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Meloni, in Tunisia vede Saied. Poi va a Bruxelles per il Consiglio europeo straordinario

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©Ansa

È durato circa un'ora il bilaterale a Tunisi tra la premier italiana e il presidente Kais Saied a Palazzo Cartagine. Sul tavolo i principali dossier bilaterali, dal Piano Mattei alla cooperazione energetica ed economica, partendo dalla cooperazione sul contrasto ai flussi migratori illegali. Firmati alcuni accordi. In serata la riunione con gli altri leader dell'Ue per discutere soprattutto di Ucraina e Medio Oriente

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Prima la visita in Tunisia per discutere soprattutto della questione migranti, poi il Consiglio europeo straordinario a Bruxelles: è questa la giornata di Giorgia Meloni. La premier italiana ha incontrato il presidente Kais Saied a Palazzo Cartagine. In contemporanea, ci sono stati gli incontri del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, dell'Università Anna Maria Bernini e del viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli con i loro omologhi tunisini. La missione di Meloni a Tunisi è stata la quarta in dieci mesi, ma la prima nell'ambito del Piano Mattei. Dopo la visita lampo, la premier è partita per Bruxelles.

Le parole di Meloni in Tunisia

Meloni, atterrata all'aeroporto di Tunisi-Cartagine, è stata accolta dal capo del governo Ahmed El Hachani, dal ministro degli Affari esteri, dell'immigrazione e dei tunisini all'estero Nabil Ammar, dall'ambasciatore d'Italia Alessandro Prunas, e da alcune autorità locali. Poi è arrivata al Palazzo presidenziale di Cartagine, dove è stata accolta dal presidente della Repubblica tunisina Kais Saied. Il bilaterale è durato circa un'ora. "Sul tema della gestione della migrazione, voglio ancora una volta ringraziare le autorità tunisine e il presidente Saied per il lavoro che cerchiamo di portare avanti insieme contro i trafficanti di esseri umani", ha detto Meloni dopo il bilaterale. "Noi sappiamo che la Tunisia non può diventare il Paese di arrivo dei migranti, su questo va rafforzata la cooperazione, vogliamo coinvolgere le organizzazioni internazionali, lavorare sui rimpatri ma soprattutto sui flussi regolari", ha aggiunto. E ancora: "Vogliamo lavorare soprattutto sui flussi regolari: come abbiamo fatto con il decreto flussi che consente a circa 12mila cittadini tunisini formati di poter venire legalmente in Italia. Sul fronte della migrazione legale credo si possa fare molto più da parte dell'Italia, ma è fondamentale che insieme lavoriamo per continuare a combattere gli schiavisti del terzo millennio, le organizzazioni della mafia che per fare soldi facili sfruttano le legittime aspirazioni di chi vorrebbe una vita migliore". "La collaborazione con la Tunisia, anche grazie all'impegno italiano, è diventata anche una priorità per l'Ue", ha sottolineato Meloni.

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Gli accordi

Dopo il bilaterale c'è stata la cerimonia per la firma di alcuni accordi. Uno di questi è un Memorandum d'Intesa tra il ministero dell'università e della ricerca italiano e quello tunisino dell'Insegnamento superiore e della ricerca scientifica, siglato per l'Italia dalla ministra Bernini. C'è poi un Accordo per il sostegno al bilancio generale dello Stato tunisino, siglato dal viceministro degli Esteri Cirielli. E infine ci sono Convenzioni finanziarie all'Accordo per il sostegno generale dello Stato tunisino e all'Emendamento n. 1 al Protocollo d'Accordo relativo alla concessione di una linea di credito in favore delle Pmi (firma del presidente di Simest e direttore degli Affari europei e internazionali di Cdp, Pasquale Salzano). Il governo italiano ha siglato "con la Tunisia alcuni importanti accordi, che raccontano come questa relazione bilaterale sia chiaramente politica ma anche fatta di passi molto concreti, di mattoni attraverso cui costruire le nostre idee", ha detto Meloni. Queste intese, ha aggiunto, dimostrano "ancora una volta quanto la collaborazione con la Tunisia sia per l'Italia assolutamente una priorità da molti punti di vista". "L'energia è una delle materie su cui la collaborazione fra Italia e Tunisia deve continuare a rafforzarsi", ha spiegato.

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Il Consiglio europeo

Dopo la Tunisia, Meloni è volata a Bruxelles per il Consiglio europeo straordinario, in programma oggi e domani, 17 e 18 aprile. Ad aprire formalmente la riunione, in serata, sarà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in videoconferenza. L’Ucraina (GLI AGGIORNAMENTI LIVE) sarà uno dei principali temi sul tavolo, insieme al Medio Oriente (GLI AGGIORNAMENTI LIVE) e alle relazioni tra Ue e Turchia. Sul tavolo anche il report di Enrico Letta sul futuro del mercato unico Ue e sul rafforzamento della competitività. Si intitola "Molto più di un mercato. Velocità, sicurezza, solidarietà. Contribuire al mercato unico per garantire un'economia sostenibile futuro e prosperità per tutti i cittadini dell'Ue”. 

La bozza delle conclusioni

Nell'ultima bozza di conclusioni del vertice dei leader Ue, sul Medio Oriente si legge: "Il Consiglio europeo condanna fermamente e inequivocabilmente l'attacco iraniano a Israele e ribadisce la sua piena solidarietà con il popolo di Israele e il suo impegno per la sicurezza di Israele e per la stabilità regionale. Il Consiglio europeo invita l'Iran e i gruppi che agiscono per procura a cessare tutti gli attacchi ed esorta tutte le parti a esercitare la massima moderazione e ad astenersi da qualsiasi azione che possa aumentare le tensioni nella regione. L'Ue è pronta ad adottare ulteriori misure restrittive nei confronti dell'Iran, in particolare in relazione ai veicoli aerei senza pilota e ai missili". Il testo, inoltre, "ribadisce l'impegno a collaborare con i partner per porre fine senza indugio alla crisi a Gaza e attuare la risoluzione 2728 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, anche attraverso il raggiungimento di un cessate il fuoco immediato e il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi, nonché la fornitura di aiuti umanitari completi, rapidi, sicuri e senza ostacoli su larga scala ai palestinesi che ne hanno bisogno. L'Ue rimane fermamente impegnata per una pace duratura e sostenibile basata sulla soluzione dei due Stati". Un passaggio anche sul Libano: "L'Ue è pronta a collaborare con tutti i partner per evitare un'ulteriore escalation delle tensioni nella regione, in particolare in Libano. Ricorda il suo forte sostegno al popolo libanese e riconosce le difficili circostanze che il Libano sta attraversando a livello interno e a causa delle tensioni regionali". E sull'Ucraina: "Il Consiglio europeo sottolinea la necessità di fornire urgentemente una difesa aerea all'Ucraina e di accelerare e intensificare la fornitura di tutta l'assistenza militare necessaria, comprese le munizioni di artiglieria e i missili".

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