Brexiteer convinto ma pragmatico, ex Cancelliere dello Scacchiere durante l’emergenza Covid, è stato il primo capo di governo con radici familiari indiane nella storia del Regno. Non solo: è stato anche il più ricco, con un patrimonio da 700 milioni di sterline. Rischia però di essere ricordato come quello che ha aperto la strada per il ritorno dei Laburisti al potere
- Rishi Sunak chiude il periodo dei conservatori al governo britannico: le elezioni del 4 luglio 2024 hanno visto trionfare i Laburisti. Sunak era diventato premier nel 2022, quando era stato proclamato leader del Partito Conservatore, prendendo il posto di Liz Truss, rimasta in carica solamente 45 giorni. Brexiteer pragmatico con esperienze nel mondo della finanza nella City e negli Stati Uniti, ex Cancelliere dello Scacchiere, è stato il primo capo di governo con radici familiari indiane nella storia del Regno Unito
- Sunak nasce il 12 maggio 1980 a Southampton. Il padre, nato in Kenya, e la madre, nata in Tanzania, sono arrivati nel Regno Unito negli anni Sessanta con i loro genitori, originari dell’India. Sunak studia al Winchester College, poi Filosofia ed Economia al Lincoln College dell’Università di Oxford e, dopo la laurea, consegue un Mba a Stanford con un programma di scambio internazionale (Nella foto, da sinistra, la moglie e i genitori di Sunak)
- Non entra subito in politica: prima lavora nella finanza, per Goldman Sachs, e per società di gestione di hedge fund. Poi diventa direttore della società di investimenti Catamaran Ventures di proprietà di Narayana Murthy, uomo d’affari indiano miliardario e padre della moglie di Sunak, Akshata Murthy. La coppia (nella foto) si sposa nel 2009, hanno due figlie
- Nel 2014 Rishi Sunak viene selezionato come candidato conservatore per il collegio elettorale di Richmond (Yorks), e nel 2015 viene eletto con il 36,2% dei voti. Entra a far parte della commissione ristretta per l'Ambiente, l'Alimentazione e gli Affari rurali, e due anni dopo viene rieletto con il 40,5% dei voti. Nel secondo governo di Theresa May ottiene la carica di sottosegretario parlamentare per il governo locale. Sostiene sempre la Brexit, l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea
- Dopo le dimissioni di Theresa May, Sunak appoggia Boris Johnson come leader dei Tory e nel 2019 - quando BoJo diventa premier - viene nominato Primo Segretario al Tesoro prendendo il posto di Sajid Javid, nominato Cancelliere dello Scacchiere. Viene rieletto alle elezioni generali del 2019 con il 47,2% dei voti, dopo che nel corso della campagna elettorale ha anche rappresentato il partito in diversi dibattiti televisivi
- Considerato un lealista di Johnson e appoggiato dal consigliere politico dell’allora premier, Dominic Cummings, Sunak il 13 febbraio 2020 - nell'ambito di un rimpasto di governo - viene promosso Cancelliere dello Scacchiere al posto di Javid, dimessosi lo stesso giorno. Una carica che precede di poco l’inizio dell’emergenza coronavirus, durante la quale Sunak annuncia diversi stanziamenti per sostenere famiglie e imprese
- Sunak annuncia 30 miliardi di sterline di spesa aggiuntiva di cui 12 miliardi stanziati per mitigare l'impatto economico della pandemia. Poi altri 330 miliardi in aiuti per le imprese e un programma di sussidi salariali per i dipendenti. Si oppone a una spesa pubblica eccessiva per sostenere l'economia durante la pandemia, difende il congelamento delle pensioni e si dice contrario all'idea di introdurre una carbon tax per ridurre le emissioni di CO2 affermando che colpirebbe le famiglie a basso reddito
- La popolarità di Sunak aumenta: nel settembre 2020, in un sondaggio Ipsos MORI, ottiene il punteggio di soddisfazione più alto di qualsiasi cancelliere britannico dai tempi di Denis Healey del Labour nell'aprile 1978. Ma allo stesso tempo viene coinvolto nello scandalo cosiddetto Partygate e viene riconosciuto colpevole e multato per violazione della legge Covid negli edifici governativi
- Nell’estate 2022 un altro scandalo colpisce Boris Johnson, quello legato al caso di Chris Pincher, e Sunak si dimette dalla carica di Cancelliere. In meno di 48 ore 59 tra Segretari di Stato, Ministri e Segretari Parlamentari lasciano il governo e BoJo annuncia le sue dimissioni da leader dei Tory, ma rimane premier fino all’autunno. Sunak si candida per sostituirlo ma il partito conservatore gli preferisce Liz Truss, eletta il 5 settembre e nominata premier il giorno successivo dalla Regina Elisabetta II
- Il 20 ottobre, dopo soli 45 giorni, Liz Truss si dimette dalla guida del partito conservatore inglese: è il mandato più breve dei primi ministri nella storia del Regno Unito. Il 24 ottobre, Sunak viene scelto come nuovo leader del Partito Conservatore britannico e diventerà dunque primo ministro, battendo la ministra e unica rivale Penny Mordaunt
- Sunak non è solamente il primo capo del governo di origini indiane - e di religione induista - del Regno Unito, ma anche il premier più ricco di sempre, grazie a un patrimonio stimato intorno ai 700 milioni di sterline. Salendo al potere all'età di 42 anni, diventa anche il primo ministro più giovane dal 1812
- Liberista di stampo thatcheriano, più che per quello che ha fatto al governo rischia di rimanere impresso come il primo ministro che ha riconsegnato il Regno Unito, dopo 14 anni, ai Laburisti. Sunak è stato criticato per non essere riuscito a convincere del tutto né l'anima più a destra del suo partito (e dei suoi elettori) né quella più moderata
- Erano 5 gli obiettivi di Sunak: far scendere l'inflazione e far crescere l'economia, ridurre il debito, sistemare il disastrato sistema sanitario inglese riducendo le liste d'attesa e fermare gli sbarchi di migranti. Ha portato a casa buoni risultati su inflazione ed economia. Scarso il bilancio sugli altri fronti: la situazione negli ospedali è critica, il debito è salito, gli sbarchi sono aumentati. Molto criticato il suo piano per deportare i migranti in Ruanda, tra l'altro bocciato dalla Corte Suprema
- Il 22 maggio 2024, sotto la pioggia battente davanti al numero 10 di Downing Street, Sunak annuncia lo scioglimento del Parlamento: il Paese va al voto. La scadenza naturale della legislatura avrebbe comunque previsto un'elezione entro gennaio 2025. I dati confortanti su inflazione e sulla crescita economica hanno spinto il premier ad anticipare i tempi, ma la campagna elettorale non è andata benissimo
- A incrinare la figura di Sunak anche qualche gaffe, come quando ha abbandonato le celebrazioni in Normandia per l'80esimo anniversario del D-Day in anticipo per volare a Londra per un'intervista. Il partito ha così dovuto far ricorso a figure già cadute in disgrazia per riaccendere gli animi del suo elettorato, da Boris Johnson a Nigel Farage. Il 4 luglio il voto conferma le previsioni: tornano al potere i Laburisti