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Guerra Israele-Hamas. Netanyahu: ok di Hamas voleva solo impedire azione a Rafah

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L’esercito israeliano controlla Gaza, accordo in bilico
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L’esercito israeliano controlla Gaza, accordo in bilico
00:02:11 min

"L'ingresso a Rafah serve a due principali obiettivi di guerra: il ritorno dei nostri ostaggi e l'eliminazione di Hamas". Così Netanyahu secondo cui "la proposta di ieri di Hamas mirava a silurare l'operazione a Rafah. Non è successo". Un responsabile del gruppo islamista ha definito i colloqui del Cairo come "l'ultima possibilità" per Israele di recuperare gli ostaggi. Una delegazione israeliana è giunta al Cairo per continuare i negoziati sulla proposta di tregua accettata da Hamas 

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L'esercito israeliano ha preso il controllo a Gaza del valico di Rafah con l'Egitto con un'operazione fulminea, isolando di fatto la Striscia dove, oltre Rafah, sono chiusi anche il valico di Erez (al nord) e quello di Kerem Shalom (a sud), colpito nei giorni scorsi da Hamas con il tiro dei mortai. Quest'ultimo però, stando a quanto riportato dalla portavoce della Casa Bianca, riaprirà domani.

Intanto una delegazione israeliana è giunta oggi al Cairo per continuare i negoziati sulla proposta di tregua accettata da Hamas. Un responsabile dello stesso gruppo ha definito i colloqui del Cairo come "l'ultima possibilità" per Israele di recuperare gli ostaggi. La proposta di tregua accettata ieri da Hamas era stata definita "inaccettabile" da Israele. 

"L'ingresso a Rafah serve a due principali obiettivi di guerra: il ritorno dei nostri ostaggi e l'eliminazione di Hamas". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu aggiungendo che "la proposta di ieri di Hamas mirava a silurare l'operazione a Rafah. Non è successo".



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La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. COSA SAPERE

Il piano di Netanyahu per il dopoguerra: a Gaza funzionari locali e chiusura dell'Unrwa

Il primo ministro israeliano ha presentato per la prima volta formalmente al gabinetto di sicurezza un documento di principi sulla gestione della Striscia dopo il conflitto. Dopo la distruzione della capacità militari e delle strutture di governo di Hamas, la sicurezza sarà garantita da Israele. L’Agenzia per i rifugiati Onu verrà chiusa. Ecco i dettagli

Pentagono, terminata la costruzione del porto a Gaza

La costruzione del porto americano artificiale e temporaneo a Gaza, destinato a facilitare la consegna di aiuti umanitari, è terminata ma non può essere ancora installato a causa delle condizioni meteorologiche. Lo annuncia il Pentagono. "Ad oggi, la costruzione delle due parti del porto artificiale è finita" e ora devono essere spostate dal luogo di costruzione alla loro posizione finale, ha detto alla stampa Sabrina Singh, portavoce aggiunto del Pentagono.

L’esercito israeliano controlla Gaza, accordo in bilico
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"Scomparso il 7 ottobre, 61enne fu ucciso e portato a Gaza"

Il Forum delle famiglie degli ostaggi e delle persone scomparse ha annunciato la morte di Lior Rudaeff, 61 anni: è stato ucciso il 7 ottobre dai terroristi di Hamas. Il suo cadavere è stato portato a Gaza. Non sono stati forniti altri dettagli, precisa il Times of Israel. Rudaeff partecipò alla difesa del kibbutz e a un certo punto inviò un messaggio dicendo che era stato ferito. Scrisse alla moglie Yaffa e ai suoi quattro figli e da allora ogni comunicazione si è interrotta. Lior Rudaeff ha prestato servizio volontario per 40 anni come autista di ambulanze. 

Usa: valico Kerem Shalom riaprirà domani

Il valico di Kerem Shalom tra Israele e Gaza riaprirà domani. Lo ha annunciato la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre.

Le Nazioni Unite e altre agenzie umanitarie internazionali hanno affermato che la chiusura dei due valichi nel sud di Gaza – Rafah e Kerem Shalom – ha praticamente tagliato l’enclave dagli aiuti esterni e pochissimi negozi sono disponibili all’interno.

Kerem Shalom è stato chiuso dopo che Hamas ha effettuato un lancio di razzi nell'area del valico, uccidendo quattro soldati dell'Idf e ferendone 10.

Rafah, crisi umanitaria e insediamenti: i tre punti che hanno allontanato Israele e Usa

Con l'approvazione della risoluzione Onu per il cessate il fuoco a Gaza sembra essersi inasprita la relazione tra i due Stati, storicamente alleati e ora divisi da una spaccatura. Le colonie in territorio palestinese e la crisi umanitaria in corso nella Striscia sono fra gli elementi che hanno incrinato i rapporti fra i due leader, Joe Biden e Benjamin Netanyahu, spiega il Washington Post. L'ANALISI

Casa Bianca, chiusura dei valichi a Gaza è inaccettabile

La chiusura dei valichi di frontiera con Gaza da parte di Israele è "inaccettabile". Lo ha ribadito la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre dopo che il portavoce per la sicurezza nazionale americana John Kirby ne aveva chiesto la riapertura immediata.

Medio Oriente, in corso negoziati al Cairo

Il media egiziano 'Al-Qahera News' ha riferito che sono in corso colloqui al Cairo tra delegati di Qatar, Hamas, Egitto e Stati Uniti. "La delegazione del Qatar e degli Stati Uniti continuano le loro discussioni con la delegazione egiziana e quella di Hamas", ha riferito il quotidiano citando un "alto funzionario". I colloqui mirano a raggiungere un accordo sul cessate il fuoco a Gaza, proposta alla quale Hamas ieri ha risposto positivamente. I rapporti dicono che ci sono ancora dei divari tra le posizioni di Hamas e di Israele. 

Onu ad Israele: "Aprire immediatamente i valichi di Rafah e Kerem Shalom"

Le Nazioni Unite hanno chiesto a Israele di aprire immediatamente i valichi di Kerem Shalom e Rafah a Gaza per consentire l'ingresso degli aiuti umanitari. Le Nazioni Unite e altre agenzie umanitarie internazionali hanno affermato che le chiusure hanno praticamente isolato l’enclave dagli aiuti esterni e che all’interno sono disponibili pochissimi negozi.

Fonti della Mezzaluna Rossa in Egitto hanno affermato che le spedizioni si sono interrotte del tutto. Oltre ad essere un punto di ingresso fondamentale per gli aiuti, il valico di Rafah era l’unico punto di uscita per coloro che avevano bisogno di lasciare Gaza per cure mediche che non sono più disponibili nell’enclave.

L’Onu ha avvertito che Gaza potrebbe rimanere senza carburante se non verranno intraprese azioni necessarie per sostenere le reti di comunicazione e di trasporto.

Rafah

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Morta Sabreen, la bambina nata con il cesareo dalla mamma uccisa in un raid israeliano

Pesava un chilo e quattrocento grammi quando è stata messa in un'incubatrice dell'Emirati hospital a Gaza, dopo esser venuta alla luce nonostante la morte della mamma, vittima delle bombe israeliane. Ora riposa in un cimitero vicino a tutta la sua famiglia. LA VICENDA

Fonti di Israele: "I mediatori sono dalla parte di Hamas"

Un funzionario israeliano coinvolto nei negoziati sulla liberazione degli ostaggi ha criticato Egitto, Qatar e Stati Uniti per la loro condotta nei colloqui, sostenendo che "i mediatori hanno agito pienamente dalla parte di Hamas". Lo scrive la stampa israeliana citando l'emittente pubblica Kan. "Se non ci sarà un cambiamento di approccio da parte dei mediatori e di Hamas, siamo sulla buona strada per un'espansione delle attività militari a Rafah", ha detto il funzionario secondo Kan, aggiungendo che la nuova controproposta di Hamas "è un fallimento per noi". 

Media: "Uomo d'affari israeliano assassinato in Egitto"

Un uomo d'affari israeliano sarebbe stato assassinato in Egitto, secondo i media israeliani, che citano fonti egiziane. L'uomo sarebbe stato ucciso ad Alessandria da uomini armati, in quello che i media ebraici sostengono sia un sospetto attacco terroristico.

Secondo alcuni media egiziani non è ancora chiaro se l'uomo sia israeliano. Il Ministero degli Esteri dello Stato ebraico afferma di essere a conoscenza del caso, che è gestito dal Ministero e dall'Ambasciata israeliana al Cairo.

Una delegazione di Hamas arrivata al Cairo per i colloqui sul cessate il fuoco

I negoziatori di Hamas guidati da Khalil al-Hayya sono arrivati ​​poco fa al Cairo da Doha. Lo scrive in un comunicato il gruppo palestinese, aggiungendo che la delegazione si è recata nella capitale egiziana per "dare seguito agli sforzi con i fratelli mediatori in Egitto e Qatar, per completare l'accordo per fermare l'aggressione contro il nostro popolo nella Striscia di Gaza".

Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato associato alle brigate Al-Qassam

Tradizionalmente utilizzato per segnalare obiettivi militari da colpire, si sta diffondendo come simbolo della lotta contro Israele anche negli Stati Uniti: da giorni sui social circola l'immagine di un ragazzo all'Università della Pennsylvania che con le mani va a formare il triangolo durante le manifestazioni a favore di Gaza. L'APPROFONDIMENTO

Fonti egiziane, bloccati 1.000 palestinesi tra cui 46 feriti

"Per la prima volta dallo scorso ottobre, 1.000 palestinesi, tra cui 46 feriti con 104 accompagnatori, non sono riusciti a entrare in Egitto". Lo segnalano fonti della Mezzaluna Rossa egiziana e del valico di frontiera di Rafah. Mille palestinesi provenienti da Gaza erano attesi in Egitto, la maggior parte dei quali residenti all'estero, e con loro circa 200 egiziani, ma non hanno potuto completare il viaggio a seguito della chiusura del valico sul lato palestinese dopo l'attacco da parte dell'esercito israeliano. Le ambulanze li aspettavano sul lato egiziano, nessuno è arrivato. Secondo le fonti l'ingresso degli aiuti a Gaza potrebbe riprendere entro 5 giorni dal valico di Kerem Shalom, chiuso anch'esso dopo l'attacco di Hamas di tre giorni fa. 

Biden: "Non c'è posto per l'antisemitismo in America"

L'antisemitismo è un "virus che muta e continua nel tempo" e, per questo, bisogna continuare a combatterlo. Nella giornata in cui si ricordano i 6 milioni di persone sterminate dai nazisti, Joe Biden avverte che l'odio nei confronti degli ebrei è più attuale che mai e ammonisce gli studenti, che da settimane protestano contro Israele, che "in America non c'è spazio per l'antisemitismo". Il presidente ha tenuto un discorso al Congresso davanti allo speaker della Camera Mike Johnson, il leader della minoranza democratica Hakeem Jeffries e decine di sopravvissuti all'Olocausto. A loro Biden si è rivolto - "non possiamo dimenticare il dolore dei sopravvissuti" - ripercorrendo gli orrori del genocidio messo in atto da Adolf Hitler oltre 75 anni fa. E proprio per tenere il vivo il ricordo dello sterminio il commander-in-chief ha insistito che gli attentati compiuti da Hamas lo scorso 7 ottobre sono l'espressione della stessa crudeltà. "L'odio verso gli ebrei è cresciuto in modo feroce in tutto il mondo e il 7 ottobre Hamas lo ha portato alla vita con l'attacco più letale dall'Olocausto", ha sottolineato. "E sette mesi dopo stiamo già dimenticando. Io non ho dimenticato e non dimenticherò". 

L'Idf colpisce obiettivi di Hezbollah in sei località in Libano

Gli aerei da combattimento dell'aeronautica israeliana hanno attaccato edifici militari di Hezbollah in diverse aree del sud del Libano, tra cui Blida, Maroun al-Ras, Yaron e Al-Hiyam.

Inoltre, le infrastrutture di Hezbollah sono state colpite nell’area di Kfar Hamam, insieme a un sito di lancio mobile dell’organizzazione nell’area di Ayta ash Shab, nel sud del Libano.

Una delegazione di Israele al Cairo per partecipare ai negoziati con Qatar, Usa e Hamas

Israele invia una delegazione al Cairo per partecipare ai negoziati sulla tregua insieme a Qatar, Usa e Hamas, rende noto Ynet. Fanno parte della delegazione esponenti del Mossad, delle forze militari e del Shin Bet. Potranno ascoltare i mediatori e porre domande ma non entrare nel merito del negoziato. Delegazioni del Qatar, degli Stati Uniti, guidata dal direttore della Cia, William Burns, e di Hamas, sono da oggi al Cairo per riprendere i colloqui su un possibile accordo per lo scambio degli ostaggi, ha reso noto una fonte egiziana.

Gli Usa "esigono" da Israele la riapertura dei valichi

"I valichi di Rafah e Karem Shalom" per Gaza "devono riaprire il prima possibile". Lo ha detto il portavoce della sicurezza nazionale americana, John Kirby, sottolineando che gli Stati Uniti "esigono che ciò accada". 

Gli Usa: "Ottimisti che Israele e Hamas si vengano incontro"

"Restano delle distanze, ma siamo ottimisti che si possa trovare un punto di incontro tra Israele e Hamas" sull'accordo per la tregua a Gaza. Lo ha detto il portavoce del Consiglio della sicurezza nazionale americana John Kirby. 

Gli Usa insistono: "Siamo contrari all'operazione a Rafah"

Gli Stati Uniti ribadiscono di essere contrari ad un'operazione israeliana a Gaza. Lo ha detto il portavoce per la sicurezza nazionale John Kirby in un briefing con la stampa. "Biden lo ha detto al premier israeliano nel colloquio di ieri", ha aggiunto il funzionario sottolineando che Washington "monitora la situazione con molta attenzione".

Rafah

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Gantz: "A Rafah avanti se serve ma la priorità sono gli ostaggi"

Israele è disposto a "continuare ed espandere" i combattimenti dopo l'inizio dell'operazione a Rafah, "se necessario", ma è ancora aperta a un accordo sugli ostaggi che rimangono "la priorità". Lo dice il ministro del gabinetto di guerra israeliano, Benny Gantz, dopo l'inizio delle operazioni israeliane a Rafah. "Abbiamo avviato un'operazione militare nell'area di Rafah, che continuerà e si espanderà secondo necessità, ha detto Gantz in un discorso video rilanciato dai media israeliani. "In qualunque momento potremo raggiungere un piano per la restituzione dei nostri ostaggi, lo faremo. Questo compito ha la massima priorita'", ha continuato. "La squadra negoziale che si è recata al Cairo non ha solo il mandato di ascoltare, ma ha l'obbligo di agire per definire una linea guida. Stiamo tutti lavorando affinchè ciò accada, giorno dopo giorno", afferma Gantz, insistendo sul fatto che "non dispereremo mai e non permetteremo mai che considerazioni politiche vengano introdotte in questa sacra questione".

Biden: "E' Hamas che ha scatenato terrore e preso ostaggi"

"La gente sta già dimenticando, sta già dimenticando che Hamas ha scatenato questo terrore", ha detto il presidente Usa Joe Biden dall'Emancipation Hall a Capitol Hill. "E' stato Hamas a brutalizzare gli israeliani. E' stata Hamas a prendere e continua a tenere degli ostaggi. Io non ho dimenticato". Il discorso di Biden è arrivato durante settimane di proteste nei campus universitari americani contro la guerra di Israele a Gaza, con gli studenti che chiedevano che l'amministrazione Biden smettesse di inviare armi a Israele. In alcuni casi, le manifestazioni hanno incluso retorica antisemita e molestie nei confronti degli studenti ebrei. 

Hamas, ostaggio di 70 anni morta per le bombe israeliane

Secondo quanto riferito una donna israeliana di 70 anni, Judy Feinstein, ostaggio di Hamas, sarebbe morta "in mancanza delle necessarie cure mediche a causa della distruzione degli ospedali nella Striscia di Gaza da parte di Israele". La conferma poi dalle Brigate al-Qassam, l'ala militare di Hamas. LEGGI L'ARTICOLO

Biden: "L'attacco di Hamas espressione dell'odio verso ebrei"

"L'odio verso gli ebrei continua in troppe persone nel mondo ed è stato portato alla vita con l'attacco del 7 ottobre di Hamas, il più letale dall'Olocausto". Lo ha detto Joe Biden in una cerimonia al Congresso in occasione delle giornate del ricordo dell'Olocausto. "E sette mesi dopo, non 75 anni, stiamo già dimenticando il terrore di Hamas. Io non dimenticherò", ha sottolineato il presidente americano. 

Biden

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Medio Oriente, Mattarella: "Cessate il fuoco come chiede l'Onu"

"Il cessate il fuoco, richiesto dal Consiglio di Sicurezza con la Risoluzione 2728, l'accesso umanitario incondizionato alla popolazione di Gaza, la liberazione degli ostaggi sequestrati nel corso del disumano attacco del 7 ottobre - che, va sottolineato, rappresenta la causa scatenante di quanto  accaduto successivamente - e l'immediata interruzione di tutte le attività di sostegno alle organizzazioni terroristiche, restano i cardini sui quali continuare a costruire con determinazione un'azione diplomatica comune". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando all'Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Netanyahu: "La proposta di Hamas lontana dalle nostre richieste"

La proposta di Hamas per un cessate il fuoco è "molto lontana dalle richieste vitali di Israele". Lo ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un video, sottolineando che "Israele non può accettare una proposta che metta in pericolo la sicurezza dei nostri cittadini e il futuro del nostro Paese". Il capo del governo ha poi fatto sapere di aver incaricato la squadra negoziale israeliana attualmente al Cairo di "mantenere fermamente" le condizioni poste dallo Stato ebraico. 

Mattarella: "L'unica soluzione è due Stati-due popoli"

"Occorre porre fine alla catena di azioni e reazioni e consentire l'avvio di un processo che ponga termine ai massacri e conduca finalmente a una pace stabile: una soluzione che passa necessariamente dall'obiettivo condiviso del pieno e reciproco riconoscimento dei due Stati di Israele e di Palestina, con il definitivo riconoscimento di Israele e della sua sicurezza da parte degli Stati della regione". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando all'Assemblea generale delle Nazioni Unite. 

Mattarella: "De-escalation in Medio Oriente l'obiettivo del G7 italiano"

"Le tensioni e gli scontri di queste scorse settimane impongono un accresciuto impegno della comunità internazionale per giungere a una de-escalation. È uno degli obiettivi che la Repubblica Italiana si è assegnata nell'assumere la Presidenza del G7". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando all'Assemblea generale delle Nazioni Unite. 

Mattarella

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Mattarella: "Continuare a finanziare l'Unrwa"

"Occorre considerare l'essenziale funzione svolta dall'Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l'Occupazione dei Profughi Palestinesi nel Vicino Oriente e di conseguenza l'importanza di continuare a finanziarla". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo all'Assemblea generale dell'Onu. 

Mattarella: "Evitare operazioni militari a Rafah"

"Va evitato un ulteriore aggravamento della situazione. Mi unisco all'appello del Segretario Generale Guterres affinchè siano evitate operazioni militari a Rafah per la drammaticità delle conseguenze che potrebbero avere sui civili palestinesi". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo all'Assemblea generale dell'Onu. 

Ankara: "Israele si ritiri da Rafah subito"

"Israele ritiri immediatamente le proprie truppe da Rafah". Dura presa di posizione del governo turco, che attraverso Onur Keceli, portavoce del ministro degli Esteri Hakan Fidan, ha intimato allo Stato ebraico di richiamare i propri uomini e messo in guardia dalle ripercussioni di un'operazione militare. "L'intervento militare a Rafah e destinato ad avere conseguenze non solo nella regione, ma in tutto il mondo. Israele deve porre fine all'invasione di Rafah e richiamare le proprie truppe immediatamente. Lo status quo di Rafah non deve essere alterato", ha detto Keceli. Il portavoce di Fidan ha poi accusato di "mala fede il governo israeliano del premier Benjamin Netanyahu. "Abbiamo accolto con soddisfazione la notizia che la parte palestinese ha accettato una bozza di acoordo, ma purtroppo il governo di Netanyahu ha mostrato ancora una volta di essere in cattiva fede e ha intensificato gli attacchi". 

Netanyahu: "L'ok di Hamas voleva solo impedire l'azione a Rafah"

"L'ingresso a Rafah serve a due principali obiettivi di guerra: il ritorno dei nostri ostaggi e l'eliminazione di Hamas". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu aggiungendo che "la proposta di ieri di Hamas mirava a silurare l'operazione a Rafah. Non è successo". Il premier ha poi detto di aver dato istruzioni alla delegazione al Cairo di "essere ferma sulle condizioni necessarie per la liberazione dei nostri ostaggi e sui requisiti essenziali per la sicurezza di Israele". "Israele - ha aggiunto - non accetta una proposta che mette in pericolo la sicurezza dei nostri cittadini e il futuro del Paese". 

Netanyahu

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Il monito di Baerbock su Rafah: "Riaprire i valichi di Gaza"

Il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, mette in guardia da "una vasta offensiva a Rafah". "Un milione di persone non può svanire nel nulla. Hanno bisogno di protezione. Hanno bisogno con urgenza di più aiuti umanitari", scrive su X. E aggiunge: "I valichi di Rafah e Kerem Shalom devo essere riaperti immediatamente".

Gallant: "L'operazione Rafah procede fino alla libertà degli ostaggi"

L'operazione a Rafah non si fermerà finchè Hamas non sarà stato eliminato o il primo ostaggio rilasciato. E' l'avvertimento lanciato dal ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant. 

Napoli, studenti pro Palestina accampati in università. VIDEO

Israele: "Intercettati numerosi droni dal Libano"

L'Idf ha fatto sapere di aver intercettato e abbattuto numerosi droni entrati nel nord di Israele dal Libano. Uno di questi è caduto in un area vicino Menara nel Golan. non sono segnalati nè vittime nè danni. Il risposta - ha spiegato l'esercito - sono state colpiti obiettivi degli hezbollah nel sud del Libano. 

Msf, offensiva a Rafah disastroso per un milione di persone

L'offensiva militare a Rafah, al sud di Gaza, avrà conseguenze disastrose per oltre un milione di persone. E' l'allarme lanciato in una nota da Medici Senza Frontiere (Msf). "L'impatto di un'offensiva su Rafah  - denuncia Aurélie Godard, responsabile del team medico di MSF a Gaza - avrà effetti disastrosi per oltre un milione di persone. Le condizioni di vita in tutta Gaza sono già estremamente precarie, e non faranno altro che peggiorare per tutte queste persone che saranno nuovamente sfollate e dovranno vivere in tende di fortuna con un accesso estremamente limitato ai beni di prima necessità, come l'acqua. Questa offensiva aggraverà ulteriormente i danni al sistema sanitario, che funziona a malapena. Come abbiamo visto al nord della Striscia, alcuni ospedali non saranno più accessibili e rischiano di essere colpiti o distrutti.  I nostri team hanno iniziato a dimettere i pazienti che sono in grado di camminare dall'ospedale da campo indonesiano di Rafah, e ci stiamo preparando anche a una possibile evacuazione. I pochi ospedali da campo o le altre strutture che sono state messe in piedi non saranno in grado di far fronte all'afflusso di feriti, oltre agli altri quotidiani bisogni medici come i parti e le malattie croniche. I bisogni sanitari - prosegue Godard - aumenteranno in modo massiccio, mentre l'accesso all'assistenza sanitaria diminuirà ulteriormente. Attualmente, fornire assistenza medica e umanitaria a Gaza è una sfida enorme. Un cessate il fuoco immediato è il primo passo per iniziare a rispondere agli immensi bisogni della popolazione di Gaza. Msf chiede ancora una volta un cessate il fuoco immediato e duraturo per risparmiare le vite dei civili e consentire l'ingresso a Gaza di un numero sufficiente di aiuti disperatamente necessari". 

Haaretz: delegazione Israele arrivata al Cairo

La delegazione israeliana per continuare i negoziati sulla proposta di tregua accettata da Hamas è atterrata al Cairo. Lo ha riferito Haaretz.

Hamas, i colloqui al Cairo ultima chance per gli ostaggi

Un responsabile di Hamas definisce i colloqui del Cairo come "l'ultima possibilità" per Israele di recuperare gli ostaggi.

Guterres a Israele, fermi escalation e riapra valichi

Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha lanciato un appello a Israele chiedendo di "fermare l'escalation" e riaprire "immediatamente" i valichi di Kerem Shalom e Rafah a Gaza. 

Abu Mazen: "Gli Usa fermino Israele, non occupi Rafah"

Abu Mazen fa appello agli Usa "per impedire alle autorità di occupazione israeliane di invadere Rafah e di sfollarne i cittadini". Lo ha detto Nabil Abu Rudeina, portavoce del presidente palestinese, ricordando che "il valico di Rafah e il resto del territorio di Gaza sono terra palestinese occupata in conformità con le risoluzioni sulla legittimità internazionale. L'occupazione, sostenuta dall'America con armi, denaro e copertura politica, insiste nel continuare a sfidare la legittimità internazionale, visto che il veto Usa la protegge". 

Nbc, "Israele vuole ostaggi rilasciati nella prima fase siano tutti vivi"

Uno dei punti di contrasto che impediscono il raggiungimento di un accordo tra Israele e Hamas riguarda le condizioni dei 33 ostaggi che verrebbero rilasciati nella prima fase dell'intesa. Lo ha riferito un funzionario israeliano citato dalla Nbc. Secondo il testo dell'accordo, Hamas si impegnerebbe a rilasciare 33 persone, ma secondo l'organizzazione palestinese questi potrebbero essere sia vivi che morti. La posizione di Israele è che Hamas rilasci 33 ostaggi tutti in vita, ha precisato il funzionario. Altri nodi riguardano il numero degli ostaggi che dovrebbe essere rilasciato per ogni settimana di cessate il fuoco.

Zaki: "Netanyahu continua a rifiutare il cessate il fuoco"

"I palestinesi da anni vivono un genocidio. Netanyahu continua a rifiutare il cessate il fuoco e l'Europa ha una chiara responsabilità in questo". Lo ha detto Patrick Zaki, nell'auditorium dell'università Kore a Enna. Lo studente egiziano del programma di studi di genere "Gemma" dell'Università di Bologna, è stato imprigionato in Egitto il 7 febbraio 2020 e rilasciato (ma non assolto) dopo quasi due anni, l'8 dicembre 2021. Il 18 luglio è stato condannato a tre anni dal tribunale di Mansura e poi è arrivata la grazia concessa dal presidente Al-Sisi. Oggi l'attivista ha raccontato la sua storia, ha parlato delle condizioni disumane delle carceri, ha chiesto il supporto del popolo italiano per Ilaria Salis, ha contestato le accuse che gli hanno rivolto accusandolo di essere un terrorista e di sostenere Hamas. Zaki ha ricordato come "le proteste degli studenti italiani a sostegno della Palestina siano state represse anche con la violenza". Il presidente dell'università Kore, Cataldo Salerno ha lanciato un appello al presidente della Repubblica per concedere la cittadinanza italiana a  Remon Karam, il giovane egiziano arrivato in Italia con un barcone e che ha conseguito in Sicilia non solo il diploma liceale ma anche due lauree proprio alla Kore e per tutti i meriti legati alla sua battaglia per i diritti umani.  

Famiglie ostaggi, "serve pressing internazionale su Israele per accordo"

Un appello affinché arrivino pressioni su Israele e sulle altre parti interessate per concludere un accordo con Hamas che riporti a casa gli ostaggi trattenuti da sette mesi nella Striscia di Gaza arriva dalle famiglie delle persone tenute prigioniere nell'enclave palestinese. Il Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi parla di "momento cruciale" con una "opportunità concreta per il rilascio degli ostaggi" e rivolgendosi ai governi con cittadini tenuti prigionieri sottolinea come sia di "massima importanza manifestare il più forte sostegno per un simile accordo". Il messaggio, riportano i media israeliani, è stato inviato alle ambasciate di Paesi con propri cittadini tra gli ostaggi rapiti nell'attacco in Israele del 7 ottobre dello scorso anno, dopo che ieri Hamas ha detto di accettare una proposta di cessate il fuoco presentata dai mediatori di Egitto e Qatar.

Molo galleggiante dinanzi coste Gaza pronto domani (media)

Il molo marittimo galleggiante costruito dall'esercito americano al largo della costa di Gaza dovrebbe essere completato domani. Lo scrive la stampa israeliana, secondo cui il primo carico di aiuti per gli abitanti dell'enclave palestinese assediata dovrebbe raggiungere le coste della Striscia il giorno dopo, giovedì. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato la costruzione del molo a marzo, perchè da mesi cadono nel vuoto le richieste della comunità internazionale che implora Israele di facilitare l'accesso alle rotte terrestri di Gaza. 

L'Iran condanna l'attacco israeliano su Rafah

"L'Iran condanna l'attacco di Israele contro la città di Rafah a Gaza e ritiene che una mossa del genere punti a fare fallire gli sforzi internazionali per porre fine al genocidio e alla guerra a Gaza, per preservare gli interessi dei criminali sionisti". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani. "Un attacco di questo tipo, che ha avuto luogo nonostante opposizione e avvertimenti a livello internazionale, indica la natura selvaggia del regime sionista, che non si impegna a rispettare alcuna norma internazionale ed è chiaramente la maggiore minaccia contro la pace e al sicurezza internazionale", ha aggiunto il funzionario della Repubblica islamica, come riferisce Irna.

Cnn, il capo della Cia torna al Cairo per nuovi colloqui

Il capo della Cia, William Burns, torna oggi al Cairo per nuovi colloqui. Lo conferma una fonte informata alla Cnn, secondo cui i negoziati nella capitale egiziana sono a livello tecnico e Burns, che non dovrebbe partecipare queste trattative, sarà invece impegnato in incontri con varie delegazioni. Poco fa i media hanno confermato l'arrivo al Cairo di una delegazione del Qatar.  

Hamas, "chiusura dei valichi porta al disastro umanitario"

"Decidendo di chiudere i valichi di frontiera di Rafah e Kerem Shalom, Israele sta portando la regione verso il disastro e continua la sua politica di fame e persecuzione dei palestinesi". E' quanto ha dichiarato Hamas in una nota in cui - riporta il Guardian - condanna lo Stato ebraico per aver chiuso i valichi verso Gaza.   "È necessario - sottolinea - un intervento internazionale. L'amministrazione Biden e la comunità internazionale hanno la piena responsabilità della continuazione della guerra". 

Anp, "Usa intervengano subito per evitare invasione Rafah"

L'Autorità palestinese sollecita gli Stati Uniti affinché "intervengano immediatamente per impedire" a Israele "l'ulteriore invasione di Rafah". Il rinnovato appello agli Usa è arrivato dal portavoce della presidenza, Nabil Abu Rudeineh, citato dall'agenzia palestinese Wafa dopo che i militari israeliani hanno confermato di aver preso il controllo del lato palestinese del valico di Rafah, tra la Striscia di Gaza e l'Egitto. Abu Rudeineh ha parlato delle conseguenze per i civili, in particolare per gli sfollati arrivati per lo più dalle aree del nord e del centro della Striscia di Gaza. "Il valico di Rafah e il resto del territorio della Striscia di Gaza sono terre palestinesi occupate sulla base delle risoluzioni con legittimità internazionale", ma Israele, "sostenuto dagli Usa con armi, denaro e copertura politica, insiste per proseguire a sfidare la legittimità internazionale dal momento che il veto americano lo proteggerà", ha detto Abu Rudeineh.

Ue, "offensiva Rafah sarebbe catastrofe; aprire valichi"

"Un'offensiva di terra su Rafah è totalmente inaccettabile. Sommerebbe una catastrofe alla catastrofe. Invito inoltre Israele ad aprire immediatamente i due principali valichi di frontiera a Gaza. Nessun altro percorso puo' compensare cio'". Lo scrive su X il commissario europeo per la Gestione delle crisi, Janez Lenarcic. 

Hamas, 'Israele ha attaccato valico Rafah per far naufragare accordo'

Il raid delle Idf al valico di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, è una "pericolosa escalation contro una struttura civile protetta dal diritto internazionale" e ha l'obiettivo di far naufragare i negoziati per un cessate il fuoco. Lo ha dichiarato Hamas in una nota riportata dai media israeliani. Secondo l'organizzazione palestinese, "questo crimine" ha lo scopo di "peggiorare" la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza. 

Il fatto poi che l'operazione sia stata condotta "subito dopo che abbiamo annunciato l'approvazione della proposta dei mediatori", secondo Hamas, conferma "l'intenzione dell'occupazione di interrompere gli sforzi per un accordo". Hamas ha quindi chiesto agli Stati Uniti e alla comunità internazionale di "esercitare pressioni su Israele affinché fermi l'escalation, che minaccia la vita di centinaia di migliaia di civili sfollati a Rafah e nell'intera Striscia di Gaza".

Chiuso il valico di Erez. Ong: nessun aiuto entra a Gaza

Le forze di difesa israeliane hanno confermato che anche l'altro importante valico di frontiera con Gaza, il valico di Erez, è stato chiuso. Lo afferma Sky News dopo la chiusura anche dei valichi di Kerem Shalom e Rafah. ActionAid denuncia che attualmente nessun aiuto è in grado di arrivare a Gaza. "Siamo seriamente preoccupati che l'intensificarsi dell'attacco a Rafah abbia portato alla chiusura di tutte le rotte degli aiuti verso Gaza", ha detto un portavoce. "Non arriva alcun aiuto umanitario, creando una situazione disastrosa per i 2,2 milioni di persone che già lottano contro la fame, le malattie e carenze mediche".

Hamas: "Occupazione Rafah vuole interrompere la mediazione"

"L'occupazione di Rafah conferma l'intenzione dell'occupazione di interrompere gli sforzi di mediazione per il cessate il fuoco e il rilascio dei prigionieri, nell'interesse personale di Netanyahu e del suo governo estremista". Lo ha detto Hamas su Telegram. "Chiediamo all'amministrazione Usa e alla comunità internazionale - ha aggiunto - di esercitare pressioni sull'occupazione per fermare questa escalation che minaccia la vita di centinaia di migliaia di civili sfollati a Rafah e nell'intera Striscia di Gaza".

Israele: "Proposta Hamas inaccettabile ma andremo al Cairo"

La proposta di accordo di Hamas "è inaccettabile" ma una delegazione israeliana andrà al Cairo nelle prossime ore per condurre "una valutazione sulla capacità di Hamas di cambiare le sue posizioni". Lo ha detto una fonte israeliana citata dai media. Già ieri il Gabinetto di guerra aveva definito la proposta di accordo della fazione islamica " lontana dai requisiti necessari per Israele".

Israele: "Sirene di allarme al confine con il Libano"

e sirene di allarme sono suonate per due volte in meno di mezzora nel nord di Israele, al confine con il Libano. Lo ha riferito il portavoce militare. I Media parlano dell'infiltrazione di un sospetto velivolo.

"Usa non hanno informato Israele su ultima bozza intesa"

Funzionari israeliani sostengono che l'amministrazione Biden era a conoscenza dell'ultima proposta di accordo sugli ostaggi e di cessate il fuoco negoziato da Egitto e Qatar con Hamas, ma non ha informato Israele prima che Hamas annunciasse di averla accettata ieri sera. Lo riporta Axios pur riportando che un alto funzionario statunitense ha negato dicendo che "i diplomatici americani sono stati impegnati con le controparti israeliane". L'episodio ha creato profonda delusione e sospetto in Israele riguardo al ruolo degli Usa nei colloqui per la trattativa sugli ostaggi e potrebbe influenzare negativamente l'andamento dei negoziati.

Sei i colpi di mortaio sparati da Hamas su Keren Shalom

Sono stati 6 i colpi di mortaio sparati da Hamas sul valico di Kerem Shalom in Israele dove sono risuonate le sirene di allarme. Lo hanno detto i media. Non sono segnalate vittime.

Onu, Israele blocca accesso degli aiuti al valico di Rafah

Israele ha negato alle Nazioni Unite l'accesso al valico di Rafah nella Striscia di Gaza: lo ha reso noto un portavoce dell'Ufficio Onu per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha). "Al momento non abbiamo alcuna presenza fisica al valico di Rafah perché il Cogat (l'ente israeliano di governo dei Territori palestinesi, ndr) ci ha rifiutato l'accesso a quest'area", che è il principale punto di passaggio per gli aiuti umanitari, ha affermato Jens Laerke nel corso di una conferenza stampa a Ginevra. 

Gaza, quasi 35mila palestinesi uccisi in raid israeliani da 7/10

Sono almeno 34.789 i palestinesi che sono stati uccisi negli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza dal 7 ottobre scorso. Lo ha reso noto il ministero della Sanità guidato da Hamas, aggiungendo che altri 78.204 palestinesi sono rimasti feriti.

Mo, allarme antiaereo a Kerem Shalom, Hamas annuncia lancio razzi

Le sirene dell'allarme antiaereo hanno risuonato nella comunità di Kerem Shalom, al confine con la Striscia di Gaza. Lo riportano le Forze di difesa israeliane (Idf) su 'X' confermando il lancio di razzi da Gaza. Non ci sono al momento notizie di danni o vittime. In precedenza le brigate Ezzedine al-Qassam, braccio armato di Hamas, avevano affermato di aver preso di mira con alcuni razzi una postazione militare nei pressi di Kerem Shalom.

Israele, sirene a Kerem Shalom e in comunità vicine Gaza

Le sirene allarme anti razzi da Gaza sono risuonate a Keren Shalom e nelle comunità attorno alla Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare. 

Attacco Houthi nel Golfo di Aden, nave italiana Fasan abbatte un drone

La Nave Virginio Fasan della Marina italiana ha abbattuto un drone nell'ambito della sua missione di protezione dei mercantili nel Golfo di Aden. Lo ha riferito l'account X della missione Ue Aspides, secondo cui ieri la Fasan "ha respinto con successo attacchi con droni partiti dai territori dello Yemen controllati dagli Houthi e che rappresentano una minaccia imminente alla libertà di navigazione".


Katz: "Israele avrebbe già schiacciato Hamas se non fosse per ostaggi"

Israele avrebbe ''schiacciato'' Hamas molto tempo fa, ''se non fosse per gli ostaggi che ci stanno a cuore'' e che si trovano ancora nella Striscia di Gaza. Lo ha scritto su 'X' il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz sottolineando che ''l'ingresso dell'esercito a Rafah intende raggiunge i due obiettivi principali della guerra: liberare gli ostaggi e sconfiggere Hamas''. Promettendo che ''faremo di tutto per riportare a casa'' gli ostaggi, il ministro ha detto che i rapiti sono ''l'unica arma che ha'' Hamas e ''la usa in modo sadico per cercare di sopravvivere''. Secondo Katz ''il lavoro di persuasione sul fronte politico sta diventando sempre più difficile, ma farò di tutto per portare a termine il compito e consentire ai nostri eroici soldati di completare il lavoro''. Il capo della diplomazia israeliana ha detto che ''Sinwar e Hamas a Gaza sono una banda di assassini sadici che sogna di distruggere Israele''.

Teheran, bene Hamas su piano per cessate il fuoco a Gaza

Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano ha accolto con favore l'accettazione da parte di Hamas del piano del Qatar e dell'Egitto per un cessate il fuoco a Gaza, descrivendo la mossa come un'altra manifestazione dell'intelligenza politica della resistenza e della sua forza. Lo riporta l'Irna. "L'Iran sostiene il piano che è stato presentato per la realizzazione dei diritti del popolo palestinese, compresa la cessazione immediata e permanente degli attacchi sionisti, la revoca del crudele blocco su Gaza, il rilascio dei prigionieri palestinesi, il ritiro completo e incondizionato delle forze israeliane di occupazione da Gaza e la ricostruzione della Striscia", ha aggiunto portavoce. 

Wafa, 20 i palestinesi uccisi a Rafah, anche donne e bimbi

L'agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce che 20 palestinesi, tra cui donne e bambini, sono stati uccisi dagli attacchi aerei israeliani su Rafah. 

In Libano calma tesa dopo notte di intensi raid israeliani

Dopo una notte di intensi raid israeliani sul sud del Libano, la regione meridionale libanese a ridosso della linea del fronte tra Israele e Hezbollah stamani vive una situazione di calma tesa. E questo in attesa di possibili ripercussioni degli sviluppi dell'offensiva israeliana su Rafah, a Gaza. Nelle ultime ore l'aviazione israeliana aveva bombardato l'entroterra del sud del Libano, nei distretti di Jezzine e di Nabatiye, dove si trovano una serie di postazioni di Hezbollah tra le colline di Rihan e Mlikh. Bombardamenti d'artiglieria israeliani sono stati registrati nelle ultime ore nella zona di Marjuyoun, di fronte alla cittadina israeliana di Metulla, colpita ieri da bombardamenti di Hezbollah e dove sono stati uccisi due militari israeliani. 

Cina a Israele, basta attacchi a Rafah

La Cina ha esortato Israele a "smettere di attaccare Rafah". Oggi le Forze armate israeliane hanno preso il "controllo operativo" del lato palestinese del valico di frontiera di Rafah tra Gaza e l'Egitto. "La Cina chiede con forza a Israele di ascoltare le pressanti richieste della comunità internazionale, di smettere di attaccare Rafah e di fare tutto il possibile per evitare un più grave disastro umanitario nella Striscia di Gaza", ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lin Jian.

Iran, lieti che Hamas abbia accettato il piano per la tregua

Il portavoce del ministero dell'Iran, Nasser Kanani, ha accolto il fatto che Hamas ha accettato il piano del Qatar e dell'Egitto per un cessate il fuoco a Gaza, descrivendo la decisione come "una manifestazione dell'intelligenza politica e delle forza della resistenza", come riferisce Irna. "L'Iran sostiene il piano che è stato presentato per la realizzazione dei diritti del popolo palestinese, che include la fine immediata e permanente degli attacchi dei sionisti, la rimozione del crudele blocco su Gaza, il rilascio dei prigionieri palestinesi e il ritiro, completo e senza condizioni, delle forze di occupazione israeliane da Gaza, come anche la ricostruzione della Striscia", ha affermato Kanani. 

Al Jazeera, 15 persone uccise in raid aerei su Rafah

Tre persone sono state uccise in un attacco aereo israeliano contro una casa appartenente alla famiglia al-Darbi a ovest della città di Rafah: lo riferisce Al Jazeera spiegando che le tre vittime si aggiungono alle almeno altre 12 persone che sono state uccise in vari attacchi su Rafah stanotte "mentre l'esercito israeliano intensifica il bombardamento della città nel sud di Gaza".

Mattarella incontra Guterres all'Onu: "Interrompere la spirale della guerra"

Oggi il presidente della Repubblica terrà un intervento di fronte all'Assemblea generale dal titolo "Italia, Nazioni Unite e multilateralismo per affrontare le sfide comuni", preceduto da un colloquio con il Presidente dell'Assemblea Generale dell'Onu, Dennis Francis. La visita del capo dello Stato a New York si concluderà, al Consolato generale d'Italia, con l’incontro con il personale della sede diplomatica. (LEGGI L'ARTICOLO).

Idf, valico Rafah usato per scopi terroristici, 'operazione di precisione'

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno riferito di aver avuto ''informazioni di intelligence'' sul fatto che ''il valico di Rafah nella parte orientale veniva usato per scopi terroristici'' e per questo hanno attaccato. Si è tratta di un'operazione ''di precisione'', si legge in una nota condivisa su Telegram, durante la quale sono stati uccisi circa 20 miliziani di Hamas e sono stati ''scoperti tre tunnel operativi''. Spiegando che ''l'operazione continua'', le Idf hanno spiegato che ''i residenti della zona orientale di Rafah sono stati incoraggiati a evacuare temporaneamente nell'area umanitaria ampliata di Al-Mawasi''. Qui, spiegano le Idf, sono stati costruiti ''ospedali da campo, tende ed è stata aumentata la disponibilità di acqua, cibo, aiuti e forniture mediche''.

Idf pubblica foto sul controllo di valico Rafah lato Gaza

L'Idf ha diffuso foto e video dei tank che hanno preso il controllo questa mattina del lato di Gaza del valico di Rafah al confine con l'Egitto. L'Idf ha ribadito che il controllo è avvenuto nel corso di una "operazione mirata" contro Hamas in "aree limitate della parte orientale di Rafah".    

Ukmto, due esplosioni vicino nave mercantile al largo dello Yemen

L'agenzia del Regno Unito per le operazioni commerciali marittime (Ukmto) ha segnalato due esplosioni in prossimità di una nave mercantile a 82 miglia nautiche a sud di Aden, al largo delle coste dello Yemen. La nave e l'equipaggio non hanno subito danni e sono al sicuro, ha aggiunto in una nota, spiegando che le autorità stanno indagando sull'origine dell'esplosione.

Fonti, anche resti ostaggi in scambio proposto da Hamas

Hamas ha intenzione di includere nella prima fase dell'accordo sulla tregua e sullo scambio ostaggi/prigionieri anche la restituzione dei resti di diversi israeliani morti durante la prigionia. Secondo quanto riferisce il New York Times, che cita fonti vicine ai colloqui, Hamas ha informato i mediatori che non tutte le 33 persone da rilasciare - donne, bambini, anziani e malati - sono ancora vive. Israele aveva precedentemente insistito affinché la prima fase includesse solo ostaggi vivi e aveva ridotto la sua richiesta da 40 a 33 ostaggi.


Nyt, Hamas includerà ostaggi morti tra i 33 da liberare in prima fase

Hamas intende includere i corpi di alcuni ostaggi morti tra i 33 che intende liberare nella prima fase dell'accordo che prevede 42 giorni di tregua a Gaza. Lo scrive il New York Times citando due fonti vicine ai colloqui. Hamas, secondo le fonti, avrebbe detto ai mediatori che non sono tutte vive le persone che saranno consegnate alle autorità israeliane. In base all'accordo, nella prima fase era prevista la liberazione di donne, bambini, anziani e malati in cambio di un numero significativo di detenuti palestinesi dalle carceri israeliane. Israele aveva insistito perché la prima fase prevedesse il rilascio solo di ostaggi ancora in vita, abbassando a quaranta la richiesta. Si ritiene che siano ancora 132 le persone trattenute nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre, non tutte ancora in vita.

Macron e Xi: "Ci opponiamo a offensiva Rafah, priorità proteggere civili"

Il presidente francese Emmanuel Macron e quello cinese Xi Jinping hanno espresso la loro ''opposizione a un'offensiva israeliana a Rafah, che porterebbe a una nuova catastrofe umanitaria, e allo sfollamento forzato dei civili palestinesi''. E' quanto si legge in una nota congiunta diffusa da Parigi, dove i due leader si sono incontrati e dove hanno sottolineato ''l'imperativo assoluto di proteggere i civili a Gaza, in linea con il diritto umanitario internazionale''. Macron e Xi hanno quindi sottolineato la ''necessità urgente di un cessate il fuoco immediato e duraturo per consentire la fornitura di aiuti umanitari su larga scala alla popolazione civile di Gaza''. In quest'ottica serve ''l'apertura di tutte le vie di accesso per a consegna sicura e rapida di aiuti all'intera Striscia di Gaza''. E' stato inoltre chiesto ''il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi e la garanzia dell'accesso umanitario per soddisfare le loro esigenze mediche e umanitarie, nonché il rispetto del diritto internazionale per tutti i detenuti''. Secondo i due leader, ''l'unica strada per la pace e la sicurezza'', ovvero ''per garantire che né i palestinesi né gli israeliani rivivano gli orrori che hanno vissuto dopo gli attacchi del 7 ottobre è attraverso l'attuazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite.

Guterres: "Operazione a Rafah intollerabile, conseguenze devastanti"

"Un'invasione di terra a Rafah sarebbe intollerabile per le sue devastanti conseguenze umanitarie e per il suo impatto destabilizzante nella regione". Lo ha ribadito il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres nel suo incontro al Palazzo di Vetro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, rilanciando un appello "molto forte al governo israeliano ed alla leadership di Hamas perché compiano un passo in più per concretizzare un accordo che è assolutamente vitale. È un'opportunità che non può essere persa".

Mo, chiuso valico Rafah per presenza tank israeliani

Il valico di Rafah tra l'Egitto e il sud della Striscia di Gaza è stato chiuso sul lato palestinese ''per la presenza dei carri armati israeliani''. Lo ha reso noto un portavoce dell'autorità del valico all'emittente al-Arabiya. Di conseguenza è stato interrotto l'arrivo di aiuti umanitari destinato alla popolazione dell'enclave palestinese.


Mo, delegazione Qatar oggi al Cairo per ripresa negoziati

Una delegazione del Qatar sarà oggi al Cairo per la ripresa dei negoziati indiretti tra Israele e Hamaas sul cessate il fuoco ed il rilascio degli ostaggi. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri di Doha, esprimendo "la speranza che i colloqui culminino in un accordo su un cessate il fuoco immediato e permanente, uno scambio di ostaggi e detenuti e in flusso sostenibile di aiuti umanitari in tutte le aree della Striscia".  

Idf confermano controllo valico Rafah, uccisi 20 miliziani

Le Forze di difesa israeliane hanno confermato che la 401ma Brigata corazzata ha preso il controllo questa mattina del valico di Rafah dal lato di Gaza. Il varco con l'Egitto adesso non è più collegato alla strada Salah a-Din road, nella parte orientale della città, che nella notte è stata conquistata dalla Brigata Givati. E nell'operazione, hanno riferito le Idf, sono stati uccisi 20 miliziani, mentre sono stati localizzati tre "importanti" tunnel. Inoltre è stata colpita e distrutta un'auto carica di esplosivo lanciata contro un carro armato israeliano. Nessun militare è finora rimasto ferito nell'azione.

Idf ha preso il controllo del valido di Rafah a Gaza

L'Idf ha confermato di aver preso il controllo del valico di Rafah sul lato di Gaza. Lo hanno riferito i media.

Haaretz, 'rapporti su Idf arrivato a valico di Rafah'

Rapporti hanno sostenuto che "l'esercito israeliano è arrivato al valico di Rafah nel lato di Gaza e che le spedizioni umanitarie sono state interrotte". Lo ha riferito Haaretz. La tv Canale 12 ha mostrato un video diffuso sui social che mostra un tank israeliano avanzare nel lato di Gaza del valico di Rafah, al confine con l'Egitto. L'Idf finora non ha ancora fornito dettagli sulle operazioni avviate da ieri sera nella parte orientale di Rafah, tranne l'annuncio che stava operando contro obiettivi di Hamas nella zona. Finora non c'è' stata alcuna conferma da parte dell'Idf. 

'Israele vuole controllare lato palestinese valico Rafah'

Le forze israeliane si sono mosse per impadronirsi del lato palestinese del valico di Rafah tra Egitto e Gaza nelle prossime ore e monitorare tutti gli aiuti che arrivano nella Striscia: lo riferisce Axios, citando due fonti con conoscenza diretta della situazione. Una delle fonti ha detto che Israele crede che prendere il controllo del valico impedirà ad Hamas di dimostrare che sta ancora governando Gaza. Nei prossimi giorni e settimane, secondo la fonte, Israele vuole che i palestinesi di Gaza che non sono collegati ad Hamas siano coinvolti nel controllo e nella distribuzione degli aiuti che entrano nella Striscia dall'Egitto.

Media, bilancio attacchi Israele su Rafah sale a 8 morti

L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che è salito ad almeno otto morti e diversi feriti il bilancio degli ultimi attacchi israeliani sulla città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.

Israele, '2 soldati uccisi da attacco Hezbollah al nord'

L'esercito israeliano ha annunciato la morte di due soldati riservisti uccisi ieri a Metulla, nel nord del Paese, da un drone esplosivo degli Hezbollah. Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che si tratta di Dan Kamkagi (31 anni) e Nahman Natan Hertz (31) della 551/esima Brigata. Il bilancio dei soldati caduti da ottobre scorso sul fronte nord è ora salito a 13. A questi vanno aggiunti anche nove civili uccisi negli attacchi Hezbollah. 

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