Guerra Ucraina Russia, il Cremlino: "La Nato vuole rimanere nemica della Russia"

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Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov in un'intervista al canale tv Rossiya-1. "I risultati del vertice Nato sono allarmanti per noi. L'alleanza dimostra la sua intenzione di rimanere il nostro nemico". Attacco missilistico russo contro il villaggio di Budy, nella regione di Kharkiv: ferite almeno 25 persone, tra cui due bambini. L'Ucraina riceverà gli aerei da caccia F-16 questa estate ma in numero molto inferiore a quanto sperato da Kiev, secondo fonti della Nato

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La Nato vuole rimanere nemica della Russia: lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un'intervista al canale televisivo Rossiya-1, come riporta la Tass. "I risultati del vertice Nato sono allarmanti per noi. - afferma Peskov - L'alleanza dimostra la sua intenzione di rimanere il nostro nemico".

Un attacco missilistico russo contro il villaggio di Budy - nella regione di Kharkiv in Ucraina orientale -, ha causato il ferimento di almeno 25 persone, tra cui due bambini. Lo rende noto la procura regionale di Kharkiv. 

L'Ucraina riceverà gli aerei da caccia F-16 questa estate ma in numero molto inferiore a quanto sperato da Kiev, secondo fonti della Nato citate dall'agenzia di stampa americana Bloomberg. L'invio dei jet - viene spiegato - sarebbe tormentato da ritardi, problemi sui pezzi di ricambio e dalla barriera linguistica tra piloti ucraini e addestratori stranieri. Si teme inoltre che l'Ucraina non abbia abbastanza piste e che quelle che ha siano troppo vulnerabili agli attacchi russi. 


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L’imminente arrivo degli aerei di fabbricazione statunitense nelle basi di Kiev, dovrebbe nei piani aiutare a coprire dal punto di vista numerico le perdite subìte dall'inizio delle ostilità con la Russia. Ma la fornitura di caccia a questo punto del conflitto interroga gli analisti, divisi tra chi crede possibile una svolta nella controffensiva e chi vede troppi ostacoli ad una reale efficacia dei velivoli. Un mese fa il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dalla Moldavia aveva ringraziato gli Alleati Nato parlando di un'offerta "seria e potente". COSA SAPERE

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Macron a Zelensky: "Continueremo a sostenere Kiev con determinazione"

14 luglio: Zelensky ringrazia per l'incrollabile aiuto francese

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato in francese la Francia per il suo "incrollabile aiuto" all'Ucraina che ha resistito all'invasione russa dal febbraio 2022, in occasione della festa nazionale del 14 luglio. "Congratulazioni alla Francia, al presidente Emmanuel Macron e a tutti i francesi in occasione della loro festa nazionale", ha scritto su X. "Saremo sempre grati all'incrollabile forza militare, politica e di altro tipo della Francia, che ha contribuito a salvare migliaia di persone. e migliaia di vite in Ucraina. E soprattutto siamo grati alla Francia per la sua risoluzione", ha aggiunto il leader ucraino. La Francia è un attivo sostenitore di Kiev nella guerra contro l'aggressione russa. Se la Francia ha cercato di mantenere una forma di dialogo con la Russia all'inizio del conflitto, poi ha irrigidito le sue posizioni nei confronti di Mosca all'inizio del 2024. Emmanuel Macron ha così preso l'iniziativa di mettere sul tavolo l'ipotesi di inviare truppe di terra europee in Ucraina, ma anche di dotare Kiev di aerei da combattimento Mirage 2000-5. 

Zelensky ai partner: rafforzare la difesa contro il terrorismo

"Solo dall'inizio di questa settimana, la Russia ha utilizzato più di 700 bombe aeree guidate, oltre 170 droni da combattimento di vario tipo e quasi 80 missili contro l'Ucraina. La portata di questo male deve essere pari alla portata delle decisioni prese per proteggere le vite umane. Ciascun partner può fare la differenza e rafforzare la difesa contro il terrorismo. L'Ucraina è grata a tutti i nostri amici che fanno proprio questo. Insieme vinceremo il male". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. 

Sky News, attentato a Trump: "Zelensky ha affermato che la sparatoria dimostra quanto siano serie le sfide globali alla democrazia"

Russia, conquistato il villaggio di Urozhaine

La Russia ha reso noto di aver catturato un altro villaggio nel sud-est dell'Ucraina mentre continua a guadagnare terreno sul campo di battaglia nel conflitto che e' ora nel suo terzo anno. "Le unità delle truppe Vostok hanno catturato il villaggio di Urozhaine" nella regione di Donetsk, ha annunciato il ministero della difesa russo nel suo rapporto quotidiano. Il villaggio era uno dei pochi che l'Ucraina aveva riconquistato durante la sua offensiva del 2023. La Russia sta lentamente conquistando territori nell'Ucraina orientale, mentre le truppe di Kiev lottano con la carenza di munizioni e uomini. Il Presidente russo, Vladimir Putin, ha dichiarato di essere disposto a discutere i termini della pace se le forze ucraine si ritireranno completamente da quattro regioni dell'Ucraina orientale e meridionale che la Russia sostiene di aver annesso, ma che occupa solo parzialmente. Queste richieste sono state respinte da Kiev e dai suoi sostenitori occidentali.

Peskov: "Non c'è Biden dietro l'attacco a Trump"

''La Russia ha sempre condannato e condanna anche ora ogni manifestazione di violenza in politica''. Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov commentando l'attentato all'ex presidente Donald Trump.

“Non pensiamo affatto e non crediamo che il tentativo di eliminare il candidato presidenziale Trump sia stato organizzato dall’attuale governo, ma l'atmosfera creata da questa amministrazione durante la lotta politica, l’atmosfera attorno al candidato Trump, è ciò che ha provocato l'America che abbiamo di fronte oggi", ha detto il portavoce del Cremlino.

“Il sistema politico degli Stati Uniti d’America è tale che nella storia ha ripetutamente presentato al mondo esempi di violenza all’interno del paese nel corso della lotta politica. Conosciamo ripetuti casi di lesioni, persino omicidi, di presidenti Stati Uniti”, ha dichiarato Peskov.

Peskov

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Il Cremlino: "Condanniamo ogni violenza nella lotta politica"

"Condanniamo ogni forma di violenza nella lotta politica", ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. Secondo Peskov, inoltre, "dopo numerosi tentativi di eliminare il candidato Trump dall'arena politica, in primo luogo utilizzando strumenti legali, tribunali, procuratori, tentativi di screditarlo politicamente, è stato chiaro a tutti gli osservatori esterni che la sua vita è in pericolo", ha aggiunto alla stampa, aggiungendo tuttavia che "non crediamo affatto che l'attentato sia stato organizzato dall'attuale leadership".

Cremlino: "Era chiaro a tutti che Trump fosse in pericolo"

"Era ovvio per tutti gli osservatori esterni che la vita di Trump fosse in pericolo". E' il commento del Cremlino all'attentato dell'ex presidente americano (LA DIRETTA) in corsa per la rielezione. Lo riporta la Tass. Vladimir Putin non ha in programma di chiamare Trump, ha comunicato poi Dmitri Peskov, aggiungendo che la Russia "condanna in modo risoluto ogni espressione di violenza durante una battaglia politica". 

Zelensky: "L'attentato a Trump dimostra la gravità delle minacce alla democrazia"

L'attentato a Trump è un "crimine odioso", che "mostra quanto siano serie le sfide globali alla democrazia". Lo ha detto Volodymyr Zelensky. "La violenza in ogni forma e in ogni luogo non deve prevalere. Sono fiducioso che l'America sappia rialzarsi dopo questa prova. Auguro a Trump una pronta guarigione", ha proseguito il leader ucraino. 

Il Papa: "Ci sia pace per le popolazioni oppresse dall'orrore della guerra"

"La Madre di Dio che dopodomani celebreremo come Beata Vergine del Monte Carmelo doni conforto e ottenga la pace a tutte le popolazioni che stanno oppresse dall'orrore della guerra. Per favore non dimentichiamo la martoriata Ucraina, la Palestina, Israele, Myanmar". E' il nuovo appello alla pace di Papa Francesco al termine dell'Angelus.

Zelensky: "Solo dall’inizio di questa settimana, la Russia ha utilizzato più di 700 bombe aeree guidate, oltre 170 droni da combattimento di vario tipo e quasi 80 missili contro l’Ucraina"

Cremlino: "La Nato vuole rimanere nemica della Russia"

La Nato vuole rimanere nemica della Russia: lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un'intervista al canale televisivo Rossiya-1, come riporta la Tass. "I risultati del vertice Nato sono allarmanti per noi. - afferma Peskov - L'alleanza dimostra la sua intenzione di rimanere il nostro nemico. L'Alleanza non ha optato per alcuna flessibilità riguardo alla nostra principale preoccupazione sull'adesione dell'Ucraina alla Nato. Al contrario, l'alleanza ha chiarito che l'Ucraina sarà nella Nato", ha dichiarato Peskov. 

Cremlino: "Gli esiti del vertice Nato sono una minaccia"

I risultati del recente vertice della Nato sono minacciosi per la Russia, ha dichiarato l'addetto stampa della presidenza russa Dmitry Peskov. Peskov ha commentato i risultati del vertice in un'intervista con Pavel Zarubin, autore e conduttore del programma "Mosca. Cremlino. Putin" sul canale televisivo Rossiya-1 (VGTRK). "Sono minacciosi per noi. L'alleanza dimostra la sua determinazione a rimanere un avversario per noi, e lo dicono direttamente, l'alleanza non è incline ad alcuna flessibilità per quanto riguarda la nostra principale preoccupazione sull'adesione dell'Ucraina alla Nato e al contrario, l'alleanza ha chiarito che l'Ucraina sarà nella Nato", ha detto Peskov in risposta a una domanda. 

Trump, ironia di Mosca: "Soldi alla polizia invece di armi a Kiev"

Di fronte all'attentato a Donald Trump, Mosca ha ironizzato, esortando gli Stati Uniti a usare i fondi per la polizia invece che inviare armi all'Ucraina. Rivolgendosi a "coloro che negli Usa votano per la fornitura di armi" al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha denunciato il sostegno a Kiev, che secondo lei ha alimentato "attacchi contro il presidente russo". "Forse sarebbe meglio usare questi soldi per finanziare la polizia americana e altri servizi che dovrebbero garantire la legge e l'ordine negli Stati Uniti?", ha aggiunto, puntando il dito contro le "politiche di incitamento all'odio".

Crosetto: "Chi dice basta armi lascia che l'Ucraina soccomba"

"Lavorare per la pace è obiettivo di noi tutti. Solo che mentre c'è chi se lo ricorda una volta al mese, per fare titolo quando va di moda, la presidente del Consiglio, Tajani e io questo obiettivo lo perseguiamo ogni giorno". Lo spiega in un'intervista al Corriere della Sera il ministro della Difesa Guido Crosetto dopo le polemiche anche interne alla maggioranza, con la Lega che è stata critica, sulla fornitura di armi all'Ucraina.   "Ma dare l'opportunità all'Ucraina di difendersi non significa non volere la pace. È vero il contrario: significa volere una pace giusta - prosegue -. Bisogna essere conseguenti: chi dice non mandiamo altre armi sta dicendo anche che non vuole aiutare gli ucraini a difendersi dai missili che cadono su ospedali, scuole, case mietendo vittime inermi, anche bambini, ogni giorno. Sta dicendo che vuole lasciare che quelle bombe cadano. Allora lo dica, completi il ragionamento. Non si persegue la pace lasciando semplicemente che una delle parti soccomba". Per poi aggiungere. "Sinceramente non ho mai trovato dissenso da parte della Lega quando illustro atti formali in Aula come al Copasir. Conta non dividersi su quelli, non che qualcuno ogni tanto enfatizzi una posizione per ragioni mediatiche". Infine il caso Toti che secondo Crosetto "sembra essere rimasto l'ultimo in Italia a difendere la Costituzione e il sistema delle leggi italiane nel complesso". "È la Costituzione a prevedere che si è innocenti fino all'ultimo grado di giudizio, o no? - conclude -. Non è Toti a tenere in stallo la Liguria, ma chi priva della libertà un innocente, fino a prova contraria e di certo oggi. Mi sconvolge la gravità di ragionamenti del genere. E mi sconvolge il silenzio intorno a questa storia". 

Armi a Kiev, scintille nella maggioranza tra Lega e Premier. VIDEO

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