
L'ambasciatore israeliano all'Onu, Gilad Erdan, ha chiesto un passo indietro da parte del segretario generale delle Nazioni unite, dopo che quest'ultimo ha affermato che gli attacchi di Hamas non sono arrivati dal nulla. "L'Europa avrà i terroristi alla porta", ha aggiunto il ministro degli Esteri Eli Cohen. L'esercito israeliano è pronto per l'invasione di terra di Gaza e prenderà la decisione "con il potere politico", ha detto, invece, il capo di Stato maggiore dell'esercito, Herzi Halevi
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Scontro all'Onu tra il segretario Antonio Guterres e Israele. L'ambasciatore di Tel Aviv alle Nazioni unite, Gilad Erdan, ha chiesto le dimissioni del segretaio generale, dopo che quest'ultimo ha affermato che gli attacchi di Hamas non sono arrivati dal nulla. "L'Europa avrà i terroristi alla porta", ha aggiunto il ministro degli Esteri Eli Cohen. L'esercito israeliano, intanto, è pronto per l'invasione di terra di Gaza e prenderà la decisione "con il potere politico", ha detto il capo di Stato maggiore dell'esercito, Herzi Halevi. Israele nega la fornitura di carburante chiesta dai jihadisti per liberare i 50 loro prigionieri con doppia nazionalità. Nuovi raid israeliani e altri razzi lanciati verso il Sud dello Stato ebraico. L'Onu chiede il cessate il fuoco umanitario. Biden: "Solo dopo la liberazione degli ostaggi".
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- I motivi storici
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
- Gaza, il fallimento dell'intelligence israeliana
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Al Jazeera: "Secondo palestinese morto in carcere Israele"
Oggi un secondo palestinese è morto in un carcere israeliano. Il Consiglio delle organizzazioni palestinesi per i diritti umani ha esortato la Croce Rossa a visitare le carceri israeliane dove sono detenuti palestinesi per indagare sulla morte di due detenuti. Lo rende noto Al Jazeera. In una lettera, il Consiglio ha sottolineato la necessità che la Croce Rossa si rechi nelle carceri di Megiddo e Ofer, dove due uomini palestinesi sono morti in due distinti incidenti lunedì e martedì.
I cugini di un ostaggio israeliano: famiglia è forte per te

Hamas: "Cinquanta uccisi in un'ora di attacchi israeliani su Gaza"
Il ministero della Sanità di Hamas ha affermato che almeno 50 persone sono state uccise oggi in una sola ora per l'aumento degli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza. "Gli occupanti israeliani estendono i loro attacchi a molteplici aree della Striscia di Gaza, uccidendo circa 50 martiri durante l'ultima ora", ha precisato un portavoce del ministero della Sanità in una dichiarazione. La cifra non può essere verificata in modo indipendente, riporta l'Afp.
Famiglie ostaggi incontrano Guterres, Cohen non voleva
Le famiglie degli israeliani presi in ostaggio da Hamas sono state sottoposte a pressioni da parte del loro ministro degli Esteri, Eli Cohen, affinché annullassero l'incontro programmato con il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres a causa delle osservazioni controverse pronunciate all'inizio della giornata. Lo scrive il quotidiano
israeliano 'Haaretz'. Molte famiglie - prosegue 'Haaretz' - hanno comunque incontrato Guterres, non disposte a sprecare l'opportunità di un incontro personale con il massimo diplomatico del mondo
Meloni a familiari vittime e ostaggi: "Sgomento ferocia Hamas"
"Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato oggi a Palazzo Chigi una delegazione dei familiari delle vittime e degli ostaggi del brutale attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre scorso. Nel corso dell'incontro, il presidente ha ascoltato le storie dei familiari e ha espresso il profondo sgomento per la ferocia con la quale Hamas si è accanito contro civili inermi, casa per casa, non risparmiando neppure donne, bambini e anziani. Il presidente Meloni ha rinnovato la solidarieta' e la vicinanza del governo allo Stato d'Israle, ha ribadito la forte preoccupazione per gli ostaggi e ha confermato il suo impegno per la loro liberazione immediata. Ad accompagnare la delegazione l'Ambasciatore d'Israele in Italia Alon Bar, il presidente dell'Ucei Noemi Di Segni e il presidente della Comunità ebraica di Roma Victor Fadlun". Lo riferisce una nota di palazzo Chigi.
L'Idf uccide quattro militanti di Hamas durante un tentativo di infiltrazione via mare
Almeno quattro militanti di Hamas sono stati uccisi nelle acque al largo della città di Zikim, al confine meridionale di Gaza, dopo aver tentato di infiltrarsi in Israele. Lo hanno riferito i media israeliani, precisando che sono stati segnalati pesanti colpi di arma da fuoco tra le forze di sicurezza israeliane e i terroristi. Sul luogo del tentativo di infiltrazione sarebbe stato presente anche un elicottero dell'aeronautica israeliana.
8 tir sono entrati stasera a Gaza
La Mezzaluna Rossa afferma che stasera otto camion carichi di aiuti umanitari sono entrati nella Striscia di Gaza attraverso il valico di frontiera di Rafah. L'organizzazione ha affermato che cinque camion trasportano acqua, due cibo e uno trasporta medicinali. La notizia è rilanciata da Al Jazeera.
Onu, Guterres: "Israele sta violando diritto internazionale"
Ministro Esteri saudita: "Cessate fuoco è un imperativo"
Il ministro degli Esteri saudita, Faisal bin Farhan Al Saud, afferma che i leader arabi presso la sede delle Nazioni unite a New York si sono riuniti con "un messaggio unitario: più violenza non è la risposta, tutta la vita civile merita protezione e questo include la vita dei civili palestinesi a Gaza". "Ed e' per questo che siamo tutti qui uniti, chiedendo un cessate il fuoco immediato, l'immediata revoca del blocco su Gaza e il ritorno ad un processo di pace e a un approccio vero e serio per risolvere la questione del popolo palestinese", ha detto Faisal bin Farhan Al Saud.
Israele pubblica foto di depositi di carburante a Gaza
L'esercito israeliano ha pubblicato su X una foto satellitare di una dozzina di serbatoi di carburante all'interno della Striscia di Gaza, appena a nord del valico di Rafah, affermando che contengono 500mila litri di carburante. Lo rende noto la Bbc. Israele ha offerto un consiglio ironico all'Unrwa, che si lamenta per la mancanza di carburante: "Chiedi ad Hamas se potete averne un po'".
Colloquio Cohen-Wang Li su cessate il fuoco
Il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, ha parlato con la controparte cinese, Wang Li, nel contesto degli sforzi della Cina per chiedere un cessate il fuoco immediato. Lo scrive il quotidiano israeliano Haaretz. Cohen ha affermato di "esprimere le aspettative di Israele nei confronti della Cina", chiedendo inoltre alla Cina di cogliere ogni opportunità per chiedere il rilascio immediato di tutti gli ostaggi detenuti a Gaza. Cohen ha, inoltre, "espresso preoccupazione per il discorso pubblico anti-israeliano e antisemita sui social network in Cina".
Gaza: "Almeno 50 persone uccise nelle ultime ore"
Almeno 50 persone sono state uccise in varie aree della Striscia di Gaza nelle ultime ore. Lo ha dichiarato Ashraf al-Qedra, portavoce del ministero della Sanità palestinese. In un post su X, ha affermato che Israele ha “ampliato” i suoi attacchi, prendendo di mira più aree dell’enclave assediata.
Macron a Ramallah: "Attacco Hamas catastrofe per i palestinesi"
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha affermato oggi a Ramallah che l'attacco di Hamas contro Israele è stato "una catastrofe anche per i palestinesi", aggiungendo che "nulla giustifica le sofferenze" dei civili a Gaza. "Una vita palestinese vale una vita francese e vale una vita israeliana", ha detto Macron parlando al fianco del presidente dell'Autorità palestinese, Abu Mazen, che gli ha chiesto di agire per mettere fine all'"aggressione" di Israele a Gaza.
Esercito: "Due lanci dalla Siria verso Israele, rispondiamo"
L'esercito di Israele ha riferito di aver "identificato due lanci dalla Siria verso il territorio israeliano, caduti in aree aperte" e che le forze di difesa "stanno rispondendo con il fuoco dell'artiglieria sulle fonti del lancio". L'esercito non ha specificato la natura dei due lanci verso il territorio israeliano.
Onu: "Venti camion con aiuti non sono entrati oggi a Gaza"
Le Nazioni unite hanno affermato in serata che 20 camion che avrebbero dovuto consegnare oggi aiuti alla Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah dall'Egitto non sono entrati nell'enclave. Lo riporta il quotidiano israleiano Haaretz. "Speriamo che possano entrare a Gaza domani", ha detto il portavoce degli aiuti delle Nazioni Unite Eri Kaneko. Da sabato, 54 camion sono entrati a Gaza trasportando cibo, medicine e acqua, che il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha descritto come "una goccia di aiuti in un oceano di bisogno".
Famiglie ostaggi: "Guterres vergognoso, giustifica Hamas"
Le dichiarazioni del Segretario generale dell'Onu Antonio Guterres "sono scandalose": "ignora vergognosamente il fatto che sabato 7 ottobre è stato perpetrato un genocidio contro il popolo ebraico e ha trovato un modo modo indiretto per giustificare gli orrori che sono stati commessi contro gli ebrei". Lo afferma in un comunicato il Forum delle famiglie dei dispersi e dei rapiti nell'attacco di Hamas.
Abu Mazen a Macron: "Finisca l'aggressione contro Gaza"
Il presidente palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas) ha esortato oggi il suo omologo francese Emmanuel Macron a lavorare per "fermare l'aggressione" a Gaza, nel 18/esimo giorno della guerra tra Israele e il movimento islamico palestinese Hamas. "La esortiamo, presidente Macron, a far cessare questa aggressione", ha affermato Abu Mazen dopo l'incontro con il presidente francese presso la sede dell'Autorità Palestinese a Ramallah, in Cisgiordania.
Casa Bianca: "Inevitabile ci siano altre vittime civili"
Gli Stati Uniti hanno esortato Israele a evitare vittime civili nella guerra contro Hamas, ma alcuni altri rmarranno vittime nel "disordinato" conflitto, ha detto martedì la Casa Bianca. "Questa è guerra. È combattimento. È sanguinoso, brutto e sarà complicato, civili innocenti verranno feriti in futuro", ha detto ai giornalisti il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby.
Al Maliki all'Onu: "70% morti donne, anziani, bambini"
"Oltre 2 milioni di palestinesi sono in missione di sopravvivenza ogni giorno, ogni notte. Quando i rappresentanti avranno finito di pronunciare i loro discorsi oggi, 150 palestinesi saranno stati uccisi, tra cui 60 bambini. Nelle ultime due settimane sono stati uccisi oltre 5.700 palestinesi, tra cui oltre 2.300 bambini e 1.200 donne. I feriti sono oltre 15mila, mentre almeno 1.500 risultano dispersi sotto le macerie. Ripeto: il 70% di tutte le vittime sono donne, bambini e anziani. Rispetto alla popolazione di Gaza, ciò
equivale a 145mila cittadini britannici o 700mila cittadini statunitensi. Quasi tutte le persone uccise sono civili. 1,4 milioni di palestinesi sono stati sfollati". Lo ha detto il ministro degli Esteri palestinese, Riad Maliki, nel suo intervento al Consiglio di sicurezza dell'Onu.
Usa: "La colpa del 7 ottobre è di Hamas non di Israele"
"La responsabilità del 7 ottobre è di Hamas, solo di Hamas. Non di Israele né dei civili innocenti". Lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, commentando le dichiarazioni del Segretario generale dell'Onu Antonio Guterres.
Onu: "Senza carburante a Gaza domani sospendiamo attività"
L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi ha annunciato che domani sarà costretta a smettere di lavorare nella Striscia di Gaza a meno che non ci siano consegne di carburante nel territorio devastato dalla guerra. "Se non otteniamo urgentemente carburante, saremo costretti a sospendere le nostre operazioni nella Striscia di Gaza a partire da domani sera", ha dichiarato oggi l'Unrwa su X.
Blinken: "I morti americani sono 33 "
Trentatrè americani sono morti in seguito all'attacco di Hamas in Israele il 7 ottobre. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken.
"Attacco con razzi contro una base con forze Usa in Iraq"
Due razzi sono caduti all'interno della base aerea irachena di Ain al-Asad, che ospita forze statunitensi e altre forze internazionali a ovest di Baghdad. Lo hanno riferito due fonti della sicurezza a Reuters, come riportato dalla stessa agenzia di stampa sul proprio sito web. Una delle fonti ha detto che i razzi erano grandi e che il lanciarazzi è stato trovato a circa 50 km a sud-est della base. La base aerea di Ain al-Asad si trova nella provincia occidentale di Anbar.
Ira di Cohen all'Onu, "Guterres in che mondo vive?"
"Signor segretario generale, in che mondo vive? Sicuramente non nel nostro". In questo modo il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, si è rivolto a Antonio Gutrerres nel suo intervento alla riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla guerra in corso tra Israele e Hamas. L'Onu, ha aggiunto il ministro israeliano, "non avrà motivo di esistere" se le nazioni che la compongono non si schiereranno dalla parte di Israele "e dalla parte dei principi fondamentali dell'umanità descritti nella Carta dell'Onu".
Biden. "Aiuti a Gaza non arrivano abbastanza rapidamente"
"L'arrivo degli aiuti a Gaza non è abbastanza rapido". Lo ha detto Joe Biden.
Guterres: "Gli attacchi di Hamas non sono venuti dal nulla"
"È importante riconoscere anche che gli attacchi di Hamas non sono arrivati dal nulla. Il popolo palestinese è stato sottoposto a 56 anni di soffocante occupazione". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres nel suo intervento al Palazzo di Vetro sottolineando che "le sofferenze del popolo palestinese non possono giustificare gli spaventosi attacchi di Hamas. E quegli attacchi spaventosi non possono giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese".
L'ambasciatore di Israele all'Onu: "Guterres si dimetta"
"Il segretario generale dell'Onu, che mostra comprensione per la campagna di sterminio di massa di bambini, donne e anziani, non è adatto a guidare l'Onu. Lo invito a dimettersi immediatamente". Lo scrive su X l'ambasciatore di Israele all'Onu, Gilad Erdan. "Non vi è alcuna giustificazione né senso nel parlare con coloro che mostrano compassione per le più terribili atrocità commesse contro i cittadini di Israele e il popolo ebraico. Semplicemente non ci sono parole", aggiunge Erdan.
"Uomini-rana di Hamas intercettati nel sud di Israele"
Reparti dell'esercito israeliano sono impegnati a respingere una infiltrazione di commando di Hamas ritenuta ''la più importante dalle stragi del 7 ottobre nei kibbutz di frontiera''. Lo ha riferito la televisione commerciale Ch.13 secondo cui una dozzina di uomini-rana provenienti dal nord della Striscia hanno cercato di infiltrarsi via mare nella costa di Zikim, nel sud di Israele. Quattro di loro sono stati uccisi, mentre gli altri vengono ancora ricercati. In prossimità della città israeliana di Ashkelon è stato elevato lo stato di allerta.
Figlio ostaggi uccisi: "Pace con Palestina, mai con Hamas"
"La pace con la Palestina è possibile, ma non con Hamas. Mai con Hamas". Lo dice all'Ansa, Nadav Kipnis figlio di Eviatar e Lilach, la coppia di italo israeliani sequestrati nel kibbutz di Be'er nell'attacco del 7 ottobre e uccisi da Hamas. "Prima di tutto vorrei dire che le due donne Israelo-americane rilasciate, sono due mie parenti lontane. E sono felice per loro, ma voglio dire che queste immagini che girano (in cui un'ostaggio rilasciato dà la mano ad un sequestratore e dice 'shalom', ndr) potrebbero essere false. Visto che hanno ucciso, rapito e stuprato persone non possiamo pensare che siano così generosi".
Netanyhau ai soldati: "Siamo vicini al prossimo passo"
"Siamo davanti al prossimo passo, sta arrivando". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu parlando ai soldati in una base dell'esercito. "Voi lo sapete e voi siete parte di questo. Non ci fermeremo finché" - ha aggiunto - "non avremo finito, con il vostro aiuto".
Putin: "Catastrofico deterioramento crisi umanitaria a Gaza"
Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso oggi, nel corso di una telefonata con il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan, preoccupazione per il "catastrofico deterioramento" della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, bombardata dall'esercito israeliano dopo l'offensiva di Hamas. Secondo il Cremlino, i due leader "hanno espresso profonda preoccupazione per il numero crescente di vittime civili e per il catastrofico deterioramento della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza".
Ministro Israele: "Non incontro Guterres dopo le sue parole"
"Non incontrerò il segretario generale dell'Onu. Dopo il 7 ottobre non c'è spazio per un approccio equilibrato. Hamas deve essere cancellato dal mondo". Lo ha scritto su X il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen - che si trova a New York per il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite - dopo le affermazioni attribuite ad Antonio Guterres.
Blinken: "Usa risponderanno a qualsiasi attacco dell'Iran"
"Gli Stati Uniti risponderanno in maniera decisa contro qualsiasi attacco dell'Iran". Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken intervenendo all'Onu.
Ambasciatore Israele a Onu: "Guterres si dimetta"
L'ambasciatore israeliano all'Onu, Gilad Erdan, ha chiesto le dimissioni del segretario generale, Antonio Guterres, dopo che quest'ultimo ha affermato che gli attacchi di Hamas non sono arrivati dal nulla. Lo riferiscono i media israeliani. "Non vi è alcuna giustificazione né ha senso parlare con coloro. che mostrano comprensione per gli atti più terribili commessi contro i cittadini di Israele, tanto meno da un'organizzazione dichiaratamente terroristica", ha affermato Erdan.
Israele all'Onu: "L'Europa la prossima a essere colpita"
"L'Europa sarà la prossima ad essere colpita da Hamas. Avrà i terroristi alla porta". Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, intervenendo all'Onu.
Erdogan chiama Putin: "Aiuti raggiungano Gaza"
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto oggi un colloquio telefonico con il presidente russo Vladimir Putin. Al centro del dialogo la crisi umanitaria in corso nella Striscia di Gaza. In base a quanto reso noto dalla presidenza turca i due leader hanno discusso gli ultimi sviluppi del conflitto in Medio Oriente tra l'organizzazione terroristica palestinese Hamas e Israele. Il presidente turco ha ribadito le preoccupazione per la popolazione di Gaza e la necessità che aiuti umanitari raggiungano i civili al più presto. Erdogan ha poi ribadito la disponibilità da parte della Turchia a mediare nel conflitto e l'importanza della creazione di uno stato palestinese per una pace duratura nell'area.
Guterres: "Hamas non nasce dal nulla", Israele protesta
Gli attacchi di Hamas contro Israele "non sono avvenuti dal nulla", "il popolo palestinese è stato sottoposto a 56 anni di soffocante occupazione", anche se "le sofferenze del popolo palestinese non possono giustificare gli spaventosi attacchi di Hamas". Lo ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres aprendo la riunione speciale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla crisi in Medio Oriente. "I terribili attacchi" di Hamas "non possono giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese", ha aggiunto Guterres, che ha parlato di "chiare violazioni del diritto umanitario" a Gaza e ha chiesto un cessate il fuoco "immediato" per alleviare la "sofferenza epica" della popolazione di Gaza.
Guterres insiste: "Cessate il fuoco umanitario immediato"
Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha insistito per un "cessate il fuoco immediato" a Gaza. Guterres ha poi deplorato le "chiare violazioni del diritto umanitario internazionale" nella zona di Gaza.
Israele attacca cellula Hezbollah in Libano
L'esercito israeliano ha rivendicato di aver distrutto "una cellula terroristica", e le armi che aveva a disposizione, con un raid aereo in territorio libanese nell'area di Har Dov. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliane (Idf), aggiungendo che è stata anche bombardata la fonte dei lanci di armi anti carro contro il kibbutz Manara, vicino al confine col Libano. Nessuno è rimasto ferito nei bombardamenti dal Libano contro l'aea di kibbutz.
Hezbollah: "30 combattenti uccisi in 16 giorni di guerra"
Sono 30 i combattenti di Hezbollah uccisi in azioni contro Israele in operazioni militari nel sud del Libano condotte dall'8 ottobre a oggi. E' quanto risulta da un conteggio fatto sulla base dei necrologi diffusi dallo stesso Partito di Dio filo-iraniano e dai funerali di "martiri" svoltisi nel sud del Libano in queste ultime settimane. Hezbollah oggi ha annunciato l'uccisione di altri due combattenti in azioni contro l'esercito israeliano.
Biden: "Usa impegnati a garantire diritto popolo palestinese a autodeterminazione"
Google disattiva info su traffico in Israele e Gaza
Google ha deciso di disattivare le informazioni sul traffico in tempo reale in Israele e Gaza sulle sue app Maps e Waze come precauzione di sicurezza durante il conflitto in corso. Lo riferisce Bloomberg citando una dichiarazione di un portavoce di Google. "Come abbiamo fatto in precedenza in situazioni di conflitto e in risposta all'evolversi della situazione nella regione, abbiamo temporaneamente disabilitato la possibilita' di vedere le condizioni del traffico in tempo reale per rispetto della sicurezza delle comunità locali". Secondo il sito, la richiesta è stata avanzata dall'esercito israeliano per non rivelare i movimenti delle truppe. In ogni caso, le persone alla guida riceveranno le previsioni dell'orario di arrivo in base alla posizione. GeekTime ha riferito che anche Apple avrebbe sospeso i suoi servizi analoghi ma non e' stato ancora confermato.

©Ansa
Erdogan a Putin: "Silenzio dell'Occidente su Gaza peggiora la crisi"
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha discusso con l'omologo russo Vladimir Putin del conflitto in Israele e Palestina. "Il silenzio dei Paesi occidentali ha portato la crisi umanitaria a Gaza a livelli incontrollabili", ha detto Erdogan a Putin durante la telefonata, aggiungendo che la Turchia continuerà con i suoi sforzi per cercare di riportare tranquillità nella regione, riporta la presidenza della Repubblica di Ankara.
Mo: riunione consiglio sicurezza Onu, parteciperà anche Cohen
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà questa sera ora italiana sulla situazione del Medio Oriente in seguito all'attacco di Hamas ad Israele lo scorso 7 ottobre. Alla riunione parteciperà anche il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen. Tra gli altri ci saranno anche il segretario di Stato Usa, Antony J. Blinken e il ministro degli Esteri francese, Catherine Colonna.
Nel corso della riunione, ha spiegato il ministero degli Esteri francese, Colonna ribadirà la volontà di Parigi di coinvolgere il Consiglio attorno a principi condivisi: la condanna senza equivoci degli attacchi terroristici di Hamas contro Israele, la liberazione degli ostaggi, la protezione dei civili, il rispetto da parte di tutti del diritto umanitario internazionale e la necessità di svolgere tutti gli sforzi possibili per prevenire una deflagrazione in tutto il Medio Oriente. La Francia difenderà l’introduzione di una tregua umanitaria, che potrà portare anche a un cessate il fuoco, una tregua necessaria per consentire la distribuzione degli aiuti alle popolazioni civili.
Oms: "A Gaza fermi 6 ospedali senza carburante, migliaia a rischio della vita"
"Il sistema sanitario di Gaza si disintegra". E' l'allarme lanciato dall'Organizzazione mondiale della sanità che informa in una nota di non essere in grado di distribuire carburante e forniture sanitarie essenziali e salvavita ai principali ospedali nel Nord di Gaza, per la mancanza di garanzie di sicurezza. Da qui il nuovo appello per "un cessate il fuoco umanitario immediato".
Preoccupa la mancanza di scorte mediche e carburante e le conseguenze di queste carenze sono già visibili, evidenzia l'agenzia Onu: "Oltre agli ospedali che hanno dovuto chiudere a causa di danni e attacchi, sei ospedali in tutta la Striscia di Gaza si sono già fermati per mancanza di carburante. A meno a che non vengano consegnati con urgenza" gli aiuti e i rifornimenti necessari "migliaia di pazienti vulnerabili rischiano la morte o complicazioni mediche, dal momento che servizi cruciali smettono di funzionare a causa della mancanza di energia elettrica. Tra questi figurano mille pazienti dipendenti dalla dialisi, 130 neonati prematuri che necessitano di una serie di cure e pazienti in terapia intensiva o bisognosi di un intervento chirurgico che dipendono da una fornitura stabile e ininterrotta di elettricità per sopravvivere".
"Esercito pronto per operazione, decideremo con i politici"
L'esercito è pronto per l'invasione di terra di Gaza e prenderà la decisione "con il potere politico". Lo ha detto il capo di stato maggiore dell'esercito Herzi Halevi, citato dai media. Halevi ha detto che ci sono state "considerazioni tattiche e anche strategiche" che hanno dilazionato l'offensiva di terra ma che hanno consentito all'esercito di prepararsi al meglio. "Stiamo facendo tesoro di ogni minuto - ha detto in una conversazione con i giornalisti sul fronte sud davanti Gaza - per essere meglio preparati. "Ed ogni minuto che passa sull'altro lato, colpiamo il nemico ancora di più, uccidendo i terroristi, distruggendo le infrastrutture e raccogliendo più intelligence".
Capo di stato maggiore Idf: "Pronti per offensiva a Gaza, ritardata per fattori strategici"
"Siamo pronti per l'offensiva di terra a Gaza e prenderemo una decisione a livello politico per quanto riguarda la forma e la tempistica". Ad affermarlo, secondo quanto riferisce 'The Times of Israel, è il capo di stato maggiore dell'Idf, il tenente generale Herzi Halevi. "Ci sono considerazioni tattiche e persino strategiche che hanno ritardato l'offensiva di terra, ma che hanno consentito all'Idf di prepararsi al meglio", ha spiegato Halevi.
"Stiamo sfruttando ogni minuto per essere ancora più preparati", ha sottolineato rilevando che intanto "il nemico viene colpito, distruggiamo infrastrutture e raccogliamo informazioni per la fase successiva".

©Ansa
Haaretz: "Scontro Netanyahu-Gallant non è ricetta per sana leadership"
Ci sono tensioni fra il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e il suo ministro della Difesa Yoav Gallant. Lo scrive Haaretz, notando come sia anche questa una delle ragioni del rinvio dell'operazione di terra a Gaza, oltre all'attesa per un possibile accordo per il rilascio degli ostaggi.
Gallant si pone come falco di destra e la notizia che voleva condurre un attacco preventivo contro gli hezbollah libanese è stata fatta filtrare sul New York Times questo weekend. D'altra parte Netanyahu non ha perdonato a Gallant la sua posizione contro la riforma giudiziaria lo scorso marzo e sta cercando un capro espiatorio per il disastro dell'attacco di Hamas il 7 settembre. "Questa non è certo la ricetta per una sana leadership in tempo di guerra", nota Haaretz.
Secondo persone a lui vicine, Netanyahu sostiene l'incursione di terra, ma non ha ancora preso la decisione finale sulla data e il formato. Per cercare di capire cosa pensi è anche interessante notare che diversi influenti account sui social notoriamente vicini a Netanyahu insistono sulla necessità di una campagna di bombardamento dei tunnel diGaza prima dell'incursione di terra. L'obiettivo dichiarato è la salvaguardia della vita dei soldati ma, mentre l'aviazione sta già pesantemente bombardando la Striscia, "la vera intenzione è di lasciar spazio di manovra per il grande capo, Netanyahu", osserva il giornale.
Media: "Erdogan mette alla porta i leader di Hamas"
La Turchia ha chiesto ai rappresentanti di Hamas, ospitati per anni sul proprio suolo, di lasciare il Paese. A riportare la notizia il portale Middle East Eye, secondo cui il malcontento di Ankara si sarebbe palesato all'indomani dell'attacco sferrato dal Movimento islamico nei confronti dei civili israeliani lo scorso 7 ottobre, spingendo molti esponenti del gruppo a lasciare un Paese che ha rappresentato per anni un approdo sicuro. Il governo turco non considera Hamas una organizzazione terroristica, tuttavia nè il presidente Recep Tayyip Erdogan nè il ministro degli Esteri Hakan Fidan hanno gradito i video di celebrazione dell'attacco - con protagonista il leader politico del Movimento, Ismail Haniyeh - girati a Istanbul e diffusi su Internet. Sono risultate indigeste ad Ankara anche le interviste rilasciate su suolo turco da esponenti di Hamas, come Saleh al Arouri e Khaled Meshal, in cui si glorificava l'azione militare del 7 ottobre e si giustificava il massacro e il rapimento dei civili. In base a quanto riporta Middle East Eye, gli esponenti di Hamas sono stati letteralmente messi alla porta. Rimane il dubbio su cosa accadra' in futuro e se sarà concesso loro di rientrare. Gli esponenti del gruppo infatti usano la Turchia come un porto sicuro cui approdare e da cui muoversi. Negli ultimi giorni, negoziati hanno avuto luogo in Qatar e la loro partenza potrebbe essere solo momentanea. Resta tuttavia il fastidio di Ankara: al di là del riavvicinamento tra Turchia e Israele, che solo lo scorso anno hanno riattivato le proprie relazioni diplomatiche, il governo turco considera terrorismo qualsiasi forma di attacco nei confronti dei civili. Una linea rossa che Hamas ha varcato e per cui ora potrebbe pagare le conseguenze.
Procuratore Israele: "A Hamas 90 giorni di arresto senza avvocato"
Il procuratore generale di Israele Galia Baharav-Miara ha approvato oggi un regolamento d'emergenza che consente di estendere a 90 giorni l'arresto dei terroristi di Hamas senza accesso a un avvocato. Tuttavia, la decisione è soggetta all'approvazione di un giudice della Corte distrettuale. Finora i terroristi potevano essere arrestati senza accesso a un avvocato per un massimo di 60 giorni. Secondo il parere del procuratore generale, la necessità di questa estensione deriva dalla complessità dell'interrogatorio degli appartenenti a Hamas, a causa del loro attacco senza precedenti a Israele. Inoltre, secondo il parere legale, i terroristi arrestati possiedono molte informazioni preziose e si teme che permettere loro di incontrare gli avvocati possa inficiare gli interrogatori.
Razzo da Gaza colpisce casa israeliana in Cisgiordania
Un'abitazione israeliana è stata danneggiata dopo che un razzo lanciato dalla Striscia di Gaza è caduto nell'insediamento di Alfei Menashe, nel nord-ovest della Cisgiordania. Tre case nell'insediamento situato sul confine occidentale della Seam Line sono state danneggiate. Lo ha riferito l'esercito citato dai media israeliani. Le sirene d'allarme hanno risuonato nel primo pomeriggio nel centro di Israele e in Cisgiordania per un pesante lancio di razzi dalla Striscia. L'allarme è stato attivato da Rehovot e Nes Ziona attraverso Elad e Rosh Ha'ayin fino alla regione di Sharon, dove sono stati informati i residenti di Elkana, Etz Ephraim e altri per cercare riparo. Anche ai residenti di una serie di insediamenti nella regione di Samaria è stato detto di cercare rifugio. Nessuna vittima è stata segnalata per il momento.
Fratoianni: "Hamas criminale ma ciò che sta accadendo a Gaza è terribile"
"Non c’è alcun dubbio che occorra garantire la sicurezza allo Stato di Israele e al suo popolo, ma per farlo occorre garantire ai palestinesi di poter vivere nel territorio dello Stato di Palestina senza occupazione militare israeliana e senza il proliferare degli insediamenti illegali dei coloni. E bisogna far sì che quello che sta accadendo in queste ore con la risposta militare di Israele non si traduca in una terribile e drammatica punizione collettiva. Hamas ha compiuto un crimine di guerra e contro l’umanità, possiamo e dobbiamo usare tutti gli aggettivi necessari. Quello che sta accadendo in queste ore a Gaza però è terribile". Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni in collegamento da Montecitorio con L’Aria che Tira su La7.
"Bisogna che qualcosa si fermi - prosegue il leader di SI - e che ci sia un cambio di passo, servono aiuti umanitari a quella popolazione civile, perché la punizione collettiva rischia di tradursi non solo in un’altra tragedia umanitaria ma anche in un elemento che non aiuterà Israele a vivere più sicura. Ed è quello che noi non vediamo: in queste ore noi sappiamo quasi tutto della strage compiuta da Hamas, non sappiamo quasi nulla delle migliaia di morti e di molti bambini a Gaza. E questo è un problema che riguarda anche noi".
Lula: "Hamas terrorista ma Israele non uccida milioni di innocenti"
Il presidente Luiz Inácio Lula da Silva ha detto oggi di essere "stanco di chiamare" altri leader per parlare di pace, ma ha assicurato che continuerà a chiedere la fine delle ostilità tra Israele e Hamas in Medio Oriente. "Ho già parlato con i presidenti di Israele, Palestina, Iran, Turchia, Unione Europea, ieri ho parlato con Putin, ora parlerò con Cina, Sud Africa e Qatar", ha commentato il presidente nel suo programma radiofonico "Conversazione con il presidente". "Non è perché Hamas ha commesso un atto terroristico contro Israele che Israele deve uccidere milioni di persone innocenti", ha aggiunto Lula, che ha anche chiesto che sia garantita la fornitura di energia agli ospedali della Striscia di Gaza e che non vengano uccisi i bambini da entrambe le parti del conflitto. Il presidente ha affermato quindi che la sua priorità è salvare i brasiliani nella Striscia di Gaza. "Il nostro aereo presidenziale attende al Cairo", ha dichiarato.
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Sirene suonano a est di Tel Aviv
Sirene d'allarme stanno risuonando in tutte le aree a est di Tel Aviv le nei pressi dell'aeroporto Ben-Gurion. Lo riferisce 'The Times of Israel' che parla di razzi sparati da Gaza. Sirene d'allarme hanno risuonato anche a Beersheba.
L'italiana rimasta nel kibbutz: "Temo Hezbollah, io per la pace ma eliminare Hamas"
"Anche se insegno il dialogo e la pace, penso che Hamas debba essere eliminato e che Israele debba entrare a Gaza". Angelica Calò Livne, italiana sposata con un israeliano, vive da quasi mezzo secolo in un kibbutz a un chilometro e mezzo dal confine con il Libano, dove anni fa ha lanciato il suo progetto del Teatro Arcobaleno, che coinvolge ragazzi arabi e israeliani, ebrei e musulmani. All'Adnkronos racconta il trauma di queste settimane, la paura di un'infiltrazione di Hezbollah dal Libano come quella di Hamas da Gaza il 7 ottobre e della solidarietà del ministro degli Esteri Antonio Tajani, che oggi si è collegato via zoom con gli altri italo-israeliani del kibbutz, ai quali ha chiesto di "stare molto attenti".
"L'operazione di terra a Gaza serve per evitare altre vittime civili tra i palestinesi - dice Calò, che ha quattro figli maschi, di cui tre arruolati - Io non vorrei che entrassero, perché è pieno di mine, trappole, covi e tunnel, ma ci hanno già colpito abbastanza. Continuano a trascinarci in una guerra che non vogliamo, ma non possiamo non rispondere". Nata a Roma, dove ha vissuto fino a 20 anni, resta nel kibbutz di Sasa, dove fino alle settimane scorse vivevano in 450, mentre ora sono rimasti in 40, di cui 6 italo-israeliani, tre dei quali impegnati nella sicurezza della comunità e tre nella raccolta delle mele, che "è l'unica nostra entrata per il prossimo anno" e a cui collaborano anche "alcuni nostri amici arabi".
Isw: "Le milizie palestinesi continuano gli attacchi dalla Striscia di Gaza verso Israele, mentre gli attacchi aerei dell'IDF hanno preso di mira gruppi militanti palestinesi affiliati ad Hamas a Gaza"
Emiro Qatar: "Basta bombardamenti, inaccettabile ok a licenza di uccidere Israele"
"Adesso basta" : "È inaccettabile che a Israele venga dato il via libera incondizionato e una libera licenza di uccidere". Ad affermarlo è l'Emiro del Qatar Sheikh Tamim bin Hamad Al-Thani secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa statale 'Qna' che ha esortato Israele a porre fine ai suoi pesanti bombardamenti sulla Striscia di Gaza in risposta all'attacco di Hamas in Israele dello scorso 7 ottobre. "L'occupazione e l'assedio" degli israeliani non possono essere ignorati, sottolinea l'Emiro. "Ai nostri tempi, non dovrebbe essere consentito bloccare l'accesso all'acqua e trattenere medicinali e cibo come arma contro un'intera popolazione".
Tamim ha affermato che lo spargimento di sangue deve finire e che ai civili devono essere risparmiate le conseguenze degli scontri militari.
Onu: "Aiuti entrati a Gaza insufficienti, urgente combustibile per generatori"
Serve con urgenza nella Striscia di Gaza combustibile per i generatori. I 54 camion di aiuti lasciati entrare da sabato, comunque di gran lunga insufficienti, non avevano combustibile, ha denunciato la portavoce dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Tamara Alrifai. Quello che è arrivato in questi ultimi giorni, ha ribadito, è una goccia nell'oceano di quello che serve. Sono arrivati riso, lenticchie, che però non possono essere cotti perché la gente non ha acqua e gas. Alrifai ha ricordato che prima dell'inizio del conflitto il 7 ottobre arrivavano nella Striscia di Gaza 500 camion di aiuti al giorno, inclusi almeno 100 con combustibile e cibo.
Stoltenberg: "Israele rispetti il diritto internazionale"
"Abbiamo discusso la situazione in Medio Oriente e gli orrendi attacchi condotti da Hamas. Israele ha il diritto di difendersi ma deve farlo in linea con il diritto internazionale e la protezione dei civili è cruciale. Iran ed hezbollah devono tenersi fuori e non favorire l'escalation della situazione". Lo ha detto il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa con il premier svedese Ulf Kristersson.
Medioriente, la solidarietà all'interno della Striscia
Nuovi lanci di razzi da Gaza verso il sud di Israele
Nuovo lanci di razzi da Gaza verso il sud di Israele. Le sirene d'allarme sono risuonate nella città costiera di Ashdod, a Beer Sheva nel Negev e nelle comunità israeliane a ridosso della Striscia.

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Medioriente, esperto Litvak: "Ostaggi tragico dilemma per Israele"
La questione degli ostaggi pone "un tragico dilemma" per Israele, anche perché se Hamas non sarà sconfitto le conseguenze per la posizione di Israele nella regione saranno "molto gravi". A spiegarlo all'Adnkronos è Meir Litvak, docente di Storia del Medio Oriente ed esperto d'Iran dell'università di Tel Aviv.
"Siamo presi in un tragico dilemma, non possiamo rischiare le vite di così tanti ostaggi, particolarmente di donne e bambini. Allo stesso tempo -sottolinea Litvak - se questa guerra dovesse finire senza una sconfitta per Hamas, sarebbe una 'grande sconfitta strategica' per Israele. Ciò avrebbe gravi conseguenze per la nostra posizione nella regione, ovvero per la convinzione che siamo qui per restare, la quale spinge i paesi arabi ad accettarci come un fatto compiuto e smettere di combatterci. Se c'è la percezione che siamo stati sconfitti, questa si tradurrebbe in una forte spinta per le organizzazioni radicali, sia sciite che sunnite, a combatterci per eliminarci".
Inoltre, nota ancora il docente, se Hamas non viene sconfitta ciò significa anche abbandonare gli abitanti dei kibbutz al confine con la Striscia "con conseguenze molto gravi sul piano interno".
Idf: "Suono delle sirene nella città di Be'er Sheva"
Sanità Gaza, 5.791 i morti tra cui 2.360 minori
Il bilancio dei morti a Gaza per gli attacchi israeliani è salito a 5.791, di cui 2.360 minori. Lo ha detto il ministero della Sanità di Gaza aggiornando i dati che riferiscono anche di 704 persone uccise in 24 ore. Secondo la stessa fonte sono ad ora 12 gli ospedali chiusi e 32 le cliniche impossibilitate a fornire servizi ai proprio assistiti.
Ministero Sanità di Gaza: "12 ospedali e 32 cliniche hanno smesso di funzionare"
Il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, ha annunciato che, a causa degli attacchi dell'Idf nella Striscia, 12 ospedali e 32 cliniche hanno smesso di fornire servizi ai residenti. Lo riferisce Haaretz.
In precedenza, la Mezzaluna Rossa palestinese aveva annunciato che uno degli attacchi era vicino al loro quartier generale a Khan Younis, nella parte meridionale della Striscia di Gaza.
Allarme Usa: "Milizie filoiraniane pronte a escalation attacchi contro nostre forze"
Le milizie filoiraniane sono pronte ad un'escalation degli attacchi contro le forze americane in Medio Oriente, con Teheran che vuole capitalizzare l'ondata di antiamericanismo nella regione provocata dal sostegno degli Stati Uniti all'operazione di Israele a Gaza. E' questo l'allarme lanciato da Washington, dopo che nei giorni scorsi si sono già registrati diversi attacchi con droni contro le forze Usa in Iraq e Siria. Ora però gli Usa hanno specifiche informazioni di intelligence su un'intensificazione di questi attacchi, mentre continua lo scontro tra Israele e Hamas.
"Ci sono segnali di allarme ovunque", dichiara alla Cnn una fonte militare nella regione. Per quanto riguarda il ruolo dell'Iran, si ritiene che da Teheran arrivino messaggi di incoraggiamento piuttosto che diretti ed espliciti ordini, con l'assicurazione di sostegno e forniture militari anche in caso di attacchi a obiettivi israeliani o americani.
Per John Kirby, portavoce del consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, esiste "una connessione molto diretta tra questi gruppi" e la Guardia rivoluzionaria iraniana: gli Stati Uniti "sono profondamente preoccupati per ogni potenziale significativa escalation di questi attacchi nei prossimi giorni".
Israele, a Gaza il diesel c'è: si trova al valico di Rafah
A breve distanza dal valico di Rafah, Hamas "ha messo da parte mezzo milione di litri di diesel": lo ha ribadito oggi il portavoce militare israeliano in lingua araba Avichay Adraee mentre le autorità di Gaza denunciano che la mancanza di combustibile sta gradualmente paralizzando il sistema sanitario ed i fornai della Striscia. Su X Adraee ha pubblicato oggi un'immagine aerea di Rafah e ha scritto: "Hamas-Isis ruba il combustibile agli abitanti e lo dirotta verso i suoi tunnel sotterranei, verso i lanciarazzi e i suoi dirigenti. Queste - conclude - sono le priorità di Hamas".
Medioriente, Macron: "Servirebbe coalizione internazionale per combattere Hamas"
"Questa lotta contro il terrorismo è una questione esistenziale per Israele ma anche per tutti noi. Proprio per quello, e ne abbiamo parlato insieme, servirebbe una coalizione internazionale per combattere Hamas. E' quello che dovremo costruire". Ad affermarlo è il presidente francese, Emmanuel Macron dopo l'incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu.
Guerra Medioriente, parla un ostaggio rilasciato
Console onorario Israele presenta denuncia in procura Milano per cori contro ebrei
Il console onorario di Israele per la Lombardia, Marco Carrai, tramite il suo avvocato Massimo Di Noia, ha depositato in procura a Milano una denuncia per il reato di "propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa", dopo quanto accaduto in corteo sabato scorso a Milano.
Durante la manifestazione pro Palestina "alcuni cori in arabo inneggiavano a 'Apriteci i confini, così possiamo uccidere i sionisti, gli ebrei'. Faccio appello al sindaco di Milano affinché siano impedite tali manifestazioni che inneggiano alla pulizia etnica degli ebrei. Una cosa sono i fatti, le opinioni, un'altra - aveva detto Carrai due giorni fa - inneggiare alla pulizia etnica che richiama senza tanti giri di parole al nazismo".
Nethanyau: "Hamas nazisti, bimbi ebrei come Anna Frank"
I bambini ebrei sono stati costretti a "nascondersi nelle soffitte" "come Anna Frank" mentre i terroristi di Hamas imperversavano in tutto il sud del Paese. Lo ha detto il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu durante una dichiarazione congiunta con il presidente francese Emmanuel Macron. Paragonando il massacro del 7 ottobre all'Olocausto, Nethanyau ha detto che l'assassinio di ebrei innocenti da parte di Hamas è paragonabile alla fucilazione di massa di quasi 34.000 ebrei al Kiev Babyn Yar nel 1941, secondo quanto riporta Haaretz. "E' stato il peggior attacco terroristico che il mondo abbia conosciuto dall'11 settembre e per Israele è stato come venti 11 settembre", ha affermato Netanyahu, definendo la battaglia contro Hamas "una guerra tra barbarie e civiltà". Definendo Hamas i "nuovi nazisti", Netanyahu ha affermato che, proprio come il mondo ha sostenuto la resistenza francese contro il dominio tedesco durante la seconda guerra mondiale, "oggi il mondo è unito dietro Israele". "La barbarie di Hamas minaccia l'Europa e minaccia il mondo. Hamas è il banco di prova del mondo contro la barbarie. Il popolo di Israele rifiuta di accogliere l'Isis in un'enclave terroristica al suo confine. Questa non è un'enclave a migliaia di chilometri dall'Europa. E' l'Isis nella periferia di Parigi", ha insistito, dichiarando che "nessuno può vivere così". "Smantelleremo la macchina del terrore di Hamas e la sua struttura politica", ha continuato, promettendo di "fare ogni sforzo per liberare i nostri ostaggi e tenere i civili palestinesi fuori pericolo" e esortandoli a fuggire a sud, dove potranno ricevere aiuti umanitari. aiutare ed evitare attacchi israeliani contro l'organizzazione terroristica.

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Colpito mercato, morti e feriti a sud di Gaza
Un bombardamento israeliano nel mercato di Nusseirat (nel settore meridionale della Striscia di Gaza) ha provocato un numero elevato di morti e di feriti, secondo testimoni sul posto contattati dall'ANSA. Obiettivo dell'attacco era, in apparenza, un edificio vicino al più grande supermercato della striscia di Gaza, in quel momento molto affollato. Le vittime sono state trasportate nell'ospedale Shuhada di Khan Yunes dove si avverte una situazione di allerta anche per la penuria di combustibile. L'aviazione israeliana ha colpito oggi nella stessa zona a Deir el-Balah e Rafah, provocando 18 morti secondo la agenzia di stampa Maan.
Netanyahu a Macron: Hamas come Isis nelle strade di Parigi
Hamas è come l'Isis nelle strade di "Nizza, Lione, Parigi: il popolo israeliano rifiuta di vivere con l'Isis ai suoi confini. Dobbiamo smantellare questa macchina del terrore". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyhau al presidente francese Emmanuel Macron a Tel Aviv, ricordando gli attentati dell'Isis in Francia con centinaia di vittime.
Volantini di Israele a Gaza per rintracciare gli ostaggi
Israele ha distribuito oggi nella zona di Khan Yunes (a sud di Gaza) volantini mediante i quali ha chiesto alla popolazione locale di aiutare nelle ricerche degli israeliani tenuti in ostaggio nella Striscia. "Se volete un futuro migliore per voi e i vostri figli - è scritto - inviateci informazioni credibili ed utili circa gli ostaggi nella vostra zona. Vi assicuriamo la massima discrezione, protezione e anche un premio pecuniario". Nel volantino sono menzionati poi diversi canali possibili di comunicazione da Gaza con l'esercito israeliano.
MO, Peskov: dialogo costante con Israele, condanniamo terrorismo
E' un ''dialogo costante e intenso'' quello che la Russia sta conducendo con Israele dopo l'attacco subito da Hamas lo scorso 7 ottobre. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov nel corso di una conferenza stampa, sottolineando che la Russia ''condanna ogni manifestazione del terrorismo''.
Con Israele ''ci scambiamo regolarmente opinioni", ha detto Peskov, aggiungendo che ''la posizione della parte russa è molto coerente, come è stata più volte espressa dal presidente Vladimir Putin: condanniamo tutte le manifestazioni di terrorismo, siamo solidali con i parenti e gli amici delle vittime, crediamo che sia necessario garantire un cessate il fuoco il più presto possibile e raggiungere una soluzione al problema'' con la creazione ''di uno Stato indipendente per i palestinesi''.
Macron: coalizione anti-Isis lotti anche contro Hamas
Il presidente francese Emmanuel Macron ha proposto che la coalizione internazionale attualmente schierata in Iraq e Siria per combattere l'Isis "possa lottare anche contro Hamas", dopo il massiccio attacco contro Israele del 7 ottobre che ha scatenato un nuovo conflitto. Il capo dell'Eliseo, da Gerusalemme dove ha incontrato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, ha assicurato la "solidarieta'" della Francia, ricordando la trentina di cittadini francesi che hanno perso la vita nel massacro. Si tratta, ha aggiunto, di "una pagina nera nella nostra storia".
Medioriente, attrice arabo-israeliana arrestata per sostegno ad Hamas
L'attrice arabo-israeliana Maisa Abd Elhadi, nota in Israele per diversi show e serie, è stata arrestata dalla polizia per aver espresso sostegno all'attacco di Hamas del 7 ottobre. Lo rende noto Times of Israel, aggiungendo che la polizia ha confermato l'arresto di "un'attrice e influencer, residente a Nazareth, con il sospetto di espressioni di elogio (del terrorismo) e incitamento all'odio", ma senza nominarla. Abd Elhadi ha postato sui social l'immagine di una donna anziana presa in ostaggio da Hamas, accompagnata da emoji che ridono, e un'altra in cui si vedono i terroristi che rompono la barriera di sicurezza israeliana con la scritta in inglese 'Let's go, Berlin style'. I suoi post sono stati criticati dal suo co-protagonista in 'Temporarily Dead', Ofer Shechter: "Mi vergono di te. Vivi a Nazareth, fai l'attrice nei nostri show, e poi ci pugnali alle spalle", ha scritto l'attore. Abd Elhadi è apparsa anche nel film di Hollywood 'World War Z' e più recentemente nella serie britannica 'Baghdad Central'.
Macron a Iran e alleati: non rischiate apertura altri fronti
Il presidente francese Emmanuel Macron ha esortato "Hezbollah, il regime iraniano, gli Houthi nello Yemen" a "non correre il rischio sconsiderato di aprire nuovi fronti", mentre la situazione e' molto tesa al confine tra Israele e Libano. Il capo dell'Eliseo, da Gerusalemme dove ha avuto un bilaterale con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, ha espresso preoccupazione per "una conflagrazione regionale dalla quale tutti perderebbero". Macron ha anche richiamato l'attenzione di tutti sulle azioni di pochi contro i civili palestinesi, la cui violenza minaccia di estendere il fuoco anche alla Cisgiordania".
Netanyahu: bimbi ebrei nascosti in soffitte come Anna Frank
Nell'attacco di Hamas del 7 ottobre, i bambini ebrei sono stati costretti a "nascondersi nelle soffitte" proprio "come Anna Frank" dai nazisti. Lo ha detto il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, citato dai media israeliani, al fianco del presidente francese Emmanuel Macron a Tel Aviv. Il primo ministro ha inoltre paragonato il mitragliamento dei civili israeliani alla strage di Babyn Yar a Kiev, dove nel 1941 furono fucilati circa 34.000 ebrei.
Guerra Medioriente, liberate da Hamas due donne anziane
Medioriente, ostaggio rilasciata racconta l'inferno di Hamas
"È stato ''un inferno'' quello vissuto da Yocheved Lifshitz, 85 anni, rilasciata ieri sera dai miliziani di Hamas che l'avevano rapita dal kibbutz di Nir Oz ''in moto'' e l'avevano ''portata nei tunnel'' nella Striscia di Gaza. Durante, racconta dall'ospedale di Tel Aviv dove è ricoverata, è stata ''picchiata con dei bastoni'' e ha avuto difficoltà a respirare. Una volta nei tunnel, ''una ragnatela'' sotterranea, gli ostaggi, come racconta Lifshitz, sono stati costretti a camminare per diversi chilometri su terreni umidi. Una volta raggiunta la destinazione, la donna racconta che i miliziani di Hamas hanno trattati "gentilmente" gli ostaggi e "si sono presi cura dei nostri bisogni". Inoltre ''ci hanno detto 'crediamo nel Corano' e non vi faremo del male'', afferma. Inoltre ''c'era un medico che veniva ogni due-tre giorni e portava i farmaci di cui avevamo bisogno'', racconta, dicendo che un prigioniero rimasto gravemente ferito in un incidente motociclistico è stato curato.
Medioriente, Banca mondiale: guerra ostacolo a investimenti privati
"Il grave impatto" delle guerre in Ucraina e a Gaza si faraà sentire sull'economia mondiale, in quanto i "rischi geopolitici" sono il "grande ostacolo" per gli investimenti privati. Lo ha detto il presidente della Banca Mondiale Ajay Banga parlando al forum "Future of Investment" (FII), soprannominato la "Davos del deserto", che si è aperto oggi a Riyadh. Per questo motivo, Banga ha chiesto "sforzi congiunti da parte di tutti" gli attori internazionali per limitare quest'impatto negativo. "Sarebbe difficile investire in un progetto di dieci o quindici anni in un contesto di incertezza politica o geopolitica", ha spiegato.
Medioriente, colpito mercato, morti e feriti a sud di Gaza
Un bombardamento israeliano nel mercato di Nusseirat (nel settore meridionale della Striscia di Gaza) ha provocato un numero elevato di morti e di feriti, secondo testimoni sul posto contattati dall'ANSA. Obiettivo dell'attacco era, in apparenza, un edificio vicino al più grande supermercato della striscia di Gaza, in quel momento molto affollato. Le vittime sono state trasportate nell'ospedale Shuhada di Khan Yunes dove si avverte una situazione di allerta anche per la penuria di combustibile. L'aviazione israeliana ha colpito oggi nella stessa zona a Deir el-Balah e Rafah, provocando 18 morti secondo la agenzia di stampa Maan.
Medioriente, Tajani: 14 italo-palestinesi bloccati a Gaza
Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani a Sky Tg24, parlando dei 14 italo-palestinesi bloccati a gaza ha detto: "L'ambasciata italiana al Cairo è pronta ad andare a recuperare queste 19 persone per riportarle a casa una serie di concause rallenta le procedure: l'Egitto ad esempio teme che tra i palestinesi con doppia nazionalità si insinuino anche miliziani di Hamas"
Medioriente, Erdogan a manifestazione pro Palestina sabato prossimo
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan parteciperà alla grande manifestazione in favore del popolo palestinese prevista il prossimo sabato a Istanbul. "Il grande incontro per la Palestina" avrà luogo presso l'ex aeroporto Ataturk, la cui area è ora in gran parte destinata ad ospitare grandi eventi ed e' stato organizzato dal partito Akp di cui Erdogan è leader. Attesa una folla oceanica, considerata l'adesione di tanti partiti, sia nazionalisti che religiosi e il seguito che la causa palestinese riscuote. La Turchia è infatti un Paese tradizionalmente solidale nei confronti del popolo palestinese e nelle ultime settimane si sono moltiplicate le manifestazioni a sostegno della Striscia di Gaza in tutto il Paese. Ci sono stati anche momenti di tensione, sopratutto nei giorni successivi la devastazione dell'ospedale Al Ahly di Gaza, quando una folla ha manifestato fuori dal consolato israeliano per tre giorni consecutivi, provocando l'intervento della polizia, con lacrimogeni e idranti. Decine di persone sono rimaste ferite. Lo stato ebraico ha deciso di richiamare in Israele in via temporanea i diplomatici al lavoro in Turchia, motivando la scelta con "ragioni di sicurezza".
Medioriente, Sanità Gaza: 5.300 morti,18.000 feriti in attacchi Israele
I morti negli attacchi di Israele a Gaza sono arrivati a quota 5.300, mentre i feriti sono circa 18.000. Lo ha fatto sapere il ministero della Sanità locale, citato dai media.
Medioriente, Tajani: a Gaza possibile intervento su modello Unifil
''Bisogna trattare con Israele e con le Nazioni Unite'', ma nella Striscia di Gaza ''si può prefigurare un intervento simile a quello nel sud del Libano con la presenza dell'Unifil''. Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervistato da Sky Tg24. Una ''forza Onu di interposizione e di garanzia'', ha affermato Tajani, ''è un'ipotesi'' e avrebbe l'obiettivo di ''impedire una recrudescenza dei residui di Hamas ed evitare uno scontro tra israeliani e palestinesi''.
Medioriente, Boone: guerra Israele-Hamas su tavolo Consiglio Europeo
Oggi nel Consiglio Affari Generali a Lussemburgo "prepariamo il prossimo Consiglio Europeo di fine ottobre, alla fine di questa settimana. Ovviamente si parlerà di Israele, visto che oggi è presente il presidente della Repubblica dopo il viaggio di Catherine Colonna, per chiedere la condanna degli autori degli atti barbarici dei terroristi di Hamas, esigere il rilascio incondizionato degli ostaggi, dicendo che Israele ha il diritto di difendersi nel rispetto del diritto umanitario internazionale e poi fornire gli aiuti umanitari necessari a Gaza". Lo dice la segretaria di Stato francese per gli Affari Europei Laurence Boone, a Lussemburgo prima del Consiglio. "E, naturalmente, come ha sempre fatto la Francia, ricordiamo il punto essenziale, che è il negoziato di pace per avere due Stati, fianco a fianco", conclude.
Medioriente, Herzog: Hezbollah e Iran stanno giocando con il fuoco
"Hezbollah sta giocando con il fuoco. L'impero del male che li appoggia e lavora a destabilizzare la regione sta giocando con il fuoco". A dichiararlo, incontrando il presidente francese Emmanuel Macron in visita a Gerusalemme, è stato il presidente israeliano Isaac Herzog in un riferimento all'Iran. "Israele non cerca il confronto sul nostro confine settentrionale", ha aggiunto Herzog, avvertendo però che "se Hezbollah ci trascinerà in guerra, deve essere chiaro che il Libano ne pagherà il prezzo".
Medioriente, oggi il presidente Macron in Israele
Medioriente, Tajani: a Gaza 14 italiani più loro familiari, loro sicurezza è priorità
''La priorità è seguire gli italiani'' e ''garantire la sicurezza degli italiani a Gaza''. Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervistato da Sky Tg24. ''Gli italiani che sono nella Striscia di Gaza sono 7 con passaporto italiano, 7 con passaporto italo-palestinese e altri 4 che sono palestinesi, bambini o mogli'', ha spiegato Tajani. ''L'ambasciata italiana al Cairo è pronta ad andare a recuperare questi 19, 14 italiani e loro familiari, per riportarli a casa'' non appena sarà possibile, ha aggiunto Tajani.
Mo, Onu chiede immediato cessate fuoco umanitario a Gaza, 35 dipendenti Unrwa uccisi dal 7/10
L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Türk, ha chiesto immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza e in Israele. Ha inoltre invitato le parti in conflitto a raddoppiare gli sforzi per garantire il rispetto adeguato del diritto internazionale. “Troppe vite civili, tra cui molti bambini, sono già andate perdute – da entrambe le parti – a causa di queste ostilità. E, a meno che qualcosa non cambi, i prossimi giorni vedranno più civili sull’orlo della morte a causa dei continui bombardamenti. L’umanità deve avere la priorità”, ha affermato l’Alto Commissario per i diritti umani. "La situazione umanitaria a Gaza, già strangolata da 16 anni di blocco, è ora sull’orlo della catastrofe a causa della mancanza di acqua, energia elettrica, servizi igienico-sanitari, medicine essenziali, cibo e altri beni di prima necessità - ha affermato Türk - Le notizie di sovraffollamento e diffusione di malattie sono profondamente preoccupanti, ancora di più quando gli ospedali vengono danneggiati e distrutti, si aggrava la carenza di medicinali e i movimenti sono fortemente limitati. Questa violenza non finirà mai a meno che i leader non si alzino e facciano le scelte coraggiose e umane richieste dall’umanità fondamentale. Il primo passo deve essere un cessate il fuoco umanitario immediato, salvando la vita dei civili attraverso la consegna di aiuti umanitari tempestivi ed efficaci, in tutta Gaza, forniti secondo necessità e non limitati da altri criteri arbitrari”, ha aggiunto. Sono 35 i dipendenti dell'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi uccisi dallo scorso 7 ottobre, come riferisce la stessa agenzia Onu su 'X'. "Siamo senza parole. Rendiamo omaggio ai nostri 35 colleghi uccisi a #Gaza dal 7 ottobre. Ci addoloriamo e ricordiamo. Questi non sono solo numeri. Questi sono i nostri amici e colleghi. Molti erano insegnanti nelle nostre scuole. @UNRWA piange questa enorme perdita".
Medioriente, operazione terra a Gaza "decisione solo israeliana"
"Gli Stati Uniti, che sono nostri alleati strategici, hanno un insieme di considerazioni strategiche e di interessi nella Regione che noi valutiamo. Ma una cosa va tenuta a mente: la guerra avviene sul nostro confine e non a migliaia di miglia da qua": lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari rispondendo a un giornalista che chiedeva se la decisione di lanciare un'operazione di terra a Gaza fosse condizionata da consigli degli Usa. ''Dopo la guerra saremo noi a dover vivere lungo un confine da cui non ci sarà più una minaccia come quella del 7 ottobre. Dunque questa è una decisione che noi dobbiamo prendere da soli''.
Medioriente, Macron incontrerà il presidente Abu Mazen a Ramallah
Il presidente francese Emmanuel Macron, arrivato oggi in Israele, incontrerà il presidente palestinese Abbas (Abu Mazen) a Ramallah, dopo gli incontri con il premier israeliano Benyamin Netanyahu, il presidente Isaac Herzog e le famiglie degli ostaggi nelle mani di Hamas a Gaza.
Media: fallita trattativa Hamas-Israele per rilascio ostaggi con doppia nazionalità
E' fallita la trattativa tra Hamas e Israele per il rilascio di 50 ostaggi con doppia nazionalità in cambio di carburante. Lo scrive il Wall Street Journal citando fonti ben informate e vicine ai colloqui. Israele teme infatti che il carburante finisca nelle mani di Hamas e lo usi per ulteriori attacchi. Inoltre le autorità israeliane chiedono il rilascio di tutti gli ostaggi, circa 220. Nelle scorse ore il portavoce internazionale delle Forze di difesa israeliana (Idf) Jonathan Conricus aveva sostenuto in un tweet che Hamas era in possesso di un milione di litri di carburante, ma non lo consegnava agli ospedali impedendo il loro funzionamento e quindi infliggendo ulteriore sofferenza alla popolazione di Gaza.
Banca Mondiale: crescita a rischio con guerra Israele-Hamas
La guerra tra Israele e Hamas potrebbe infliggere un duro colpo allo sviluppo economico globale: lo ha detto oggi il presidente della Banca Mondiale, Ajay Banga, durante una conferenza degli investitori in Arabia Saudita. "Quello che è successo di recente in Israele e a Gaza... alla fine della giornata, se si mette insieme tutto questo, penso che l'impatto sullo sviluppo economico sia ancora più grave", ha detto Banga, aggiungendo: "Penso che siamo in una fase molto pericolosa".
Media: milizie filo Iran attaccano 2 basi militari coalizione Usa
La Resistenza Islamica dell'Iraq, sostenuta dall'Iran, ha attaccato due basi militari della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti in Siria, tra cui la più grande nel Paese, situata a Deir Ezzor, nel nordovest del Paese. ''La resistenza irachena ha annunciato di aver attaccato con un drone le forze di occupazione statunitensi nelle basi di al-Omar e di al Shadadi, in Siria, causando vittime", riferisce la Sana. Gli attivisti dell'Osservatorio siriano per i diritti umani riferiscono di almeno due esplosioni nella base.
Media: stallo su carburante in trattative per ostaggi
Le trattative fra Israele e Hamas per il rilascio degli ostaggi a Gaza, mediate dal Qatar, hanno subito una frenata sulla questione delle forniture di carburanti nella Striscia. Secondo quanto riferisce il Times of Israel, confermando quanto anticipato dal Wall Street Journal, la richiesta di Hamas di ottenere carburanti e aiuti umanitari per rilasciare 50 ostaggi con la doppia nazionalita' e' stata respinta da Israele che, al contrario, chiede prima la liberazione di tutti i 220 ostaggi.
Emiro Qatar: 'Escalation pericolosa che minaccia regione e mondo intero'
Il conflitto in corso tra Hamas e Israele rappresenta ''una pericolosa escalation che minaccia la regione e il mondo intero''. Lo ha dichiarato l'emiro del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad Al-Thani, nel suo discorso annuale di apertura del Consiglio della Shura a Doha. A Israele, ha affermato al-Thani, ''non va concesso il via libera per uccisioni incondizionate''.
Hamas, campo profughi al-Shati colpito in raid Israele
I raid notturni condotti dalle Forze della difesa israeliana (Idf) sulla Striscia di Gaza hanno colpito il campo profughi di al-Shati, uno dei più densamente popolati dell'enclave palestinese. Lo afferma il ministero della Sanità di Hamas spiegando che tra le vittime ci sono molte donne e bambini. Nel raid, sostiene Hamas, sono state colpite delle ambulanze.
Attrice arabo-israeliana arrestata per 'sostegno a Hamas'
L'attrice arabo-israeliana Maisa Abd Elhadi, nota in Israele per diversi show e serie, è stata arrestata dalla polizia per aver espresso sostegno all'attacco di Hamas del 7 ottobre. Lo rende noto Times of Israele, aggiungendo che la polizia ha confermato l'arresto di "un'attrice e influencer, residente a Nazareth, con il sospetto di espressioni di elogio (del terrorismo) e incitamento all'odio", ma senza nominarla. Abd Elhadi ha postato sui social l'immagine di una donna anziana presa in ostaggio da Hamas, accompagnata da emoji che ridono, e un'altra in cui si vedono i terroristi che rompono la barriera di sicurezza israeliana con la scritta in inglese 'Let's go, Berlin style'. I suoi post sono stati criticati dal suo co-protagonista in 'Temporarily Dead', Ofer Shechter: "Mi vergono di te. Vivi a Nazareth, fai l'attrice nei nostri show, e poi ci pugnali alle spalle", ha scritto l'attore. Abd Elhadi è apparsa anche nel film di Hollywood 'World War Z' e più recentemente nella serie britannica 'Baghdad Central'.
Netanyahu ringrazia Egitto e Croce Rossa per rilascio ostaggi Hamas
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha voluto ringraziare l'Egitto e la Croce Rossa internazionale per il ruolo avuto nella liberazione di due donne di 79 e 85 anni che erano in ostaggio di Hamas. In una nota diffusa dall'ufficio del premier israeliano condivida in un tweet, si legge che ''ringraziamo l'Egitto per la sua assistenza e la Croce Rossa per il loro ruolo importante per il salvataggio di vite''. L'ufficio di Netanyahu aggiunge che anche l'esercito è stato ''molto attivo negli ultimi giorni, attraverso tutti i canali'', per garantire il rilascio dei due ostaggi.
Premier e capo dell'esercito libanesi nel sud del Libano
Il premier libanese Najib Miqati e il comandante in capo dell'esercito libanese, il generale Joseph Aoun, stanno conducendo una visita a sorpresa nel sud del Libano a ridosso del fronte tra Hezbollah e Israele. Da quando sono iniziate le ostilità tra Hezbollah e Israele l'8 ottobre, il comandante dell'esercito libanese non ha rilasciato alcuna dichiarazione. Lo riferiscono media di Beirut, secondo cui i due alti rappresentanti istituzionali libanesi si recheranno in visita anche al comando generale di Unifil, la missione Onu schierata nel sud del Libano e di cui fanno parte più di un migliaio di militari italiani. Dopo un primo incontro nei comandi dell'esercito libanese a Tiro, Miqati e il generale Aoun sono attesi a breve nella base militare di Unifil a Naqura, dove saranno ricevuti dal comandante in capo dei caschi blu, il generale Aroldo Lazaro.
Ripreso il lancio di razzi da Gaza verso il Sud di Israele
Dopo 11 ore circa di relativa calma sono ripresi i lanci di razzi dalla Striscia verso il sud di Israele. Lo ha fatto sapere il portavoce militare.
Idf contro Hamas, impedisce consegna carburante agli ospedali
I miliziani di Hamas impediscono che il carburante raggiunga gli ospedali della Striscia di Gaza, bloccandone il funzionamento e aumentando la tragedia umanitaria dei palestinesi dell'enclave. E' l'accusa mossa dal portavoce internazionale delle Forze di difesa israeliane (Idf) Jonathan Conricus. "Hamas ha una scorta di oltre un milione di litri di carburante a Gaza, ma non lo fa arrivare agli ospedali che ne hanno bisogno. E' Hamas e non Israele il responsabile per la sofferenza a Gaza'', ha scritto Conricus in un tweet. Nell'intervista alla Cnn collegata al tweet, Conricus afferma che Hamas ha mille litri ei carburante e non un milione come scrive.
Hamas: '140 morti in attacchi notturni israeliani su Gaza'
Almeno 140 persone sono state uccise nei raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza durante la notte: lo ha reso noto questa mattina il governo di Hamas in un comunicato, aggiungendo che ci sono "centinaia di feriti" e "decine di case sono state distrutte".
Wang parla con ministri Esteri Israele e Anp: 'Diritto autodifesa ma proteggere civili'
Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha avuto contatti telefonici, i primi dagli attacchi di Hamas del 7 ottobre scorso, con i ministri degli Esteri di Israele, Eli Cohen, e dell'Autorità nazionale palestinese, Ryad al Maliki. Secondo quanto comunicato a Pechino, Wang ha sottolineato a Cohen che "tutti i Paesi hanno diritto all'autodifesa, ma che devono proteggere i civili e rispettare il diritto internazionale: il compito più urgente adesso è impedire che ci sia un'ulteriore escalation che porti a un disastro umanitario ancora più grave". Escalation "in corso" per la quale il capo della diplomazia di Pechino ha sottolineato la sua preoccupazione. Ad al Maliki, Wang ha espresso "la profonda solidarietà" cinese: "Quello di cui il popolo di Gaza ha bisogno di più al momento sono sicurezza, cibo e medici, non armi e munizioni".
'Intoppo' nelle trattative per il rilascio dei 50 ostaggi
Le trattative mediate da Egitto e Qatar per il rilascio di 50 ostaggi con la doppia nazionalità trattenuti da Hamas a Gaza hanno avuto ieri un "intoppo". Lo riporta Times Israel, che cita una fonte diplomatica. Lo stallo sarebbe dovuto alla richiesta di Hamas di condizionare il rilascio degli ostaggi alla fornitura di benzina alla Striscia ma Israele ha respinto la richiesta.
Hamas: 'Mi hanno caricato in moto e portata a Gaza'
Nel suo primo commento pubblico dopo la liberazione ieri sera, l'ex ostaggio Yocheved Lifshitz (85 anni) ha detto al sito Ynet di non sapere dove sia stata tenuta prigioniera a Gaza. "Mi hanno caricato su una motocicletta - ha raccontato - con un terrorista che mi teneva da davanti e l'altro da dietro per non farmi cadere. Abbiamo attraversato la recinzione di confine nella Striscia e all'inizio mi hanno trattenuto a Abasan al-Kabira, che è vicino al Kibbutz Beeri. Ma dopo questo non so dove mi abbiano portato". Ora lei e l'altra ostaggio, Nurit Yitzhak Cooper (79 anni) dopo essere state visitate all'ospedale Ichilov di Tel Aviv si sono riunite ai familiari.
Hamas: almeno 140 morti in attacchi notturni su Gaza
Un'altra notte di bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza: secondo Hamas, i morti civili degli ultimi attacchi sono "almeno 140".
Macron arrivato in Israele, vedrà Netanyahu e Herzog
Il presidente francese Emmanuel Macron è arrivato in Israele per incontrare il premier israeliano Benyamin Netanyahu, il presidente Isaac Herzog e le famiglie degli ostaggi nelle mani di Hamas a Gaza. Lo riportano i media. Nel massacro del 7 ottobre 30 francesi sono rimasti uccisi, sei sono dispersi e almeno una donna è in ostaggio, secondo l'ultimo bilancio del Quai d'Orsay.
Biden a Netanyahu: bene rilascio ostaggi, impegno Usa
Un nuovo colloquio telefonico fra il presidente degli Usa Joe Biden e il premier israeliano Benjamin Netanyahu e' avvenuto nelle scorse ore: come riferisce la Casa Bianca, Biden ha apprezzato il rilascio di altri due ostaggi a Gaza e ha rinnovato il suo impegno per la liberazione di tutti quelli ancora detenuti da Hamas, fra i quali si ci sono diversi cittadini americani e "per garantire un passaggio sicuro ai cittadini statunitensi e ad altri civili a Gaza". Inoltre, il presidente degli Stati Uniti "ha sottolineato la necessita' di sostenere un flusso continuo di assistenza umanitaria urgentemente necessaria a Gaza". Ancora, Biden ha confermato a Netanyahu il "sostegno degli Stati Uniti a Israele" e lo ha aggiornato "sugli sforzi in corso per la deterrenza regionale, che prevedono anche nuovi dispiegamenti militari da parte degli Usa". Infine, i due leader hanno concordarsi di parlarsi di nuovo "nei prossimi giorni".
Medioriente, Israele: oltre 400 obiettivi di Hamas colpiti a Gaza
Sono stati nelle ultime 24 ore oltre 400 gli obiettivi di Hamas colpiti nella Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare spiegando che sono stati eliminati decine di uomini di Hamas in procinto di lanciare razzi e compiere attacchi contro Israele. In particolare sono stati centrati campi di addestramento nei quartieri di Shujaiyya, Shati, Jabalia, Daraj Tuffah, e Zaytun. Sono stati anche colpiti centri di comando collocati in moschee usate da Hamas. I vicecomandanti dei battaglioni di Nuseirat, Shati, e Furqan sono stati uccisi.
Medioriente, Obama: possibile difendere palestinesi senza antisemitismo
L'ex Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha scritto che "è possibile per le persone di buona volontà difendere i diritti dei palestinesi e opporsi ad alcune politiche del governo israeliano in Cisgiordania e Gaza senza essere antisemiti".
In un post su Medium, Obama ha invitato a "opporsi attivamente all'antisemitismo in tutte le sue forme, ovunque. Ciò significa respingere gli sforzi volti a minimizzare la terribile tragedia che il popolo israeliano ha appena vissuto, cosi' come l'idea moralmente fallimentare che qualsiasi causa puo' in qualche modo giustificare il massacro deliberato di persone innocenti". Ha avvertito che "la decisione del governo israeliano di tagliare cibo, acqua ed elettricita' alla popolazione civile prigioniera minaccia non solo di peggiorare una crescente crisi umanitaria; ma potrebbe ulteriormente indurire gli atteggiamenti palestinesi per generazioni, erodere il sostegno globale a Israele e compromettere gli sforzi a lungo termine per raggiungere la pace e la stabilita' nella regione". "Sostenere questi valori e' vitale anche per costruire alleanze e plasmare l'opinione internazionale, tutti aspetti fondamentali per la sicurezza a lungo termine di Israele", ha aggiunto Obama.
Medioriente, Usa: non è il momento di un cessate il fuoco per Gaza
"Il messaggio" di Joe Biden "a Hamas è stato chiaro: liberate tutti gli ostaggi. Questa deve essere la prima mossa. Non parliamo di cessate il fuoco ora. Non riteniamo che questo sia il momento per un cessate il fuoco". Lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, alla Cnn commentando le parole del presidente, secondo il quale prima devono essere liberati gli ostaggi poi si può parlare di un cessate il fuoco.
Medioriente, Cina: Israele ha diritto all'autodifesa ma tutelare civili
La Cina sosterrà "con decisione tutto ciò che poss favorire la pace e farà del suo meglio per favorire la riconciliazione tra Palestina e Israele", ha aggiunto Wang, per il quale "è imperativo evitare che la situazione si aggravi ulteriormente e causi difficoltà umanitarie ancora più gravi" in scia a un conflitto che "colpisce il mondo intero e comporta una scelta importante tra la guerra e la pace". La Cina, ha riferito ancora la Xinhua, "è profondamente preoccupata per il continuo inasprimento del conflitto e per il peggioramento della situazione, ed è profondamente rattristata dal gran numero di vittime civili", esprimendo la condanna verso "tutti gli atti che danneggiano i civili" e opponendosi "a qualsiasi violazione del diritto internazionale". Wang ha sottolineato che la dolorosa lezione della crisi è che "solo aderendo al concetto di sicurezza comune è possibile aiutare a raggiungere una sicurezza sostenibile, e solo aderendo alla direzione di una soluzione politica è possibile facilitare la risoluzione completa delle preoccupazioni sulla legittima sicurezza di Israele". La soluzione dei due Stati, in questo contesto, "è il consenso della comunità internazionale" e l'auspicio è che "le due parti possano considerare la situazione attuale così come gli interessi a lungo termine di pace e sicurezza condivisi dalle generazioni future". L'obiettivo, ha concluso Wang, "è di ritornare sulla strada giusta della soluzione a due Stati il più presto possibile, di riprendere i colloqui di pace e realizzare la coesistenza pacifica tra Palestina e Israele", nonché "la coesistenza armoniosa delle nazioni arabe ed ebraiche".