Trump si dice "assolutamente pronto" a sfidare la candidata democratica in un duello tv, ma intanto la accusa di voler “rapinare” i fondi raccolti per Biden. Alle 2 di notte, ora italiana, l'inquilino della Casa Bianca si rivolge al Paese, dopo essere guarito dal Covid
Gli appoggi
La nuova frontrunner del partito continua ad incassare endorsement. Gli ultimi sono arrivati dalla star di Hollywood George Clooney, da vari sindacati e dai leader dem di Camera e Senato, Hakeem Jeffries e Chuck Schumer. Indirettamente la appoggia anche Beyoncé, che ha autorizzato in tempi record la campagna della Harris a utilizzare come inno la canzone 'Freedom' (dall'album del 2016 'Lemonade') da adesso fino al voto di novembre. Barack Obama resta in silenzio ma solo per rispetto dell'iter del partito: di fatto anche lui sosterrà Kamala. Unica voce fuori dal coro Black Lives Matter: il movimento afroamericano per la giustizia razziale ha chiesto che il comitato nazionale democratico organizzi immediatamente delle primarie informali e virtuali in tutto il Paese prima della convention di agosto, "per consentire la partecipazione del pubblico al processo di nomina, e non solo una nomina da parte dei delegati del partito".
Harris ha i numeri per la candidatura
Kamala Harris si è già assicurata l'impegno verbale di oltre 2.500 delegati, ben oltre il quorum di 1.976 per ottenere la candidatura. I delegati possono ancora cambiare idea, ma solo poche decine sono indecisi e finora non è emerso alcun rivale. Il comitato nazionale dell'Asinello annuncerà l'iter per la nomination nella giornata di oggi ma ha già fatto sapere che intende procedere ad una 'roll call' virtuale dei delegati dalla prossima settimana: per concludere l'iter entro il 7 agosto, in modo da rispettare la scadenza dell'Ohio per far comparire i nomi del ticket dem nelle schede del 5 novembre. Probabile quindi che a metà della prossima settimana Harris annunci il suo 'running mate', per poi essere incoronata ufficialmente alla convention di Chicago in agosto.
I possibili vice di Harris
Per il ruolo di vice di Kamala Harris, in pole ci sono il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro, quello della North Carolina Roy Cooper e il senatore ex astronauta dell'Arizona Mark Kelly. Nomi che potrebbero spiazzare nuovamente il tandem Gop.
Harris avanti nei sondaggi
Kamala Harris ha ormai la nomination in tasca e il primo sondaggio (Reuters-Ipsos) dopo il ritiro del presidente la dà avanti di due punti su Trump (44% a 42%), anche in una gara a tre (42% contro il 38% di Trump e l'8% di Robert F. Kennedy). La tappa nella città dove si è appena conclusa la convention repubblicana era già prevista prima del passo indietro di Biden ma per Harris è diventata l'occasione per mettere a fuoco il suo messaggio e fare un reset della campagna democratica in uno Stato in bilico nella Rust Belt: il Wisconsin, che insieme al Michigan e alla Pennsylvania rappresenta il blue wall da difendere con i denti. Insieme ad Arizona, Nevada e North Carolina, Stati della Sun Belt. E' proprio da uno di questi Stati che dovrebbe uscire il nome del suo vice.
Il comizio di Harris
"So che tipo di persona è Donald Trump, ne ho conosciuti quando facevo la procuratrice in California e ho messo sotto inchiesta truffatori e predatori sessuali": Kamala Harris ieri a Milwaukee ha tenuto il suo primo comizio davanti ad una folla dem entusiasta, e rilancia gli attacchi al tycoon, che nel frattempo si dice "assolutamente pronto" a sfidarla in un duello tv. "Trump vuole riportare indietro il nostro Paese ma noi non indietreggeremo perché la nostra battaglia è per il futuro e la libertà", ha scaldato i fan in un discorso mai forse cosi' appassionato e grintoso, dove ha tirato fuori un temperamento da leader. "Non abbiamo paura di lavorare sodo, voglio unire il partito per vincere a novembre perché, quando combattiamo, vinciamo", ha promesso.
Tesla rinvia costruzione gigafactory in Messico almeno fino a dopo le elezioni
Il Ceo di Tesla, Elon Musk, ha annunciato che l'investimento dell'azienda in Messico sarà rinviato almeno fino a dopo lo svolgimento delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. "Penso che dobbiamo vedere cosa succederà. Trump ha detto che metterà dazi sui veicoli prodotti in Messico, per cui non ha senso investire molto nel Paese se ciò accadrà", ha detto l'imprenditore durante una conferenza con analisti e media. Tesla aveva annunciato la costruzione di uno stabilimento di assemblaggio nello Stato messicano di Nuevo León per produrre automobili a partire dal 2026. Musk, che ha dichiarato pubblicamente il suo sostegno a Trump e si è impegnato a donare decine di milioni di dollari alla sua campagna, ha aggiunto: "In questo momento ci opponiamo alla Giga Factory in Messico".
Secret Service: “Trump rinunci ai comizi all’aperto"
Il Secret Service ha incoraggiato la campagna di Donald Trump a non tenere più comizi all'aperto e a privilegiare eventi al chiuso. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti. La richiesta segue il tentato assassinio dell'ex presidente.
Co-fondatore di Netflix appoggia Harris, donazione da 7 milioni
Il co-fondatore di Netflix Reed Hasting, uno dei maggiori donatori del partito democratico e uno dei primi a chiedere il ritiro di Joe Biden, appoggia Kamala Harris. Hastings ha donato 7 milioni di dollari a un super pac che sostiene la candidatura della vicepresidente.
Hillary Clinton: “Kamala Harris può battere Trump”
Kamala Harris "rappresenta un nuovo inizio per la politica americana. Può offrire una visione di speranza e unità. Ha il talento, l'esperienza ed è pronta per essere presidente. So che può battere Donald Trump". Lo afferma l'ex segretario di stato Hillary Clinton in un editoriale sul New York Times. "La scelta non potrebbe essere più chiara in questa elezioni: Da una parte c'è un criminale condannato a cui interesse solo se stesso e che sta cercando di portare indietro i diritti e il Paese. Dall'altra parte c'è una saggia procuratrice e una vicepresidente di successo", ha aggiunto Clinton invitando a non avere paura del fatto che sia la prima donna e la prima asiatica alla guida di un ticket presidenziale. "Credere che il progresso sia impossibile è una trappola", ha messo in evidenza lodando Joe Biden per aver fatto la cosa giusta nel fare un passo indietro.
Campagna Trump denuncia: “Harris vuole rapinare fondi Biden”
La campagna di Donald Trump denuncia alla commissione federale elettorale la "rapina da 91,5 milioni di dollari" che Kamala Harris sta cercando di perpetrare sui soldi della campagna di Joe Biden. Sarebbe una "sfacciata presa di denaro che costituirebbe la più grande violazione nella storia del Federal Election Campaign Act del 1971", si legge nella denuncia firmata da David Warrington, legale della campagna di Trump. L'azione legale punta a bloccare l'accesso ai fondi da parte di Harris. Gli esperti ritengono che Harris abbia diritto ai fondi in quanto presente nel ticket presidenziale, ma non è chiaro cosa deciderà la commissione.