Guerra Ucraina Russia, Putin rimuove quattro viceministri della Difesa

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Il presidente russo ha nominato sua cugina, Anna Tsivileva, per coprire uno dei posti vacanti. Il summit di pace in Svizzera si conclude riaffermando la necessità di difendere i principi di "sovranità, indipendenza e integrità territoriale di tutti gli Stati" e mettendo nero su bianco che "il dialogo tra tutte le parti è necessario per porre fine alla guerra". Il comunicato finale non è stato firmato da tutti i partecipanti. "La pace non significa resa, come Putin sembra suggerire", ha ribadito la Meloni

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Kiev: "Colpite strutture militari in tre regioni russe"

Droni ucraini hanno attaccato ieri notte un impianto metallurgico e altre strutture utilizzate per scopi militari nelle regioni russe di Belgorod, Voronezh e Lipetsk. Lo riferisce una fonte dell'Intelligence al Kyiv Independent. La conferma è arrivata dopo che i governatori russi hanno segnalato attacchi di droni in tre regioni, sostenendo che non ci sono stati danni o vittime. Secondo la fonte, uno degli obiettivi era lo stabilimento metallurgico di Novolipetsk e una fabbrica di trattori locale nell'oblast di Lipetsk. "Entrambe le imprese vengono utilizzate dall'aggressore per scopi militari. Nell'area di queste strutture, i residenti locali hanno sentito il rumore delle esplosioni e dei sistemi di difesa aerea", ha detto la fonte. 

Cremlino: "In Svizzera risultato prossimo allo zero"

L'efficacia della conferenza sull'Ucraina svoltasi in Svizzera è "prossima allo zero". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato da Ria Novosti. 

Il capo degli 007 russi: "In futuro condizioni per la pace più dure per Kiev"

Se la "proposta di pace" del presidente russo Vladimir Putin all'Ucraina sarà respinta, Kiev dovrà affrontare in futuro condizioni "più difficili e dure" per arrivare alla fne delle ostilità. Lo ha detto il capo del servizio di intelligence esterno russo, Serghei Naryshkin, in un'intervista alla Tass. "Le prossime condizioni con le quali potrà essere raggiunta la pace e potrà essere firmato una qualche sorta di accordo di pace saranno più difficili e dure per l'Ucraina", ha risposto Naryshkin a una domanda sull'argomento. La scorsa settimana Putin ha posto come condizioni per un cessate il fuoco e l'avvio di negoziati il ritiro delle truppe ucraine dalle quattro regioni (Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson) parzialmente controllate dalle truppe russe e l'impegno ufficiale di Kiev a non aderire alla Nato. Secondo il presidente russo le trattative dovrebbero poi portare anche alla cancellazione di tutte le sanzioni occidentali contro la Russia. 

Von der Leyen: "La pace sarà un percorso, inaccettabili le condizioni oltraggiose Putin"

La conferenza per la pace in Svizzera "è intitolata 'la via per la pace' ed è giusto che sia così. Perché sappiamo che la pace in Ucraina non sarà raggiunta in un colpo solo. Sarà un viaggio". Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, al termine del summit per la pace in Ucraina tenuto nel resort extralusso di Buergenstock, due hotel a cinque stelle, con diversi ristoranti e spa, appollaiati su una cresta con vista sul Lago dei Quattro Cantoni, o Lago di Lucerna, uno dei più grandi della Svizzera. La conferenza del Buergenstock, continua von der Leyen, "non era un negoziato di pace. Perché Vladimir Putin non è serio nel porre fine alla guerra. Insiste sulla capitolazione. Insiste affinché l’Ucraina ceda il suo territorio, anche quello che oggi non è occupato da lui. Insiste nel disarmare l’Ucraina, lasciandola vulnerabile a future aggressioni".

"Nessun Paese accetterebbe mai queste condizioni oltraggiose. Ecco perché è fondamentale che l’Ucraina sia in grado di resistere a questa aggressione. Questo è un diritto previsto dalla Carta delle Nazioni Unite. Ed è diritto di altri Paesi, come l’Unione Europea e molti altri partner in tutto il mondo, sostenere l’Ucraina nella sua resistenza per la sopravvivenza", spiega von der Leyen. Russia ascolti messaggio comunità internazionale' "Il percorso verso la vera pace richiede pazienza e determinazione. E abbiamo sempre detto, caro Volodymyr, che alla fine spetterà all’Ucraina determinare le condizioni di una pace giusta. L’Unione Europea vi sosterrà in questo e continuerà a raccogliere sostegno in tutto il mondo". "Possiamo basarci sulla risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del febbraio 2023 - continua - che esprime chiaramente la necessità di una pace globale, giusta e duratura. Questa risoluzione è stata approvata da 141 Paesi, la stragrande maggioranza dei quali ha aderito a questo vertice. Invito la Russia a prestare ascolto al messaggio della comunità internazionale; a rispettare l'integrità territoriale e la sovranità dell'Ucraina; a porre fine alla violenza imperialista e a riportare indietro i bambini. Quando la Russia si dirà pronta per la pace, sulla base della Carta delle Nazioni Unite, allora arriverà il momento per lei di prendere parte ai nostri sforzi, per portare a destinazione il percorso verso la pace. Spero e lavoro affinché questo giorno arrivi presto", conclude.

Von der Leyen

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Il Cremlino: "Putin non rifiuta i negoziati, ma l'accordo con Zelensky sarebbe illegittimo"

Il leader russo Vladimir Putin non rifiuta la possibilità di negoziati con l'Ucraina, ma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non è la persona con cui sottoscrivere accordi sull'Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in dichiarazioni riportate dai media russi. "Non è la persona con cui si possono stringere accordi scritti perché l'accordo sarebbe illegittimo", ha detto Peskov.

Tajani: "Priorità è difendere l'integrità territoriale di Kiev"

"La priorità resta quella di difendere l’integrità territoriale dell'Ucraina". E' quanto scrive su X Antonio Tajani dalla conferenza sulla pace in Ucraina in Svizzera. "L’Italia lavora per avere risultati concreti su sicurezza nucleare e alimentare, su liberazione dei prigionieri di guerra e sul rientro bambini", aggiunge il ministro degli Esteri. 

Ucraina, Harris annuncia 1,5 miliardi di dollari per energia e assistenza a civili

La vice presidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, ha annunciato - nell'ambito del summit per la pace in Svizzera - nuovi aiuti all'Ucraina per oltre 1,5 miliardi di dollari attraverso Usaid ed il Dipartimento di Stato.

Stando a una nota della Casa Bianca, 500 milioni di dollari sono stati stanziati per l'assistenza energetica e altri 324 milioni di fondi precedentemente annunciati sono stati reindirizzati verso il fabbisogno energetico di emergenza dell'Ucraina. Questo denaro servirà a riparare le infrastrutture energetiche danneggiate dagli ultimi attacchi russi, ampliare la produzione di energia, incoraggiare gli investimenti del settore privato e proteggere le infrastrutture. 

Harris ha annunciato anche 379 milioni di dollari in assistenza umanitaria per aiutare a rispondere ai bisogni urgenti dei rifugiati, degli sfollati interni e delle comunità colpite dal conflitto. In collaborazione con il Congresso, infine, il Dipartimento di Stato prevede di fornire ulteriori 300 milioni di dollari in assistenza per aiutare le guardie di frontiera ucraine e le forze dell'ordine a operare in sicurezza in prima linea.

Ucraina, Scholz: "Non stiamo bloccando il nuovo pacchetto di sanzioni"

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz conferma le sue riserve sull'attuale proposta di nuove sanzioni europee contro la Russia, ma non vede nel governo tedesco un ostacolo ad un accordo. "No, non le stiamo bloccando", ha affermato, parlando con la Zdf. "Come per tutti gli altri pacchetti di misure, stiamo lavorando con gli altri intensivamente e vogliamo assicurarci che tutto sia fatto nella maniera più pragmatica possibile". 

Kiev, documentati 300 casi di stupri da parte delle truppe russe

Dall'inizio dell'invasione russa su larga scala, le autorità ucraine hanno documentato quasi 130.000 episodi che potrebbero costituire crimini di guerra, tra cui 301 casi di violenza sessuale, commessi dalle truppe di Mosca. Lo ha annunciato dal procuratore generale dell'Ucraina, Andrei Kostin.  "Gli invasori russi hanno ucciso più di 12.000 civili, tra cui 551 bambini", ha aggiunto Kostin durante un panel dedicato alle conseguenze umanitarie dell'aggressione russa, nel quadro del vertice di pace a Lucerna. Il procuratore generale ha spiegato che la cifra include solo "dati confermati". 

Kiev: "1.080 vittime subite dalle forze russe nell'ultimo giorno"

La Russia ha perso 527.390 soldati in Ucraina dall’inizio della guerra, il 24 febbraio 2022. Lo ha riferito lo Stato maggiore delle forze armate ucraine. Questo numero include 1.080 vittime subite dalle forze russe nell'ultimo giorno.

Secondo il rapporto, la Russia ha perso anche 7.958 carri armati, 15.287 veicoli corazzati da combattimento, 18.991 veicoli e serbatoi di carburante, 13.927 sistemi di artiglieria, 1.104 sistemi di razzi a lancio multiplo, 853 sistemi di difesa aerea, 359 aerei, 326 elicotteri, 11.167 droni, 28 imbarcazioni e un sottomarino.

Sunak: "Il nostro obiettivo è la pace e la pace non è la resa dell'Ucraina"

"Il nostro obiettivo è la pace, ma non bisogna confondere la pace con la resa" dell'Ucraina, "l'aggressore è Putin". Lo ha detto il premier britannico Rishi Sunak, in una conferenza stampa a conclusione del G7 e alla vigilia del summit per la pace in Svizzera al quale sarà presente. La pace per l'Ucraina, ha sottolineato, "deve essere basata sul diritto internazionale e sulla Carta dell'Onu e deve essere secondo i termini posti dall'Ucraina".

"Sono in grado di rassicurare" il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky sul fatto "che il nostro sostegno a Kiev continuerà. Posso prendere questo impegno con lui perché ho preso la decisione di aumentare la spesa per la difesa".

Sunak

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Kiev: "Raid russi uccidono una persona e ne feriscono 15 nell'ultimo giorno"

Gli attacchi russi contro l'Ucraina hanno ucciso una persona e ne hanno ferite 15 nell'ultimo giorno. Lo hanno riferito le autorità regionali, precisando che la Russia ha preso di mira un totale di nove oblast ucraine: Chernihiv, Poltava, Luhansk, Zaporizhzhia, Sumy, Dnipropetrovsk, Kherson, Kharkiv e Donetsk. Le vittime sono state segnalate nelle ultime tre regioni.

Un attacco russo al villaggio di Nova Poltavka nell'oblast di Donetsk ha ferito sette persone, ha detto il governatore Vadym Filashkin. Anche i distretti di Pokrovsk e Bakhmut sono stati attaccati dalla Russia. Due persone sono rimaste ferite nella città di Krasnohorivka e una nella città di Toretsk, secondo Filashkin. Nell'oblast di Kharkiv, un attacco aereo russo ha danneggiato quattro case e un'ambulanza nel villaggio di Pisky Radkivski, ha riferito il governatore Oleh Syniehubov. Un ragazzo di 13 anni, un uomo e una donna sono rimasti feriti, ha aggiunto.

Le forze russe hanno inoltre attaccato nella notte un campo per bambini nella città di Kharkiv con bombe aeree guidate, danneggiando un edificio, secondo Syniehubov. Non sono state segnalate vittime. Gli attacchi russi contro Kherson Oblast hanno danneggiato sette case, infrastrutture critiche, un'auto e un gasdotto, ha affermato il governatore Oleksandr Prokudin, secondo cui ieri nella regione sono rimaste ferite due persone. Il drone russo 'kamikaze' ha anche attaccato un'auto nel villaggio di Osokorivka stamattina, uccidendo un uomo di 50 anni, ha riferito il governatore.

Media: "Raid di droni di Kiev in territorio russo"

Droni 'kamikaze' ucraini hanno attaccato un impianto metallurgico e altre strutture utilizzate per scopi militari nelle regioni russe di Belgorod, Voronezh e Lipetsk nella notte. Lo ha detto al Kyiv Independent una fonte dell'intelligence militare ucraina e la notizia è stata confermata dai governatori regionali russi, che sostengono che gli attacchi non hanno provocato danni o vittime.

Secondo la fonte che ha parlato con il giornale ucraino, uno degli obiettivi era lo stabilimento metallurgico di Novolipetsk e una fabbrica di trattori locale nell'oblast di Lipetsk.  "Entrambe le imprese vengono utilizzate dall'aggressore per scopi militari", ha aggiunto la fonte.

Levy: "Una strategia di Putin dietro la destra che avanza"

"Queste elezioni sono un'operazione verità. La domanda che pone Macron è: 'Volete veramente Le Pen al potere?'". E' quanto dichiara in un'intarista a Repubblica il filosofo francese Bernard-Henri Lévy che sul perché del boom dell'estrema destra in Francia osserva: "Perché tanti italiani hanno votato per Salvini e Meloni? le ragioni sono le stesse e le conseguenze sono le stesse. Un parte della responsabilità è dei democratici e in particolare della sinistra. Poi ci sono quelli che io chiamo i conservatori onesti, che da anni fanno compromessi con Le Pen, giocano sull'ambiguità". Le Pen è "una Meloni francese e forse persino una Meloni sommata a Salvini. Meloni e Salvini sono simili con differenze su certi punti, vedi la Russia e Putin. Le Pen e Bardella sono, insieme, Meloni e Salvini. È la pancia fascistizzante sommata al fronte filo Putin. L'estrema destra francese conduce da 10-15 anni una campagna con soldi russi. Anche l'estrema destra in Italia è finanziata da soldi russi: per esempio, Salvini". La Russia sta aggredendo le nostre democrazie "per vendetta. L'Unione Sovietica è crollata a causa dell'America, del Papa, dei dissidenti sovietici e per via dell'Europa. Il secondo motivo è l'ideologia. Putin crede in una nuova Europa che ridurrà le libertà, che spianerà lo stato di diritto, che privilegia i legami di sangue su quelli di cittadinanza". Secondo il filosofo l'invasione dell'Ucraina fa parte di questa strategia, e anche l'appoggio ad Hamas: "Nelle settimane precedenti al 7 ottobre, Hamas è stata ricevuta a Mosca. La guerra di Siria è stato il terreno di prova su cui questa grande alleanza si è costituita: Iran, Fratelli musulmani, russi, tutte forme di ideologia anti-democratica". 

Zelensky: "Ringrazio tutti i partecipanti al primo Summit per aver mosso insieme i primi passi verso la pace"

Nato, Stoltenberg: "Schierare più armi nucleari contro minacce Russia"

Lo afferma il Telegraph citando un'intervista rilasciata al quotidiano britannico dal segretario generale dell'Alleanza nordatlantica. L'INTERVISTA

G7, la dichiarazione finale: dall’Ucraina a Gaza fino alla tregua olimpica, cosa contiene

Mentre il vertice del G7 in Puglia sta volgendo al termine, i leader del gruppo hanno rilasciato la dichiarazione finale dell’incontro. È assente nell’ultima bozza il termine aborto. Ci sono, invece, i diritti Lgbtqia+, la lotta al traffico di essere umani e la richiesta di un cessate al fuoco a Gaza. Nel documento trovano spazio anche il Piano Mattei per l’Africa e l’approccio condiviso dei Paesi nei confronti dell’intelligenza artificiale, fino alla richiesta di rispettare la tregua olimpica. IL PUNTO

Guerra Ucraina-Russia, Mosca schiera per la prima volta il sistema Prometheus

I russi schierano il loro unico sistema di difesa aereo in Crimea, la penisola ucraina occupata e annessa nel 2014. Si tratta dell'S-500, più conosciuto come Prometheus, e promette di intercettare i missili balistici e altre armi a distanza. Non era mai stato utilizzato in battaglia fino ad ora. Ecco di cosa si tratta 

Ucraina, a Lucerna la conferenza di pace sul conflitto. VIDEO

Ucraina, Crosetto: "No a nuovi aiuti dalla Nato"

"Mi sono limitato a dire la verità: è un impegno che l’Italia non è in grado di rispettare, oggi. Per noi è già difficile portare le spese per la difesa al 2% del Pil. Tutti i governi prima del nostro, e anche di colore politico molto diverso dal nostro, si sono impegnati a raggiungere quell’obiettivo. Io invece preferisco ammettere onestamente che ci sono delle difficoltà, perché i parametri europei rendono impossibile un aumento di spesa senza tagliare comparti altrettanto importanti, come la sanità o la scuola". Lo ha detto Guido Crosetto, ministro della Difesa, in un'intervista al quotidiano 'La Verità', in merito al piano del segretario della Nato, Jens Stoltenberg, di aiuti militari per Kiev da 40 miliardi l’anno. 

"La quota italiana di contributo ammonterebbe a tre miliardi e mezzo all’anno e io metto subito le mani avanti: non si può fare. Preferisco dirlo in anticipo. Non posso prendere impegni che non sono in grado di mantenere. - ha aggiunto Crosetto - A quelli che siedono al tavolo della Nato chiedo di citofonare alla Commissione europea per cambiare le regole, e poi magari ne riparliamo. Sono reduce dal Consiglio atlantico dei ministri della difesa: c’erano Paesi che parlavano di impiegare il 4, il 6 o addirittura il 9% del Pil. Tutti concordiamo nel ritenere che la difesa sia il presupposto della sicurezza e che senza sicurezza non esiste né democrazia né economia. Il tema è come trovare le risorse senza smantellare il welfare. La mia proposta è sempre la stessa: scorporare le spese della difesa, in questi anni straordinari, dai calcoli del patto di stabilità. Purtroppo che questa cosa si faccia davvero, non dipende da me".

In merito all'offerta di pace di Putin, se Kiev rinuncia a quattro regioni e all’ingresso nella Nato, Crosetto ha detto che "noi pensiamo che nel mondo debba prevalere il diritto internazionale oppure il diritto del più forte? Mi sembra impossibile che l’Ucraina possa cedere alla Russia territori dove aveva piena sovranità e che sono stati invasi con i carri armati. Io vorrei una tregua, per lavorare a un vero tavolo di pace, dove tutti insieme si possa trovare una via d’uscita. In Italia, - ha aggiunto il ministro - c’è gente che cederebbe, senza combattere o fare un lamento, a Putin anche il Friuli Venezia Giulia la Sicilia. Del resto ci sono tante persone che fanno parte della propaganda filorussa, non solo per adesione culturale ma per convenienza. Perché la penetrazione russa in Italia, dai tempi del Kgb, è fortissima, probabilmente più che in qualsiasi altro Paese occidentale. I russi in Italia sono persino in grado di creare fenomeni politici". 

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