Il premier del Qatar annuncia di aver ricevuto "una risposta positiva" dalla fazione islamica, che ribadisce, tuttavia, la richiesta "di un cessate il fuoco totale e comprensivo" e della "fine dell'aggressione". Fonti israeliane: "La risposta è negativa nella sostanza. Hamas ha detto sì al quadro dell'accordo, ma ha posto condizioni impossibili. Non cesseremo i combattimenti". Almeno 32 ostaggi israeliani sarebbero morti: lo riferisce il New York Times che ha visionato una valutazione interna dell'esercito
Onu, ordine di evacuazione Israele copre due terzi di Gaza
L'ordine di evacuazione di Israele a Gaza copre due terzi del territorio, ovvero 246 chilometri quadrati (95 miglia quadrate). Lo riferisce l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari nel suo ultimo rapporto quotidiano sulla situazione umanitaria a Gaza. Secondo gli osservatori umanitari delle Nazioni Unite, prima dell'inizio del 7 ottobre, l'area ospitava 1,78 milioni di palestinesi, ovvero il 77% della popolazione di Gaza. Nel corso della massiccia offensiva israeliana, gli ordini di evacuazione si sono estesi a parti del sud, tra cui Khan Younis e le aree circostanti, una zona precedentemente dichiarata sicura e attuale fulcro dell'offensiva di terra israeliana. Decine di migliaia di persone sono fuggite e continuano a fuggire dall'area, ha affermato ancora l'agenzia dell'Onu. Più della metà della popolazione di Gaza, pari a 2,3 milioni di persone, si trova adesso nella città di Rafah, al confine con l'Egitto e nelle aree circostanti.
"L'Iran non vuole portare le controversie con gli Usa in Iraq"
L'Iran non ha mai cercato di portare le sue controversie con gli Stati Uniti in territorio iracheno e rimane impegnato per la sovranità nazionale dell'Iraq, ha dichiarato l'ambasciatore iraniano all'Onu Saeed Iravani nel suo discorso alla riunione del Consiglio di sicurezza di ieri sera, in riferimento ai recenti attacchi aerei statunitensi su obiettivi legati a gruppi sostenuti dall'Iran in Iraq e Siria, come ritorsione ai loro attacchi alle basi statunitensi. Lo riporta Mehr. "Gli Stati Uniti hanno disonorato le leggi internazionali e la Carta delle Nazioni Unite violando la sovranità e l'integrità territoriale di questi due Paesi e hanno rappresentato una minaccia per la pace e la sicurezza internazionale", ha aggiunto Iravani condannando le operazioni militari congiunte tra Stati Uniti e Regno Unito contro gli Houthi yemeniti, sostenuti da Teheran, che hanno avuto luogo in risposta agli attacchi delle milizie alle navi commerciali nel Mar Rosso.
Gabi Siboni: "Denazificare Hamas anche se servono 50 anni"
"Se dobbiamo davvero andare per i prossimi 50 anni attraverso un processo che io chiamo di denazificazione, dehamasificazione, dobbiamo eliminare ogni esterna esposizione della ideologia di Hamas". Lo spiega il colonnello Gabi Siboni, specialista di Sicurezza nazionale e direttore dei programmi 'Military and Strategic Affairs' e 'Cyber Security' all'Istituto Inss (National security studies) all'Università di Tel Aviv, in un'intervista a La Stampa. "Come per i nazi. Ci sono ancora nazisti nel mondo e non praticano il loro nazismo perché è una violazione o altro. La stessa cosa Hamas. Questo è il mio punto di vista, dobbiamo inseguirli fino alla fine del tempo - aggiunge -. E lo faremo. I nostri amici e nemici devono capire come siamo determinati a ottenere questo obbiettivo; e se è in 50 anni, lo faremo. Così è. Non ci sono modi per girarci intorno, se vogliamo vivere".
Gaza, 800 funzionari europei e Usa accusano Israele: "Viola il diritto internazionale"
Centinaia di diplomatici e funzionari (la metà lavora per la Commissione europea), tra cui anche italiani, hanno sottoscritto un documento "transatlantico" in cui accusano Israele di "gravi violazioni del diritto internazionale" per la risposta militare contro la Striscia e chiedono ai rispettivi governi una reazione più decisa. Altrimenti c'è "il rischio di rendersi complici di una delle più gravi catastrofi umanitarie del secolo": fino a scenari di "pulizia etnica e genocidio". LEGGI L'ARTICOLO
Prosegue il tour di Blinken, incontro con Al-Sisi al Cairo
Il segretario di Stato americano Antony Blinken si recherà al Cairo per incontrare il presidente egiziano Abdel Fattah El-Sisi. Blinken ha iniziato il suo quinto tour in Medio Oriente dal 7 ottobre incontrando il principe ereditario saudita a Riyad. Il segretario di Stato americano e il principe ereditario Mohammed bin Salman hanno discusso del "coordinamento regionale per porre fine in modo duraturo alla crisi a Gaza", secondo il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller. I due hanno sottolineato l'"urgente necessità di ridurre le tensioni regionali", ha detto Miller, riferendosi all'ondata di attacchi in tutta la regione che ha innescato contrattacchi da parte degli Stati Uniti e dei suoi partner. La visita di Blinken prevede anche due tappe in Israele e Qatar.
Attaccato cargo Gb al largo dello Yemen, lievi danni
Nuovo attacco nel Mar Rosso. Un mercantile britannico è stato colpito poco dopo la mezzanotte a ovest di Hodeida, al largo dello Yemen. Lo ha reso noto l'Uk Maritime Trade Operations (Ukmto), secondo cui nessuno a bordo è rimasto ferito, mentre il cargo ha riportato solo lievi danni e ha ripreso la navigazione. Secondo l'Ukmto, il comandante della nave ha riferito della "presenza di una piccola imbarcazione sul lato sinistro" prima che venisse sparato un proiettile.
The Jerusalem Post: "Un nuovo rapporto pubblicato martedì mattina rivela un quadro preoccupante delle condizioni in cui vengono tenuti i prigionieri a seguito della guerra di Israele contro Hamas a Gaza"
Yemen, attacchi Usa-Gb contro Houthi: rischio guerra totale in Medioriente? Cosa sappiamo
Usa e Gran Bretagna hanno nuovamente colpito gli obiettivi dei ribelli in Yemen, legati a doppio filo alla Repubblica Islamica in Iran: in questo modo si rischia di “fare il gioco” degli Houthi, che possono accrescere la loro immagine rivoluzionaria. Nonostante si rischi costantemente l’allargamento del conflitto, la possibilità che ciò avvenga resta ancora improbabile visto che non sembra essere negli interessi o nelle ambizioni di Washington e Teheran. L'ANALISI
Il leader Houti: Italia bersaglio se partecipa all'aggressione
"Consigliamo agli europei di aumentare la pressione sui responsabili degli orrori a Gaza. Le nostre operazioni mirano a fermare l'aggressione e a sollevare l'assedio. Qualsiasi altra giustificazione per l'escalation da parte degli europei è inaccettabile", le sue parole. LEGGI L'ARTICOLO
Nuovo attacco Usa nello Yemen contro gli Houthi
Gli Stati Uniti hanno effettuato ieri pomeriggio un nuovo attacco contro gli Houthi nello Yemen, prendendo di mira due droni marini carichi di esplosivi: lo ha reso noto su X il Comando militare statunitense in Medio Oriente (Centcom). L'esercito ha effettuato "un attacco di autodifesa contro due droni marini di superficie carichi di esplosivo intorno alle 15:30 (ora di Sanaa)", le 13:30 in Italia, si legge nel messaggio. Le forze statunitensi "hanno identificato" questi droni nelle "aree dello Yemen controllate dagli Houthi" e hanno ritenuto che rappresentavano "una minaccia imminente per le navi militari e mercantili statunitensi", prosegue la nota.
Cargo Gb danneggiato in attacco droni al largo dello Yemen
Una nave mercantile di proprietà britannica è stata danneggiata in un attacco di droni al largo dello Yemen controllato dai ribelli Houthi: lo ha reso noto oggi la società di sicurezza marittima britannica Ambrey. La nave, battente bandiera delle Barbados, ha "subito lievi danni sul lato sinistro", ha affermato la Ambrey, aggiungendo che non ci sono stati feriti.