"Non riteniamo che quello che sta accadendo a Gaza sia un genocidio", ha detto il consigliere alla sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan. Un'indagine preliminare dell'Idf, citata da Haaretz, ha rivelato che una persona è stata uccisa e un'altra gravemente ferita durante una sparatoria contro un veicolo dell'Onu vicino il valico di Rafah. Hamas: "Sistema sanitario a Gaza a poche ore dal collasso". Superate le 35mila vittime palestinesi nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre
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"Non riteniamo che quello che sta accadendo a Gaza sia un genocidio", ha detto il consigliere alla sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan.
Il segretario generale Onu, Antonio Guterres, "condanna tutti gli attacchi contro il personale delle Nazioni Unite e chiede un'indagine approfondita" sull'attacco al veicolo dell'organizzazione vicino al valico di Rafah che è costato la vita a un dipendente. Hamas incolpa Israele.
Ha superato quota 35mila morti il bilancio delle vittime palestinesi nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre, secondo Hamas. "Più civili che terroristi", denuncia Blinken. Ieri sera ucciso in un raid un esponente del gruppo paramilitare Fronte democratico.
L'Ambasciata d'Israele presso la Santa Sede si dice "indignata e sconvolta dopo aver appreso che l'11 maggio a conclusione dell'Incontro mondiale sulla fraternità umana svoltosi nell'atrio della Basilica di San Pietro il luogo è stato contaminato da un flagrante discorso antisemita".
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Chi sono gli Houthi che attaccano le navi nel Mar Rosso
- Il piano di Netanyahu per il dopoguerra
- Perché l'Iran ha attaccato Israele?
- Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato associato alle brigate Al-Qassam
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Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato associato alle brigate Al-Qassam
Tradizionalmente utilizzato per segnalare obiettivi militari da colpire, si sta diffondendo come simbolo della lotta contro Israele anche negli Stati Uniti: da giorni sui social circola l'immagine di un ragazzo all'Università della Pennsylvania che con le mani va a formare il triangolo durante le manifestazioni a favore di Gaza. COSA SIGNIFICA
Proteste Pro-Gaza in università, dalla Francia agli Usa: la mappa degli atenei in rivolta
Nei campus americani gli arresti hanno superato quota 2mila. Tensioni si registrano anche in Canada, Australia, Regno Unito e Svizzera. Annullato un corteo studentesco all'Università di Amman, in Giordania. Studenti in piazza a Beirut, in Libano. TUTTI GLI ATENEI
Missili, droni e caccia: ecco i sistemi di attacco e difesa aerea di Iran e Israele. FOTO
Dopo l'attacco della Repubblica islamica allo Stato ebraico e, in risposta, il lancio di droni contro la base di Esfahan, torna l'attenzione degli analisti internazionali sulle forze aeronautiche dei due Paesi. In caso di guerra aperta, ecco quali armi e sistemi hanno in dotazione e chi sarebbe avvantaggiato (anche grazie all'aiuto degli Usa). I SISTEMI
Israele, dall'Iron Dome alla Fionda di David: come è costruita la difesa antiaerea
L'Idf ha fatto sapere di aver intercettato il 99% dei missili, droni e proiettili lanciati dall'Iran verso il territorio israeliano nella notte tra il 13 e il 14 aprile: l’esercito può contare su diversi sistemi pensati per bloccare le varie minacce, dai missili balistici a quelli da crociera e i razzi a bassa quota. LEGGI
Attacco Iran a Israele, la situazione un mese dopo e i possibili scenari
Il conflitto dura da 40 anni, ma dallo scorso mese ha conosciuto un'escalation senza precedenti con attacchi missilistici e droni, sottolineando un'ideologica ostilità persistente tra le due Nazioni. Nonostante una tregua momentanea, le minacce nucleari iraniane mantengono alta la tensione. COSA SAPPIAMO
Casa Bianca, quello accade a Gaza non è genocidio
Non riteniamo che quello che sta accadendo a Gaza sia un genocidio". Lo ha detto il consigliere alla sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan.
Hamas, 'nostra resa? Netanyahu vive di illusioni e ha paura'
Le dichiarazioni di Netanyahu secondo cui la guerra può essere fermata con la resa di Hamas "sono affermazioni ridicole a uso locale che riflettono la realtà della situazione di crisi in cui si trova da 220 giorni". Lo afferma Hamas su Telegram, aggiungendo che a Gaza il premier israeliano "non ha raggiunto nessuno dei suoi obiettivi a parte quello di commettere massacri ancora più orribili contro civili indifesi". Inoltre, Netanyahu "dimostra anche il livello di paura dovuto all'alto livello di sostegno alla causa del nostro popolo e alla legittimità dei suoi diritti in tutto il mondo", ha aggiunto. Parlando di esilio per i leader di Hamas, "Netanyahu vive ancora le sue illusioni e i suoi sogni di ottenere una presunta vittoria che non sarà mai raggiunta", ha aggiunto il gruppo palestinese.
Netanyahu: "Non è un giorno dell'Indipendenza normale"
"Questo non è un normale Giorno dell'Indipendenza, la guerra è ancora in corso. Molti dei nostri fratelli e sorelle sono ancora detenuti nei tunnel di Hamas. Li riporteremo tutti a casa, sia vivi che morti". Lo ha detto in un video il premier Benyamin Netanyahu aprendo le celebrazioni per il Giorno dell'Indipendenza che si festeggia in Israele a partire da questa sera. Poi ha aggiunto: "quando incontro i nostri feriti, e anche molti familiari dei caduti, mi dicono: i nostri eroi non si sono ritirati, i nostri eroi non sono stati feriti invano, continuate fino alla fine, continuate finché i mostri di Hamas non saranno eliminati". "E ve lo prometto - ha concluso - E' quello che faremo".
Nasrallah, Israele è a un bivio, o la sconfitta o l'abisso
Il segretario generale di Hezbollah Sayyed Hasan Nasrallah afferma in un'intervista a al-Manar TV, ripresa dal Times of Israel, che Israele si trova di fronte a un "dilemma storico" a Gaza: "Se fermerà la guerra, sarà una grave sconfitta, mentre finirà nell'abisso se continuerà la battaglia militare". Nasrallah sostiene che il massacro di Hamas del 7 ottobre nel sud di Israele è stata "un'opportunità per rivitalizzare la causa palestinese". "Oggi la Palestina e i diritti dei palestinesi vengono messi in risalto in tutto il mondo", avrebbe detto Nasrallah.
Netanyahu: "Esilio di Hamas è sul tavolo ma meglio la resa"
Il premier Benyamin Netanyahu ha fatto intendere che Israele è aperto all'idea che i leader di Hamas possano andare in esilio dopo la loro resa. "Questa guerra potrebbe finire domani", ha detto a Dan Senor nel suo podcast 'Call Me Back', ripreso dai media israeliani. "Se Hamas abbandona le sue armi, si arrende, restituisce gli ostaggi la guerra è finita. Spetta a loro decidere". "L'idea dell'esilio è sul tavolo. Possiamo sempre discuterne. Ma io penso che la cosa più importante è la resa".
Mitsotakis: "A Gaza serve una tregua per proteggere i civili"
Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, in visita a Ankara, ha spiegato durante la conferenza stampa congiunta con il presidente turco Erdogan che il loro colloquio ha riguardato anche gli ultimi sviluppi in Medio Oriente. "Con la Turchia non siamo sempre d'accordo sulle questioni riguardanti il Medio Oriente. La posizione di Atene è che Israele ha il diritto di difendersi. Tuttavia, concordiamo sul fatto che l'uso asimmetrico della forza e lo spargimento di sangue nella regione debbano cessare e portare a una tregua duratura, per proteggere i civili di Gaza e liberare gli ostaggi" ha spiegato Mitsotakis. "Concordiamo sul fatto che sarebbe un errore colossale lanciare un'offensiva di terra a Gaza. L'unica opzione possibile è il ritorno al processo politico e alla soluzione dei due Stati", ha aggiunto il primo ministro greco. Per quanto riguarda invece la questione dell'isola divisa di Cipro, Mitsotakis ha affermato che "l'antidoto alla situazione di stallo può essere solo il dialogo" . Lo riporta l'agenzia Ana-mpa.
Hamas, 'spari all'Onu colpa di Israele, uccise 2 persone'
Hamas ha incolpato Israele per gli spari ad un veicolo dell'Onu nei pressi del valico di Rafah nel sud della Striscia. Lo riporta Haaretz. "Israele - ha detto la fazione - ha ucciso due cittadini stranieri (un uomo e una donna) che stavano viaggiando su un veicolo con la bandiera delle Nazioni Unite e segni identificativi. Israele e gli Usa portano la responsabilità di mettere in pericolo i team stranieri a Gaza e per i crimini di guerra e i danni intenzionali a loro".
Guterres chiede indagine su attacco a veicolo Onu a Rafah
Il segretario generale Onu, Antonio Guterres, "condanna tutti gli attacchi contro il personale delle Nazioni Unite e chiede un'indagine approfondita" sull'attacco al veicolo dell'organizzazione vicino al valico di Rafah. La vittima era un membro dello staff del dipartimento di Sicurezza e Protezione dell'Onu (Dss), e anche il ferito è membro dello stesso dipartimento. "Con il conflitto a Gaza che continua a mietere pesanti perdite - si legge in una nota del portavoce - Guterres ribadisce il suo appello urgente per un cessate il fuoco umanitario immediato e per il rilascio di tutti gli ostaggi".
Erdogan: "Hamas gruppo resistenza contro occupazione"
"Hamas è un'organizzazione che resiste contro l'occupazione illegale di territori e per proteggere la propria gente". Messaggio ribadito oggi dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che ha accolto ad Ankara il premier greco Kyriakos Mitsotakis. "Non considero Hamas una organizzazione terroristica. Dopo che sono morte 40 mila persone parlare di terrorismo di Hamas è crudele. Una crudeltà che non appartiene a chi ha votato per fermare questo massacro presso le Nazioni Unite. Certo Hamas uccide, ma allora dovremmo parlare di terrorismo anche per chi fornisce le armi per il massacro in corso a Gaza", ha dichiarato Erdogan.
Onu conferma all'ANSA: 'attaccato veicolo a Rafah, un morto'
L'Onu ha confermato all'ANSA l'attacco ad un veicolo delle Nazioni Unite vicino al valico di Rafah e che una persona è stata uccisa. Il segretario generale Antonio Guterres, ha spiegato il portavoce del Palazzo di Vetro Farhan Haq, "condanna questo attacco, come tutti gli attacchi contro il personale delle Nazioni Unite".
Il capo di Hezbollah: 'Israele sta perdendo la guerra'
- "Stiamo combattendo la più grande guerra lanciata contro i palestinesi dal 1948 e Israele sta perdendo". Lo ha detto poco fa il leader degli Hezbollah libanesi, Hasan Nasrallah, in un discorso televisivo trasmesso dalla tv al Manar dello stesso movimento armato filo-iraniano. "Israele è in un impasse... e la Palestina può imporre le sue condizioni", ha aggiunto Nasrallah.
Al via il Comitato sicurezza sugli atenei con Piantedosi-Bernini
E' iniziata al Viminale la riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica con il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, la ministra dell'Università Anna Maria Bernini e la Conferenza dei rettori italiani rappresentanti da uno dei vicepresidenti, Francesco Bonini, rettore della Lumsa. Il focus del confronto è sulle proteste che stanno agitando le università in relazione soprattutto al conflitto israelo-palestinese.
Media, 'in settimana nuovi colloqui a Doha'
I mediatori di Egitto e Qatar torneranno a incontrarsi questa settimana a Doha, in Qatar, mentre prosegue il lavoro negoziale per arrivare a un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Lo scrive il Washington Post in una notizia rilanciata dal Jerusalem Post.
Erdogan: più di 1000 membri di Hamas ricoverati in Turchia
"Più di 1.000 membri di Hamas" sono ricoverati in ospedali in Turchia per essere curati. Lo ha annunciato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.
Hamas, persi i contatti con i carcerieri di 4 ostaggi israeliani
Il portavoce di Hamas, Abu Obeida, ha affermato poco fa sui social network che la direzione del movimento armato palestinese ha perso i contatti con i carcerieri di quattro ostaggi israeliani tra cui il 23enne ostaggio israeliano Hersh Goldberg-Polin. "A seguito del barbaro bombardamento sionista degli ultimi dieci giorni - si legge nel comunicato - i nostri contatti con un gruppo di nostri combattenti che sorvegliavano quattro prigionieri sionisti, compreso il prigioniero Hersh Goldberg-Polin, sono stati interrotti". Lo scorso 24 aprile Hamas aveva diffuso un video con cui intendeva dimostrare che il 23enne ostaggio israeliano era ancora in vita.
Haaretz, un morto e un ferito grave in spari a veicolo Onu
Un'indagine preliminare dell'Idf, citata da Haaretz, ha rivelato che una persona è stata uccisa e un'altra gravemente ferita durante una sparatoria contro un veicolo dell'Onu vicino il valico di Rafah. L'Idf, ha aggiunto Haaretz, sta accertando le circostanze del fatto e non è chiaro se a sparare siano stati i soldati israeliani.
Idf: "Operiamo a Rafah est e Jabalya, 120 obiettivi colpiti"
L'Idf sta continuando ad operare sia nella parte orientale di Rafah, a sud di Gaza, sia a Jabalya nel nord. A Rafah - ha fatto sapere il portavoce militare israeliano - "in combattimenti ravvicinati sono stati attaccati obiettivi di Hamas, ucciso terroristi e localizzati armi e lancia razzi". I soldati - ha aggiunto la stessa fonte - "hanno distrutto infrastrutture terroristiche e confiscato armi trovate all'interno una scuola". Anche a Jabalya ci sono stati "scontri ravvicinati con diversi terroristi eliminati". L'aviazione ha colpito "molte infrastrutture sotterranee". Nelle passate ore sono stati circa 120 gli obiettivi militari colpiti.
Gaza: 35.091 palestinesi uccisi da inizio guerra
Sale il bilancio delle vittime di Gaza. Almeno 35.091 palestinesi sono stati uccisi e 78.827 feriti negli attacchi israeliani nella Striscia dal 7 ottobre. Lo ha reso noto il ministero della Sanità dell'enclave, aggiungendo che 57 persone sono state uccise e 82 ferite nelle ultime 24 ore.
Haaretz: "Veicolo Onu colpito vicino al valico di Rafah"
Report palestinesi hanno riferito di un veicolo dell'Onu colpito da una sparatoria vicino il valico di Rafah a sud di Gaza. Lo ha riportato Haaretz aggiungendo che ci sarebbe almeno un ferito.
Fonti egiziane, Israele impedisce anche aiuti per via aerea
"Nelle ultime ore diversi aerei appartenenti a Paesi della coalizione internazionale hanno tentato di effettuare lanci di aiuti su alcune zone poco accessibili della Striscia di Gaza ma le autorità israeliane hanno rifiutato di concedere a questi aerei il permesso di effettuare i lanci". Lo afferma una fonte aereoportuale egiziana, precisando che "un aereo cargo militare Airbus C295M dell'aeronautica egiziana si trova in una base militare giordana in attesa della necessaria approvazione insieme a diversi altri aerei dei paesi della coalizione internazionale". L'ultima operazione di lancio di aiuti dagli aerei su Gaza ha avuto luogo il 9 maggio, dicono le fonti.
Striscione studenti pro Palestina su tunnel Vittoria a Napoli
"Bernini, Piantedosi e la Crui uniti per il genocidio". E' l'accusa della rete degli Studenti uniti per la Palestina comparsa su un grande striscione calato in mattinata sull'ingresso della galleria Vittoria a Napoli. Secondo i manifestanti, da giorni accampati con le tende nella sede di Lettere della Federico II, la ministra dell'Università, il suo collega dell'Interno e la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, che oggi si riuniranno per parlare di quanto sta accadendo negli atenei, devono impegnarsi a rescindere subito gli accordi con le università israeliane. "Un messaggio chiaro - si legge in un comunicato della Rete - per dire che non arretreremo dinanzi alla repressione con cui vorrebbero colpirci: le immagini del genocidio in corso in Palestina ci impongono di lottare strenuamente ".
Piantedosi: antisemitismo può alimentare forme terrorismo
"Dal 7 ottobre abbiamo avuto il 1000% di aumento di segnalazioni di sentimenti d'odio. Abbiamo alzato le barriere ma il sentimento di antisemitismo può alimentare forme di terrorismo". Così il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi durante un evento al Memoriale della Shoah di Milano con la senatrice a vita Liliana Segre. "Io noto che nella discussione pubblica c'è una certa sottovalutazione. Negare la parola a qualcuno o assaltare un obiettivo di matrice ebraica, è la cosa più sbagliata. Ogni azione che cela una riproposizione di sentimenti antisionisti e antisemiti va rifiutata da tutti" ha aggiunto Piantedosi.
Segre: 'ricevo minacce ma non me ne starò a casa'
"Ricevo minacce pazzesche che ho ignorato per anni. E mi preoccupo di questi odiatori in generale che dovrebbero essere protetti e curati. Ma io ho visto tutto, come potrei avere paura a uscire di casa?". Così la senatrice a vita Liliana Segre durante un evento al Memoriale della Shoah di Milano. "Dico sempre che ho vissuto invano. Per 30 anni sono andata nelle scuole a raccontare ciò che era successo. E ritrovarmi a 94 anni a sentirmi dire 'stai attenta, stai a casa'... A me piace vivere, sono attiva, ho tante passioni. E dovrei stare a casa perché qualcuno vuole ammazzarmi? No" ha aggiunto Segre.
Tajani con Urso a tavolo sul Mar Rosso, 'governo a fianco imprese'
Il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha presieduto oggi alla Farnesina, insieme al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, la prima riunione del Tavolo sulle conseguenze della crisi nel Mar Rosso per l’economia italiana.
“Il Governo è al fianco delle imprese che operano all’estero, anche nelle situazioni di crisi che richiedono di essere affrontate con un approccio di sistema - ha dichiarato Tajani - Ci siamo attivati da subito per il lancio dell’operazione europea Aspides, che sta svolgendo una fondamentale funzione volta a ristabilire la sicurezza e la libertà della navigazione nell’area: faremo di tutto per tutelare il sistema marittimo italiano e il nostro sistema produttivo dalle conseguenze di questa crisi".
Su muri Sapienza oltre 30 scritte pro Palestina, silicone nella porta del rettorato
Da ''all eyes on Rafah'' a ''stop accordi'' fino a ''Free Gaza'', ''stop genocide'' e ''a Gaza non ci sono manco più i muri su cui scrive'', sono oltre 30 le scritte pro Palestina comparse la notte scorsa sui muri interni dell'università 'Sapienza' di Roma. Diverse scritte ricordano l'appuntamento di domani ''14 maggio contro Senato Accademico'' e in una si chiedono le dimissione della rettrice Antonella Polimeni. Infine nelle serrature delle porte del rettorato e di altre aule è stato trovato del silicone.
Egitto ad altri mediatori, Israele è ostacolo a aiuti a Gaza
L'Egitto ha informato gli altri mediatori nei negoziati per Gaza del suo "categorico rifiuto dell'escalation israeliana nella Rafah palestinese" e che ritiene "Israele responsabile del deterioramento della situazione nella Striscia di Gaza" e di "impedire gli aiuti". Lo ha detto una fonte di alto livello all'emittente statale egiziana Al Qahera.
Media, altri ministri Israele contestati a cerimonie caduti
Oltre al ministro Itamar ben Gvir, anche altri esponenti del governo di Benyamin Netanyahu sono stati brevemente contestati nelle cerimonie per il Giorno dei caduti (Yom HaZikaron) svoltesi oggi in tutta Israele, la prima volta dopo il 7 ottobre. Lo hanno riferito i media secondo cui lo stesso ministro della difesa Yoav Gallant nel cimitero militare di Tel Aviv è stato oggetto di una protesta silenziosa da parte di 3 persone che avevano cartelli, tra cui uno con la scritta 'Il loro sangue è sulle vostre mani'. A Gallant - secondo le stesse fonti che citano il video di un attivista sui social - è stato urlato da uno dei presenti di lasciare la cerimonia. A Natanya, al ministro dell'Intelligence Gila Gamliel è stato intimato di andarsene da una donna, poi rimbeccata da un altro presente. Lo stesso è avvenuto al cimitero militare Holon al ministro dell'edilizia Yitzhak Goldknopf a cui è stato gridato durante il suo intervento 'Vergogna'. Anche il ministro dei trasporti Miri Regev ha avuto la sua contestazione da parte di una donna alla fine del suo discorso.
Israele, '4 soldati feriti da anti tank lanciato da Libano'
L'esercito israeliano ha fatto sapere che 4 soldati sono stati feriti da due missili anti tank lanciati dal Libano nell'area di Yiftah, nel nord del Paese, dove prima erano risuonate le sirene di allarme. Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che un drone passato da Libano è caduto nell'area di Zarit, sempre nel nord di Isrraele, ma senza provocare vittime.
'Esplosioni a Rafah udite nel Sinai fino a 30 km all'interno'
Fonti dal lato egiziano del valico di Rafah tra Egitto e Striscia di Gaza fanno sapere che il rumore delle esplosioni degli attacchi israeliani sul lato palestinese è stato molto forte stanotte, tanto da essere udito a fino a circa 30 chilometri di distanza all'interno del Sinai. "Il suono è stato incessante fino all'alba, si sentiva anche il rumore delle case che crollavano, poi è tornata la calma, mentre i due valichi di Rafah e Kerem Salem restano chiusi al passaggio di aiuti per la popolazione di Gaza e ai feriti in uscita", hanno riferito testimoni diretti e corrispondenti della stampa egiziana. In mattinata, in una calma irreale dal lato egiziano di Rafah, numerosi camion di aiuti umanitari si sono rimessi in coda davanti al terminal sperando di passare.
Capo Shin Bet: "Non ci fermeremo finché non avremo liberato tutti gli ostaggi"
"Non ci fermeremo fin quando non avremo riportato a casa tutti i 128 ostaggi e anche gli altri quattro che erano lì già da prima. Quelli che sono vivi e quelli che non lo sono. Tutti". Lo ha detto il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, in occasione di una cerimonia nella Giornata dedicata alla memoria dei caduti.
Riferendosi agli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza, ha sottolineato che è "questa la vera differenza tra noi e loro", tra Israele e Hamas. "Sacrificare le nostre vite per i nostri cittadini - ha affermato in dichiarazioni riportate dal Times of Israel - mentre loro sacrificano le vite dei cittadini per loro stessi".
Idf ordina evacuazione ospedale kuwaitiano di Rafah
Le forze israeliane hanno emesso un ordine di evacuazione per l'ospedale kuwaitiano di Rafah. Lo riporta al Jazeera, aggiungendo che i medici della struttura sanitaria temono che un attacco all'ospedale significherebbe un “crollo completo” del limitato sistema sanitario della città meridionale della Striscia di Gaza.
Hezbollah rivendica lancio droni verso nord Israele
Hezbollah ha rivendicato il lancio di due droni verso il nord di Israele affermando di aver colpito una postazione militare vicino alla comunità di Beit Hillel. In precedenza le Idf avevano riferito che il lancio di droni dal Libano aveva causato un incendio, poi domato, ma non aveva causato vittime.
Netanyahu: "O noi, Israele, o loro, i mostri di Hamas"
"O noi, Israele, o loro, i mostri di Hamas". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu nella cerimonia principale per il Giorno dei caduti (Yom HaZikaron) sul Monte Herzl a Gerusalemme. La guerra a Gaza - ha aggiunto - "è una scelta tra la libertà e la prosperità contro la disperazione, l'assassinio, la violenza, lo stupro". "Siamo determinati - ha proseguito - a vincere questa battaglia. La nostra Guerra d'indipendenza non è ancora finita. Continua in questi giorni".
Hamas, sistema sanitario a Gaza a poche ore dal collasso
Hamas, sistema sanitario a Gaza a poche ore dal collasso.
Capo servizi segreti turchi vede Haniyeh a Doha
Il capo dei servizi segreti turchi, Ibrahim Kalin, ha avuto nella notte un incontro con il capo del politburo di Hamas, Ismail Haniyeh, nella capitale del Qatar, Doha. L'incontro è stato programmato con urgenza dopo che Israele ha intensificato gli attacchi su Rafah. Kalin e Haniyeh hanno fatto il punto sulla trattative per un cessate il fuoco tra lo Stato ebraico e l'organizzazione palestinese. In base a quanto reso noto dalla presidenza turca, Haniyeh ha dichiarato a Kalin che tocca ora a Israele accettare l'intesa per il cessate il fuoco e che Hamas vuole la fine delle ostilità. La Turchia è uno dei principali fautori del dialogo con l'organizzazione palestinese che ha sferrato l'attacco del 7 ottobre scorso. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan non considera infatti Hamas una organizzazione terroristica e mantiene un canale di dialogo aperto con i suoi leader.
Shin Bet, tutti riteniamo che avremmo potuto evitare il 7 ottobre
"Tutti riteniamo che la stessa coperta di sicurezza di cui siamo sempre stati orgogliosi non l'abbiamo fornita al popolo di Israele il 7 ottobre. Tutti sentiamo l'errore, la sensazione che avremmo potuto prevenirlo – e come capo dell'organizzazione e responsabile delle attività dell'organizzazione, lo sento forse più di chiunque altro". Lo ha dichiarato il capo dello Shin Bet, Ronan Bar, durante la cerimonia del Memorial Day. "Stiamo indagando in profondità sul ruolo dello Shin Bet di fronte all'attacco di Hamas del 7 ottobre - ha aggiunto Bar - Un'indagine dolorosa e significativa. Impareremo da questo e sistemeremo ciò che è necessario. Questo è il nostro dovere verso il popolo di Israele e questo è il nostro dovere verso i caduti. Senza fiducia nelle istituzioni dello Stato e nei suoi figli, non abbiamo il diritto di esistere".
Idf intensifica operazioni nel campo di Jabaliancio Ue deve tener conto della difesa
A Jabalia, i carri armati e le truppe israeliane stanno avanzando sempre più nelle parti orientali e centrali del campo - il più grande degli otto storici campi profughi di Gaza - con furiose battaglie tra l'esercito e i gruppi palestinesi. Lo scrive al Jazeera. A Rafah gli scontri sono in corso nella parte orientale della città. Ci sono anche bombardamenti sulla parte centrale e occidentale di Rafah, dove almeno cinque palestinesi sono stati uccisi in attacchi notturni.
Iran, in corso colloqui per migliorare rapporti con l'Egitto
Sono in corso colloqui e consultazioni per migliorare le relazioni tra Teheran e Il Cairo. Lo ha detto il ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian aggiungendo: "Sulla base dell'accordo raggiunto tra i presidenti di Iran ed Egitto, i due Paesi hanno fatto passi congiunti e continueremo su questa strada giusta". L'Iran attribuisce importanza al dialogo regionale e all'espansione della cooperazione, della convergenza e della comprensione tra gli stati regionali per garantire la sicurezza nella regione", ha aggiunto in un post sul suo account X. Le relazioni normalizzate tra Iran e Arabia Saudita testimoniano una maggiore cooperazione nella regione, ha proseguito, aggiungendo: "Anche l'Iran e il Bahrein stanno lavorando per adottare misure per riportare i legami alla normalità".
Iran, corsa agli armamenti non è nell'interesse di nessuno
"La corsa agli armamenti nella regione dell'Asia occidentale non servirà agli interessi di nessuno e gli stati regionali dovrebbero espandere la cooperazione per affrontare i problemi", ha affermato il ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian, aggiungendo: "Trasformare la nostra regione in un deposito di armi non porta sicurezza in nessun paese o nella regione". Riferendosi alla crisi di Gaza durante un incontro sul dialogo arabo-iraniano tenutosi domenica sera a Teheran, Amirabdollahian ha sottolineato che l'Iran ha sempre chiesto di tenere un referendum tra i residenti originari della Palestina, compresi cristiani, ebrei e musulmani, come soluzione politica alla crisi palestinese. "La pace e la stabilità complete saranno ottenute solo dopo l'eliminazione dell'occupazione del regime sionista e il disarmo delle armi nucleari del regime", ha aggiunto, citato dalla TV statale.
Razzi da Gaza verso sud Israele, allarme antiaereo al confine
L'allarme antiaereo è risuonato questa mattina nelle comunità di Netiv Ha'asara e Mefalsim, nel sud di Israele al confine con la Striscia di Gaza. Lo rende noto il Times of Israel, mentre le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno confermato che sono stati lanciati due razzi dalla Striscia di Gaza verso il sud di Israele. I razzi sono caduti in zone aperte e non hanno causato né danni, né feriti riportano le Idf.
Galant ricorda soldati caduti: "E' guerra senza scelta"
Israele celebra oggi il Memorial Day, le commemorazioni in 54 cimiteri militari, scuole e istituzioni in tutto il Paese in ricordo dei 711 soldati e uomini delle forze dell'ordine, rimasti uccisi nel massacro di Hamas e poi nella successiva guerra a Gaza, che è ora nel suo ottavo mese. In uno degli eventi, presso la State Memorial Hall sul Monte Herzl, il ministro della Difesa Yoav Galant ha ricordato che "ci sono molte storie di eroismo lasciate dai soldati caduti durante la campagna (militare) e ancora di più sono le storie che saranno rivelate in futuro". "Questa -ha osservato - è una guerra senza scelta, una guerra che modellerà le nostre vite per i decenni a venire. Continuera' fino a quando non riporteremo a casa i nostri rapiti, non smantelleremo il regime di Hamas e le sue capacita' militari, e non restituiremo prosperità e creatività allo Stato di Israele e il sorriso sui volti dei suoi cittadini".
Israele, sirene nelle zone a ridosso della Striscia
Le sirene di allarme stanno risuonando nelle comunità israeliane attorno alla Striscia, in particolare nei Kibbutz Mefalsim e Nativ HaAsarà. Lo ha fatto sapere il portavoce militare.
Tajani: "Astensione all’Onu su Palestina posizione di equilibrio"
Sulla Palestina l’Italia all’Onu si è astenuta perché “anche con la presidenza di turno del G7 ha il dovere di tenere una posizione di grande equilibrio; la maggioranza dei Paesi G7 non ha avuto una posizione univoca, gli Stati Uniti annunciavano voto contrario, il Giappone e la Francia a favore, la maggioranza alla fine ha votato per l’astensione e anche grazie a noi si è tenuta una posizione mediana”. Lo spiega il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista al ‘Corriere della Sera’.
Blinken a Gallant, 'no operazione Rafah, tutelare civili e umanitari'
Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha ribadito al ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant l'opposizione degli Stati Uniti a un'offensiva militare di terra a Rafah. In un colloquio telefonico, Blinken ha ''sottolineato la necessità urgente di proteggere i civili e gli operatori umanitari a Gaza''. Come si legge in una nota del Dipartimento di Stato Usa, Blinken ha anche chiesto a Gallant di ''garantire che gli aiuti possano entrare a Gaza e di favorire la loro distribuzione all'interno di Gaza mentre Israele mira agli obiettivi di Hamas''. Blinken ha inoltre ''espresso l'impegno determinato degli Stati Uniti nei confronti della sicurezza di Israele e l'obiettivo condiviso della sconfitta di Hamas'', si legge nella nota.
Raid Idf su Rafah colpisce polizia Hamas, un morto in attacco su Gaza City
Raid aerei israeliani sono stati condotti nella notte dalle Idf sulla parte orientale di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dove sono state colpite auto della polizia di Hamas. Lo riferiscono media palestinesi. Sempre nella notte sono stati condotti raid aerei contro il quartiere di Shejaiya a Gaza City nel nord della Striscia causando almeno un morto e diversi feriti.
Ambasciata Israele: sconvolti antisemitismo evento Vaticano
"L'Ambasciata d'Israele presso la Santa Sede è indignata e sconvolta dopo aver appreso che l'11 maggio, a conclusione dell'Incontro mondiale sulla fraternità umana svoltosi nell'atrio della Basilica di San Pietro, il luogo è stato contaminato da un flagrante discorso anti semita. In un contesto in cui lo scopo era, presumibilmente, quello di parlare di pace per creare un mondo più umano, è stato consentito che si tenesse un discorso di propaganda pieno di menzogne". È quanto afferma una nota dell'ambasciata di Israele presso la Santa sede in merito al Meeting sulla Fraternità umana, svoltosi ieri in Vaticano. "Parlare di pulizia etnica a Gaza mentre Israele permette quotidianamente che grandi quantità di aiuti umani entrino a Gaza - aggiunge l'ambasciata - è orwelliano. Ci si rammarica, inoltre, che un simile discorso sia stato pronunciato senza che nessuno sentisse il dovere morale di intervenire per fermare questa vergogna. Questo episodio è l'ennesimo segno di quanto l'antisemitismo e il pregiudizio nei confronti degli ebrei siano ancora molto vivi".