Trump si dice "assolutamente pronto" a sfidare la candidata democratica in un duello tv, ma intanto la accusa di voler “rapinare” i fondi raccolti per Biden. Alle 2 di notte, ora italiana, l'inquilino della Casa Bianca si rivolge al Paese, dopo essere guarito dal Covid
Direttore Fbi: "Le indagini sull'attentato a Trump proseguono"
"C'è molto da fare. L'attentatore è morto ma l'indagin è in corso". Lo ha detto il direttore dell'Fbi Christopher Wright in un'audizione in Congresso, definendo il tentato assassinio di Donald Trump "spregevole" e assicurando che gli investigatori "non lasceranno nulla di intentato". Il movente dell'attentatore resta ancora un mistero dopo settimane di inchiesta.
Capitol blindato e in allerta, in migliaia contro Netanyahu
Capitol blindato e in alta allerta per il discorso al Congresso del premier israeliano Benjamin Netanyahu - il quarto, uno più di Churchill - e le proteste filo palestinesi. Il Campidoglio è protetto da alte recinzioni metalliche, come dopo l'assalto del 6 gennaio 2021, e da migliaia di agenti - anche da Ny - con cani e bici. Strade chiuse in tutta l'area circostante. Ci sono già migliaia di manifestanti che gridano slogan contro Bibi "criminale di guerra", contro il "genocidio" e a favore della Palestina libera. Una folla enorme con cartelli, striscioni, fischietti, megafoni e bandiere palestinesi.
Harris punta alla Gen Z
La nuova associazione a Charli XCX si spiega con la strategia della 59enne numero due degli Usa - prima donna nera e prima donna di origine asiatica al timone di un ticket presidenziale - per ingaggiare un importantissimo blocco elettorale: la generazione Z dei nati tra 1997 e 2012 che, se Biden non si fosse ritirato dal ticket, il prossimo 5 novembre sarebbero rimasti in massa a casa anche a causa dell'età e delle posizioni del presidente sulla guerra a Gaza. Kamala 'regina dei meme', come la definisce Politico, potrebbe fermare questa emorragia: un diluvio di contenuti virali, molti dei quali bagnati di verde lime, hanno generato tangibile entusiasmo nei giovani per la candidatura. Il 5 novembre sarà la prima volta che l'intera Gen Z andrà alle urne. Nel frattempo l'hastag #BratSummer è stata taggato in oltre 40 mila video su TikTok e 12 mila post su Instagram. Mentre Google ha pronosticato che questa settimana le ricerche con le parole 'Brat Summer' raggiungeranno il picco.
La Bratification di Kamala Harris
Dopo il rosa al neon di Barbie, campione di incassi ai botteghini 2023, con Kamala Harris candidata alla Casa Bianca l'estate Usa si tinge di verde: il colore del lime è anche quello di Brat, l'ultimo album grunge-pop di Charli XCX che la neo rivale di Donald Trump ha adottato sul profilo social ufficiale di Kamala Headquarters dopo che la cantante britannica (che vive metà dell'anno nella Los Angeles dell'ex senatrice e vicepresidente) a sorpresa le ha dato l'endorsement. 'La Bratification di Kamala Harris', titola oggi la rivista The Atlantic, con un gioco di parole che evoca il processo di beatificazione con cui, dopo il ritiro di Joe Biden dalla corsa, la sua vice è stata innalzata da una relativa polvere e oscurità all'onore degli altari della politica. Brat non è solo un aggettivo ma uno stile di vita incarnato da Charli che lo ha spiegato su TikTok: "È la ragazza un po' disordinata che ama le feste, che a volte dice cose sciocche, e che quando entra in crisi le supera andando alle feste".
Così la disinformazione online colpisce Kamala Harris
Come successo a seguito dell’attentato alla vita di Donald Trump, subito dopo l’annuncio del passo indietro di Biden, "internet pullulava di bugie, foto alterate e altre affermazioni fuorvianti su Harris”": a dirlo è la Cnn, secondo cui alcuni sostenitori del candidato repubblicano sono arrivati a suggerire che Biden fosse vittima di un colpo di Stato. E, come sottolineato da Associated Press, l’annuncio che l’attuale vicepresidente sia in corsa per la nomination del Partito democratico ha "ispirato un’ondata di false affermazioni sulla sua eleggibilità e il suo background": L'ARTICOLO.
Harris e l'allargamento dellabase
La presidente della campagna di Harris, Jen O'Malley Dillon, scrive che Kamala può vincere la corsa contro Donald Trump "espandendo il sostegno degli elettori che si sono mossi verso democratici dalle elezioni del 2020". "In molti casi, questi elettori non hanno votato per il ticket Biden-Harris nel 2020, ma si sono espressi a sostegno dei democratici nel 2022 quando il partito repubblicano di Donald Trump è diventato sempre più estremista", si legge nella nota. La gara, prosegue, è "ora più fluida", ha aumentato il segmento degli indecisi, che sono "sproporzionatamente afroamericani, latinos e sotto i 30 anni".
Harris e il memo con una roadmap per la vittoria
La campagna di Kamala Harris ha diffuso un memo in cui traccia una roadmap per la vittoria, convinta che la nuova frontrunner dem consenta l'espansione della base del 2020, soprattutto tra giovani, afroamericani e latinos negli Stati in bilico. In particolare nel Midwest, nei tre stati tradizionali del 'Blue Wall' (Michigan, Pennsylvania e Wisconsin), e nella Sun Belt, negli Stati di Arizona, Georgia, Nevada North Carolina, dove c'è più diversità nell'elettorato. Tra i fattori trainanti l'aborto, messo al centro della campagna.
Trump minaccia attacchi contro i narcotrafficanti in Messico
Gli attacchi contro i cartelli della droga in Messico sono "assolutamente" sul tavolo: Donald Trump rilancia l'ipotesi di "strike" contro i narcotrafficanti del Paese confinante, se sarà rieletto, in un'intervista a Fox News. Una posizione condivisa anche dal suo vice J.D. Vance, che sedendo accanto a lui ha detto che "i cartelli stanno costando vite americane". (ANSA).
Musk nega donazioni da 45 milioni al mese a Trump
Elon Musk nega di esser intenzionato a donare 45 milioni di dollari al mese a un super pac pro-Trump. "Semplicemente non è vero: non sto donando 45 milioni al mese a Trump", ha detto. "Quello che ho fatto è creare un pac o super pac, chiamatelo come volete. È chiamato America Pac" e sostiene "valori chiave come la meritocrazia e la libertà individuale", ha spiegato mettendo in evidenza che "le donazioni effettuate ad America Pac sono molto inferiori" ai 45 milioni riportati dal Wall Street Journal. "L'obiettivo è promuovere i principi che hanno reso l'America grande. Non direi che sono per Maga", ha aggiunto riferendosi al Make America Great Again di Donald Trump. "Io penso che l'America è grande. Direi che sono più Mag, Make America Greater", ha osservato Musk: L'ARTICOLO.
Chi sono i finanziatori della campagna di Harris
Da quando Biden ha fatto un passo indietro dalla campagna elettorale per le presidenziali di novembre, la sua erede designata Kamala Harris ha raccolto oltre 126 milioni di dollari di donazioni. L’attuale vicepresidente ha ottenuto in pochi giorni molto più dei 95 milioni che la campagna dell’inquilino della Casa Bianca aveva in banca alla fine di giugno. Il boom di donazioni va dai grandi nomi della finanza a tantissimi piccoli donatori, spesso al loro primo sostegno economico per il partito democratico: CHI SONO I FINANZIATORI
Domani incontro Biden-Netanyahu
Joe Biden riceverà il premier israeliano Benjamin Netanyahu il 25 luglio alla Casa Bianca per parlare degli "sviluppi a Gaza e dei progressi verso un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi". Lo afferma la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, sottolineando che i due leader incontreranno anche le famiglie americane degli ostaggi nelle mani di Hamas. "La vicepresidente incontrerà separatamente Netanyahu il 25 luglio", ha messo in evidenza Jean-Pierre.
Nuovo sondaggio: Harris-Trump testa a testa
Kamala Harris e Donald Trump sono testa a testa in un nuovo sondaggio condotto dopo il ritiro di Joe Biden dalla corsa alla Casa Bianca. In una rilevazione Npr-PbsNews/Marist College, la vicepresidente è al 45% contro il 46% del tycoon, mentre in una gara a tre è alla pari (42%), con Robert F. Kennedy al 7%. Il sondaggio è stato realizzato lunedì, il giorno dopo il passo indietro di Biden.
Scholz: "Probabile vittoria Harris ma scelgono gli americani"
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha affermato di ritenere che sia "molto possibile" che la vicepresidente americana Kamala Harris vinca le elezioni americane. Lo riporta il Guardian. Scholz era stato insolitamente diretto nel suo sostegno al presidente degli Stati Uniti Joe Biden prima che abbandonasse la sua candidatura per la rielezione e appoggiasse Harris come candidata del partito democratico. "La campagna elettorale negli Stati Uniti sarà sicuramente entusiasmante, ora con una formazione leggermente nuova", ha detto Scholz in una conferenza stampa estiva annuale. "Penso che sia molto possibile che Kamala Harris vinca le elezioni, ma saranno gli elettori americani a decidere".
Johnson attacca Harris: "Inconcepibile assenza con Netanyahu"
Lo speaker della Camera, il repubblicano Mike Johnson, critica Kamala Harris perché non sarà presente al discorso del premier israeliano Benyamin Netanyahu in Congresso Usa. Una decisione "inconcepibile. Il presidente Biden quando era vicepresidente saltò un discorso di Netanyahu al Congresso" nel 2015, ricorda Johnson in un'intervista al New York Post. La vice presidente sarà nelle prossime ore in Indiana e salterà l'atteso discorso di Netanyahu.
Minimo storico per i migranti fermati al confine Messico-Usa
Sette settimane dopo l'entrata in vigore della nuova politica di immigrazione firmata da Joe Biden per limitare le richieste di asilo al confine meridionale degli Stati Uniti, la Border Patrol ha segnalato il livello più basso di arresti di migranti irregolari osservato dal 2018. L'ambasciatore degli Stati Uniti in Messico, Ken Salazar, ha dichiarato che il numero è sceso a circa 1.500 in 24 ore, la cifra più bassa degli ultimi sei anni. "Credo che questi livelli non si raggiungevano dal 2018", ha detto Salazar in un incontro con i giornalisti. "Siamo sulla strada giusta, ha aggiunto il diplomatico, ma non so se riusciremo a percorrerla a lungo termine, anche se ho fiducia".
Boom di fondi per Harris, campagna ha raccolto 126 milioni
La campagna di Kamala Harris ha annunciato di aver raccolto, fino a martedì sera, 126 milioni di dollari dall'annuncio della corsa per il 2024. Lo scrive il Guardian.
Mattarella: "A Biden il grazie della comunità internazionale"
"I vincoli di condivisione di valori dei nostri due popoli rafforzano i rapporti tra gli Stati e ne consentiranno la costante crescita. Al presidente Biden va il ringraziamento della comunità internazionale per il suo apprezzato servizio e la sua leadership", ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia di consegna del "Ventaglio" da parte dell'Associazione stampa parlamentare parlando delle elezioni negli Stati Uniti.
Lisa come Kamala, i Simpson 'profeti' della politica Usa
I Simpson, popolare serie televisiva, sembra aver ancora una volta "predetto il futuro", in questo caso per Kamala Harris, ora candidata democratica alla presidenza Usa. Come riferisce la Cnn, nell'episodio intitolato Bart to the Future del 2000, Lisa Simpson cresce fino a diventare la prima donna presidente degli Stati Uniti. Indossa un abito sorprendentemente simile a quello indossato dalla prima vicepresidente donna americana all'inaugurazione del 2021, compresi i suoi accessori. Non è la prima volta che un episodio dei Simpsons legge il futuro: nello stesso episodio del 2000, Lisa Simpson diventa infatti commander in chief dopo un "presidente Trump", ben 16 anni prima che il tycoon fosse effettivamente eletto.
Ronzulli: "Harris molto spostata a sinistra, voterei Trump"
La senatrice di Forza Italia e vice presidente del Senato Licia Ronzulli ha detto che "il salto in avanti nei sondaggi di Kamala Harris su Trump potrebbe essere dettato dall'effetto speranza dei democratici di vincere la battaglia per le presidenziali, che con Biden era ormai data per persa. Kamala Harris ha però la fortuna che il ritiro di Biden sia arrivato proprio sul fischio della fine della partita. Quindi, nonostante sia molto divisiva anche all'interno del suo partito, potrebbe trovare la maggioranza dei delegati perché non c'è il tempo di pensare ad un'alternativa. Il fatto poi che sia una donna e di colore è un elemento attrattivo da sempre per i democratici. Sarebbe una prima volta e sappiamo che gli americani si lasciano molto attrarre dalle novità. Detto questo, io non sono così convinta che fino alla fine sarà sicuramente il candidato, ma vediamo cosa succede. Nell'agonismo Biden-Trump - ha aggiunto - ero molto preoccupata, e lo sono ancora. Probabilmente io farei parte di quel partito dell'astensionismo in America perché non riuscirei a essere sicura di una scelta. Ma nel caso specifico della Harris candidata, quindi di una donna molto spostata a sinistra, con un programma sull'ambiente e sui diritti civili molto lontano da me, voterei Trump".
Il boom di donazioni per Harris
Harris continua anche a macinare fondi, elettrizzando l'elettorato dem e promettendo di mettere al centro della sua campagna l'aborto, la stretta sulle armi, l'ambiente e la middle class. Nelle prime 48 ore ha raccolto oltre 100 milioni di dollari, superando i 95 milioni che la campagna di Biden aveva in banca alla fine di giugno.