Si tratta del primo incontro fra i due dopo l'elezione di Milei alla Casa Rosada. Il presidente argentino è a San Pietro per guidare la delegazione ufficiale del suo Paese, in occasione della cerimonia di canonizzazione della prima santa argentina, Maria Antonia di San Giuseppe de Paz y Figueroa
- Nella Sagrestia della Basilica di San Pietro c'è stato oggi il primo saluto di Papa Francesco al presidente argentino Javier Milei
- Si tratta del primo incontro fra i due dopo l'elezione di Milei alla Casa Rosada. Il presidente argentino è a San Pietro per guidare la delegazione ufficiale del suo Paese, in occasione della cerimonia di canonizzazione della prima santa argentina, Maria Antonia di San Giuseppe de Paz y Figueroa
- Il capo di Stato inoltre domani mattina sarà ricevuto in udienza dal Pontefice al Palazzo apostolico vaticano
- Accompagnano il presidente la ministra degli Affari esteri, Diana Mondino, il ministro dell'Interno Guillermo Francos, la ministra del Capitale umano, Sandra Pettovello, la segretaria generale della Presidenza, Karina Milei, sorella del presidente, il segretario per il Culto, Francisco Sánchez, e il rabbino Axel Wahnish, designato nuovo ambasciatore dell'Argentina in Israele
- Papa Francesco questa mattina presiede la messa e il rito di canonizzazione della Santa, che si tiene all'Altare della Confessione nella Basilica di San Pietro
- Concelebrano la messa di stamane con il Papa, in una Basilica vaticana gremita, 275 tra cardinali, vescovi e sacerdoti
- Maria Antonia di San Giuseppe de Paz y Figueroa (1730-1799), laica consacrata meglio nota come 'Mama Antula', è stata la fondatrice della casa di esercizi spirituali a Buenos Aires
- Presenti a San Pietro i concelebranti della postulazione, Jorge García Cuerva e Vicente Bokalic Iglic, e la postulatrice della causa di canonizzazione di 'Mama Antula', avvocato Silvia Correale
- Milei, che si autodefinisce un anarco-capitalista, ha vinto le elezioni nel Paese sudamericano lo scorso ottobre
- Al termine della funzione religiosa papa Francesco, in sedia a rotelle, si è fermato per un breve saluto al compatriota, stringendogli la mano