Ucraina Russia, Putin: "La legittimità di Zelensky è finita". Nuovi aiuti Usa a Kiev
Per la Russia la legittimità del presidente ucraino Zelensky, "è finita". Lo ha dichiarato il leader russo durante una conferenza stampa al termine dei suoi negoziati con la controparte bielorussa a Minsk. Gli Stati Uniti hanno annunciato un nuovo pacchetto di 275 milioni di dollari di aiuti militari per l'Ucraina. L'Ucraina ha colpito nella tarda serata di ieri un complesso russo nella Crimea occupata con missili a lungo raggio forniti dagli Stati Uniti. Lo rivela il Wall Street Journal in esclusiva
Kiev: "Russi fermati a Kharkiv,in corso controffensiva"
L'esercito ucraino sostiene di aver "fermato" l'assalto russo lanciato il 10 maggio nella regione di Kharkiv e di aver effettuato "azioni di controffensiva" per respingere le truppe di Mosca. Lo ha detto ai giornalisti il colonnello Igor Prokhorenko, che fa caapo Stato maggiore ucraino: "Le forze di difesa ucraine hanno fermato le truppe russe a Kharkiv e stanno conducendo azioni di controffensiva".
Per la crisi ucraina Brasile e Cina auspicano una conferenza
La Cina e il Brasile hanno firmato un documento comune mirante ad una "soluzione politica" della crisi ucraina in cui si auspica fra l'altro lo svolgimento di "una conferenza internazionale di pace (...) riconosciuta sia dalla Russia che dall'Ucraina". In questo senso, un testo in sei punti è stato approvato al termine di un incontro ieri a Pechino fra il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ed il consigliere speciale per la politica estera della presidenza del Brasile, Celso Amorim. Nel documento i firmatari "invitano tutte le parti interessate a osservare tre principi per la progressiva riduzione delle tensioni: nessuna espansione del campo di battaglia, nessuna escalation dei combattimenti e nessuna provocazione di una parte all'altra". Invitando la comunità internazionale a sostenere la "riduzione dell'escalation" del conflitto, i governi del presidente Luiz Inacio Lula da Silva e di Xi Jinping, si legge n un comunicato diffuso a Brasilia, "credono che il dialogo e il negoziato siano l'unica soluzione praticabile alla crisi, e per questo sostengono (l'idea di) una conferenza internazionale di pace, tenuta al momento opportuno, riconosciuta sia dalla Russia sia dall'Ucraina". È la prima volta che il gigante asiatico firma un documento di questo tipo con un paese terzo riguardante la guerra iniziata nel febbraio 2022 in Europa orientale. L'ex cancelliere Amorim sta svolgendo, fino al 29 maggio, una visita ufficiale di sette giorni su invito del governo del presidente Xi, il quale dovrebbe visitare Brasilia quest'anno.
Scholz: la guerra finirà solo quando Putin ritirerà truppe
"Questa guerra può finire soltanto quando la Russia capirà di dover ritirare le sue truppe". Lo afferma il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in conferenza stampa a Berlino con l'omologo portoghese, ribadendo che "la conferenza di pace in Svizzera è un tassello, che si aggiunge a tanti messi prima". "Per me è importante che si innaffino le piantine giovani", ha aggiunto sottolineando che "questa conferenza debba essere usata per parlare di importanti questioni" come "il fatto che non vadano usate armi atomiche e la questione dell'export del grano". La "speranza" del Kanzler è che dalla conferenza "si sviluppino degli effetti".
Russia, Tajani su Ariston e Unicredit: 'Faremo di tutto per garantire piena operatività imprese'
"Per quanto riguarda le vicende Ariston e Unicredit, c'è un tavolo permanente organizzato dal ministero degli Esteri, un tavolo Russia, per tutelare le 200 imprese italiane che nell'ambito delle stesse sanzioni operano legittimamente nella Federazione russa. Faremo di tutto per garantire la piena operatività di queste imprese, che saranno sostenute sia da Roma sia dalla nostra ambasciata a Mosca e dai nostri consolati di Mosca e San Pietroburgo". A dichiararlo è stato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, nel corso della conferenza stampa congiunta tenuta con il premier serbo Milos Vucevic nel quadro del Forum imprenditoriale Italia Serbia in corso a Trieste.
Zelensky a Kharkiv: 'Città e regione meritano nostro sostegno'
"Oggi sono a Kharkiv". E' lo stesso presidente ucraino Volodymyr Zelensky ad annunciare sui social media la visita con una "riunione sulla situazione nella regione". "Ho ricevuto aggiornamenti sulle operazioni di difesa, in particolare nella zona di Vovchansk, così come sul ripristino delle infrastrutture del settore dell'energia danneggiate", si legge in un post su X.
Zelensky parla di "particolare attenzione" per le esigenze degli sfollati dalle zone della regione di Kharkiv "colpite dai bombardamenti del nemico". "La città e la regione di Kharkiv meritano il nostro sostegno, la nostra gratitudine e il nostro rispetto, così come ogni comunità ucraina e così come ogni persona che si rifiuta di arrendersi al nemico e fa tutto il possibile per salvare vite".
Lavrov: 'Armi occidentali stanno già colpendo obiettivi in Russia'
I militari ucraini stanno già colpendo obiettivi civili in Russia usando le armi fornite dagli Stati Uniti e da altri Paesi occidentali. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov nel corso di una conferenza stampa, come riporta la Tass. L'intervento di Lavrov arriva mentre alla Casa Bianca è in corso un dibattito sull'opportunità che le armi fornite dagli americani agli ucraini vengano usate per colpire in Russia. All'inizio del conflitto il presidente americano Joe Biden aveva messo il veto su questo punto, ma il Segretario di Stato Usa Antony Blinken sta premendo perché venga tolto.
Nelle scorse settimane il ministro degli Esteri britannico David Cameron aveva detto che spettava a Kiev decidere se usare le armi fornite da Kiev per colpire obiettivi in territorio russo.
Russia, Orban: "Sembra siano in corso i preparativi per l’entrata in guerra dell’Europa"
Secondo il primo ministro ungherese le dichiarazioni di politici e giornalisti occidentali indicherebbero che l'Europa si sta preparando per una guerra con la Russia. Ha anche sottolineato di non ritenere probabile che Mosca attacchi un Paese della Nato. LEGGI L'ARTICOLO
Ue: "Provocazione inaccettabile di Mosca al confine estone"
La rimozione da parte delle guardie di frontiera russe di 25 boe luminose posizionate dall'Estonia sul fiume Narva per delimitare il confine con la Russia fa parte di "un modello più ampio di comportamenti provocatori e azioni ibride da parte della Russia. Tali azioni sono inaccettabili". Lo afferma in una nota l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell. "L'Unione europea si aspetta una spiegazione da parte della Russia sulla rimozione delle boe e sulla loro immediata restituzione", aggiunge.
Fonti Ue: "Cessate il fuoco? Putin non è pronto alla pace"
L'ipotesi che Vladimir Putin voglia una tregua in Ucraina al momento è "solo una speculazione" basata su "fonti anonime" mentre ciò che si osserva tutti i giorni è "il bombardamento di obiettivi civili". "Quello che vediamo è che Putin non è pronto per la pace". Lo fa sapere all'Ansa un alto funzionario europeo commentando l'esclusiva della Reuters sul fatto che lo zar sarebbe interessato a un cessate il fuoco.
Zelensky in visita nella regione di Kharkiv
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è in visita nella regione nord-orientale di Kharkiv, al centro di un'intensa offensiva delle truppe russe.
Lavrov: "Armi americane già usate per colpire la Russia"
Gli armamenti forniti dagli Usa sono già utilizzati dalle forze di Kiev per colpire obiettivi civili in Russia. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, citato dalla Tass.
Media: "Putin pronto al cessate il fuoco sul fronte attuale"
Il presidente russo Vladimir Putin sarebbe pronto a fermare la guerra in Ucraina con un cessate il fuoco negoziato che riconosca "le attuali linee del campo di battaglia": lo hanno detto a Reuters quattro fonti russe. Tre delle fonti, che hanno familiarità con le discussioni nell'entourage di Putin, hanno affermato che il leader russo ha espresso "frustrazione" a un piccolo gruppo di consiglieri per quelli che considera tentativi sostenuti dall'Occidente di ostacolare i negoziati e la decisione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky di escludere i colloqui.
Kiev: "Russi impantanati in battaglie di strada a Vovchansk"
Le forze russe sono "impantanate" in combattimenti di strada nella città di Vovchansk, nella regione nordorientale ucraina di Kharkiv. Lo ha detto il comandante in capo dell'esercito ucraino Oleksandr Syrsky riferendo anche di "intensi" combattimenti "in tre aree chiave del fronte orientale". "Il nemico è completamente impantanato nei combattimenti di strada a Vovchansk e ha subito perdite molto significative", ha detto il generale in un messaggio su Telegram, riferendo anche delle continue offensive russe per cercare di sfondare le linee ucraine verso Chasiv Yar, Pokrovsk e Kurakhove.
Attentato al Crocus City Hall, Mosca ammette la responsabilità dell'Isis
Lo ha dichiarato il capo dell'Fsb, Alexander Bortnikov che attacca anche i servizi segreti ucraini, accusati di essere "direttamente coivolti" nella strage del 22 marzo scorso dove persero la vita 144 persone. LEGGI L'ARTICOLO
Orban: "Occidente si sta preparando a guerra con Mosca"
Le dichiarazioni di politici e giornalisti occidentali indicano che l'Europa si sta preparando per una guerra con la Russia. Lo ha detto il primo ministro ungherese Viktor Orban a Radio Kossuth, spiegando che “a Bruxelles e a Washington, ma più a Bruxelles che a Washington, è in corso una sorta di preparazione del 'sentimento' per una guerra mondiale. Possiamo tranquillamente dire che sono in corso i preparativi per l’entrata in guerra dell’Europa, questo sta accadendo nei media e nelle dichiarazioni dei politici”.
Lettonia, "rimozione boe estoni è provocazione russa"
"La rimozione da parte della Russia delle boe estoni sul fiume Narva non è accettabile. Questo incidente al confine va inserito tra le attività ibride della Russia in Europa". Lo ha affermato oggi, in un messaggio pubblicato sul suo profilo X, la prima ministra lettone, Evika Silina, commentando la rimozione unilaterale di 25 boe di confine sul fiume Narva, effettuata dalla Guardia di frontiera russa nelle prime ore di ieri. "Contrasteremo queste azioni insieme ai nostri alleati ed esprimiamo solidarietà ai nostri amici e alleati estoni", ha aggiunto Silina.
Mosca ammette responsabilità Isis nell'attacco a Crocus
La Russia ha riconosciuto per la prima volta chiaramente la responsabilità dell'organizzazione Stato islamico nell'attacco al Crocus City Hall di Mosca che ha provocato almeno 144 morti il ;;22 marzo e in cui Mosca accusa il coinvolgimento di Kiev. "Durante l'indagine (...), è stato accertato che i preparativi, il finanziamento, l'attacco e la ritirata dei terroristi sono stati coordinati via Internet da membri del gruppo del Khorasan", il ramo afghano dell'Isis, ha dichiarato il capo dell'Fsb Alexander Bortnikov - citato dall'agenzia RIA Novosti - secondo cui più di 20 persone sono state arrestate nell'indagine sull'attentato.
Fsb ribadisce: "007 Kiev dietro all'attacco al Crocus di Mosca"
Il direttore del Servizio di sicurezza federale russo (Fsb) Alexander Bortnikov è tornato ad accusare l'intelligence di Kiev di aver avuto un ruolo diretto nell'attacco terroristico al Crocus City Hall di Mosca. "L'indagine è in corso, ma posso già dire con sicurezza che l'intelligence militare ucraina è stata direttamente coinvolta in quell'attacco", ha detto ai capi delle agenzie di sicurezza e intelligence della Csi, secondo quanto riportato dalla Tass. Il capo dell'Fsb ha poi accusato i Paesi della Nato di contribuire al trasferimento di mercenari e terroristi in Ucraina. "Stiamo registrando il massiccio trasferimento in Ucraina di mercenari e militanti di organizzazioni terroristiche internazionali dal Medio Oriente, dal Nord Africa e dall'Afghanistan con l'aiuto dei paesi della Nato", ha dichiarato.
Kiev, "1.240 soldati russi uccisi nell'ultimo giorno"
La Russia ha perso 498.940 soldati in Ucraina dall’inizio della guerra, il 24 febbraio 2022. Lo ha riferito lo Stato maggiore delle forze armate ucraine. Questo numero comprende 1.240 vittime delle forze russe subite nell'ultimo giorno. Secondo il rapporto, la Russia ha perso anche 7.635 carri armati, 14.775 veicoli corazzati da combattimento, 17.569 veicoli e serbatoi di carburante, 12.902 sistemi di artiglieria, 1.080 sistemi di razzi a lancio multiplo, 813 sistemi di difesa aerea, 356 aerei, 326 elicotteri, 10.401 droni, 27 imbarcazioni e un sottomarino.
Russia, oltre 20 arresti per attacco alla Crocus City Hall di Mosca
Più di 20 persone sono state arrestate in relazione all'attacco terroristico nel municipio di Crocus City Hall di Mosca. Lo ha riferito il direttore dell'Fsb Alexander Bortnikov in una riunione del Consiglio dei capi delle agenzie di sicurezza e dei servizi speciali degli Stati membri della Csi a Bishkek. "Stiamo attualmente indagando sull'intera cerchia delle persone coinvolte nel crimine, più di 20 persone sono già state arrestate, compresi gli autori diretti e i complici", ha spiegato Bortnikov.