Guerra a Gaza, il ruolo cruciale dei tunnel di Hamas. Cosa farà Israele?
Il conflitto potrebbe decidersi sotto terra. Nei tunnel usati dai terroristi per l’attacco del 7 ottobre e per tenere prigionieri gli ostaggi. Gli israeliani, che hanno anche accusato Hamas di avere il suo Comando centrale nei sotterranei dell’ospedale Shifa, si stanno interrogando su come muoversi in questo terreno di battaglia pieno di rischi. Ed emerge l’ipotesi di usare dei “soldati-topi” per la bonifica dei cunicoli
- La guerra tra Israele e Hamas potrebbe decidersi sotto terra. I tunnel sono una delle chiavi del conflitto: sono stati usati per l’attacco del 7 ottobre e sarebbero anche ubicati lì i covi dove vengono tenuti prigionieri gli ostaggi dei terroristi. Gli israeliani si stanno quindi interrogando su come muoversi in questo terreno di battaglia pieno di rischi
- Nell’offensiva di Israele degli ultimi giorni, il mirino è puntato proprio sui tunnel di Hamas a Gaza. Il 28 ottobre il portavoce militare israeliano ha detto che sono stati circa 150 gli obiettivi sotterranei colpiti dall'aviazione nella notte precedente nel nord della Striscia
- Daniel Hagari, portavoce dell'Idf, ha denunciato che lo Shifa (in foto), il principale ospedale di Gaza City e il più grande della Striscia, sarebbe usato come Comando centrale di Hamas. Ha mostrato foto, video, registrazioni e immagini satellitari che proverebbero come Hamas gestisca “la guerra dagli ospedali e usando i civili come scudi umani”. Un'accusa respinta da Hamas che parla "di menzogne"
- Secondo l'esercito sono diversi i "complessi" sotterranei sotto l'ospedale usati dai leader dei miliziani per gli attacchi contro Israele: usano la rete elettrica della struttura sanitaria e nascondono ingenti quantità di benzina. Hagari ha detto: "Abbiamo le prove concrete che centinaia di terroristi si sono riversati nell'ospedale per nascondersi dopo i massacri dello 7 ottobre"
- L'accesso al centro di comando sotterraneo - ha continuato - “avviene tramite numerosi tunnel posti all'esterno della struttura ospedaliera in modo che i capi di Hamas possano raggiungere i loro posti di comando senza entrare dall'ospedale. Ma, secondo Hagari, non c'è questa unica via: l'accesso al centro sotterraneo è possibile anche da alcuni punti del nosocomio
- Secondo Joel Roskin, geologo dell'Università Bar Ilan di Israele, l'attacco del 7 ottobre scorso ai kibbutz di frontiera ha rivelato come Hamas abbia "significativamente migliorato e rafforzato le sue capacità tattiche" sin da quando, decenni fa, ha cominciato a scavare i tunnel a Gaza dove nascondersi
- Sono questi tunnel, dice Roskin, ad aver avuto uno ruolo d'eccezione negli attuali sviluppi. "Ciò che è interessante di Hamas è che il tasso di crescita dei tunnel, non solo in termini di dimensioni ma anche di finalità, ha completato lo sviluppo del concetto operativo dell'organizzazione. Tutto è cominciato con il contrabbando di merci, per passare poi al contrabbando di armi e successivamente ai tunnel di attacco”
- Negli ultimi anni, a giudizio di Roskin, Hamas ha integrato "in molti modi il sistema clandestino" passando da "difensivo a offensivo" in un mix "di guerra militare, guerriglia e terrorismo". "Queste condizioni - ha concluso - rappresentano davvero una sfida all'offensiva completa per l'esercito israeliano”
- Le gallerie delle Brigate al Qassam sono lunghe chilometri, profonde dai 4 ai 12 metri. I rapporti dello Stato Maggiore li descrivono come una “città sotterranea” conosciuta anche come la “metropolitana di Gaza”. Negli anni i tunnel si sono trasformati da vie per importare clandestinamente rifornimenti di cibo e armi a passaggi per entrare in territorio israeliano, come accaduto nell’attacco del 7 ottobre
- Per Israele quindi diventa cruciale scoprire e mappare questo dedalo di tunnel sotto la Striscia, grazie a sensori e ricognizioni dall’alto. Come spiega il Corriere della Sera, sono stati addestrati due reparti ad hoc, investendo ingenti risorse in ricerche. Israele ha consultato gli Usa per capire come si comportano con i tunnel dei narcos. La soluzione definitiva potrebbe essere quella di portare le truppe nelle gallerie. Una sorta di soldati-topi, aiutati da cani con telecamere e altri strumenti tecnologici sofisticati