L’ex primo ministro britannico è stato allontanato per aver dimenticato di portare con sé un documento d'identità provvisto di foto. Tornato poi con i documenti necessari ha potuto regolarmente votare. Le regole che richiedevano documento d’identità con foto erano state introdotte proprio dal suo governo nell'Elections Act 2022
Allontanato dal proprio seggio elettorale mentre cercava di votare durante le elezioni locali, per aver dimenticato di portare con sé il documento d’identità completo di foto “accettabile”. Boris Johnson, come precisato da Sky News, stava tentando di votare nel South Oxfordshire, dove veniva selezionato un commissario di polizia e criminalità per la Valle del Tamigi. Johnson – che giovedì scorso aveva postato su X : "Le urne sono aperte. Vota conservatore oggi!" - è successivamente tornato con i documenti necessari e ha potuto regolarmente esprimere il proprio voto.
Cosa prevedeva la legge del 2022 introdotta da Boris Johnson
Era stato lo stesso Boris Johnson nel 2022 a introdurre la legge elettorale che richiedeva una tessera provvista di fotografia e, proprio per questo, l’ex primo ministro britannico è stato allontanato per non aver rispettato la legislazione da lui introdotta mentre era a Downing Street. Una legge che si è rivelata controversa sin dalla sua introduzione, in particolare per il timore che potesse rivelarsi un deterrente al voto, in particolare tra i gruppi svantaggiati. Inoltre nel 2023, la Commissione elettorale aveva già avvertito che la nuova legge - che impone alle persone di mostrare foto "accettabili "di documenti d’identità - potrebbe escludere centinaia di migliaia di persone, comprese quelle con disabilità e appartenenti a minoranze etniche. Proprio la commissione ha rilevato che nelle elezioni locali dello scorso maggio, 14.000 persone non hanno potuto votare perché non avevano documenti di identità accettabili.
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Le promesse del governo britannico dopo la cacciata di Johnson dal seggio
A seguito dell’allontanamento di Johnson, il governo britannico ha affermato che intende rendere le carte d'identità dei veterani una forma valida di identificazione degli elettori. Inoltre proprio il ministro dei veterani Johnny Mercer si è scusato con coloro che non hanno potuto utilizzare la carta d'identità dei veterani per votare alle elezioni locali, promettendo di "fare tutto il possibile" per aggiungerla all'elenco dei documenti di identità validi. Un portavoce del governo ha dichiarato: "È nostra intenzione che la nuova Veteran Card, lanciata a gennaio, venga aggiunta alla lista ufficiale". Un altro veterano dell’esercito, Adam Diver, che stava provando a votare a Fleetwood, nel Lancashire, si era già lamentato di essere stato allontanato dal suo seggio elettorale locale dopo aver presentato la propria tessera di veterano. Critiche sono arrivate anche da parte dei laburisti che hanno accusato il governo di aver rimandato per anni la decisione relativa alla garanzia di inclusione per la Veteran Card nell’elenco dei documenti d’identità validi per gli elettori, avendo iniziato a distribuirla nel 2019.