Il Labour porta a casa il 33,7% dei voti e 412 seggi (su 650). Il nuovo capo del governo: "Mattone dopo mattone ricostruiremo l'infrastruttura delle opportunità". Tonfo dei Tory, mai così male dal 19esimo secolo: 121 seggi e il 23,7% dei voti. "Io responsabile della sconfitta", ha detto l'ormai ex premier Sunak, che lascerà anche la leadership dei Conservatori. Bene i Lib Dem: 71 seggi e 12,2% dei voti. Cinque posti in Parlamento per Reform Uk di Farage. Male l'affluenza
Nigel Farage e i prossimi passi della sua "rivolta politica"
A breve Nigel Farage terrà una conferenza stampa per illustrare i prossimi passi della "rivolta politica" di Reform Uk.
L'ultimo discorso da premier di Rishi Sunak. VIDEO
Starmer: "Il mio governo sarà al vostro servizio"
Solo due seggi ancora da annunciare
Mancano ancora due seggi da annunciare, quelli di South Basildon ed East Thurrock e di Inverness, Skye e West Ross-shire nelle Highlands. The Guardian scrive che il primo - dove è in corso un riconteggio - potrebbe diventare il quinto di Reform Uk di Nigel Farage. Il secondo sarebbe invece il 72esimo per i Lib Dem.
Chi è Victoria, moglie di Keir Starmer e nuova First Lady in Uk
Estremamente riservata, la moglie del nuovo primo ministro inglese non ha mai concesso un'intervista e sono pochissime le immagini pubbliche che la ritraggono. L'incontro sul lavoro e il primo appuntamento in un pub, fino al matrimonio coronato dalla nascita dei due figli. Il ritratto della nuova inquilina di Downing Street assieme al marito Keir.
Starmer e la moglie a Downing Street
Starmer e la moglie Victoria davanti al numero 10 di Downing Street, la loro nuova casa.
Starmer: "Da ora avete un governo non appesantito da dottrine"
"Se ora vi chiedessi se credete che la Gran Bretagna sarà migliore per i vostri figli, so che molti di voi risponderebbero di no. E così il mio governo combatterà ogni giorno fino a quando non ci crederete di nuovo. Da ora avete un governo non appesantito da dottrine, guidato solo dalla determinazione di servire i vostri interessi. Di sfidare, silenziosamente, coloro che hanno dato per scontato il nostro Paese", ha detto il neopremier.
Meloni: "Congratulazioni a Starmer, grazie al mio amico Sunak"
La premier Giorgia Meloni si congratula con Keir Starmer "per la sua affermazione elettorale", ricordando che "lo stato dei rapporti tra Italia e Regno Unito è eccellente" e dicendosi certa che "continueremo a coltivare un rapporto di collaborazione forte e affidabile tra le nostre grandi Nazioni, nell'interesse dei nostri cittadini e in linea con gli obiettivi strategici comuni". Poi ha ringraziato "il mio amico Rishi Sunak per questi anni di intensa collaborazione e di sincera amicizia che hanno rafforzato i legami tra le nostre due Nazioni".
Starmer: "Vi chiedo di unirvi dietro questo governo di servizio"
"Ricostruire il Paese" e la sua economia, all'insegna di "confini sicuri, di più sicurezza nelle strade", più risorse al sistema sanitario nazionale, "rispetto per la dignità di tutti, opportunità dalle fonti di energia verdi". Questi gli obiettivi delineati dal leader laburistam che ha poi promesso di restituire "la fiducia" alla gente" e ha concluso con un appello: "Con umiltà e rispetto vi chiedo di unirvi dietro questo governo di servizio per rinnovare il Paese", una "grande nazione" e una nazione "coraggiosa" di fronte alle burrasche della storia e di un mondo sempre più "volatile".
Starmer: "Il nostro lavoro è urgente e lo iniziamo oggi"
"Ci avete dato un chiaro mandato e lo useremo per portare cambiamento. Per riportare servizio e rispetto nella politica. Per porre fine all'era delle esibizioni rumorose. Per avere un impatto più lieve sulle vostre vite. E per unire il nostro paese. Quattro nazioni che stanno di nuovo insieme", ha detto Starmer. "Mattone dopo mattone - ha aggiunto - ricostruiremo l'infrastruttura delle opportunità. Le scuole e i college di classe mondiale. Le case accessibili che so essere gli ingredienti della speranza per le persone che lavorano". Il nuovo premier si è impegnato in "una ricostruzione calma e paziente", riconoscendo però che "il nostro lavoro è urgente e lo iniziamo oggi".
Starmer: "Paese ha votato per il cambiamento"
"Il Paese ha votato per il cambiamento, per il rinnovamento, per il ritorno della politica al servizio pubblico". Così il nuovo premier del Regno Unito Keir Starmer nel suo discorso davanti al numero 10 di Downing Street. Un omaggio anche a Sunak: ha affrontato uno "sforzo extra" come "primo primo ministro britannico asiatico". Starmer ne riconosce "la dedizione e il duro lavoro che ha portato nella sua leadership."
Starmer riceve il mandato da re Carlo: è primo ministro
Il leader laburista Keir Starmer ha ricevuto ufficialmente da re Carlo III, in veste di capo di Stato, il mandato a formare il nuovo governo britannico sulla base del risultato elettorale che assicura al Labour la maggioranza alla Camera dei Comuni. L'atto formale, automatico nel sistema del Regno Unito, è stato sancito nel tradizionale faccia a faccia tra i due a Buckingham Palace, seguito alle dimissioni del premier conservatore uscente Rishi Sunak. Il palazzo ha diffuso le immagini della stretta di mano fra il sovrano e il nuovo primo ministro del governo di Sua Maestà.
Starmer a Buckingham Palace
Adesso a Buckingham Palace c'è Keir Starmer. Riceverà l'incarico di formare il nuovo governo da Re Carlo III.
Labour, consensi assoluti inferiori al 2019
Il Labour è a un soffio dal suo record storico, quello dei 418 seggi della super maggioranza conquistata da Tony Blair nel 1997. In termini di voti in realtà si è fermato sotto il 34%: il risultato non è molto meglio del 32% raccolto nel 2019 nell'ambito della disfatta subita sotto la leadership di sinistra radicale di Jeremy Corbyn. Anzi: a ben vedere c'è anche una perdita di oltre mezzo milione di voti in cifra assoluta da allora (9,6 milioni contro 10,2), complice l'affluenza precipitata ai minimi dal 2005 attorno ad appena il 60% degli aventi diritto. La distanza è abissale dal 40% e quasi 12,9 milioni di voti che nel 2017 erano valsi allo stesso Labour di Corbyn soltanto un 'hung Parliament', con meno di 300 seggi.
Re Carlo ha accettato le dimissioni di Sunak
"L'Onorevole Rishi Sunak, Membro del Parlamento, ha avuto un'udienza con il Re questa mattina e ha presentato le sue dimissioni come primo ministro e Primo Lord del Tesoro, che Sua Maestà ha graziosamente accettato". Così una nota di Buckingham Palace.
Sunak a Buckingham Palace
Rishi Sunak intanto è arrivato a Buckingham Palace con la moglie Akshata Murthy per rassegnare le sue dimissioni da primo ministro britannico in un incontro con re Carlo III come previsto dall'iter istituzionale del Regno Unito. Sunak appena sceso dall'auto blu ha mostrato un sorriso e a scherzato con l'alto funzionario di Palazzo che lo ha accolto.
Sunak: "Onorato di essere stato il vostro primo ministro"
"Lascio questo incarico onorato di essere stato il vostro primo ministro. Questo è il miglior paese del mondo. E tutto ciò è interamente grazie a voi, il popolo britannico, la vera fonte di tutte le nostre conquiste, delle nostre forze e della nostra grandezza. Grazie", ha detto Sunak nel suo discorso finale da premier.
Sunak lascia la leadership Tory
Sunak ha detto che lascerà anche la guida dei Conservatori, in maniera graduale.
Sunak: "Mi prendo responsabilità sconfitta"
"Segnale chiaro, mi prendo la responsabilità della sconfitta". Così Rishi Sunak, nel suo ultimo discorso prima delle dimissioni da Downing Street. "Tra poco - ha detto - vedrò Sua Maestà il Re per offrire le mie dimissioni come primo ministro al paese. Vorrei dire prima di tutto che mi dispiace. Ho dato tutto per questo lavoro, ma voi avete inviato un chiaro segnale che il governo del Regno Unito deve cambiare e il vostro è l'unico giudizio che conta. Ho sentito la vostra rabbia, la vostra delusione".
Male l'affluenza, mai così bassa da più di 20 anni
Non sono positivi i dati sull'affluenza alle elezioni britanniche, i più bassi da oltre vent'anni. A scrutinio quasi ultimato, la percentuale di affluenza si è attestata al 59,8%, mentre alle ultime elezioni nel 2019 l'affluenza complessiva era stata del 67,3%. Se il dato attuale verrà confermato sarà dunque il più basso alle elezioni generali dal 2001, quando fu del 59,4%. Se la percentuale scendesse sotto il 59,4%, si tratterebbe dell'affluenza più bassa alle elezioni generali dalla Seconda guerra mondiale.