Guerra M. O., stallo nei negoziati: Hamas lascia Il Cairo. Israele oscura Al Jazeera

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Secondo i media egiziani, una delegazione di Hamas tornerà martedì in Egitto per riprendere i colloqui. Netanyahu afferma che il suo Paese "è pronto a concludere una tregua per liberare i rapiti". Ma aggiunge: "Non possiamo accettare il ritiro da Gaza". Attacco aereo Israele nel sud Libano: 4 morti. Tre soldati israeliani uccisi in attacco Hamas al confine con Gaza

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Sono terminati senza un nulla di fatto, finora, i i colloqui sulla tregua al Cairo. Secondo media egiziani, una delegazione di Hamas tornerà martedì in Egitto per riprendere i negoziati. Netanyahu dice che Israele è disposto a sospendere i combattimenti a Gaza in cambio di ostaggi. Ma afferma che Tel Aviv non può accettare le richieste di Hamas per la fine  della guerra e il ritiro delle forze da Gaza, lasciandolo al potere. I miliziani, invece, in cambio degli ostaggi vogliono "una esplicita" fine della guerra nella Striscia.

Intanto dal del governo israeliano arriva lo stop ad Al Jazeera: il ministro delle Comunicazioni israeliano Shlomo Karhi ha ordinato "la chiusura degli uffici, la confisca delle attrezzature del canale, compresi possibilmente i cellulari e il blocco dell'accesso al website della tv". 

Hezbollah ha lanciato "decine" di razzi nel nord di Israele dopo la morte di tre civili a seguito di un attacco israeliano nel sud del Libano. Le forze armate israeliane (Idf) hanno reso noto che tre soldati sono stati uccisi nell'attacco lanciato da Hamas contro Kerem Shalom, al confine con Gaza e poco lontano da Rafah.

La scorsa settimana l'amministrazione Biden ha bloccato una spedizione di munizioni Usa in Israele. Lo scrive Axios citando funzionari israeliani. È la prima volta dal 7 ottobre. Pare che questa mossa abbia sollevato serie preoccupazioni nel governo israeliano.



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Israele-Hamas, cosa c'è da sapere sul conflitto in corso

Con la situazione sul campo che è in costante evoluzione, abbiamo deciso di raccogliere qui di seguito alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio in cui gli eventi di queste settimane si inseriscono. L'APPROFONDIMENTO

Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato associato alle brigate Al-Qassam

Tradizionalmente utilizzato per segnalare obiettivi militari da colpire, si sta diffondendo come simbolo della lotta contro Israele anche negli Stati Uniti: da giorni sui social circola l'immagine di un ragazzo all'Università della Pennsylvania che con le mani va a formare il triangolo durante le manifestazioni a favore di Gaza. LEGGI


Proteste pro-Gaza all'Art Institute di Chicago, 68 arresti

Il dipartimento di polizia di Chicago ha dichiarato di aver arrestato 68 persone durante una manifestazione avvenuta sabato presso l'Art Institute of Chicago. Lo riferisce la Cnn. Le forze dell'ordine hanno spiegato di aver dato tempo fai manifestanti fino al primo pomeriggio per sgomberare altrimenti sarebbero stati arrestati.  "In seguito a questi avvertimenti, decine di manifestanti sono stati arrestati per violazione di proprietà. L'area è stata completamente sgomberata in venti minuti", ha detto la polizia.

I tre soldati uccisi a Gaza avevano tra i 19 e i 21 anni

L'esercito israeliano ha riferito che I tre soldati uccisi vicino al confine di Gaza sono il sergente Tal Shavit, di 21 anni, della Brigata Nahal, il sergente. Ido Testa di 19 anni e il sergente Ruben Marc Mordechai Assouline, anche lui di 19 anni, della Brigata Givati. Lo riporta Haaretz. 

Media: direttore della Cia dovrebbe arrivare domani in Israele

Il direttore della Cia Bill Burns dovrebbe arrivare in Israele domani dopo le sue visite in Egitto e Qatar nei giorni scorsi, come parte degli sforzi per portare avanti un accordo per il rilascio degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas e per fermare i combattimenti nella Striscia di Gaza. Lo scrive Haaretz, ricordando che Burns è stato al Cairo nel fine settimana, poi è volato a Doha dove in serata ha incontrato il primo ministro del Qatar, Mohammed Bin Abdul Rahman al-Thani. Il suo arrivo in Israele - prosegue Haaretz - mira ad aumentare la pressione americana, in primo luogo sul primo ministro Benyamin Netanyahu, che ieri ha rilasciato una serie di dichiarazioni contro la richiesta di Hamas di porre fine formalmente alla guerra in cambio della liberazione degli ostaggi. Secondo Ynet Bursn dovrebbe anche incontrare  il capo del Mossad, Dedi Barnea, e altri alti funzionari israeliani.

Missili, droni e caccia: ecco i sistemi di attacco e difesa aerea di Iran e Israele. FOTO

Dopo l'attacco della Repubblica islamica allo Stato ebraico e, in risposta, il lancio di droni contro la base di Esfahan, torna l'attenzione degli analisti internazionali sulle forze aeronautiche dei due Paesi. In caso di guerra aperta, ecco quali armi e sistemi hanno in dotazione e chi sarebbe avvantaggiato (anche grazie all'aiuto degli Usa). SFOGLIA LA GALLERY


Tre soldati israeliani uccisi in attacco a confine con Gaza

Le forze armate israeliane (Idf) hanno reso noto che tre soldati sono stati uccisi nell'attacco lanciato da Hamas contro Kerem Shalom, al confine con Gaza e poco lontano da Rafah. Secondo il comunicato dell'esercito israeliano, tre soldati sono stati uccisi e nove sono rimasti feriti da colpi di mortaio. Alcuni proiettili hanno colpito infrastrutture militari e civili, inclusa una casa nel kibbutz di Kerem Shalom, afferma la nota. 

Attacco aereo Israele nel sud Libano, 4 morti

Quattro persone della stessa famiglia sono state uccise in un raid aereo nel sud del Libano. Lo riferisce l'Unicef. "Chiediamo con urgenza un immediato cessate il fuoco e la protezione di bambini e civili. Questa violenza deve finire ora", scrive l'agenzia dell'Onu in un post su X. I caccia israeliani hanno preso di mira la città di Meiss el-Jabal nel sud del Libano. Dall'8 ottobre, Hezbollah nel sud del Libano e i militari israeliani di stanza nel nord di Israele hanno compiuto numerosi reciproci attacchi, uccidendo centinaia di persone.

Iran, pronta contro Israele un’arma “mai usata prima”: cosa sappiamo

Il portavoce della Commissione per la sicurezza nazionale del Parlamento iraniano Abolfazl Amouei ha minacciato Israele di utilizzare un’arma mai adoperata finora: è possibile che il riferimento sia al missile ipersonico, svelato lo scorso giugno e in grado di raggiungere Tel Aviv in appena sette minuti. L’arsenale degli ayatollah, però, comprende anche altri missili con una gittata di 2 mila chilometri e in grado di colpire qualsiasi obiettivo in Medio Oriente. LEGGI


Israele, 'colpito un complesso dell'Unrwa usato da Hamas a Gaza'

La forze armate israeliane hanno annunciato di avere "colpito insieme allo Shin Bet" (l'agenzia di intelligence per gli affari interni dello stato di Israele) un "complesso dell'Unrwa", l'agenzia delle Nazioni Unite per i palestinesi, "utilizzato da Hamas come centro di comando nel centro della Striscia di Gaza". Lo riporta The Times of Israel. 

Israele, dall'Iron Dome alla Fionda di David: come è costruita la difesa antiaerea

L'Idf ha fatto sapere di aver intercettato il 99% dei missili, droni e proiettili lanciati dall'Iran verso il territorio israeliano nella notte tra il 13 e il 14 aprile: l’esercito può contare su diversi sistemi pensati per bloccare le varie minacce, dai missili balistici a quelli da crociera e i razzi a bassa quota. LEGGI


Netanyahu: "Combatteremo i mostri di Hamas fino a sradicali"

Israele è "impegnato a porre fine alla minaccia continua" di Hamas. "Combatteremo contro i mostri di Hamas finché l'organizzazione non sarà sradicata. Dico mostri non solo per le loro azioni atroci, ma perché si divertono con tali azioni. I nostri soldati hanno trovato una copia di Mein Kampf e un tablet con lo screensaver di Hitler in una casa a Gaza". Lo ha detto Il premier israeliano Benyamin Netanyahu, nel suo discorso allo Yad Vashem  alla cerimonia ufficiale che commemora il Giorno della Shoah (Yom haShoah). Riferendosi agli ostaggi, il premier israeliano ha poi ribadito che "dobbiamo salvare tutti, vivi e morti, dall'oscuro abisso della prigionia di Hamas". 

Negoziati, vertici Hamas e capo Cia si recano a Doha

Il capo della CIA, Bill Burns, si sta recando a Doha per un incontro di emergenza con il primo ministro del Qatar Mohammed Al-Thani in merito ai negoziati in corso per il rilascio degli ostaggi e un accordo di tregua temporanea. Lo dice a 'Times of Israel' un funzionario informato sui colloqui.

"Burns eè in viaggio a Doha per un incontro d'emergenza con il primo ministro del Qatar volto a esercitare la massima pressione su Israele e Hamas affinche' continuino i negoziati", aggiunge la fonte. La sua visita avviene mentre i colloqui sono "vicini al collasso", aggiunge il funzionario, dopo che Hamas ha detto che la sua delegazione partirà dal Cairo per Doha, dove terrà ulteriori consultazioni sulla posizione del gruppo terroristico sull'accordo.



Da Gaza a Trieste, l'Ong che ha salvato otto bambini palestinesi dalla guerra

Un gruppo di bambini palestinesi, malati o feriti, è stato trasferito all'ospedale pediatrico triestino Burlo Garofolo grazie all'operazione umanitaria organizzata dall'associazione Gaza Kinder Relief (GKR), in collaborazione con Save a Child. Ne abbiamo parlato con Alisa Kireeva, co-fondatrice della Ong GKR che si è occupata in prima persona, insieme alle altre volontarie, di portare a termine l'intera missione. L'INTERVISTA


Idf, colpiti siti di Hezbollah in Libano dopo lancio di oltre 60 razzi contro Israele

Dopo che più di 60 razzi sono stati lanciati da Hezbollah nel nord di Israele, l'Idf annuncia che i caccia israeliani hanno colpito diversi siti appartenenti al gruppo libanese nel sud del Libano. Gli obiettivi, riferisce 'The Times of Israel', includevano edifici e altre infrastrutture nelle città di Markaba, Taybe, Kafr Kila e Odaisseh.

Questa mattina è stato colpito un altro sito di Hezbollah a Mays al-Jabal, aggiunge Tsahal, l'esercito israeliano. Hezbollah ha annunciato in precedenza di aver lanciato i razzi in risposta all'attacco di Mays al-Jabal, che ha ucciso e ferito civili.

Ankara: Israele accetti Palestina o situazione precipita

Israele deve accettare la fondazione di uno Stato palestinese, altrimenti la tensione tra Iran e Israele può far precipitare tutta la regione nel baratro di un conflitto. L'ultimo allarme è stato lanciato dal ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, tornato a parlare oggi della posizione del governo di Ankara. "Anche se la situazione sembra essere più tranquilla la tensione tra Israele e Iran ha il potenziale per far esplodere il conflitto in tutta la regione. Israele deve accettare una Palestina nei confini del 1967 e non si tratta di Hamas, si tratta di una soluzione per tutti i palestinesi", ha detto Fidan. Il capo della diplomazia di Ankara, che aveva recentemente annunciato la decisione della Turchia di affiancare il Sud Africa nella causa per genocidio intentata contro Israele, ha invitato altri Paesi ad unirsi nel processo che sta andando avanti presso la Corte Internazionale di Giustizia con sede all'Aja. 

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