Medioriente, chi sono i coloni in Cisgiordania: giovanissimi e ultraortodossi
Gli insediamenti rappresentano una fonte di attrito fra Israele e il mondo arabo da una parte e fra Israele e gli Stati Uniti e l’Unione europea dall’altra. Il numero dei coloni è sempre progressivamente cresciuto dal 1967, ma a oggi rappresenta solo il 14% della popolazione. Della situazione in Cisgiordania si è parlato nella puntata del 31 ottobre di Numeri, approfondimento di Sky TG24
- Israele è uscita militarmente dalla Striscia di Gaza a seguito di un disimpegno unilaterale nel 2005 e a quel tempo ha evacuato i propri cittadini che rappresentavano circa l’1% della popolazione. A oggi, mentre la comunità internazionale parla spesso di due popoli e due Stati come soluzione al conflitto, i coloni della Cisgiordania e i loro rappresentanti al governo sembrano però non essere d’accordo. Proprio della situazione in questo territorio si è parlato nella puntata del 31 ottobre di Numeri, approfondimento di Sky TG24
- In Cisgiordania gli insediamenti rappresentano una fonte di attrito fra Israele e il mondo arabo da una parte e fra Israele e gli Stati Uniti e l’Unione europea dall’altra. Nel 2022, secondo dati Ue, a Gerusalemme Est c’erano 230mila coloni israeliani e in Cisgiordania 465mila. Il numero dei coloni in Cisgiordania è sempre progressivamente cresciuto dal 1967, anno della Guerra dei sei giorni. Se nel 1976 erano 3.200, alla fine degli anni Novanta erano quasi 184mila e già dal 2018 hanno superato i 400mila
- Tuttavia, ancora oggi in Cisgiordania i coloni ebrei rappresentano solo il 14% della popolazione contro l’86% di palestinesi (dati Ue)
- Questo perché gli insediamenti sono circa 150, a cui poi si aggiungono gli avamposti, e sono molto piccoli: quelli che hanno più di 20mila abitanti - come mostra la cartina - sono pochissimi
- La popolazione dei coloni in Cisgiordania è giovanissima: il 50,4% ha meno di 20 anni, un dato che ricalca la demografia da parte araba di Gaza
- Una quota rilevante degli insediamenti di coloni ebrei in Cisgiordania è composta da ultraortodossi (33%), solo il 14% invece dai cosiddetti “secolarizzati”
- Secondo un portavoce dell’Unione europea "la recrudescenza del terrorismo dei coloni in Cisgiordania ha portato a un numero altissimo di feriti e a comunità palestinesi costrette a lasciare le loro case. La situazione potrebbe andare fuori controllo. Israele ha il dovere di proteggere i civili in Cisgiordania dalla violenza dei coloni estremisti, di perseguire i responsabili e di garantire l'intervento dell'Idf. È un obbligo legale che deve essere rispettato"