Consiglio Ue, Meloni: "A giugno spero in nuova Europa". Draghi a Bruxelles? "È filosofia"

Mondo

Seconda giornata del vertice dei 27 leader europei. Centrali i conflitti in corso, dal Medioriente - le istituzioni faranno "tutto il possibile per contribuire a portare stabilità ed evitare l'escalation" - all'Ucraina, per cui si spinge sulla difesa aerea. Incontro tra la premier e von der Leyen su Tunisia e rifugiati siriani in Libano

ascolta articolo

Seconda giornata del Consiglio europeo straordinario a Bruxelles, l'ultimo prima delle elezioni di giugno. I leader condannano l'attacco dell'Iran contro Israele e hanno deciso di imporre altre sanzioni a Teheran. "L'idea è di colpire le compagnie che servono per i droni e i missili, ma avremo più dettagli dopo i lavori - ha spiegato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel -. Serve fare tutto il possibile per contribuire a portare stabilità nella regione ed evitare l'escalation. Chiediamo a tutte le parti di esercitare la massima moderazione". In agenda c'è stato il confronto dei leader con Enrico Letta sul Rapporto sul futuro del mercato unico. Un lavoro che la premier Meloni ha definito "molto interessante". Sempre la presidente del Consiglio, al termine del vertice, parlando con i giornalisti ha detto di sperare di trovare "un'altra Ue" dopo le europee. E ha commentato le voci che vedono Draghi avvicinarsi alle istituzioni di Bruxelles: "Sono contenta che si parli di un italiano ma il dibattito su Draghi è filosofia. Sono i cittadini che decidono".

L'incontro Meloni-von der Leyen sui migranti

In chiusura del Consiglio, Meloni ha sottolineato come il "tema dei migranti" sia stato "centrale" nelle discussioni dei leader. Sul tema, in giornata ha incontrato all'Europa Building la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Al centro del colloquio, un aggiornamento sugli esiti della visita in Tunisia, anche in relazione al processo di attuazione del Memorandum e del Piano Mattei, le iniziative concrete che si possono realizzare viste le conclusioni sulla situazione dei rifugiati siriani in Libano e un confronto sui temi della competitività europea.

approfondimento

Meloni è tra le 100 persone più influenti del 2024 secondo Time

Michel: "Porre fine alla crisi di Gaza"

"L'Ue s'impegna a collaborare con i partner per porre fine alla crisi di Gaza, anche attraverso il cessate il fuoco immediato, il rilascio incondizionato degli ostaggi e la garanzia di un accesso illimitato agli aiuti umanitari - ha affermato Charles Michel -. Dobbiamo cooperare con il Libano. La migrazione è un aspetto importante, ma è una questione più ampia. Il premier di Cipro ha condiviso i suoi pensieri sulla situazione attuale ma non è stato il solo: anche Giorgia Meloni e altri leader hanno dato una valutazione. Tutto questo è in linea con quanto fatto negli ultimi tempi per costruire partnership con Paesi terzi".

leggi anche

Ambasciatore israeliano a Sky TG24: "Troppo presto per de-escalation"

Michel: "A Kiev più munizioni e difesa aerea"

"L'Ucraina non ha bisogno di parole, ma di più munizioni e difesa aerea - ha ricordato Michel -. Gli Stati membri lo capiscono, e su questo abbiamo avuto una discussione approfondita. Ci sarà una risposta: è una questione di giorni e settimane, non mesi. Tutti stanno facendo il massimo degli sforzi". I leader europei hanno anche discusso della presunta rete di influenze, scoperta nelle ultime settimane dall'intelligence ceca e belga e finanziata dal Cremlino, che vedrebbe coinvolti alcuni eurodeputati. "È stato un dibattito dovuto" svoltosi alla presenza della presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, con l'obiettivo di "garantire un monitoraggio", ha affermato Michel. "Dobbiamo essere molto più vigili e cooperare di più mettendo insieme gli strumenti che abbiamo, le istituzioni europee da un lato e le autorità nazionali dall'altro. È un chiaro segnale che non siamo ingenui", ha quindi concluso il presidente del Consiglio europeo, che auspica una "maggiore efficacia" in questo campo. 

L'Unione del mercato capitali

Dopo oltre tre ore di stallo al vertice Ue sulla parte relativa all'Unione del mercato dei capitali è arrivata una proposta franco-tedesca per convincere Irlanda, Lussemburgo, Cipro e Malta. La nuova ipotesi di mediazione punta a mettere d'accordo i 27 con l'idea di "migliorare la convergenza ed efficienza" della "supervisione" dei mercati dei capitali, invitando "la Commissione a lavorare alle condizioni per mettere in condizione le autorità europee" di esercitare effettivamente una supervisione dei capitali sistemici più rilevanti e gli attori dei mercati finanziari. Lo scopo del lavoro della Commissione sulla supervisione finanziaria punterebbe a "rafforzare l'integrazione e assicurare stabilità finanziaria, semplificando i processi e riducendo i costi di conformità, prendendo in considerazione l'interesse di tutti gli Stati membri".

leggi anche

Guerra Ucraina, Mosca denuncia: nuovo attacco ucraino a Zaporizhzhia

Il futuro del mercato unico

Sul tema del mercato unico si è espresso anche Michel: "L'Ue dispone di 33.000 miliardi di euro di risparmi privati. Dobbiamo trovare il modo di incanalarli nelle nostre aziende. Le start-up dell'Ue ricevono meno della metà dei finanziamenti delle start-up statunitensi. Questa situazione deve cambiare. La risposta è: Unione dei Mercati dei Capitali. È la nostra IRA europea".

Meloni: "Sosteniamo un debito comune per le sfide Ue"

Sempre restando tra i temi economici, la premier Meloni ha ricordato che il governo è favorevole al debito comune europeo: "Possiamo avere le strategie migliori ma allora c'è bisogno delle risorse. Si sa qual è il dibattito nell'Ue sul debito comune, proposta sostenuta dal governo italiano. Letta propone il tema della capacità di mobilitare investimenti privati per fare in modo che tali capitali restino".

 

vedi anche

Il discorso di Mario Draghi sull'Ue spiegato in 8 grafici

Meloni: "Salis candidata? Politicizzazione non aiuta"

Molti i temi, sia internazionali che di politica interna, toccati da Meloni nel consueto punto stampa in conclusione del summit. Tra questi la polemica sull'aborto: "Ho visto anche delle fake news. Chi vuole cambiare la 194 è la sinistra, non noi. Noi vogliamo garantire solo scelte libere". Parlando della candidatura di Ilaria Salis alle Europee con Avs: “Non cambia il lavoro del governo, ma già in passato ho detto che la politicizzazione della vicenda non aiuta". E ancora, sul tema della par condicio, così come su quello del carcere dei giornalisti o sull'acquisto dell'Agi da parte di Angelucci, la presidente del Consiglio smentisce quelle che chiama "una grande fake news". Nega qualsiasi "deriva" sul controllo dei media, sostiene che il suo partito abbia proposto di togliere e non introdurre il carcere ai cronisti.

ISCRIVITI AL CANALE WHATSAPP DI SKY TG24

vedi anche

Ilaria Salis candidata alle europee con Avs: "D'accordo col padre"

Mondo: I più letti