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M.O., ucciso leader di Hamas Haniyeh. Nyt: "Khamenei ha ordinato di colpire Israele"

Il New York Times cita tre funzionari iraniani a conoscenza dell'ordine. Il leader islamista era a Teheran per l'insediamento del Presidente Pezeshkian. Abu Mazen parla di "atto vigliacco" e invita i palestinesi a "resistere all'occupazione israeliana".. "Il regime sionista affronterà una dura punizione", ha affermato la guida suprema iraniana, ayatollah Ali Khamenei. Gallant dichiara: "Non vogliamo guerra ma pronti a ogni possibilità". Blinken conferma: "Gli Usa non informati né coinvolti su Haniyeh"

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L'ayatollah Ali Khamanei ha dato ordine all'Iran di colpire direttamente Israele in risposta all'uccisione a Teheran del leader di Hamas Ismail Haniyeh. Lo riporta il New York Times citando tre funzionari iraniani a conoscenza dell'ordine.  Haniyeh era capo dell'ufficio politico di Hamas dal 2017. Inoltre è stato primo ministro dell'Autorità nazionale palestinese dal 2006 al 2007 e capo dell'amministrazione della Striscia di Gaza dal 2014 al 2017. Con lui è stata uccisa anche una guardia del corpo. "L'assassinio del comandante Ismail Haniyeh è un atto codardo e non passerà sotto silenzio" ha detto Musa Abou Marzouk, uno dei maggiori dirigenti di Hamas. Le Guardie rivoluzionarie iraniane hanno dichiarato che "stanno indagando sull'incidente della morte del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh. A tre giorni dal massacro di bambini drusi a Majdal Shams, nel Golan settentrionale, la rappresaglia israeliana contro Hezbollah è arrivata. 



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Continua a seguire gli aggiornamenti nel liveblog di giovedì 1 agosto


Yemen, chi sono gli Houthi e quale è il loro ruolo nel Mar Rosso

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Negli ultimi mesi sono entrati nel conflitto contro Israele accanto ad Hamas. Quasi ogni giorno, le forze yemenite hanno sparato contro navi cargo e petroliere dirette, innescando la decisione degli Usa di creare la coalizione marittima Prosperity Guardian e la missione Aspides dell'Ue per proteggere la navigazione in quel tratto di mare. L'APPROFONDIMENTO

Ostaggi liberati da Israele, cosa è successo: dal blitz alle proteste di Turchia e Iran


La liberazione delle quattro persone nelle mani di Hamas ha lasciato una lunga scia di polemiche. Ankara e Teheran denunciano il "barbaro massacro di 210 palestinesi" nell'operazione sul campo profughi di Nuseirat, al centro della Striscia, che ha preceduto il salvataggio. E anche nello Stato ebraico sono scattate manifestazioni per chiedere a Netanyahu accordi per portare a casa altri ostaggi. COSA È SUCCESSO

Nyt, Khamenei ha ordinato di colpire direttamente Israele

L'ayatollah Ali Khamanei ha dato ordine all'Iran di colpire direttamente Israele in risposta all'uccisione a Teheran del leader di Hamas Ismail Haniyeh. Lo riporta il New York Times citando tre funzionari iraniani a conoscenza dell'ordine. 

'Nel raid su Beirut ucciso anche consigliere dei Pasdaran'

Nell'attacco su Beirut che ieri ha ucciso il comandante militare di Hezbollah Fuad Shukr è morto anche il consigliere militare iraniano Milad Bedi. Lo scrive l'agenzia di stampa ufficiale iraniana Fars News citata dai media israeliani, tra cui il Times of Israel e Haaretz. Secondo quanto riferito, Bedi era un consigliere delle Guardie rivoluzionarie (pasdaran) e si trovava nell'edificio in cui Israele ha colpito Shukr, e il suo corpo è stato identificato poche ore fa. 

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Olimpiadi 2024, l'allerta per i possibili attacchi agli atleti israeliani

L'avvertimento in una lettera del ministro degli Esteri Katz: "Complotto sostenuto dall'Iran contro la nostra delegazione". La capitale francese si blinda per la cerimonia d'apertura: mobilitati 45mila agenti di polizia, 18mila soldati, 2mila agenti di sicurezza privata, mille agenti di polizia più polizia di 40 Paesi diversi COSA È SUCCESSO

Hezbollah, 'Shukr è stato ucciso, domani parla Nasrallah'

Hezbollah ha confermato che il suo comandante militare Fuad Shukr è stato ucciso nell'attacco israeliano in un sobborgo meridionale di Beirut. In una dichiarazione, Hezbollah ha affermato che il suo leader Hassan Nasrallah parlerà domani. Lo riporta il Guardian. 

Usa, c'è ancora un percorso praticabile per un accordo a Gaza

"Noi pensiamo ci sia ancora una processo praticabile per i negoziati sul cessate il fuoco a Gaza": lo ha detto il portavoce del consiglio di sicurezza nazionale Usa John Kirby nel briefing con i reporter. 

Netanyahu ora punta sugli omicidi mirati e umilia l'Iran

La vita di lusso a Doha, i sussurrati incontri con donne bellissime, l'edonismo smodato: il fianco scoperto di Ismail Hanyeh avrebbe potuto essere preso di mira in Qatar, proprio in virtù della sua vita scarsamente ritirata. O in Turchia, al Cairo. Invece no, chi ne ha decretato la fine ha scelto un luogo addirittura simbolico, Teheran. Perché? Perché la testa della piovra è in Iran: da lì partono le direttive che da decenni avvelenano l'intero Medio Oriente, Israele in testa. Insomma, sembrerebbe che il luogo scelto per eliminare il capo politico di Hamas abbia voluto infliggere un pubblico schiaffo in faccia all'Iran. Spingendo in sostanza la Repubblica islamica a smetterla con il gioco feroce del lancia il sasso e nascondi la mano, laddove il sasso sono le bombe e la mano è quella dei gruppi sciiti tenuti in vita dai soldi iraniani: Hezbollah, Houthi, jihadisti siriani e iracheni. Fino naturalmente a Hamas, foraggiato da decenni con un immane sostegno finanziario e militare. Teheran stamattina ha accusato il colpo: al di là delle dichiarazioni ufficiali che puntano il dito contro Israele, le indiscrezioni trapelate dalla riunione del Consiglio supremo di sicurezza, tenuto eccezionalmente nella residenza di Khamenei, hanno descritto i funzionari sciiti "in stato di shock totale" per l'assassinio di Haniyeh proprio a casa loro. Un "duro colpo alla reputazione dell'Iran", ha commentato il New York Times, in un momento in cui il Paese sta brigando alacremente per espandere il suo potere nella regione. 

Fonte di Hezbollah, ritrovato il corpo di Shukr

Una fonte vicina a Hezbollah ha annunciato che è stato ritrovato il corpo del leader militare del movimento sciita, Fuad Shukr, ucciso ieri da un attacco israeliano a Beirut. Il cadavere si trovava tra le macerie dell'edificio colpito dal raid.

Media, attesa per una dichiarazione pubblica di Netanyahu

Si è conclusa dopo due ore e mezza la riunione del gabinetto di sicurezza politica al ministero della Difesa a Tel Aviv. In serata il primo ministro Benyamin Netanyahu dovrebbe rilasciare una dichiarazione pubblica, sullo sfondo degli omicidi del leader politico di Hamas Ismail Hanyeh e del numero 2 di Hezbollah Fuad Shukr. Lo riferiscono le tv iraeliane.

Ue, 'chiediamo la massima moderazione in Medio Oriente'

"L'Ue ha una posizione di principio di rifiuto delle esecuzioni extragiudiziali e di sostegno allo Stato di diritto, anche nella giustizia penale internazionale. Ricordiamo che l'Ue e altri partner hanno inserito Hamas nell'elenco delle organizzazioni terroristiche e che il procuratore della Corte penale internazionale ha chiesto un mandato di arresto contro Ismail Haniyeh con varie accuse di crimini di guerra". Lo dichiara il portavoce del Servizio di Azione Esterna dell'Ue Peter Stano. "Chiediamo a tutte le parti di esercitare la massima moderazione e di evitare qualsiasi ulteriore escalation", aggiunge.

Al Jazeera, 2 nostri giornalisti uccisi in un raid a Gaza

Due giornalisti di Al Jazeera sono stati uccisi in un attacco israeliano a Gaza. Lo ha riferito l'emittente. Le vittime sono il reporter Ismail al-Ghoul e il suo cameraman, Rami al-Rifee. Al Jazeera ricorda che il Committee to Protect Journalists, con sede a New York, ha stimato che 108 operatori dei media siano rimasti uccisi dall'inizio della guerra. 


Ue: “Chiediamo la massima moderazione in Medio Oriente”

"L'Ue ha una posizione di principio di rifiuto delle esecuzioni extragiudiziali e di sostegno allo Stato di diritto, anche nella giustizia penale internazionale. Ricordiamo che l'Ue e altri partner hanno inserito Hamas nell'elenco delle organizzazioni terroristiche e che il procuratore della Corte penale internazionale ha chiesto un mandato di arresto contro Ismail Haniyeh con varie accuse di crimini di guerra". Lo ha dichiarato il portavoce del Servizio di Azione Esterna dell'Ue Peter Stano. "Chiediamo a tutte le parti di esercitare la massima moderazione e di evitare qualsiasi ulteriore escalation", ha aggiunto.

Blinken a vicepremier Giordania: “Prevenire ulteriore escalation”

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha parlato oggi con il vicepremier e ministro degli Esteri della Giordania Ayman Safadi per discutere delle tensioni e degli sviluppi in corso in Medio Oriente. Blinken, riferisce il dipartimento di stato, "ha discusso l'urgenza degli sforzi per raggiungere un cessate il fuoco nel conflitto a Gaza che garantirebbe il rilascio degli ostaggi, consentirebbe un'ondata di assistenza umanitaria e creerebbe le condizioni per una maggiore stabilità" e ha "ribadito l'importanza di prevenire un'ulteriore escalation del conflitto". Il segretario di Stato "ha anche ringraziato la Giordania per la sua leadership nel fornire aiuti umanitari salvavita ai civili palestinesi".

Associazione rifugiati iraniani: “Colpire ora, Teheran non può fare guerra”

"È il momento migliore per colpire la testa del serpente senza il timore di un eventuale allargamento della guerra. Solo ambienti pro regime intimoriscono l'Occidente su un'eventuale ipotesi. Il regime iraniano non è capace di entrare in una guerra su vasta scala, dato che nemmeno a Teheran riesce a salvaguardare i suoi sicari". Ad affermarlo è Davood Karimi, presidente dell'Associazione rifugiati politici iraniani in Italia, in merito all'uccisione di Ismail Haniyeh. "Hamas ed Hezbollah sono frazioni extraterritoriali dei pasdaran per cui vanno visti come esercito di Teheran. La reazione dei mullah dipende molto dalla fermezza e dal supporto dell'Occidente a Israele”, ha aggiunto. 

Sanzioni Usa a “facilitatori” dei missili e dei droni iraniani

Gli Stati Uniti hanno sanzionato cinque individui e sette entità con sede in Iran e in Cina, tra cui Hong Kong, accusate di aver facilitato gli acquisti di componenti essenziali per i programmi di missili balistici e veicoli aerei senza pilota (Uav) dell'Iran. Questi individui ed entità, spiega il dipartimento di stato, assistono il ministero della difesa e della logistica delle forze armate dell'Iran (Modafl) e suoi subordinati come Aerospace Industries Organization e Iran Electronic Industries, tutte entità nella blacklist Usa, "nell'acquisto di componenti elettronici, ottici ed altri prodotti applicabili ai missili richiesti dal programma di missili balistici dell'Iran per scopi di guida, navigazione e controllo". "Gli Stati Uniti continueranno a interrompere la capacità dell'Iran di acquistare componenti essenziali per la sua produzione di missili balistici e Uav, che Teheran impiega nei suoi sforzi per destabilizzare il Medio Oriente e oltre, e imporre costi a tutti gli intermediari che supportano l'Iran nelle sue attività di proliferazione", assicura il dipartimento di stato.

Raduno nel centro di Teheran per onorare Haniyeh

Un raduno organizzato dal regime iraniano si è tenuto in piazza Felestin nel centro di Teheran, dove si trova l'ambasciata palestinese, per condannare l'assassinio del capo dell'ufficio politico di Hamas Ismail Haniyeh. Durante la manifestazione i partecipanti hanno criticato "i doppi standard e il silenzio degli stati occidentali, che affermano di essere sostenitori dei diritti umani". E hanno urlato slogan come "Abbasso Israele", "abbasso gli Stati Uniti", chiedendo vendetta per la morte di Haniyeh.

Ministri Gb volano in Qatar: “Priorità ridurre l'escalation in Medio Oriente”

Il ministro degli Esteri britannico David Lammy e quello della Difesa John Healey sono in Qatar per guidare gli sforzi per porre fine al conflitto nella Striscia di Gaza. Il titolare della Difesa ha sottolineato come la priorità sia quella di ridurre l'escalation in Medio Oriente: "Deve essere il nostro obiettivo principale poiché questa regione si trova a un bivio e la perdita di vite innocenti nelle ultime settimane non è più sopportabile". "Tutte le parti devono fare un passo indietro rispetto al conflitto e intensificare la diplomazia", ha aggiunto Healey. L'iniziativa diplomatica del governo britannico guidato dal neo premier laburista Keir Starmer arriva in un contesto di altissima tensione nella regione in seguito all'uccisione a Teheran del leader politico di Hamas all'estero, Ismail Haniyeh.

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