
Boris Johnson, dagli scandali alle dimissioni: chi è il premier britannico. FOTO
Ex giornalista, già sindaco di Londra, è arrivato alla guida del governo nel luglio 2019, dopo il fallimento di Theresa May, e con la Brexit ha portato Londra lontana da Bruxelles. Travolto dagli scandali, dal Partygate al caso Pincher, nel luglio 2022 il suo governo perde pezzi importanti e alla fine Bojo decide di dimettersi da leader dei Tory. LA FOTOGALLERY

Boris Johnson è arrivato al numero 10 di Downing Street nel luglio del 2019: tre anni dopo, nel luglio del 2022 e dopo aver affrontato la Brexit e la pandemia, il premier britannico dà le dimissioni. Travolto dagli scandali, dal Partygate al caso Pincher, il suo governo ha perso molti pezzi e la richiesta di un passo indietro era arrivata da più parti. Ecco la sua fotostoria
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Boris Johnson è nato il 19 giugno 1964 a New York, dove il padre Stanley (politico e scrittore) studiava alla Columbia University. I genitori sono però inglesi. Ecco perché il premier ha avuto la doppia cittadinanza
Boris Johnson, oggi le dimissioni ma rimarrà fino alla nomina di un nuovo leader Tory
Rinuncia alla cittadinanza americana nel 2016, quando inizia la sua ascesa nel partito conservatore. Una scelta motivata dalla convinzione che, per un politico di livello nazionale, non fosse corretto avere un doppio passaporto
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Dopo la laurea, inizia la carriera da giornalista. Passa dalle redazioni di The Times e Daily Telegraph. Si fa notare, tra l'altro, per le sue corrispondenze (euroscettiche) da Bruxelles
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Nonostante a Bruxelles nascano polemiche legate all'attendibilità dei suoi articoli, Johnson arriva alla direzione del settimanale The Spectator
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Si è sposato tre volte e ha sette figli: le prime nozze nel 1987 con Allegra Mostyn-Owen; le seconde, nel 1993, con Marina Wheeler, con cui ha avuto quattro figli; poi è nato il quinto figlio, da una relazione con la consulente d'arte Helen MacIntyre; il terzo matrimonio nel 2021 con Carrie Symonds, più giovane di ventiquattro anni, ex responsabile della strategia e della comunicazione dei Tories. Symonds, attuale compagna di Johnson, ha dato al premier due figli
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L'esordio di Boris Johnson in politica risale al 2001, quando viene eletto al Parlamento inglese con i conservatori. Si distingue, rispetto ai colleghi di partito, per le sue posizioni "liberal"
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Nel 2008 si candida a sindaco di Londra e batte al ballottaggio il laburista Ken Livingstone
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Pioniere del bike sharing, il sindaco si fa notare anche per alcune gaffe. Famosa è quella in cui si fa prendere la mano durante una partita di rugby e travolge un bambino
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Nel 2012, anno in cui Londra ospita i Giochi olimpici, Johnson viene riconfermato alla guida della città. E alla fine del secondo mandato ha ancora un consenso che supera il 50%

Con la vittoria della Brexit e le dimissioni dell'allora premier David Cameron, Johnson viene nominato ministro degli Esteri nel nuovo governo di Theresa May. Si dimetterà nel luglio 2018 per protesta contro la linea morbida sull'uscita dall'Unione europea
Boris Johnson sbaglia il nome di Merkel: Angela diventa "Angayla"
May si incastra tra Bruxelles e Londra e lo stallo sulla Brexit mette in crisi il suo mandato. Johnson, nel frattempo eletto leader dei Tory, entra così a Downing Street: il 23 luglio 2019 è ufficialmente proclamato leader del Partito Conservatore, il giorno dopo la regina Elisabetta II, dopo aver accettato le dimissioni di Theresa May dalla carica di Primo ministro, incarica BoJo di formare il nuovo governo

Il 1° febbraio del 2020 l'addio del Regno Unito all'Europa è diventato ufficialmente realtà
Brexit, l'addio del Regno Unito all'Ue è realtà. Johnson: "È l'alba di una nuova era"
La pandemia globale di Coronavirus dichiarata ufficialmente dall'Oms a marzo del 2020 ha costretto a mettere da parte ogni altra questione per fronteggiare l'emergenza sanitaria

Il 12 marzo del 2020 il premier britannico, rispetto all'emergenza Coronavirus, dichiara che la crisi durerà mesi e che molte famiglie avrebbero perso i loro cari. Johnson non aveva previsto misure di contenimento, salvo poi tornare sui suoi passi mettendo il Regno Unito in lockdown come diversi altri Paesi del mondo
Coronavirus, Johnson: “Molte altre famiglie perderanno prematuramente dei loro cari"
Alla fine di marzo 2020 anche Boris Johnson è risultato positivo al Covid-19. Le sue condizioni peggiorano nell'arco di una settimana e il premier viene ricoverato in terapia intensiva il 6 aprile 2020. Il 12 aprile viene dimesso

Ma durante il suo mandato il premier deve fare i conti anche con alcuni scandali. In particolare, a cavallo tra il 2021 e il 2022 scoppia il Partygate: emergono diverse testimonianze di feste a Downing Street, alcune con BoJo presente e poi multato, in periodi in cui il Paese era in lockdown e non erano permesse. La popolarità di Johnson comincia a scendere, ma il governo va avanti e viene respinto anche un voto di sfiducia
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Nel luglio 2022 nuovo caso: uno scandalo sessuale investe Chris Pincher, obbligato dalle rivelazioni del Sun a dimettersi dalla carica strategica di deputy chief whip dopo essersi ubriacato in un club e aver "palpeggiato" due uomini. Johnson è costretto ad ammettere di essere stato informato almeno su uno dei tanti sospetti precedenti circolati sul suo alleato. Si scusa, dice che non ci può essere spazio nel governo per "predatori sessuali", definisce "un errore" il mancato siluramento di Pincher. Ma non basta: con diverse dimissioni, il suo governo traballa

Il 7 luglio 2022 Johnson si dimette da leader dei Tory: "Lascio, ma non avrei voluto farlo. È il miglior lavoro del mondo, ma nessuno è indispensabile". Resterà primo ministro fino alla scelta di un successore alla guida del partito di maggioranza nell'ambito di elezioni interne, dovranno portare all'arrivo di un nuovo premier entro la data dello svolgimento della Conferenza annuale Tory di ottobre