Gaza, Idf: 3 ostaggi liberati a casa di reporter Al Jazeera. Gantz dà le dimissioni

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Il braccio militare di Hamas, le Brigate Qassam afferma che, nel blitz israeliano che ha portato alla liberazione di 4 ostaggi nel campo di Nuseirat, altri tre sono rimasti uccisi, tra cui uno che aveva la cittadinanza americana. Il ministero degli Esteri libanese ha condannato l'operazione che ha portato all'uccisione di oltre 200 palestinesi, definendola "il massacro del campo di Nuseirat"

 

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Wafa, altri 5 palestinesi uccisi in raid israeliani

Almeno 5 palestinesi sono rimasti uccisi e diversi altri feriti in una serie di raid aerei israeliani che questa mattina hanno preso di mira il campo profughi di Bureij, nel centro della Striscia di Gaza, e Rafah, nel sud. Lo scrive l'agenzia palestinese Wafa sul suo sito. In precedenza la Wafa aveva reso noto che durante la notte 3 persone erano morte in raid sul quartiere Daraj di Gaza City. 

Ukmto: "Nave colpita da una granata al largo dello Yemen"

Un incendio è scoppiato su una nave al largo delle coste dello Yemen dopo essere stata colpita da una granata. Lo ha riferito l'Ufficio per le operazioni commerciali marittime della Marina britannica (Ukmto) su X, aggiungendo che non ci sono state segnalazioni di vittime.

"Il capitano ha riferito che un proiettile sconosciuto ha colpito il la poppa della nave, provocando un incendio", si legge su social, dove si precisa che la nave si sta dirigendo verso il porto di destinazione. 

Si tratta del secondo incidente con navi nel Golfo di Aden nelle ultime 24 ore. Nella notte, l'Ukmto ha segnalato un attacco contro una nave a 80 miglia nautiche a sud-est di Aden. L'agenzia ha consigliato alle navi di procedere nell'area con cautela e di segnalare qualsiasi attività sospetta.

Anche l'Iran condanna l'operazione di Nuseirat

L'Iran ha fermamente condannato l'operazione di Israele contro il campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, nella quale sono stati liberati 4 ostaggi israeliani, a fronte di 210 i palestinesi uccisi nel raid, secondo quanto dichiarato da Hamas. "I crimini orribili e scioccanti dei sionisti, nel massacrare centinaia di palestinesi, tra cui donne e bambini, nel campo di Nuseirat nella Striscia di Gaza, sono il risultato dell'inazione dei governi e degli organismi internazionali responsabili, compreso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, di fronte a otto mesi di crimini di guerra e violazione del diritto internazionale umanitario da parte del regime israeliano occupante a Gaza", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Nasser Kanani, citato dall'agenzia Irna. Secondo il funzionario, anche l'Europa e gli Stati Uniti sono responsabili di quanto accaduto a Nuseirat, perché hanno continuato a fornire armi a Israele. 

La Turchia condanna l'operazione di Israele al campo di Nuseirat

La Turchia ha condannato l'operazione di Israele contro il campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, con la quale lo Stato ebraico ha liberato 4 ostaggi israeliani, a fronte di 210 i palestinesi uccisi nel raid, secondo quanto dichiarato da Hamas. "Con quest'ultimo barbaro attacco, Israele ha aggiunto un altro crimine alla lista di quelli che ha commesso a Gaza", si legge in un comunicato del ministero degli Esteri di Ankara, che chiede "alle istituzioni responsabili per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, particolarmente il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, di esercitare la loro responsabilità per porre fine a questi crimini da parte di Israele, che è sotto processo davanti alla Corte internazionale di giustizia (Cig) per aver violato i suoi obblighi ai sensi della Convenzione sul genocidio del 1948". 

Il Pentagono si congratula con Israele per la liberazione degli ostaggi

Il comando centrale militare statunitense (Centcom) si è congratulato con Israele per l'operazione a Nuseirat che ha assicurato la liberazione di 4 ostaggi israeliani nelle mani di Hamas. "Congratulazioni alle forze di sicurezza israeliane e al popolo di Israele per il salvataggio, coronato da successo, e la restituzione alle famiglie dei quattro ostaggi rapiti il 7 ottobre", si legge nel post del Centcom sul suo account di X. 

Israele, Netanyahu parlerà al Congresso Usa il 24 luglio

"L'incontro bipartisan e bicamerale simboleggia la relazione duratura tra Stati Uniti e Israele e offrirà al primo ministro Netanyahu l'opportunità di condividere la visione del governo israeliano per difendere la democrazia, combattere il terrorismo e stabilire una pace giusta e duratura nella regione". Così il presidente della Camera repubblicana, Johnson, ed il leader della minoranza al Senato, McConnell, in una dichiarazione congiunta. LEGGI L'ARTICOLO

Famiglie degli ostaggi a Gaza: "Blitz eroico, ora liberiamoli tutti"

"Siamo felici, è stata un'operazione eroica. Ma non smettiamo di chiedere la liberazione di tutti gli altri ostaggi". Ad affermarlo al Corriere della Sera è Daniel Shek, ex diplomatico israeliano e rappresentante del Forum delle Famiglie degli ostaggi. La strategia, sostiene, non cambia: "La bella notizia del ritorno a casa di Shlomi, Noa, Almog e Andrey alle loro famiglie ci ricorda che da 36 settimane 120 ostaggi aspettano. L'accordo per il cessate il fuoco è ancora sul tavolo, ed è solo questo che può riportare a casa i vivi per la riabilitazione e i morti per la sepoltura". Sulla possibilità che lo stop alle dimissioni di Gantz possa avere un impatto sulla liberazione degli ostaggi, Shek commenta: "Noi non siamo un movimento politico. Non possiamo ragionare in modo ipotetico sulla base di calcoli di questo tipo. Possiamo solo continuare a far sentire la voce delle famiglie affinché il destino di queste persone non venga dimenticato". All'operazione di ieri hanno partecipato anche corpi statunitensi, una mossa che potrebbe far saltare l'accordo, gli viene fatto notare: "In questo momento credo sia importante procedere passo passo - risponde - Un passaggio non esclude necessariamente l'altro. Così come va ribadito che il Forum non avanza richieste politiche o militari pretendendo di sostituirsi allo Stato. Vedremo nelle prossime settimane e decideremo le posizioni da tenere sulla base degli sviluppi futuri". 

Liberati 4 ostaggi a Gaza. Hamas: uccisi 200 palestinesi. VIDEO

Chi sono i 4 ostaggi israeliani liberati in un blitz a Gaza

Si tratta di Noa Argamani, 25 anni, Almog Meir Jan, 21 anni;  Andrey Kozlov 27 e Shlomi Ziv 40. Le condizioni mediche dei quattro  appaiono buone, ma sono ora stati portati all'ospedale per ulteriori  controlli. I quattro erano stati rapiti durante l'attacco di Hamas al  festival musicale Supernova. LEGGI

Idf: "Il momento in cui abbiamo salvato 3 dei 4 ostaggi dal cuore di Gaza"

Israele, 33 arresti durante la protesta a Tel Aviv per gli ostaggi

Sono 33 le persone arrestate dalla polizia durante la manifestazione di ieri sera a Tel Aviv - dove ci sono stati anche incidenti - per sollecitare il rilascio degli ostaggi israeliani a Gaza. Lo ha fatto sapere la stessa polizia. Ma le proteste - che si sono tenute a poche ore di distanza dalla notizia del salvataggio di 4 rapiti da parte dell'Idf a Nuseirat - si sono svolte in molte altre parti di Israele. In tutte si è chiesto al governo di Benyamin Netanyhau di raggiungere una intesa al più presto per riportare a casa gli altri ostaggi. Insieme a questa richiesta anche quella che Netanyahu si dimetta. 

Usa: "Ripresa la consegna degli aiuti a Gaza dal molo"

Gli Stati Uniti hanno ripreso la consegna degli aiuti umanitari a Gaza dal molo temporaneo che era stato danneggiato da una tempesta. Lo riferisce il Comando centrale americano in un post su X. "Sabato intorno alle 10:30 (ora di Gaza) il Comando Centrale degli Stati Uniti ha iniziato la consegna di assistenza umanitaria per un totale di circa 492 tonnellate", si legge nella nota nella quale si precisa che ad oggi il Centcom ha contribuito alla consegna di oltre 1.573 tonnellate di aiuti umanitari.

Blinken: "Bene la liberazione degli ostaggi, Hamas accetti l'accordo proposto per il cessate il fuoco"

"Accogliamo con favore il salvataggio dei quattro ostaggi che, dopo otto mesi di prigionia, hanno potuto finalmente ricongiunrsi con le loro famiglie in Israele. Gli Stati Uniti non si daranno pace fino a quando tutti gli ostaggi non saranno tornati a casa". Ad affermarlo in un comunicato è il segretario di Stato Usa, Antony Blinken.

"La proposta che il presidente Biden ha delineato otto giorni fa - sottolinea - porterebbe sollievo sia alla popolazione di Gaza che agli ostaggi rimasti e alle loro famiglie attraverso un cessate il fuoco immediato che potrebbe portare al rilascio di tutti gli ostaggi, a un'ondata di assistenza umanitaria, alla ricostruzione di Gaza e a una fine duratura della guerra. L'unica cosa che ostacola il raggiungimento di questo cessate il fuoco è Hamas. E' tempo che accettino l'accordo".

Blinken

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Esercito Usa: "Il molo di Gaza non usato per il salvataggio degli ostaggi"

"Il molo umanitario, comprese le sue attrezzature, il personale e le risorse, non sono state utilizzate nell'operazione di salvataggio degli ostaggi oggi a Gaza. Un'area a sud della struttura è stata utilizzata dagli israeliani per riportare in sicurezza gli ostaggi in Israele. Qualsiasi affermazione contraria è falsa". Lo scrive su X il il Comando centrale americano (CentCom), precisando che "il molo temporaneo sulla costa di Gaza è stato allestito con un solo scopo: aiutare a trasferire a Gaza ulteriore assistenza salvavita urgentemente necessaria".

Ostaggi israeliani liberati, le immagini del rientro in patria

Tutti erano stati catturati il 7 ottobre 2023 dal festival di  musica techno Nova. Il più giovane ha 21 anni. Tra di loro anche  Noa Argamani: in un video del rapimento si vedevano i terroristi di  Hamas mentre la portavano via in moto. Pesante per i palestinesi il  bilancio dell'operazione: le stime vanno dai 100 ai 210 morti LE FOTO

Chi sono i 4 ostaggi israeliani liberati in un blitz a Gaza

Si tratta di Noa Argamani, 25 anni, Almog Meir Jan, 21 anni;  Andrey Kozlov 27 e Shlomi Ziv 40. Le condizioni mediche dei quattro  appaiono buone, ma sono ora stati portati all'ospedale per ulteriori  controlli. I quattro erano stati rapiti durante l'attacco di Hamas al  festival musicale Supernova LEGGI

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