Il presidente russo ha nominato sua cugina, Anna Tsivileva, per coprire uno dei posti vacanti. Il summit di pace in Svizzera si conclude riaffermando la necessità di difendere i principi di "sovranità, indipendenza e integrità territoriale di tutti gli Stati" e mettendo nero su bianco che "il dialogo tra tutte le parti è necessario per porre fine alla guerra". Il comunicato finale non è stato firmato da tutti i partecipanti. "La pace non significa resa, come Putin sembra suggerire", ha ribadito la Meloni
Kiev: "Le perdite in combattimento del nemico dal 24 febbraio 2022 al 17 giugno 2024"
Russia, il processo al reporter Gershkovich al via il 26 giugno
Il processo al giornalista americano del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, accusato di spionaggio e in carcere dal marzo del 2023 in Russia, avrà inizio il 26 giugno. Lo ha annuniato la Corte, scrive l'agenzia Tass. "La prima udienza del processo si terrà il 26 giugno a porte chiuse" a Ekaterinburg, negli Urali, presso il tribunale incaricato della vicenda, si legge in una nota della Corte di Sverdlovsk. Gershkovich è accusato di aver raccolto informazioni su Uralvagonzavod, il più grande produttore russo di carri armati per conto della Cia. Il giornalista del Wsj, che ha lavorato per l'Afp a Mosca tra il 2020 e il 2021, è accusato di "spionaggio", un reato punibile con 20 anni di carcere. Il reporter, la famiglia, il direttore del Wsj e il suo Paese respingono fermamente queste accuse, che la Russia non ha mai dimostrato, e denunciano una vicenda inventata. Mosca non ha mai fornito pubblicamente alcuna prova e sull'intera procedura è sempre stato mantenuto il riserbo.
Russia, soldato Usa detenuto a Vladivostok si dice non colpevole
Il militare americano Gordon Black, detenuto nella città russa di Vladivostok, si è dichiarato non colpevole delle accuse di aver minacciato di uccidere la sua ragazza e parzialmente colpevole delle accuse di furto. Lo ha riferito oggi l'agenzia di stampa statale Ria Novosti. Black è apparso nella sua seconda udienza presso il tribunale della città dell'Estremo Oriente russo e si è avvalso di un interprete per rilasciare le sue dichiarazioni, specifica Ria Novosti. Black era stato arrestato a fine aprile nel territorio russo del Litorale, accusato di furto nei confronti di una giovane locale con la quale aveva una relazione sentimentale. I due si erano conosciuti in Corea del Sud, dove l'uomo prestava servizio nelle forze Usa e la donna lavorava. Dopo una lite avvenuta tra i due a Vladivostok, la donna ha denunciato Black accusandolo di averle rubato del denaro. In seguito è arrivata anche l'accusa di minacce di morte.
Stoltenberg: "La Nato discute lo schieramento di più armi nucleari"
La Nato è in trattative per schierare più armi nucleari di fronte alla crescente minaccia da parte di Russia e Cina. Lo afferma il Telegraph citando un'intervista rilasciata al quotidiano britannico dal segretario generale dell'Alleanza nordatlantica Jens Stoltenberg, secondo cui la Nato deve mostrare al mondo il suo arsenale per inviare un messaggio diretto ai suoi nemici. Il capo dell'Alleanza ha rivelato al Telegraph che ci sono state consultazioni dal vivo tra i membri Nato sul ritiro dei missili dai depositi e sulla loro messa in stand-by. "Non entrerò nei dettagli operativi su quante testate nucleari dovrebbero essere operative e quali essere immagazzinate, ma dobbiamo consultarci su questi temi: questo è esattamente ciò che stiamo facendo", sono le parole di Stoltenberg al quotidiano britannico. Nell'intervista Stoltenberg ha lanciato un duro avvertimento sulla minaccia proveniente dalla Cina, ha detto di aspettarsi che un governo laburista nel Regno Unito sia un fedele alleato della Nato e ha difeso nuovi piani per la consegna di armi all'Ucraina a provo di Donald Trump. Il segretario generale dell'Alleanza ha sottolineato che la trasparenza sul nucleare deve essere la pietra angolare della strategia della Nato per preparare il blocco nordatlantico a quello che ha descritto come un mondo più pericoloso. "La trasparenza aiuta a comunicare il messaggio diretto che noi ovviamente siamo un'alleanza nucleare - ha affermato Stoltenberg -. L'obiettivo della Nato è un mondo senza armi atomiche ma finché esisteranno tali armi rimarremo un'alleanza nucleare, perché un mondo in cui Russia, Cina e Corea del Nord hanno armi atomiche e la Nato no è un mondo più pericoloso". Il segretario generale dell'Alleanza ha quindi avvertito che la Cina in particolare sta investendo massicciamente in armamenti moderni, compreso il suo arsenale atomico: Pechino vorrebbe arrivare a possedere 1.000 testate nucleari entro il 2030.
Wp: "A corto di truppe, l'Ucraina libera i criminali per combattere"
L'Ucraina a corto di truppe sta liberando i criminali nelle carceri per combattere sulle prime linee: da quando è stata adottata la legge in maggio, Kiev ha liberato più di 2.750 carcerati, inclusi spacciatori e assassini. Lo riporta il Washington Post, sottolineando che l'uso di criminali è l'ennesima conferma delle difficoltà dell'Ucraina di reclutare nuove forze. I carcerati possono solo combattere nelle brigade d'assalto, il che può significare trovarsi faccia a faccia con i soldati russi, e possono servire solo in divisioni composte da ex carcerati e guidate da un soldato.
Ucraina, presidente della Svizzera: "Permettere la presenza di Putin al summit"
Il presidente russo Vladimir Putin potrebbe essere autorizzato a partecipare a un potenziale secondo vertice di pace globale nonostante il mandato d'arresto emesso contro di lui dalla Corte penale internazionale (Cpi), ha detto ieri sera la presidente svizzera Viola Amherd citata dai media ucraini. Alla domanda dei giornalisti se la Svizzera sarebbe obbligata ad arrestare Putin, la Amherd ha risposto che si possono concordare eccezioni affinché lo zar partecipi di persona. "Se la presenza di Putin è necessaria per tenere la conferenza, allora si può fare un'eccezione: nel caso dei negoziati di pace in Ucraina con la Russia, questa può essere un'eccezione", ha detto la presidente svizzera aggiungendo che "una decisione dovrebbe essere adottata dal governo" elvetico.
Meloni in Svizzera: "Uniti per aiutare Ucraina". Ma alcuni Paesi non firmano dichiarazione
La premier, nel suo intervento alla plenaria del vertice per la pace in Ucraina, assicura che il sostegno dell'Italia c'è. Ma le posizioni dei partecipanti non sono d'unità: molti Paesi chiave del Sud Globale, come Arabia Saudita, Messico, India, Brasile, Sud Africa e Indonesia, non hanno firmato la dichiarazione finale in cui si "riafferma l'integrità territoriale" dell'Ucraina. LEGGI QUI