Le vittime della tragedia all'Al-Ahli Arabi Baptist Hospital di Gaza City sono 471 secondo il ministero della Salute palestinese. Il leader di Hamas punta il dito contro l'esercito israeliano. Netanyahu nega: "Sono stati i barbari terroristi". E l'esercito israeliano diffonde alcune foto e audio che dimostrerebbero che l'esplosione sarebbe stata causata da un razzo della jihad islamica. Onu: "Responsabilità oscure ma risultato chiaro: è una tragedia terribile"
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Sono 471 i morti - secondo i dati del ministero della Salute palestinese - all’ospedale Al-Ahli Arabi Baptist Hospital di Gaza City. Hamas accusa Israele di aver bombardato la struttura sanitaria, la sera del 17 ottobre. Ma Israele nega, puntando il dito contro una fallita esplosione di un razzo lanciato proprio dalla Jihad islamica. E oggi ha diffuso immagini aeree, su X, "prima e dopo il lancio fallimentare", che mostrerebbero che non c'erano jet israeliani sopra la struttura ospedaliera. Diffuso anche un audio, in cui vengono intercettati due terroristi di Hamas che attribuirebbero il lancio alla Jihad. Forte la reazione della comunità internazionale. A partire dal mondo arabo e dal presidente palestinese Abu Mazen, che ha cancellato l'incontro previsto ad Amman con Joe Biden e indetto tre giorni di lutto nazionale in Cisgiordania. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen: "Accertare responsabilità". Biden, oggi in Israele, si dice "indignato e profondamente rattristato", ma poi, palrando con Netanyahu, aggiunge: "L'esplosione sembra essere stata fatta dall'altra parte, non da voi". Il coordinatore speciale dell'Onu sul processo di pace in Medio Oriente, Tor Wennesland, alla riunione del Consiglio di Sicurezza, riguardo all'attacco all'ospedale è più cauto. Ha parlato di "circostanze" e "responsabilità" che rimangono "oscure", mentre è "il risultato è molto chiaro": si tratta di "una tragedia terribile per quelli che sono coinvolti". Sempre dalle Nazioni Unite, il Segretario generale Guterres intanto ha chiesto il cessate il fuoco immediato "per scopi umanitari" (GUERRA ISRAELE-HAMAS, GLI AGGIORNAMENTI LIVE - LO SPECIALE DI SKYTG24).
Hamas: "La responsabilità è degli Usa"
Il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, parlando con Al Jazeera, ha detto subito che il massacro all’ospedale conferma la "brutalità" di Israele. Lanciando un nuovo appello ai palestinesi nei territori occupati a insorgere contro l'occupazione israeliana, ha poi parlato della “responsabilità” degli Stati Uniti per l’attacco, citando la “copertura che danno all'aggressione israeliana".
Israele: "Sono stati i terroristi di Gaza"
"Il mondo lo deve sapere, a colpire l'ospedale di Gaza sono stati barbari terroristi, non l'esercito israeliano", ha scritto la sera del 17 ottobre il premier israeliano Benjamin Netanyahu su X. Poi ha aggiunto: "Coloro che hanno brutalmente ucciso i nostri bambini, uccidono anche i propri". Mentre questa mattina, il
portavoce militare israeliano, Daniel Hagari, ha ribadito: è stato un razzo difettoso lanciato ieri alle ore 18.59 dalla Jihad islamica, da un cimitero non lontano dall'ospedale. Israele, ha aggiunto, ha anche la registrazione di una conversazione fra uomini di Hamas che confermerebbe il lancio di un razzo difettoso. Poi, il portavoce, ha precisato: l'edificio dell'ospedale ''non è stato colpito'', ma danni sono stati rilevati nel parcheggio esterno, dove sono presenti ''i segni di un incendio''.
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Le reazioni del mondo arabo-palestinese
L'Olp – Organizzazione per la Liberazione della Palestina – dopo l’attacco all’ospedale ha fatto un nuovo appello alla comunità internazionale chiedendo di "mettere fine a questo massacro". L'Egitto ha condannato "con la massima fermezza il bombardamento israeliano", l'Iran ha parlato di "brutale crimine di guerra e genocidio", la Giordania ha fatto sapere di considerare lo Stato ebraico "responsabile per questi pericolosi sviluppi". E proprio ad Amman ieri sera è esplosa la protesta di piazza con centinaia di persone che hanno assaltato l'ambasciata israeliana e appiccato il fuoco ai muri esterni. "Centinaia di palestinesi sono scesi nelle strade di Nablus, Tulkarem e Jenin" anche in Cisgiordania, scrive Al Jazeera.