Guerra Israele-Hamas. Netanyahu: "Al lavoro sullo schema per rilascio degli ostaggi"

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Fonte Israele: "Accordo lontano ma Hamas riduce richieste". La completa smilitarizzazione della Striscia, un "governo" di funzionari locali e senza legami con il terrorismo, la chiusura dell'Unrwa. Nel quinto mese di conflitto, il premier Netanyahu ha presentato per la prima volta al gabinetto di sicurezza il piano che per Israele servirà come base per le future discussioni sulla gestione di Gaza nel dopoguerra. Manifestazioni a Tel Aviv: diversi arresti

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Medioriente, Meloni: cessate il fuoco per arrivare a due popoli e due Stati

“Il brutale attacco di Hamas, il massacro perpetrato ai danni dei civili, bambini e anziani compresi, e la ferocia con la quale quella strage è stata portata avanti hanno spinto Israele ad una reazione talmente dura che lo ha portato all’isolamento, tanto in Medio Oriente quanto nelle opinioni pubbliche occidentali. Per questo, chi, come noi, lavora a una de-escalation lo fa soprattutto nell’interesse di Israele e per una fine immediata della crisi. Senza un prolungato cessate il fuoco e una soluzione per gli ostaggi, non è possibile rilanciare la prospettiva politica di ‘due popoli e due Stati’, che è quella che noi tutti auspichiamo e che deve vedere tutti in prima linea, a partire dagli attori dell’area. Trovare una soluzione duratura per la questione è nell’interesse di tutti, tanto di Israele quanto della Palestina”. 

Medioriente, Usa: distrutti 7 missili Houthi puntati sul Mar Rosso

L'esercito degli Stati Uniti afferma di aver distrutto sette missili da crociera antinave che il gruppo ribelle Houthi dello Yemen intendeva lanciare contro obiettivi nel Mar Rosso. "Le forze del Centcom hanno identificato questi missili nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi e hanno stabilito che rappresentavano una minaccia imminente per le navi mercantili e per le navi della marina americana nella regione", ha spiegato il Comando Centrale degli Stati Uniti in un post su X. “Queste azioni proteggeranno la libertà di navigazione e renderanno le acque internazionali più sicure per la Marina americana e le navi mercantili”, ha aggiunto.

Continuano a Parigi negoziati per cessate il fuoco

Continuano anche nel fine settimana i colloqui di Parigi per cercare di raggiungere una tregua fra Israele e Hamas. Secondo quanto riporta la stampa israeliana e araba citando varie fonti, gia' ieri sono cominciati nella capitale francese i colloqui fra la delegazione israeliana, guidata dal capo dei servii segreti del Mossad David Barnea, e i rappresentanti di Qatar, Egitto e Stati Uniti. In particolare, il capo dell'intelligence egiiana Abbas Kamel è andato a Parigi dopo essersi consultato con il capo di Hamas Ismail Haniyeh al Cairo.

Morto comandante di Hezbollah ferito dopo attacco mirato

I media arabi hanno riferito che il comandante senior di Hezbollah Mohammed Alawiya, è morto in ospedale a causa delle ferite riportate dopo che un drone ha colpito il veicolo che guidava due settimane fa.

Il piano di Netanyahu per il dopoguerra: a Gaza funzionari locali e chiusura dell'Unrwa

Il primo ministro israeliano ha presentato per la prima volta formalmente al gabinetto di sicurezza un documento di principi sulla gestione della Striscia dopo il conflitto. Dopo la distruzione della capacità militari e delle strutture di governo di Hamas, la sicurezza sarà garantita da Israele. L’Agenzia per i rifugiati Onu verrà chiusa. Ecco i dettagli. IL PIANO

Israele-Palestina, da Oslo a Trump: i piani di pace falliti negli ultimi decenni

Dopo mesi di conflitto a Gaza, si lavora a una road map per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi ancora in vita. Si lavora a un accordo di pace e una soluzione che appare complicata, anche guardando ai tentativi di risolvere le tensioni sempre naufragati negli ultimi decenni. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat al vertice di Camp David, fino alle proposte per “Due Stati, due popoli” e il Peace for Prosperity: ecco le tappe senza esito per risolvere la questione. L'APPROFONDIMENTO

Ostaggi a Gaza: quanti liberati, quanti uccisi e quanti ancora nella mani di Hamas

Il numero delle persone rapite durante gli attacchi di Hamas del 7 ottobre in Israele si aggira tra 240 e 253, secondo le stime più recenti. Ad oggi quelle che si trovano ancora nella Striscia sarebbero circa 130. Almeno una trentina sono morte. I rilasciati sono oltre 100. I NUMERI

Unrwa, tutti i Paesi che hanno sospeso i fondi dopo le accuse

Sono 10 gli Stati che hanno finora bloccato tutti i finanziamenti all'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, in seguito alle accuse di un possibile coinvolgimento di dipendenti nell’attacco di Hamas in territorio israeliano del 7 ottobre. Gli Usa hanno immediatamente annunciato lo stop ai finanziamenti. La scelta è stata poi condivisa da Canada, Australia, Italia, Regno Unito, Finlandia, Paesi Bassi, Germania, Giappone e Austria. LEGGI

La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'APPROFONDIMENTO

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