamas. "La morte di Haniyeh rende il mondo un po' migliore", ha scritto su X il ministro per il Patrimonio. "E' il modo giusto per ripulire il mondo da questa sporcizia - ha aggiunto - Niente più accordi immaginari di 'pace/resa', niente più pietà per questi figli della morte. Il pugno di ferro che li colpirà è quello che porterà pace e un po' di conforto e rafforzerà la nostra capacità di vivere in pace con coloro che desiderano la pace".

Turchia condanna "spregevole assassinio" di Haniyeh

Secondo una fonte ministeriale, la Turchia condanna lo "spregevole assassinio" del capo di Hamas, Ismail Haniyeh.

Media, "sulla morte di Haniyeh riserbo ufficiale di Israele"

"Riserbo ufficiale in Israele, nessuna assunzione di responsabilità da parte del Governo e dall'Idf", in seguito all'uccisione del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh durante la notte a Teheran. Lo ha detto la Radio militare israeliana. 

Abbas: "Uccisione Haniyeh atto cordardo e pericoloso"

Il leader dell'Autorità palestinese, Mahmoud Abbas, ha condannato l'uccisione di Ismail Haniyeh, capo politico di Hamas, in un raid a Teheran. "Un atto codardo e uno sviluppo pericoloso", nelle parole di Abbas, secondo quanto riporta l'agenzia palestinese Wafa. Abbas ha invitato i palestinesi "a unirsi, essere pazienti e alla fermezza di fronte all'occupazione israeliana".

Houthi, "assassinio Haniyeh è atroce crimine terroristico"

"Prendere di mira Ismail Haniyeh è un atroce crimine terroristico e una flagrante violazione delle leggi e dei valori ideali": lo ha detto il capo del comitato rivoluzionario supremo dei ribelli Houthi dello Yemen, Mohammed Ali al-Houthi, commentando l'uccisione del leader di Hamas. Lo riporta l'agenzia di stampa Reuters sul suo sito. 

Iran, "riunione d'emergenza nella residenza di Khamenei"

"L'Iran sta tenendo una riunione di emergenza del Consiglio supremo di sicurezza nazionale presso la residenza del leader supremo, Ali Khamenei, un evento che accade in circostanze straordinarie", lo ha scritto su X Iran international. 

Media, "Haniyeh ucciso con un missile guidato"

Secondo l'agenzia di stampa saudita Al-Hadath, alcune fonti hanno dichiarato che l'uccisione di Ismail Haniyeh, capo dell'ufficio politico di Hamas, è stata effettuata con un missile guidato diretto verso il luogo in cui risiedeva a Teheran. Il missile ha colpito il bersaglio alle 2 del mattino, ora locale.

Media, Israele chiude spazio aereo per una parte del nord

Israele ha chiuso lo spazio aereo a partire da Hadera, cittadina a nord di Tel Aviv, a causa della "attuale tensione". Lo ha riferito il quotidiano Maariv. Una fonte militare ha spiegato che "l'Autorità aeroportuale ha emesso una direttiva in materia". 

Abu Mazen: "Uccisione Haniyeh atto codardo e pericoloso"

"Un atto codardo e uno sviluppo pericoloso". Così il presidente palestinese Abu Mazen, citato dalla Wafa, ha condannato l'uccisione del capo politico di Hamas a Teheran Ismail Haniyeh. Abu Mazen ha quindi invitato "il popolo palestinese e le forze popolari all'unità, alla pazienza e alla fermezza di fronte all'occupazione israeliana".

Israele, "sirene di allarme nel nord a confine Libano"

Le sirene di allarme stanno risuonando nel nord di Israele al confine con il Libano. Lo ha fatto sapere il portavoce militare. 

Hamas, "l'assassinio di Haniyeh è una grave escalation"

L'assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh in Iran rappresenta una grave escalation che non raggiungerà i suoi obiettivi, ha dichiarato il funzionario della fazione islamica Sami Abu Zuhri, citato dai media israeliani. 

Ismail Haniyeh

©Getty

Ismail Haniyeh

Tra politica e esilio, Haniyeh una vita in fuga

Ismail Haniyeh aveva 62 anni e dal 2017 era il capo politico di Hamas. Era nato in un campo profughi di Gaza, da genitori fuggiti dalla città di Asqalan dopo la creazione dello Stato di Israele nel 1948. Dal 2019 viveva a Doha, in Qatar (che gli aveva dato l'asilo politico), e in questi giorni si trovava a Teheran per partecipare alla cerimonia di insediamento del presidente iraniano Masoud Pezeshkian. Da giovane aveva studiato all'istituto al-Azhar e si era laureato in letteratura araba all'Università islamica di Gaza. Nel 1983 aderì al Blocco Studentesco Islamico, considerato un precursore di Hamas. Ha scalato i ranghi del movimento diventando stretto collaboratore del co-fondatore, il defunto sceicco Ahmed Yassin. Haniyeh è stato in carcere in Israele a seguito delle manifestazioni di protesta nel 1987 e nel 1988: Nel 1992 è stato nuovamente arrestato e deportato assieme ad altri nel sud del Libano, tornando poi a Gaza: Inoltre è sfuggito a vari attentati. Nel 1993 è tornato a Gaza diventando preside nell'Università Islamica. La sua carriera politica lo ha visto occupare il ruolo di Primo ministro dell'Autorità nazionale palestinese dal 2006 al 2007. A causa delle forti tensioni interne - tra Abu Mazen e Hamas - fu quindi incaricato di costituire un governo di unità nazionale che però ebbe vita breve e si concluse con la presa della striscia di Gaza da parte di Hamas. Era sposato e aveva avuto 13 figli, tre dei quali sono stati uccisi durante un raid israeliano all'inizio dell'anno. 

Hamas, "l'assassinio di Haniyeh è un atto codardo"

"L'assassinio del comandante Ismail Haniyeh è un atto codardo e non passerà sotto silenzio". Lo ha detto, riferito dai media, Musa Abou Marzouk, uno dei maggiori dirigenti di Hamas in una delle prime dichiarazioni. 

Ucciso a Teheran il capo di Hamas

Hamas ha comunicato la morte del suo leader Ismail Haniyeh in seguito a un raid israeliano contro la sua residenza a Teheran. Haniyeh era capo dell'ufficio politico di Hamas dal 2017. Inoltre è stato primo ministro dell'Autorità nazionale palestinese dal 2006 al 2007 e capo dell'amministrazione della Striscia di Gaza dal 2014 al 2017. 

Ostaggi liberati da Israele, cosa è successo: dal blitz alle proteste di Turchia e Iran

La liberazione delle quattro persone nelle mani di Hamas ha lasciato una lunga scia di polemiche. Ankara e Teheran denunciano il "barbaro massacro di 210 palestinesi" nell'operazione sul campo profughi di Nuseirat, al centro della Striscia, che ha preceduto il salvataggio. E anche nello Stato ebraico sono scattate manifestazioni per chiedere a Netanyahu accordi per portare a casa altri ostaggi. COSA È SUCCESSO

Olimpiadi 2024, l'allerta per i possibili attacchi agli atleti israeliani

L'avvertimento in una lettera del ministro degli Esteri Katz: "Complotto sostenuto dall'Iran contro la nostra delegazione". La capitale francese si blinda per la cerimonia d'apertura: mobilitati 45mila agenti di polizia, 18mila soldati, 2mila agenti di sicurezza privata, mille agenti di polizia più polizia di 40 Paesi diversi COSA È SUCCESSO

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