Crollo ponte Baltimora, dalla dinamica ai problemi della nave: cosa sappiamo
Si indaga sulle cause che hanno portato al crollo del ponte Francis Scott Key, colpito da una nave cargo e collassato in quattro secondi: secondo le prime ricostruzioni, la nave avrebbe avuto un problema di alimentazione, che le avrebbe causato una avaria. L'sos lanciato dall’equipaggio avrebbe permesso ai funzionari di abbozzare un piano di evacuazione che però non ha permesso ad alcuni operai a lavoro di mettersi in salvo: caduti in acqua e dichiarati dispersi per la guardia costiera sono "probabilmente morti"
- Il Francis Scott Key Bridge di Baltimora, il ponte dell’inno americano per via del nome che ricorda colui che compose l'inno nazionale, è crollato nella notte tra lunedì e martedì dopo essere stato colpito da una nave cargo. L’incidente è avvenuto intorno all’una e mezza: 6 persone sono finite in acqua e risultano ufficialmente disperse ma per la Guardia costiera sono "probabilmente morte"
- Perché il ponte sia crollato resta un mistero. Al momento è stato escluso l’hackeraggio, uno degli incubi americani dopo la scoperta, in passato, che i cybercriminali russi possono addirittura entrare nei software delle maggiori infrastrutture in Usa. Esclusa anche la pista terroristica
- Alejandro Mayorkas, segretario alla Sicurezza interna, ha escluso l’ipotesi della collisione volontaria. Il cargo era stato ispezionato ventisette volte negli ultimi nove anni ed erano emersi due problemi legati alla propulsione dei motori, oltre ad alcune questioni strutturali. Eppure, aveva continuato a viaggiare
- Secondo quanto dichiara la Abc, citando la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency, il cargo che ha provocato il crollo del ponte di Baltimora aveva "perso propulsione" mentre lasciava il porto e aveva avvertito le autorità che stava perdendo il controllo e che una collisione con il ponte era possibile
- In conferenza stampa le autorità del Maryland sono state più specifiche e hanno parlato di “problema di alimentazione" avuto dalla nave. Nonostante la compagnia della nave abbia escluso perdite di carburante, i vigili del fuoco intervenuti sostengono di aver sentito un forte odore di diesel
- Un video mostra una colonna nera di fumo uscire dalla nave poco prima del violento impatto contro il supporto del ponte. Per un cargo di quelle dimensioni, davanti a un’avaria, occorre più di un miglio marino per riuscire a fermare tutto e tornare indietro. La nave andava troppo veloce: non c’è stato lo spazio e il tempo per evitare l’impatto
- La nave cargo che si è schiantata contro il ponte di Baltimora non era guidata da un membro dell'equipaggio, ma da piloti locali appositamente utilizzati "per evitare incidenti come quello avvenuto", ha dichiarato il segretario ai Trasporti del Maryland, Paul Wiedefeld
- Come ha dichiarato il governatore del Maryland Wes Moore, l’equipaggio della nave Dali che si è schiantata contro il ponte di Baltimora aveva lanciato un 'Mayday', un Sos che ha dato la possibilità ai funzionari di bloccare il traffico sul ponte e tentare di evacuare i presenti, non riuscendo però ad avvisare gli operai alle prese con la manutenzione del manto stradale
- Gli istanti prima dell'impatto sono noti: la prima perdita di corrente sembra essere avvenuta all'1.24 ora locale, per circa 60 secondi. Un minuto dopo la nave sprigiona fumo nero. Le luci si spengono di nuovo per una seconda volta due minuti prima della collisione. La Dali ha urtato il ponte all'1.28, mezz'ora circa dopo aver lasciato il porto di Baltimora, e il ponte è crollato pochi secondi dopo
- Secondo le prime ricostruzioni, il problema è da ricercarsi nella limitata robustezza strutturale del ponte, che ha fatto sì che un urto localizzato avesse conseguenze su tutta la struttura in brevissimo tempo. Una delle ragioni sono certamente i criteri di progettazione adottati nel passato e anche gli standard, che non contemplavano le attuali modalità di navigazione
- Intanto, la Guardia Costiera degli Stati Uniti sta esaminando più di una dozzina di container danneggiati, che potrebbero contenere materiali potenzialmente pericolosi. Lo rivela un documento del governo americano ottenuto dalla Cnn e un funzionario statunitense. Dei 13 container danneggiati, "alcuni hanno contenuti dei Centers for Disease Control and Prevention e/o di materiali pericolosi (Hazmat)" e si sta esaminando il carico per determinare cosa c'era a bordo ed eventuali rischi per la salute, ha detto un funzionario statunitense