Schengen sospeso, sono ripartiti i controlli ai confini dell'Italia con Slovenia e Austria
Diversi Paesi europei tornano a pattugliare le proprie frontiere interne. Succede tra il Friuli-Venezia e Giulia e il territorio sloveno, per almeno 10 giorni. Controlli anche a nord al confine austriaco. Da oggi in entrata e in uscita dall'Italia potranno essere chiesti i documenti. Al via verifiche alla dogana tra Slovenia, Croazia e Ungheria. Si temono infiltrazioni di stampo terroristico, anche attraverso le crescenti migrazioni sulle rotte balcaniche
- Di nuovo controlli alle frontiere in Europa. Dalle 14 di oggi, 21 ottobre, sono tornate le forze dell’ordine al confine tra Italia e Slovenia e in quello tra Italia e Austria: il trattato di Schengen sulla libera circolazione è temporaneamente sospeso, come annunciato negli scorsi giorni dalla premier Giorgia Meloni. Si temono infiltrazioni di stampo terroristico (in foto: controlli al valico di Fernetti)
- Il confine tra Italia e Slovenia è lungo in tutto 232 chilometri e ha 22 valichi principali. Per le operazioni di controllo nella zona sono stati chiamati oltre 300 uomini delle forze dell'ordine. Al vaglio anche l'utilizzo di strumenti tecnologici a supporto, come telecamere e droni (in foto: controlli al valico di Fernetti)
- Alcuni rallentamenti sono presenti anche presso il valico di Monrupino, che delimita in Friuli-Venezia Giulia il territorio italiano con quello sloveno
- A parte qualche coda non si registrano grossi disagi: le forze dell'ordine fermano a campione, soprattutto automezzi con i vetri oscurati, furgoni, veicoli che possono nascondere persone o oggetti. Poiché è il fine settimana, non c'è il tradizionale transito di transfrontalieri per cui il traffico risulta essere ridotto (in foto: controlli a Monrupino)
- Tranquilla invece la situazione tra Gorizia e Nova Gorica. “Questo confine è attraversato più volte al giorno: i veicoli di evidente provenienza frontaliera vengono trattati, come speravo, in modo diverso da quelli che potrebbero rappresentare un rischio per il carico”, ha dichiarato il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna. Diverso potrebbe essere il discorso a partire da lunedì, “quando il traffico aumenterà. Sono stati anche respinti migranti a cui non è stato consentito l'accesso in Italia ", ha puntualizzato il sindaco
- Anche Ljubljana ha deciso di chiudere le sue frontiere. Dalla mezzanotte di oggi sono stati ripristinati i controlli al confine con Croazia e Ungheria (in foto)
- Le misure prese dal governo italiano e da quello sloveno resteranno in vigore per almeno 10 giorni, con possibilità di proroga. Da oggi in entrata e in uscita dall'Italia potranno essere chiesti i documenti (in foto: controlli al confine tra Slovenia e Croazia)
- Oltre a Italia e Slovenia, anche Austria, Germania, Francia, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia, Svezia, Danimarca e Norvegia, che non fa parte dell’Ue ma soltanto dell'area Schengen, hanno riattivato i controlli alle frontiere (in foto: controlli al confine tra Slovenia e Croazia)
- Tra la guerra tra Israele-Hamas e l’attentato – poi rivendicato dall’Isis – con cui un uomo tunisino a Bruxelles ha ucciso due cittadini svedesi, lo spettro terrorismo in Europa ha messo in agitazione tutte le cancellerie europee. È questo, insieme all’intensificarsi della pressione migratoria sulle rotte balcaniche, che ha spinto Roma (e gli altri Paesi) a sospendere Schengen (in foto: controlli al confine tra Slovenia e Croazia)
- Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha definito la sospensione di Schengen una misura “proporzionata” e “temporanea”. In passato soggetti islamici che si è poi scoperto essere pericolosi erano entrati in Italia attraverso il valico di Fernetti, quello che ci separa dalla Slovenia. E nel 2023 sono stati 16mila gli ingressi irregolari in Friuli-Venezia Giulia, in netta crescita rispetto allo scorso anno
- Italia, Slovenia e Croazia si riuniranno a Trieste, il prossimo 2 novembre, per "concordare assieme delle modalità di attuazione che possano rendere ponderata la misura" della sospensione di Schengen (in foto: controllo al valico Fernetti)
- Guardando alla Slovenia, la polizia ha registrato oltre 44.750 tentativi di ingresso irregolare nel Paese da parte di migranti e profughi nei primi nove mesi del 2023. Erano 18.430 nello stesso periodo dell'anno scorso
- Quasi 14mila ingressi riguardano migranti irregolari provenienti dall'Afghanistan (2.900 nei primi nove mesi dello scorso anno), quasi 7mila dal Marocco (170 tra gennaio e settembre 2022) e poco meno di 4.600 dal Pakistan (erano 1.700 a fine settembre 2022). In aumento anche i rintracci di cittadini russi, circa 2.700 quest'anno