Piano Usa per posizionare in Uk testate nucleari più potenti di quella usata a Hiroshima
Secondo documenti del Pentagono consultati dal "Telegraph", per la prima volta in 15 anni gli Stati Uniti avrebbero stipulato contratti di appalto per una nuova struttura nella base aerea della Royal Air Force vicino al villaggio di Lakenheath, nel Suffolk. Una mossa per rispondere alla crescente minaccia della Russia, che intanto ha fatto sapere che il sistema missilistico Sarmat, razzo balistico intercontinentale in grado di colpire in tutto il mondo, sarà messo in servizio di combattimento nel 2024
- Gli Stati Uniti starebbero pianificando lo stazionamento di armi nucleari nel Regno Unito per la prima volta in 15 anni, in seguito alla crescente minaccia della Russia. Lo riporta il Telegraph citando documenti del Pentagono
- Le testate, tre volte più potenti della bomba di Hiroshima, dovrebbero essere posizionate nel Suffolk. In precedenza gli Usa avevano piazzato missili nucleari nella base della Royal Air Force vicino al villaggio di Lakenheath (nella foto), ma li hanno rimossi nel 2008 dopo che la minaccia della Guerra fredda si era attenuata
- I documenti del Pentagono, riporta il Telegraph, rivelano contratti di appalto per una nuova struttura nella base aerea. Ma un portavoce del ministero della Difesa britannico ha dichiarato: "Rimane una politica di lunga data del Regno Unito e della Nato quella di non confermare né smentire la presenza di armi nucleari in un determinato luogo"
- Già il 29 agosto dello scorso anno il The Guardian aveva riferito che l’aeronautica americana aveva messo da parte un finanziamento di 50 milioni di dollari per avviare un progetto destinato al ritorno delle armi nucleari statunitensi nel Regno Unito
- Il quotidiano aveva parlato di una mega struttura da 144 posti letto proprio nel Suffolk presso la base della Raf a Lakenheath. Per giustificare la spesa, spiegava il The Guardian, l'aeronautica americana aveva dichiarato al Congresso che l'edificio era destinato a "ospitare il personale arruolato nell'ambito come di una missione di garanzia" che, secondo gli esperti, è il gergo utilizzato dal Pentagono per riferirsi alla gestione delle armi nucleari
- Secondo quanto riferito ad agosto dal The Guardian, la costruzione dell'edificio dovrebbe iniziare nel giugno 2024 e finire a febbraio 2026. (Nella foto una protesta nel novembre 2022 a Lakenheath contro il ritorno delle armi nucleari)
- La notizia arriva dopo vari appelli, giunti da entrambe le sponde dell'Atlantico, affinché il Regno Unito sia preparato in caso di una potenziale guerra tra le forze della Nato e la Russia. Pochi giorni fa il generale Sir Patrick Sanders (nella foto), capo uscente dell'esercito britannico, ha dichiarato che i suoi 74.000 effettivi devono essere rafforzati da almeno 45.000 riservisti e cittadini per essere meglio preparati a un eventuale conflitto. Tuttavia Downing Street ha affermato che il servizio militare rimarrà volontario
- Dalla Russia intanto il viceministro della Difesa Alexey Krivoruchko ha fatto sapere che il sistema missilistico Sarmat, razzo balistico intercontinentale in grado di colpire in tutto il mondo e portare testate nucleari, sarà messo in servizio di combattimento nel 2024
- Krivoruchko (nella foto) ha poi aggiunto che quest'anno l'industria della difesa russa fornirà oltre 36.000 unità di equipaggiamento, 16,5 milioni di armi, più di 1 milione di unità di armamenti mobili, giubbotti antiproiettile e strutture di comunicazione alle forze armate
- Le cifre "superano di parecchie volte i livelli simili del 2022 e del 2023. Su questi punti sono stati stipulati contratti e sono stati stanziati i finanziamenti in bilancio", ha affermato il viceministro citato dalla Tass, aggiungendo che le forze aerospaziali russe riceveranno nel 2024 i bombardieri Tu-160m e sistemi di difesa aerea S-500. (Nella foto un missile Sarmat)