Le indagini "proseguono per chiarire i loro legami" con l'aggressore, che ha ucciso con un'arma da guerra due cittadini svedesi nella capitale belga
Un giudice istruttore di Parigi ha incriminato due uomini, domiciliati nella regione parigina, "probabilmente legati all'autore dell'attentato" commesso il 16 ottobre a Bruxelles. Lo ha annunciato la Procura nazionale responsabile dell'antiterrorismo. (CHI ERA IL KILLER)
L'arresto
Quindi, i due sono stati incriminati per associazione terroristica criminale e complicità nell'omicidio in relazione a un'impresa terroristica e poi posti in custodia cautelare, ha aggiunto la procura antiterrorismo. Le indagini "proseguono per chiarire i loro legami" con l'aggressore, un tunisino radicalizzato di 45 anni, che ha ucciso con un'arma da guerra due cittadini svedesi nella capitale belga.
Secondo alcune fonti, si tratta di due cittadini tunisini di circa 40 e 50 anni di età. Il più giovane, che "risiede da circa 20 anni in Francia'', contesta "formalmente le accuse", spiega alla Afp il suo avvocato, Souleymen Rakrouki, assicurando che il suo assistito "non ha nulla a che vedere né da vicino né da lontano con l'attentato". L'assalitore di Bruxelles "è un amico che conosceva da tanto tempo, di cui non aveva visto segni di radicalizzazione. Mai avrebbe potuto immaginare un tale passaggio all'azione", ha precisato. Il responsabile dell'attentato, Abdesalem Lassoued, è stato ucciso dalla polizia belga in una sparatoria il 17 ottobre.