Guerra Russia-Ucraina, cosa sta succedendo dopo la caduta di Avdiivka
La città del Donetsk era da mesi al centro di una violenta battaglia: è stata descritta come una "nuova Bakhmut”. Alcuni giorni fa i russi l’hanno conquistata, mentre gli ucraini si sono ritirati. La propaganda di Mosca esulta e Kiev si interroga su cosa abbia portato a una fuga così confusionaria. Anche la Nato ammette che “la situazione è difficile”
- La conquista di Avdiivka da parte dei russi continua a fare rumore. Le truppe ucraine si sono ritirate su ordine del comando militare di Kiev e questo ha generato conseguenze anche psicologiche e propagandistiche. Ecco cosa sta succedendo
- Una settimana fa i vertici militari ucraini hanno ammesso che la situazione al fronte era "estremamente complessa", osservando che gli occupanti russi stanno aumentando i loro sforzi e detengono un vantaggio numerico in termini di numero di militari. Il riferimento era ad Avdiivka, la città nell'est del Paese dove le forze russe hanno ammassato decine di migliaia di soldati nell’area
- La battaglia per il polo industriale nella città chiave del Donetsk annesso da Mosca è stata descritta come una "nuova Bakhmut”. Il 16 febbraio già si segnalavano bandiere russe in centro
- Il 17 febbraio Avdiivka è caduta in mani russe, anche se non c'era molto da conquistare perché è stata "rasa al suolo" e "non esiste più", secondo i soldati ucraini in ritirata dopo l'ordine dello Stato maggiore. La città sorge a 10 chilometri dalla periferia di Donetsk e si era trasformata in un vero e proprio bastione militare, dal 2014. Fortificazioni, una fitta rete di tunnel, barriere anticarro: una spina nel fianco per i russi e i filorussi e soprattutto una postazione avanzata per poter colpire con l'artiglieria tutta l’area
- L'annuncio del ritiro è arrivato dal neocomandante in capo delle forze di Kiev, Oleksandr Syrsky. Fonti russe parlano di "fuga di massa" dei militari, circostanza smentita da molti osservatori. La conquista della città era considerata prioritaria da Vladimir Putin, secondo la lettura degli 007 britannici. Un report in cui si indicava anche quella che potrebbe essere la prossima mossa nel piano del Cremlino: l'attacco a Kupyansk
- Il 18 febbraio è continuata l’avanzata nel Donetsk delle truppe russe. La vittoria di Avdiivka, la più significativa in un anno di guerra, è da considerare soprattutto un successo mediatico per Putin perché secondo gli osservatori militari non cambierà molto lo scacchiere del conflitto. Mosca insiste che i soldati ucraini si stavano già ritirando, prima che arrivasse l'ordine di Kiev, come confermato anche da resoconti arrivati dai soldati ucraini in ritirata
- Putin ha sbeffeggiato gli avversari "fuggiti in massa dal fronte", mentre Mosca avrebbe lanciato una massiccia operazione di hacking contro diversi siti di informazione ucraini per diffondere e rendere concreta l'idea di una fuga di massa dell'esercito di Kiev da Avdiivka. Tesi rilanciata da Putin in persona: "Il comando ucraino ha emesso l'ordine di ritirare le sue truppe quando queste erano già in fuga", ha detto sbeffeggiando gli avversari e invitando le forze armate ucraine "nei territori liberati ad arrendersi”
- La cattura di Avdiivka da parte della Russia ha allarmato le persone nelle città vicine e molti stanno partendo per aree più sicure dopo essere rimasti nascosti per mesi dal costante fuoco ostile, dice la Reuters. Anche il Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg (in foto) ha ammesso che "il ritiro delle forze ucraine da Avdiivka mostra che la situazione è estremamente difficile ma gli ucraini hanno superato le nostre aspettative molte volte”
- Potrebbero essere centinaia i soldati ucraini catturati nell'avanzata delle unità russe o scomparsi durante la caotica ritirata ucraina da Avdiivka, secondo il New York Times, che cita alti dirigenti occidentali e soldati che combattono per Kiev. Le stime sul numero di ucraini catturati o dispersi variano e un conteggio preciso potrebbero non essere possibili finché Kiev non consoliderà nuove linee difensive fuori dalla città. Ma si ritiene che siano tra gli 850 e i 1.000 soldati
- Il generale Oleksandr Tarnavsky, comandante ucraino in zona, avrebbe dichiarato che la ritirata “si è svolta secondo i piani, ma nella fase finale dell'operazione, sotto la pressione delle forze maggiori del nemico, alcuni soldati ucraini sono stati catturati”. Alcuni soldati ucraini hanno ammesso e l'inadeguatezza dell'esercito davanti alla rapidità dell'avanzata russa